"È successo un incidente terribile sai?"
"Sei seria?
"Certo che si! Due macchine si sono scontrate e beh... Ne hanno scritto tutti i giornali!"
"Che cosa terribile..."
"Si, si, ma... Hai saputo che..."
Seduta su uno scranno invisibile
snocciolava in un secondo fatti
e misfatti della povera vittima,
ora non più tale ma oggetto da spolpare
dal sapore retroamaro e misterioso...
Come avvoltoi che fluttuano su una carcassa
pronti a cibarsene,
se ne stava lì a parlare dei fatti privati
di quella ragazza che...
adesso assumeva le più disparate
identità, colorandola di pettegolezzi
e ipotesi, urla mentali e viaggi infinitamente terreni...
Guardava al prossimo in questo modo,
era fatta così,
non andava oltre quello che le voci suggerivano fino a vestirsene interamente,
svanendo da ogni qualsivoglia definizione
che non fosse un vanto.
