Capitolo 2

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Ero da Liam da un'ora più o meno, quando il mio telefono incominció a squillare.

Era Jessica, non mi chiama mai, quando lo faceva vuol dire che stava succedendo qualcosa. Non risposi, solo presi il giubotto e il casco. Salutai Liam e Mary.

Uscii in fretta da casa, salii sulla moto e in meno di cinque minuti ero a casa.

Corsi lungo il vialetto, con i capelli lunghi che mi andavano d'avanti al viso.

Aprii la porta e la richiusi dietro di me.

"JESSICA!" incominciai ad urlare per tutta la casa, non era sul divano come tutte le sere. Salii di sopra e mentre camminavo presi la pistola dal retro dei pantaloncini.

"JESSICA!" continuai a gridare, ma era come se in casa non c'era nessuno. Andai a vedere nel bagno, ma non c'era nessuno proprio come in camera mia e in camera di Jessica.

Sentii un rumore di sotto e mi precipitai giù per le scale.

"Jessica, finalmente mi hai spaventata. Dove eri andata?" le chiesi vedendola entrare dal retro della casa.

Cercai di andarle in contro, ma appena vidi chi entró dalla finestra rimasi bloccata, un cubetto di ghiaccio immobile al centro della stanza con gli occhi sbarrati.

Un rumore sordo mi fece risvegliare. La pistola mi era scivolata dalle mani ed era caduta per terra.

Mi abbassai e la ripresi in mano.

"Cosa ci fate qui? Jessica, perché li hai fatti entrare?" le chiesi indicando le due persone dietro di lei.

Jessica alzò le spalle e si voltó a fissarli.

"Cosa ci fate qui?" chiesi a Niall e Louis che dopo due anni avevano deciso di ricomparire dal nulla.

Vidi Louis fare un passo avanti, più lui avanzava più io arretravo.

"Sta fermo li dove sei. Non credere che adesso che sei tornato tutto torna come prima. Louis mi hai abbandonata, proprio come fanno tutti. Ed io che mi fidavo di te, stupida che sono stata" dissi guardandolo negli occhi e facendo una risata sarcastica

"io che pensavo che tu mi amassi. Ehi, Sherlock la sai l'ultima le persone che amano non abbandonano." continuai con tono sarcastico, mi bruciavano gli occhi, avevo così tanta voglia di piangere, ma dovevo resistere lui non mi avrebbe mai più vista piangere, soprattutto per colpa sua.

Vidi Jessica in un angolo della stanza, spaventata. Tremava mentre guardava Niall che intanto la fissava a sua volta.

"Te lo avevo detto che sarei tornato solo dopo che avrei risolto la situazione. Sono dovuto sparire, scappare dal mio paese, da te, dalla mia vita. Neanche a me è piaciuta quella situazione, ma ehi adesso sono qui." mi disse cercando di avvicinarsi, ma lo spinsi indietro non doveva avvicinarsi a me.

"Peccato che adesso non mi interessi" dissi io con un sorriso sfacciato in faccia "sono passati due fottuti anni, non hai mai chiamato, mai un messaggio, sei sparito quella mattina e non ti sei mai più fatto vivo fino ad oggi e pensi che io ti butti le braccia al collo" risi con sarcasmo "ti sbagli" lo vidi arretrare mi guardó ed io scossi la testa.

Ormai mi aveva persa.

"Non puoi fare così, dai Abby. Io ti amo, cazzo." mi disse gesticolando come al suo solito. Non era cambiato per niente. Sempre il solito Louis. Solo un pó più magro e con i capelli più lunghi.

"Ed io non ti amo più" gli dissi. Lo vidi sbarrare gli occhi "Sorpreso?" gli chiesi facendo il labbruccio. Risi di quella espressione.

Risi anche se dentro stavo morendo e più di una volta.

"Uscite da casa mia, adesso" dissi ad entrambi tornando seria ed aprendo la porta d'entrata.

"Io non vado in nessun posto, fino a quando Jessica non dice qualcosa" mi disse Niall sedendosi sul divano.

Jessica mi guardò e fece segno di no.

Lei non avrebbe parlato.

"Jessica non parla più" gli dissi avvicinandomi alla mora, mentre Louis rimaneva fermo.

"Come non parla?" chiese Niall scioccato alzandosi ed avvicinandosi a noi.

"Coglione, é tutta colpa tua se adesso non parla" gli dissi puntando la pistola al suo petto.

Mi avevano stancato se entro dieci secondi non erano fuori da casa mia avrei fatto una strage.

"Abby abbassa la pistola" disse il biondo.

"Fammi pensare.." feci finta di pensarci tre secondi "...no" gli dissi sorridendo.

"Uscite fuori da casa mia" dissi urlando.

"Ce ne andiamo, ma ritornermo." disse Louis che si era svegliato dal coma temporaneo.

Spostai la pistola su di lui ed il castano sussultò.

"Cos'é una minaccia?" gli chiesi alzando un sopracciglio.

"Oh no, é una promessa" mi disse alzando l'angolo della bocca "torneró e giuro che tu sarai di nuovo mia" mi disse uscendo di casa seguito da Niall.






I'll be strong for youWhere stories live. Discover now