Capitolo 8

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Andai nel panico, dove si era cacciata Jessica?

Avevamo cercato per tutta la casa, ma di lei non c'era l'ombra. Incominciai a mangiarmi le unghie, facendo avanti e indietro, mentre pensavo ad un posto possibile in cui sarebbe potuta andare la mora. Avevo una confusione pazzesca in testa.

Se le avevano fatto del male?

Se centrava quel ragazzo che avevo visto la sera prima?

Mi passai una mano nei capelli per togliere delle ciocche che erano cadute sul mio viso.

Louis stava cercando di fare calmare Niall, seduto sul divano mentre si tirava i capelli come un pazzo. Guardai quella scena e mi ricordai di come aveva reagito Jessica  quando le dissi che Niall e Louis erano partiti.

Eravamo anche noi sedute sul divano e appena le raccontai tutto quello che era successo lei incominció a tirarsi i capelli e pianse per molto. Si chiuse in se stessa e non parló mai più con nessuno, nemmeno con me.

La porta che si apriva mi fece sussultare tornando alla realtà. Dalla porta spuntò Jessica con la faccia stravolta. Mi avvicinai correndo, spaventata.

"Dove eri andata? Che ti é successo?" le disi guardando il rossore sulla sua guancia destra.

Che qualcuno aveva alzato le mani su di lei?

Mi guardó e corse in salone, prese la sua penna e il suo tacquino e incominció a scrivere velocemente.

Niall le era accanto, mentre leggeva quello che scriveva la mora. Appena finito mi passo il blocchetto e lessi:
'Il ragazzo riccio mi ha detto di dirti delle cose. La prima cosa che lui non si arrende e che tu sarai sua ad ogni costo e in più mi ha dato questa..'

Guardai Jessica che mi aveva allungato una mano con un'altra foto mia. Sta volta non ero in intimo, ma vestita, mentre guardavo un Louis addormentato sul nostro letto. Giarai la foto.

'Lui non vincerà mai!'
H.S.

Poche parole, non ci capivo molto.

Cosa volevano da me? Dai miei amici? Da Louis?

Ma credo che la risposta sia molto semplice da capire, loro semplicemente volevano me.

Louis mi si avvicinó e strappó dalle mie mani la foto, la scrutó per un pó.

Sospiró mentre tirava i suoi capelli.

"Devo fare una cosa, torno per cena" disse mentre si avviava all'uscita. Prese il giubotto e le chiavi della macchina. Lo seguii.

"Dove stai andando?" gli chiesi torturando le mie mani.

Si voltó verso di me "devo sistemare questa situazione ed ho bisogno di parlare con una persona" mi disse scrutando il mio volto "come devo fare con te? Abby, sei così piccola e fragile" sussurrò sulle mie labbra.

"Sono piccola, ma sono forte. Ho solo bisogno di te" gli dissi appoggiando la fronte sulla sua e chiudendo gli occhi "ti amo" un bisbiglio udibile solo a noi due, un bacio e poi niente più solo il freddo.

Riaprii gli occhi e Louis era andato via.

Ma sarebbe tornato, me lo aveva detto.

Dovevo solo fidarmi.

I'll be strong for youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora