Capitolo 13 (Parte 2)

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Fortunatamente Naomi grida il mio nome in lontananza e ne approfitto per allontanarmi da lui, ma mi blocca con una tenuta salda sul mio polso. << Ne riparliamo dopo. >>

Mentre parlo con Naomi, lancio delle brevi occhiate a Cade che mi fissa da quando mi sono allontanata. Mi sento bruciare la pelle. Ha i lineamenti del volto duri e lo sguardo pieno di desiderio.

<< Vedo che Cade non ti ha staccato gli occhi di dosso. >> Esclama Naomi maliziosamente.

<< Si lo so. >> Fisso il mio bicchiere contenente un Margarita in alternativa di un meraviglioso succo alla pesca.

<< Vi hanno visti i tuoi?>>

<< Credo di no, altrimenti mia madre sarebbe venuta. La curiosità certe volte la uccide. >> Faccio un sorriso pensando a lei.

<< Certe volte, senza offesa, è molto invadente. >> Sorride. << Però è una donna eccezionale. >>

<< Scusatemi, bellezze, ma devo prelevare Noele per qualche minuto. >> Mi prende per il polso e mi porta dentro casa. Non riesco a proferire parola. Saliamo delle scale e una volta arrivati nel pianerottolo entriamo nell'ultima stanza a destra.

<< Ma che fai? >> Borbotto.

Esce una benda nera dalla tasca dei suoi pantaloni, quella benda, che in fondo a me stessa adoro. << È

questo che vuoi? >> Mi lascia cadere sul letto. Si sfila

la giacca e la poggia sulla sedia. Lentamente sale sul letto e avanza verso di me mettendosi seduto sul mio bacino.

<< Potrebbe entrare qualcuno. >> Sussurro col fiato corto.

<< In questa stanza non entra mai nessuno. >> Prende la benda coprendomi gli occhi. Il solo pensiero che stiamo facendo tutto questo di nascosto, con il rischio che qualcuno, anche se improbabile, entri, mi fa eccitare ancor di più.

<< Non muoverti. >> Mi ordina.

Lentamente mi sfila gli slip facendomi uscire un gemito. Ha le dita così delicate...

Scende dal letto prendendomi tra le sue braccia, mi adagia sulla scrivania. Non proferisco parola. Eseguo solo i suoi ordini. So solamente che non vedo l'ora che vada al dunque. Sento slacciare la cinta e il rumore della sua caduta per terra. Faccio un sussulto di paura ma mi rassicura dandomi delle carezze sul braccio facendomi rabbrividire.

<< Per quanto tempo hai deciso di tenermi sulle spine?>> Chiede, mordendomi il lobo dell'orecchio. D'istinto porto una mano dietro la sua nuca.

<< No Noele, non puoi toccarmi fin quando non mi darai una risposta. >> Allontana le mie mani dalla sua nuca.

<< Quale risposta?>> Faccio l'indifferente.

<< Lo sai di cosa sto parlando. >> Morde l'altro lobo. Drizzo la schiena e stringo il bordo della scrivania con le mani.

<< No. Non lo so. >> Porto la testa indietro.

Lo sento scendere e alzarmi l'abito. Comprime dei piccoli e casti baci sull'interno della coscia per poi soffermarsi al centro del mio piacere.

<< No?>> Da un morso sull'inguine.

Emetto un gemito. << Non ricordo bene. >>

Poggia una mano sul mio fondoschiena, portandomi più sul bordo della scrivania.

Si Mr. Evans ( Vol. 1) Where stories live. Discover now