Capitolo 8 ( Parte 1)

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8

Dopo aver passato la notte più bella della mia vita con Cade mi sveglio al suo fianco. Mi poggio sul gomito e lo guardo. Sta ancora dormendo. È bellissimo, i suoi addominali si intravedono sotto il lenzuolo beige. Ha un braccio sotto il cuscino e l'altro sul basso ventre. Non posso fare a meno che mettere le mie dita tra i suoi capelli. Sono scompigliati ma gli danno un'aria sexy. Mi guardo intorno e vedo i nostri vestiti sparsi per terra. Faccio un sorriso, poi scendo dal letto e mi dirigo in bagno per darmi una rinfrescata. Entro nella cabina doccia e apro il getto d'acqua tiepida che mi cade dolcemente sul corpo. Poi prendo il bagno schiuma e comincio a strofinarmi le braccia, i seni, fino a quando due mani calde non si poggiano sui miei fianchi.

<< Mi sono svegliato e non ti ho vista, ho pensato che te ne fossi andata ma poi ho sentito il rumore dell'acqua e mi sono precipitato da te. >> Sussurra all'orecchio. Mi bacia il collo, la spalla, il braccio...

<< Non ti avrei mai lasciato da solo. >> Esclamo.

" Non ci penso proprio signor Cade Evans"

Mi volta verso di lui, accarezza il mio fianco, poi l'anca, la coscia fino ad arrivare sotto il ginocchio. Mi alza la gamba e la porta sul suo fianco, mi poggia sulla parete della doccia. Mi bacia dolcemente.

<< Oh, Noele, sei bellissima. >> Bisbiglia sulle mie labbra.

Il getto di acqua tiepida scivola lungo il corpo perfetto di Cade rendendolo più sexy.

<< Ti ho desiderato dal primo giorno che ti ho vista, indifesa dinanzi a quel...>> Non riesce a terminare la frase, stringe le labbra in una linea dura. Gli poggio le mani sul suo viso. << Sono qui adesso. >> Sussurro sulle sue labbra. Ora ha un espressione più serena. Riprende a baciarmi ma veniamo interrotti da qualcuno che bussa alla porta.

<< Dannazione, proprio adesso devono bussare. >> Esclama irritato. Esce dalla doccia, si avvolge un asciugamano ai fianchi lasciando tutto l'addome scoperto e si dirige verso l'uscita.

Lo seguo ma vado nella stanza da letto dove mi asciugo e noto solo ora che sono le nove del mattino. Fortuna che ho il giorno libero.

Mentre indosso il reggiseno sento Cade alle mie spalle comprimermi baci che partono dal collo fino ad arrivare sul fondoschiena.

<< Chi era?>> Chiedo con espressione curiosa.

<< Servizio in camera. >>

<< Bene, perché ho fame.>> Esclamo. A quanto pare anche il mio stomaco è d'accordo con me. Sento dei rospi che gracidano ma quando mi volto a guardare il verde dei meravigliosi occhi di Cade ritornano le farfalle allo stomaco. Mi sento assalire un calore che mi brucia la pelle ogni qualvolta mi sfiora.

<< Anche io. Ma di te. >> Fa un sospiro. Sembra di amarezza. << Purtroppo il lavoro mi attende. Devo andare. >>

<< Devi andare per forza?>> Faccio il broncio.

<< Si. >> Fa per mettersi la camicia ma lo blocco.

<< Magari riesco a convincerti a rimanere ancora un po' con me. >> Poggio le mani sul suo petto e comincio a scendere pian piano. Poi gli afferro i capelli e lo bacio sotto l'orecchio, il collo, il mento.

<< Per favore Noele, così rendi tutto più difficile. >> Esclama privo di forze.

Continuo a baciarlo, sulla clavicola, il petto, gli addominali, sotto l'ombelico. Cade rimane in piedi, con la testa all'indietro. Mi fa impazzire quando geme, voglio fargli provare il piacere di tutto questo mondo. Ma quando sto per aprire il bottone del pantalone mi cinge i polsi e mi blocca.

Si Mr. Evans ( Vol. 1) Where stories live. Discover now