Capitolo 23 (Parte 1)

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Mi giro e mi rigiro nel letto. Prendo il cellulare, sono le 18.30 e dal momento che non riesco a dormire, mi alzo, vado in cucina, in lingerie. Il bello di vivere da sola è proprio questo, puoi fare quello che vuoi come e quanto ti pare, tanto non ti vede nessuno. Mio padre tempo fa mi montò un impianto stereo di 30 Watt completo di amplificatori, lettore cd, network player e diffusori sparsi in tutta la stanza, a cui posso collegare pure il mio MP3. Dunque lo aziono e parte con le note dei Guns N' Roses - Welcome To TheJungle. È una musica che inizialentamente e quindi ti dà la carica pian piano. Vado in cucina, apro il frigo e vedo cosa c'è da bere a parte il succo alla pesca. Vedo due birre, quelle di mio padre e di Roy.

Non sono amante degli alcolici nonostante faccia la barista, tantomeno di birra. Ma in questo momento ho bisogno di liberare un po' la mente. Comincio a bere un sorso.

Faccio un'espressione di disgusto. È orrenda. Lentamente a ritmo di musica inizio a muovermi e bere altri sorsi di birra. Non reggo per niente l'alcol, quindi mi basta berne tre bicchieri che mi ubriaco. Sento l'adrenalina aumentare, la musica, l'alcol...li sento in circolo. A quest'ora Cade è con la sua bella segretaria e ha preferito la sua stupida riunione a me. Faccio dei saltelli mentre con la testa faccio movimenti avanti e indietro coprendomi il viso con i capelli.

Bevo un altro sorso abbondante di birra direttamente dalla bottiglia, mi sento quasi ubriaca, rido da sola al solo pensiero di Cade. Non potevo mettermi in una situazione peggiore.

Perché ha scelto proprio me? Perché quel signore doveva arrabbiarsi in sua presenza? E perché Amber continua a girare intorno a Cade?

Aumento il volume della musica che trasmette le note di Bon Jovi in It's My Life. Continuo a ballare senza senso. Ormai è da un'ora e trenta che la riunione ha avuto inizio, quanto può durare? Di certo non così tanto. Penso ai suoi meravigliosi occhi, alle sue mani che toccano il mio corpo dolcemente e piene di sensualità. Alle sue parole. La rabbia che avevo contro di lui svanisce non appena sento la musica di Cristina Perri in A Thousand Years. Mi sento ubriaca e stanca. Spengo l'MP3 e mi rannicchio sul divano stringendo il cuscino al petto. Mi addormento nella speranza che Amber non sia con lui in questo momento.

Dopo aver passato l'intera mattina a pulire casa e il casino che ho fatto ieri sera, compreso il bagno dove ho vomitato ben due volte, non ho neanche voglia di mangiare.

Sono le 15.30. Metto i leggings, la maglia a mezze maniche bianche, le ballerine, prendo le chiavi, il cellulare e vado allo Xavier's Bar. Non sento Cade da ieri alle 17. Guardo il cellulare e noto otto chiamate perse, tutte di Cade. Mi meraviglio come ancora non sia venuto a cercarmi.

<< Noele vieni immediatamente qui. >> Mi ordina Xavier, non appena mi vede. Guardo l'orario del cellulare, sono con dieci minuti di anticipo, quindi non può rimproverarmi, non sono in ritardo. Tom è al banco ma di Arizona nessuna traccia.

<< Dimmi Xavier. >> Mi fermo di fronte a lui.

<<Sai che diamine di fine ha fatto la tua collega? Non ho sue notizie da un bel po' di tempo. Mi sto facendo un mazzo così a sostituirla e lei non si degna di venire.>>

Non appena sento la parola "venire" penso alla seconda spiegazione del concetto secondo Cade e non riesco a trattenere un sorriso.

<< Cosa c'è da ridere? >> Chiede sull'orlo dell'esasperazione.

<< No niente. Ma perché lo chiedi proprio a me? >>

<< Perché voi siete amiche e vi dite tutto. >> Azzarda un'ipotesi ma che si rivela pessima.

Si Mr. Evans ( Vol. 1) Where stories live. Discover now