Una volta lessi di un bambino...
Un bambino che aveva perduto la sua ombra
e saltava di balcone in balcone inseguendola.
Una volta lessi di questo bambino e allora lo attesi,
era notte fonda, il silenzio a pervadere ogni cosa
ero il solo a credere alla sua esistenza.
Me ne rimasi lì mentre ogni cosa era proiettata avanti,
altrove, poi lo vidi!
Era magrolino, uno spiraglio verde di agilità. Mi vide anche lui, pur non dandolo a vedere e sperai con tutto me stesso che venisse da me. Mi ignorò.
Così decisi di tornare lì il giorno seguente, non si fece vivo né la notte successiva e né le seguenti.
Cominciai a pensare di essere pazzo, di essermi immaginato tutto, così, lentamente, a poco a poco, smisi di cercarlo.
Non avevo più speranze a riguardo...
Poi una notte fu lui a venire da me, stavo dormendo e bussò alla mia finestra:
"Ehi, come mai non mi cerchi più?", mi chiese.
Io non potevo crederci. Stavo sognando?
Non sapevo cosa rispondere.
"Alla fine l'hai trovata!", riuscii solamente a dirgli. Quelle parole mi uscirono tremanti e ricche di emozione.
Lui mi sorrise, e si voltò:
"Io non l'ho mai persa", mi disse e si librò nella notte leggero...
