Frasi e altro di Pretty Little Liars...

I 5 personaggi migliori del 2014

Il 2014 sta per finire e Pretty Little Liars ha – come di consueto da 5 anni a questa parte – concluso una splendida annata. Le Liars regnano sovrane sul palinsesto della Abc Family, continuando a dimostrare un successo senza precedenti. Abbiamo pertanto deciso di stabilire la classifica dei 5 migliori personaggi del 2014 che hanno caratterizzato questa serie tv. Partendo dal quinto posto, non possiamo non assegnarlo ad Aria: Anche se spesso non combina niente, la serie tv di Marlene King non sarebbe la stessa senza i suoi outfits pittoreschi. Rea di contribuire all’estinzione dei leopardi, la nostra piccola Montgomery ci ha tenuto compagnia per questo 2014 e il quinto posto è assolutamente meritato. Quarta posizione per Spencer: Solitamente la migliore del gruppo, quest’anno – vuoi per le troppe pasticche o per aver deciso improvvisamente di smettere di lavarsi – ha tirato fuori il peggio del suo personaggio. Impossibile tuttavia non darle il riconoscimento per essere sempre l’unica a indagare e scoprire qualcosa su – A. Terza posizione per Mona: La Vanderwaal più amata dagli americani è passata da vittima a carnefice talmente tante volte che è stato impossibile non apprezzarla negli ultimi episodi della serie; un personaggio che rimarrà per sempre nei cuori dei telespettatori. Medaglia d’argento per Ezra Fitz: il 2014 è stato l’anno in cui abbiamo capito che il giovane professore non stava tutto il giorno a poltrire ma che era in realtà il cugino segreto di Dan Humphrey. Scrittore, spia, improvvisato detective, Ezra ha riacquistato tutti i punti che aveva perso in questi anni tra un divano e l’altro. Ed eccoci arrivare alla prima posizione. Lei, la Regina. La causa di ogni male possibile e inimmaginabile: Alison DiLaurentis. Un giorno è un tenero agnellino, il giorno dopo il tenero agnellino se l’è mangiato, o peggio fatto ricoverare al Radley. Il personaggio più complesso e camaleontico della serie tv. Una persona talmente infida che non puoi fare a meno di domandarti se lo sia veramente o voglia solo fartelo credere. Tanto di cappello ad Ali e alle sue torture psicologiche.