Facce che sfuggono,
sfumano tra un viaggio e l'altro,
volano nei ricordi e invadono la fantasia
mentre,
partendo dell'estetica che le riveste,
immagino e racconto
le vicissitudini che hanno levigato
quelle scelte
che osservano,
guardano il panorama che scorre
con le parole della giornata,
del quotidiano vivere soleggiato,
limpido che ha appena conosciuto l'estate,
che ora danza nuda sulla sabbia,
abbronzata,
soda e irrefrenabilmente attraente.
Si baciano e tutto diventa umido,
cadono nelle stelle che la notte suggerisce
mentre io viaggio ancora sul treno
ed è ancora mattina.
