Capitolo 14

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Mi sedetti sul gradino della porta che dava sul retro e aspettai che Harry dicesse qualcosa.

Si dondolava sui talloni e non diceva niente.

"Cosa sta succendo riccio?" dissi alzandomi e avvicinandomi a lui. Lo abbracciai da dietro per poi affondare il viso nella sua maglia. Al mio tocco si rilassó, smise di dondolarsi ma non parlava.

Si voltó verso di me, abbandonai le braccia lungo i miei fianchi e attesi che lui aprisse bocca per parlare.

"Non mi va di parlarne adesso, scusami piccolina" disse guardando i miei occhi e intrecciando le mie mani alle sue.

"E allora perché siamo qui e non dentro?" chiesi alzando un sopracciglio.

"Pensavo di riuscire a dirtelo, ma invece no" abbassó lo sguardo sulle nostre mani.

"Harry" lo chiamai alzando la sua testa dal mento "non mi importa, puoi dirmelo quando te la senti, non é obbligo che io lo debba sapere" appoggiai la fronte sulla sua e mi persi in quella distesa verde che aveva al posto degli occhi.

Mi bació ed entrammo dentro.

Tornammo in salone dagli altri e Stan aveva ancora la mia pistola in mano, la guardava attento come se volesse cogliere in lei ogni sua piccolezza.

"Stan non é che ti stai innamorando della mia pistola?" dissi ridendo prendendo dalle sue mani quest'ultima per poi rimetterla dietro la schiena nell'elastico dei pantaloncini.

"Che sei spiritosa" mi disse lui facendo finta di ridere.

Mi sedetti al mio posto a terra e chiusi gli occhi. Ero stanca, non avevo dormito proprio quella notte non avevo fatto altro che piangere. Al ricordo dello schiaffo di Louis mi scese una lacrima, chissà cosa starà facendo in questo momento. Dovevo chiamare Jessica e raccontarle tutto, ma dalla fretta di andarmene da quella casa avevo lasciato il telefono sul comodino della stanza.

"Abby la smetti di sederti a terra" disse Harry, mi asciugai velocemete la lacrima che era scesa e lo guardai "vieni qui" mi fece posto sul divano.

Ma non volevo disturbare le loro chiacchiere, c'erano Zayn e Daniel che erano concentrati in una partita alla playstation, mantre Stan e Harry parlavano di non so cosa.

Mi alzai dal pavimento freddo e mi avvicinai al piccolo posto che mi aveva fatto Harry tra lui e Stan, mi sedetti ma non riuscivo a stare comoda quindi cambiavo posizione ogni due minuti. Alla fine decisi di coricarmi mi feci piccola e appoggiai la testa sulle gambe del riccio.

Affondai una mani nei suoi ricci morbidi e incominciai a giocarci, mentre lui continuava il suo discorso con il rosso.

Chiusi gli occhi e cercai di isolarmi dal mondo, di chiudermi in quel mio posto speciale fatto di unicorni rosa e arcobaleni. Mi addormentai lasciando la mano incastrata tra i capelli del riccio, ma prima di addormentarmi sentii Stan dire ad Harry "guarda si é addormentata."







I'll be strong for youWhere stories live. Discover now