3. Non Si Sa Mai

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LOUIS

Venerdì, 19.00


Aspirò a fondo dalla sigaretta. «Odio il Maine.»

«Okay.»
Strinse il volante. «E odio i ponti.»

«Lo so.»

Louis guidava da più di nove ore.

Erano partiti da Manhattan alle dieci di quel venerdì mattina, e il sole alto nel cielo lo aveva messo di buon umore. Ma col passare delle ore e il diradarsi del cemento a favore della natura, la sua precaria inclinazione alla positività aveva lasciato il posto ad un arido sentimento d'intolleranza e insofferenza. Rallentò nel notare un cartello che imponeva di rispettare il limite di velocità e si voltò verso Liam che guardava fuori dal finestrino. «A cosa stai pensando?!»

«Penso che è bello non essere circondati da grattacieli.»

Inarcò un sopracciglio. «Ti piace questo posto?»

«Sì.»
«Se cerchi la natura, c'è sempre Central Park. Ed è a due passi da casa nostra.»

«Central Park non è il Maine.»

«Ovviamente.»
«Non puoi paragonare un parco artificiale, con una foresta su un'isola a nord degli Stati Uniti!»

«Improvvisamente ti sei trasformato in una guida scout, Liam? Dovresti essere dalla mia parte e imprecare contro i cervi, i pini, questa stramaledetta strada in mezzo al nulla e gli insetti spappolati sul parabrezza della mia Ferrari!»

«Potrei fare quello che hai detto» ammise: «Oppure...»

«Oppure?»

«Potrei ricordarti che non abbiamo ancora visto un cervo. I pini non hanno colpe. Non è propriamente corretto considerare questa strada in mezzo al nulla, dato che attraversa il parco nazionale di Acadia. E per quanto possano dare il voltastomaco, questi insetti sono morti e tu sei ancora vivo. È tutta questione di punti di vista.»

Louis si portò la sigaretta alle labbra. «Cazzo... mi spaventa quanto a volte sembri Nelson.»

«Figurati...»

«Fottetevi tutti quanti! Voglio arrivare in questo posto dimenticato da tutti, farmi una doccia e stendermi nel letto della mia suite immersa nel silenzio.»

L'amico sospirò.

«Liam?»
«Sì?»

«Noi abbiamo prenotato una suite, vero?»

«Non credo ci sia il Mandarin Oriental da queste parti.»

«Traduci.»
«Non c'è Il Mandarin a Mount Desert.»

«E cosa c'è?»

«Il Bar Harbor Grand Hotel.»

Per poco Louis non si strozzò con il fumo della sigaretta. «Il nome fa schifo! E non promette bene!»

L'altro si sfilò il berretto nero con lo stemma degli Yankee, e si passò la mano tra i capelli, esasperato. «Non siamo nemmeno arrivati e già inizi a lamentarti?! Datti tregua e dalla anche a me! Jacqueline ha detto che l'altro hotel è chiuso per ristrutturazione. Dovrai accontentarti.»

«Ma io sono Louis L'incontentabile Tomlinson!»

«Vorrà dire che per quattro giorni metterai da parte la tua reputazione e scenderai a patti con la realtà.»

«La realtà fa schifo.» Spense l'ennesima sigaretta nel posacenere.

«Cambierai idea.»

«Non esiste che io cambi idea» disse mentre si addentravano nel centro abitato.

My Forgotten Heart ( Larry / Ziam)Where stories live. Discover now