Capitolo 5 ( Parte 2)

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<< Di cosa volevi parlarmi ieri sera, Cade?>> Decido di affrontare il discorso. Dovrà pur sempre arrivare il momento e reputo che questo sia quello giusto. Si volta a guardarmi, con i miei vestiti ancora tra le mani. Ha uno sguardo intenso.

<< Volevo scusarmi per averti mandata via quella sera. Non so cosa mi sia capitato. Mi sono comportato da vero stronzo. Forse è stata per gelosia oppure per paura di affezionarmi a te. >> Fa una pausa. Poggia i miei vestiti sul letto e mi cinge le mani con le sue. << Senti, io ho un passato alle spalle, non bello, che mi porto dietro e mi ha portato a diventare così. Spero un giorno di svegliarmi e dimenticare tutto ma non è così. Noele, il mio destino è segnato. >>

Lo sapevo che c'era qualcosa del suo passato che l'ha segnato per tutto il resto della sua vita.

<< Cosa ti è successo?>> Chiedo. Provo compassione nei suoi confronti. Prova ancora dolore.

<< Non ne parlo mai con nessuno. >>

<< Fallo con me. >>

Per un attimo mi sembra che mi abbia lanciato uno sguardo maligno. Non vorrei essere stata fraintesa. Mi affretto a precisare. << Confidati, parla con me. >>

<< Non posso. >> Sussurra con un filo di voce.

Lascerò che sia lui a parlare di sua spontanea volontà. Quando sarà pronto ad affrontare l'argomento.

<< Per favore potresti passarmi i vestiti?>> Gli porgo la mano.

<< Si certo. >>

<< E per favore potresti uscire dalla stanza? Dovrei cambiarmi. >> Arrossisco.

Cade si alza e rimane per qualche secondo bloccato di fronte a me a fissarmi, come se fosse immerso nei suoi pensieri. Poi scrolla la testa. << Si certo. >>

Lo accompagno alla porta e la chiudo. Mi cambio in fretta. Non voglio più sentire parlare di cibo almeno per una settimana. Ho lo stomaco pieno. Devo andare nel mio appartamento e in fretta. Fare una bella doccia rinfrescante e andare a lavorare.

Apro la porta e mi ritrovo Cade di fronte, in piedi. Mi guarda fisso. Lo voglio. Lo voglio tutto per me. Adesso. Non ho mai desiderato un ragazzo così tanto in vita mia. Ha qualcosa in mente, ma si trattiene. Vorrei tanto saperlo. Si mordicchia le unghia. Perché? Non lo ha mai fatto.

<< Tutto bene?>> Mi guarda con occhi pieni di smania.

<< S...si .>> Balbetto. << Tu? >> Lo scruto in viso.

<<Noele non so se resisterò a lungo...>> Fa un sospiro.

<< Resistere a cosa?>> Rimango immobile sulla soglia della porta con la mano poggiata sulla maniglia.

<< A te. >> Mi poggia la mano sulla guancia. Chiudo gli occhi e sento dei brividi percorrermi la schiena e le orecchie divampare.

<< Non farlo allora.>> Esclamo con un filo di voce.

<< Ho promesso di non farti soffrire mai più. >> Sussurra con voce piena di rimorso.

<< Non lo farai. Non mi farai soffrire. >> Lo guardo con occhi piena di frenesia. È agitato e desideroso. Fa scorrere la mano lungo la mia schiena e mi avvicina a lui.

<< So che finirò per farlo. >>

<< Mi fido di te. >>

<< Fai male. Non mi conosci. >> Fa un sorriso malizioso.

Si Mr. Evans ( Vol. 1) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora