Che posizione sei??

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Molte volte guardiamo
agli altri,
nel traffico delle parole che genera
invidia e odio,
nel vuoto clamore di una posizione,
di un lettore che non capisce.

Molte volte guardando agli altri
guardiamo noi stessi sopperire
nei luoghi comuni scritti
nella scolasticità di una poesia
generata sui banchi, in classe,
alla ricerca dell'approvazione del docente di turno
che più di un uomo non è.

Bramiamo il suo appoggio,
approviamo i suoi metodi e li facciamo nostri.
E noi?
Noi diventiamo le ombre studiate dei libri scritti da qualcun'altro.

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