25- Hey, Rebel

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<<Sai che si vede quando stai per esplodere dalla rabbia? O sarà che ti conosco bene io>> continua imperterrito e nel frattempo torniamo a casa mia.
<<Ormai mio caro, è già una cosa se sai il mio cognome. Ti conviene voltarti da qui perché ti giuro che mio fratello aveva gli occhi di chi avrebbe potuto uccidere anche la sua stessa sorella>> lo blocco prima che faccia un altro passo mettendogli la mano sul petto. Edoardo guarda le mie mani e poi me di continuo, ha la bocca semi aperta. Non avrei dovuto farlo, al momento mi era sembrato un gesto così naturale da fare e invece si è rivelato un passo falso. Io dopo un po' non sono più capace di sostenere il suo sguardo così irriconoscibile ormai... Lui invece continua a guardarmi, come se fossimo bloccati in un momento nel tempo. Non sto pensando come dovrei al fatto che mio fratello è a dieci metri da me e probabilmente anche i miei migliori amici e Kev non aspetta altro che trovarsi con lui, al buio, senza testimoni. Ma Edoardo è qui, vicino a me e mi sta guardando come non dovrebbe da nemico ed io tremerei al solo guardarlo mentre fissa le mie mani. Non deve farmi questo quando io decido di odiarlo una volta per sempre. Ed è il benedetto squillo del mio telefono a farci separare quasi come avessimo preso una scossa elettrica e i nostri sguardi si coordinano sul suolo.

<<Allora ciao>> dice soltanto e se ne va. Ma per quale motivo deve fare così? Mi illude, gioca con me per poi lasciarmi così. O forse sono io che fraintendo e lui è solo la peggiore versione di sé stesso con me ed io la smetterò di pensare ad Edoardo Martin, risolverò questa faccenda. Il mio punto debole è sempre stato il suo sguardo, il suo viso in generale, quando lo guardo riaffiorano così tanti ricordi di lui, di noi e di quando eravamo felici.

Entro in casa e trovo, come volevasi dimostrare, Kevin, Mati e Zoe sul divano e mi guardano tutti con quell'aria di disapprovazione. Come biasimarli, li ho piantati in asso per un idiota che mi ha solo riempito di insulti.
<<Ehi... >> saluto. Zoe stringe le labbra all'interno della bocca, segno di nervosismo, probabilmente non sa se salutarmi o fare la mamma arrabbiata. Si guarda intorno per accertarsi che i due ragazzi non la stiano guardando e mi fa una smorfia incazzata, in fondo lo so che vorrebbe abbracciarmi. È questo essere migliori amiche: amarsi come fidanzati, proteggersi come sorelle e sgridarsi come genitori. Se non ci fosse stata lei, non so se ora sarei ancora viva.

<<Non credi che sia ora di parlare?>> domanda Kevin.
<<Che volete sapere?>> chiedo io. Zoe sbuffa.
<<Potresti iniziare dal perché hai chiamato Edoardo, e ovviamente perché cazzo sei andata con lui? Dove siete andati per tutto questo tempo?!>> urla Kevin. Spalanco gli occhi per il suo tono, non so cosa stia insinuando, ma certamente le circostanze non hanno aiutato. Non posso dirgli del telefono, loro andrebbero da lui e succederebbe un casino ed io non voglio che siano loro a dovermi difendere. Non penso nemmeno di dirlo a Zoe, non voglio deluderla o farla preoccupare.
<<Dovevamo soltanto chiarire una cosa>> spiego fingendomi credibile. Non riuscendoci chiaramente, perché se non l'avessi capito, davanti ho il mio gemello e i miei migliori amici di sempre.

<<E cosa? Doveva essere importante per andartene in moto con lui, Cristo che nervoso>> si lamenta. Io pongo lo sguardo verso Mattia, spero renda quest'interrogatorio meno opprimente.
<<Calmati, Kev. Cami noi vogliamo soltanto sapere cosa ti sta succedendo con lui, lo sai che non è proprio il ragazzo con cui fare una passeggiata lungo il Tevere... >> tenta di smuovere la tensione e gliene sono grata, ma l'ho combinata grossa e non la passerò liscia stasera.
<<Lo so ma ormai è andata, abbiamo risolto e non siamo andati lontano, sono tornata anche a piedi>> cerco di trovare una soluzione a questo disastro ma peggioro solo la situazione. Non dovrei farlo perché non devo dipendere da nessuno, non devo spiegazioni del mio comportamento.
<<Ah sì? Bel comportamento lasciarti tornare sola a quest'ora. E poi cosa avete risolto? Che necessità avevate di rimanere da soli?>> continua Kevin esasperato.
<<Okay ora basta Kevin, ne ho abbastanza. Capisco che tu sia arrabbiato ma mi sembra troppo, ti ho già detto che era solo per una questione irrisolta da un po', punto. Avrò pure il diritto di avere la mia vita e fare le mie scelte, no?>> chiedo io furiosa.

Lo lascio con la sua espressione contratta e gli occhi spalancati per la sorpresa, non avrei mai pensato di trattare così mio fratello. Io amo Kevin, è tutto per me, ma talvolta è troppo opprimente, capisco sicuramente la sua protezione e gelosia ma vorrei anche fare i miei sbagli a volte. Lo sento sospirare mentre me ne vado in camera, mi butto sul letto e dopo poco arriva Zoe.
<<Sei un'incosciente e una bastarda ma non so come odiarti>> dice soltanto e viene ad abbracciarmi. Mi sento al sicuro tra le sue braccia che profumano di lei, della mia casa e la mia sicurezza. I suoi capelli ricci e biondi mi coprono la vista ed io mi perdo nel profumo dello shampoo al cocco. Ci separiamo dopo un po' e mi chiedo come faccia ad essere così forte, anche lei ha un fratello protettivo eppure è talmente libera... ha avuto un sacco di ragazzi attorno e anche se Mati ha ampiamente disapprovato, Zoe non si è lasciata condizionare ed io vorrei essere come lei.
<<Che succede con Martin?>>
<<Nulla Zoe, davvero, sta risolvendo la questione del cellulare e avevo bisogno di parlargli>> spiego sicura. Lei mi guarda per un po', poi sembra convincersi, mi sorride apertamente e i suoi occhi si tingono di malizia.
<<Provi qualcosa per lui? Sii sincera Cam>> domanda.
<<Assolutamente no, non mi piace niente di lui, è troppo cambiato ormai>>
<<Vorrei e dovrei farti una ramanzina, ma sei stata fenomenale su quella cazzo di moto! Dovevi sentire Kevin come malediceva Edoardo, diceva "è la volta buona che lo ammazzo" e Mattia lo incoraggiava a venirti dietro, è stato bellissimo>>
Io rido ai suoi racconti, dopo un po' entra anche Mattia e ci guarda, anzi guarda in particolare la sorella chiedendole di levarsi di torno probabilmente.

<<Okay, io vado a cambiarmi, vedi di non scappare con qualcun altro>> mi dice Zoe mentre esce e Mati sbuffa.
<<Ehi ribelle>> mi saluta, strano come a volte sembri più Mati mio fratello che Kevin...
Gli sorrido e lui si stende accanto a me.
<<Penso tu sappia che ciò che hai fatto ci ha un po' sorpresi>> inizia. Io sbuffo e mi poggio sul suo petto, Mattia inizia ad accarezzarmi i capelli e mi fa sentire subito una bambina accudita e protetta, è così bella questa sensazione.
<<Dai, ti ci metti anche tu?>> mi lamento.
<<Sai che hai sbagliato, Cami. E noi non vogliamo che tu ricada tra le sue braccia, non è chi tu credi>> continua. <<Io non credo a niente di lui, non serve che mi proteggiate da Edoardo perché non ho intenzione di averci a che fare. Ora va meglio?>> domando un po' irritata.
<<Certo, principessa. Solo perché sono il tuo migliore amico, posso sapere dove siete stati?>>
<<Siamo stati sul ponte milvio, ma non ci siamo rimasti nemmeno dieci minuti>>

<<Ti piace ancora?>> domanda sottovoce. Alzo lo sguardo e lui evita il mio, ha il viso verso il soffitto, quasi infastidito dal farmi questa domanda. Strano come anche se siamo stati migliori amici tutti e cinque un tempo, Edoardo e Mattia non si siano mai andati particolarmente a genio. Tranne quando eravamo piccoli.
<<Siete uguali tu e Zoe, ti darò la sua stessa risposta: no>>
<<Questo è l'importante. Lo sai che puoi dirmi tutto, sì? Ti amo piccola sudicia mezzosangue e non voglio che tu stia con lui, né con nessun altro ora>> confessa abbracciandomi più forte. È sempre stato geloso come Kevin ma non mi aveva mai detto una cosa del genere e un po' mi destabilizza. Allo stesso tempo mi fa sorridere perché ho un migliore amico fantastico e non potevo chiedere di meglio.

<<Ah si? E perché?>> domando curiosa.
<<Perché li ucciderei e poi finirei in prigione e diventeremmo Harley Quinn e Joker>> scherza ed io ho la conferma che era ironico.
<<Io mi ci vedo come Harley, tu sei uno spione>>
<<Eh?!>> quasi urla. Alzo il viso per guardarlo, un ragazzo particolarmente attraente, occhi marroni e i capelli biondo scuro, il naso un po' all'insù e un sorriso che non si dimentica, mi sorprende il fatto che non abbia avuto mai una fidanzata seria.

<<Stai sempre dalla parte di Kevin>> mi lamento come una bambina capricciosa, so che a lui piace da morire, soprattutto se gli accompagno pure gli occhioni. Infatti mi bacia sulla fronte circa dieci volte ripetutamente. Adoro quando lo fa, mi fa sentire così amata.
<<È il mio migliore amico, non fare la gelosa>>
<<Non lo sono, però ogni tanto puoi stare dalla mia parte>>
<<Io ti difendo sempre, però quando si parla di Edoardo voglio solo il tuo bene e lui non lo è. Lui vuole allontanarti da noi>> continua con la sua battaglia contro Edo.
<<Sono d'accordo ma non devi trattarmi come una bambina, so come comportarmi con lui>> gli dico sincera e Mati annuisce roteando le pupille. Mi accarezza la schiena e mi sembra di ritornare bambina, senza pensieri o problemi, solo io, un letto caldo e una persona che ci tiene a me accanto. Non so esattamente quando mi addormento, la presenza di Mattia mi dà conforto e mi trascina nel mondo dei sogni. Qualche minuto dopo essermi addormentata, il mio migliore amico mi abbraccia forte ed io mi sento sempre più a casa tra le sue braccia, poco dopo entra anche Zoe e forse, qualche minuto più tardi anche Kevin. Siamo noi, solo noi, questo basta.

Basta Che Siamo Sotto Lo Stesso CieloWo Geschichten leben. Entdecke jetzt