Capitolo 9 ( Parte 1)

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Dopo che ieri sera Cade mi ha lasciata da sola nel suo appartamento, ho deciso di ritornare nel mio.

Mi sveglio a causa dei raggi del sole che mi accarezzano il viso. Prendo il telefono e guardo l'orario. Sono le sette del mattino e nessun messaggio o chiamata da parte di Cade.

Non posso fare altro che pensare a ieri sera quando è uscito dal bagno con i capelli bagnati e le goccioline di acqua che scendevano dal collo percorrendo ogni singolo, meraviglioso addominale per finire il suo percorso nell'asciugamano che gli cingeva perfettamente i fianchi.

" È l'uomo più bello di tutto il pianeta terra." Pensai non appena lo vidi.

La sua bellezza dovrebbe essere illegale. Mi reputo una ragazza più che fortunata perché tra tutte ha deciso di conoscere me.

Mi alzo dal letto e stamattina ho deciso di andare a correre per smaltire i nervi.

Alle sette inoltrate esco dal portone di casa e percorro il viale fino ad arrivare allo Xavier's Bar. Lo supero e ricomincio a correre nella battigia. Vedo altre persone fare la mia stessa cosa, altri invece giocare a pallavolo.

Mi piace l'aria fresca del mattino, respiro a pieni polmoni cercando almeno per un po' di non pensare a Cade ma tutto qui mi ricorda lui. Il bar dove lavoro, quando mi difese da quel bifolco perché non le piacque il Margarita. La battigia, quando mi salvò da quel ragazzo che voleva approfittare del mio stato di incoscienza e le scale, quando mi prese tra le sue braccia per non farmi togliere le scarpe perché gli piaceva come mi stavano e gli riempii il collo di baci.

Scrollo la testa e decido di ritornare a casa, senza essermene accorta, ho corso per quasi un ora. Sono le otto quando arrivo a casa. Faccio una doccia e poi vado a lavorare. Mentre sarò per strada chiamerò Naomi per raccontarle di ieri notte.

Dopo aver fatto una bella doccia rinfrescante vado in cucina e bevo un succo alla pesca e mangio un cornetto alla crema, il mio preferito. Mi chiedo come sarebbe stato se ieri sera sarebbe andata diversamente. Se lui non fosse andato a lavoro e avrebbe continuato a confessare le sue paure e traumi del passato. Forse mi sarei svegliata insieme a lui e una volta sveglia mi sarei messa a guardarlo mentre dormiva, con i capelli arruffati e il viso rilassato di una bellezza angelica fuori dal comune. Avrei affondato le mie dita tra i suoi capelli, poi accarezzato il collo fino ad arrivare sui suoi pettorali ben scolpiti e sfiorarli uno per uno. Ma a malincuore non è andata così.

Prendo il cellulare, le chiavi di casa ed esco fuori mentre chiamo Naomi.

<< Pronto , finalmente.>> Esclama con tono di voce elevato.

<< Buon giorno a te. >>

<< Muoio dalla curiosità di sapere ogni minimo dettaglio...>>

<< Ma?>> La interrompo.

<< Ma al momento sono con Alexavier e non posso parlare a telefono. Mi racconterai tutto più tardi. >>

<< Va bene. Aspetto una tua chiamata nel pomeriggio allora. >>

<< Contaci, bella. >>

Riattacco e mi dirigo al bar.

<< Buon giorno capo. >> Gli faccio cenno con la mano per salutarlo mentre vado nello spogliatoio.

<< Buon giorno a te barista. >> Mi sorride. Oggi noto che è particolarmente felice.

<< Di buon umore stamane. >>

Si Mr. Evans ( Vol. 1) Where stories live. Discover now