Capitolo 4

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Ho una tremenda voglia di baciarlo e sentire quella inebriante scossa percorrermi tutto il corpo per l'eternità.

Ha poggiato la mano sul muro e l'altra sul mio fondo schiena, avvicinandomi sempre di più a lui. Comincio a non capire la situazione. Mi sfiora le labbra con le sue. Sembra agitato e non so il perché. Mi guarda con occhi pieni di smania ma qualcosa lo trattiene.

<<Noe senti, non credo sia una buona idea. >>

<< Cosa? >>

<< Tutto questo. >>

<< Perché no?>> Borbotto. Entrambi bramiamo dal desiderio di baciare l'un l'altro, ma non muoviamo un passo.

<< Sei una ragazza umile, dolce e gentile. Meriti di meglio. >> Sussurra dolcemente. Poi allenta la presa e si allontana guardandomi negli occhi. << Ti prego, va via. >> Drizza il braccio per farmi capire di allontanarmi da lui. Riesco a percepire la sua frustrazione. Ora capisco i comportamenti strani di Cade di cui mi parlava Amber.

<< Ma...>> Mi poggia una sua calda mano sulla bocca per farmi stare zitta. Sta tremando ed è caldo. << Per favore...>> Con la testa mi fa cenno di andare via. Dopo essersi assicurato che non emettessi una parola, toglie la mano e mi lascia andare via. Mi volto verso di lui e lo vedo poggiato sul muretto con la mano sulla faccia. Vorrei tanto andare da lui ma preferisco non farlo, vorrà stare da solo. Perché è così evasivo?

Decido di andare via, immersa in una voragine di delusione. Come potevo illudermi di un appuntamento romantico? D'altronde Amber mi ha avvisata. Cade non è un tipo romantico e dovevo darle ascolto. Tutti i bei ragazzi o sono stronzi oppure come Cade hanno delle frustrazioni che si portano dentro.

<< Grazie per il drink.>>Sussurro mentre mi allontano.

<< Mi dispiace...>>

<< Per cosa?>> Perché non finisce mai le frasi? Forse in cuor suo non vuole lasciarmi andare. Ma la sua frustrazione lo spinge a mandarmi via.

<< Per averti illusa. >>Ha un'espressione addolorata. Rimane immobile, distante da me, poggiato su quel muretto a guardarmi.

<< Confidavo fossi diverso dagli altri ragazzi del tuo calibro. Ma mi sbagliavo. >>

<<Noele...>>

<< Spero di non rivederti mai più, Cade. >> Non fa niente per fermarmi. Imperterrito rimane fermo. Colma di dolore gli do le spalle e vado via.

Una volta arrivata a casa, una lacrima di sofferenza mi percorre lungo il viso. "Che illusa" come potevo pensare che fosse diverso. Non dovevo accettare questo stupido appuntamento. Lo sapevo che sarei finita a soffrire. "Maledizione Naomi! Perché ti ho dato ascolto?" Lo sapevo. Mi butto sul divano a peso morto e prendo il cellulare in mano, cerco il numero di Cade e sono tentata a pigiare il tasto " chiama", ma una forza interiore mi impedisce di farlo. Nonostante non voglio più vederlo, non ho il coraggio di ammetterlo. In tutta la mia vita non ho mai sofferto per un ragazzo, tranne che con il mio ex fidanzato, Oliver Brown, che mi ha solamente usata e tolto la verginità mentre ero pienamente ubriaca. Sebbene penso che i ragazzi siano tutti uguali, credo, che Cade abbia qualcosa di diverso degli altri. Fino a pochi anni fa i ragazzi mi prendevano tutti in giro, portavo l'apparecchio ai denti, spesso mi capitava di inciampare nelle scale. Ero lo zimbello della scuola. Ma ora è diverso. Con Cade mi sento un'altra persona.

Si Mr. Evans ( Vol. 1) Where stories live. Discover now