We are falling like the stars...

By en_pathy

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[COMPLETATA :P] - Non riesco ancora a capirti come vorrei, Chuuya-Kun, ma una cosa l'ho compresa chiaramente... More

Prologo - Nero
1 - Impicaggione alternativa
2 - Baby-sitter ai lanciatori di coltelli
3 - Sconto la pena con l'assasino dei gessetti
4 - Sconto la pena con l'assasino dei gessetti pt.2
5 - Guido una porsche
6 - Cameriere al professore
7 - Sogni segreti, non più tanto segreti
8 - Ripetizioni per pranzo
9 - Adotto una moto
10 - In moto con la mummia
11 - Discepolo di Pitagora
12 - Trovo un lavoro come palla da basket
13 - Ciao zia
14 - Pesco spazzatura
15 - Malattie e fotografie
16 - La mia moto si trasforma in un groviera
17 - Autoinviti
18 - Atsushi say: oh oh
19 - Questo capitolo non è felice
20 - Questo capitolo non è felice pt. 2
21 - Il cielo spiegato da una mummia
22 - Mi sfrattano :D
23 - La casa del minotauro
24 - Gli elefanti becchini ballano la samba
25 - Tecniche di suicidio e matematica
26 - Ora sono un uomo cannone
27 - Amico per un lecca-lecca
28 - I catorci possono bruciare
29 - Mi bullizzano pure i prof
30 - Prigioniero di una sedia
31 - Yeee le astronaviii
32 - Nero pt. 2
33 - So consolare solo i bambini
34 - Bombe Molotov e palline natalizie
35 - Dazai è un barbonicino
36 - L'amico non più amico
37 - Sono un foglio di carta -_-
Capitolo speciale
38 - La terra è terra
39 - Spoiler: sono sfigato
40 - Dalla padella alla brace
41 - La tana del mostro
42 - Mordo una mummia
43 - Cose sdolcinate
44 - Yoru
Capitolo speciale pt. 2
45 - Mi rapiscono il regalo
46 - Spegnere la luce
47 - Sono un mancato necrofilo
48 - Provo a far ingelosire la carta
49 - Sono un emerito idiota
50 - Mi improvviso cantautore
51 - Le cose cominciano a migliorare
52 - Spasimanti omofobe
53 - Tale mummia tale gatto
Grazie per i procioni

Epilogo - Stelle

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By en_pathy

*** Prima di cominciare vi consiglio un paio di canzoni che secondo me potrebbero rendere la lettura più piacevole (:

Falling like the stars - James Arthur
Lost Without you - Ben Woodward
Brother - Kodaline
Utopia - Within temptation, Chris Jones

Ne avrei tantissime altre, ma so che non vedete l'ora di leggere... Quindi buona lettura e buon ascolto :p ***

[4 anni 1 mese 29 giorni 19 ore 13 minuti dalla partenza di Osamu Dazai]

Chuuya scese dalla moto e scosse la testa per allontanare il fantasma del rumore del veicolo dalle sue orecchie.

L'erba come la prima volta che era stato in quel luogo gli solleticava piacevolmente le caviglie ricordandogli che attorno a lui c'era un mondo brulicante  di vita nascosta e sottovalutata.

Il ragazzo affondando le mani nelle tasche della felpa guardò il cielo estivo, quella notte per fortuna la luna era già tramontata e il temporale del giorno prima aveva spazzato via tutte le nuvole, regalando così a Chuuya un cielo spettacolare.

Il ragazzo si incamminò nel prato con lo sguardo incollato al cielo, ad un certo punto si fermò e si sedette per terra, incurante dell'umidità che si attaccava ai suoi vestiti.

Per un istante ripensò a Dazai, poi fece uno sforzo sovrumano per allontanare il pensiero, per una sera voleva sentirsi di nuovo libero, indipendente, privo di legami.

Finalmente mi sono abituato all'idea che prima o poi tutti se ne vanno...

Sospirò e socchiuse gli occhi godendosi i suoni delicati della notte: il canto dei grilli, qualche animale che poco più in là faceva frusciare l'erba muovendosi, il vento tra le chiome del piccolo bosco poco lontano...

Chuuya aveva imparato ad apprezzare tutto quello, a lasciarsi andare in quel silenzio e finalmente rilassarsi.

Ad un certo punto però un suono stonò nella solita armonia degli altri.

Chuuya spalancò gli occhi allarmato. Dei... Passi?
Rimase immobile nell'erba, l'ultima cosa che desiderava era che qualcuno disturbasse il suo momento di tranquillità.

I passi si fermarono poco distanti da lui e Chuuya non si mosse, sperando con tutto se stesso di non essere stato notato.

- Sta sera si vedono bene le stelle...

Commentò una voce.

- Già...

Rispose Chuuya istintivamente, ormai era chiaramente inutile continuare ad ignorare lo sconosciuto, quella frase era rivolta a lui.

Dopo la risposta del ragazzo ci fu un attimo di silenzio dove lo sguardo di Chuuya si perse nel cielo.

Ad un certo punto però il cuore del giovane per poco non si fermò, quella voce l'aveva già sentita... Certo era cambiata, si era fatta più profonda e più allegra, ma non aveva perso il suo accento canzonatorio, Chuuya l'avrebbe riconosciuta anche dopo centinaia di anni.

Il ragazzo scattò in piedi e a passo spedito si incamminò verso lo sconosciuto.

La prima cosa che fece Chuuya fu tirargli un pugno nello stomaco che fece barcollare l'uomo all'indietro.

- Questo è solo un assaggio di quello che ho intenzione di farti per essertene andato, brutto stronzo.

- Ahiahiahia. Chuuya-Kun, non sei cambiato di una virgola.

Gemette Dazai portandosi le mani allo stomaco. Chuuya fece per mollargli un altro pugno, ma quello parò il colpo con un ghigno.

- Non mi sono difeso dal primo colpo per lasciarti sfogare, ma ora direi che è abbastanza. E non fare quella faccia stupita, il tuo colpo era parecchio prevedibile... Ormai ti conosco troppo bene.

- Come fai ad essere sicuro che io non sia cambiato in questi quattro anni?

- Se fossi cambiato non ti avrei trovato qui... Che dici?

- Anche tu non sei cambiato molto.

Sbuffò Chuuya fissando il ragazzo a braccia incrociate.

- Nahhh, la cosa ti dispiace?

- No direi di no.

I due si guardarono negli occhi per quanto l'oscurità della notte permetteva loro.

- Non so se l'hai notato Chuuya-Kun, ma sono ancora più alto di te... Parecchio più alto di te!

Esclamò Dazai sventolando una mano in aria per evidenziare la bassezza di Chuuya.

- Sta zitto. Almeno resto sempre piu furbo di te.

- Seee, credici!

Chuuya fissando Dazai esitò, avrebbe tanto voluto saltargli addosso e baciarlo fino a non avere più fiato, ma esitò... Non sapeva assolutamente nulla di lui, non aveva la certezza di piacergli ancora, magari Dazai ora aveva una ragazza o un ragazzo...

Di colpo scosse la testa e mandò a fanculo tutti i suoi dubbi e quando tornò a guardare Dazai e nei suoi occhi trovò una muta richiesta, che fu solo un incentivo a farlo agire, allora afferrò Dazai per il bavero della camicia e facendo combaciare le loro labbra dopo anni lo baciò con foga, cercando di recuperare con quel bacio tutti quelli che erano stati sottratti loro.

Dazai si lasciò sfuggire un sorriso prima che le sue labbra furono completamente bloccate da quelle di Chuuya.

Il ragazzo più alto non esitò a ricambiare quel bacio e fece scivolare le mani lungo il corpo di Chuuya attirandolo a sè sempre dei più, cercando di annullare definitivamente tutta la distanza che gli aveva tenuti distanti in tutti quegli anni.

Dopo un eternità che parve loro un istante Chuuya si staccò dalle labbra di Dazai con uno schioccò e boccheggiò.

- Cazzo Dazai, ti odio!

- Sì sì certo, questo bacio esprimeva proprio tutto il tuo odio!

Chuuya ghignò:

- Sta un po' zitto te... A proposito tu mi devi delle spiegazioni!

- Ma come faccio a spiegarti se devo stare zitto.

Chuuya alzò gli occhi la cielo.

- Dai, tranquillo arriveranno pure quelle, ma che ne dici di dedicarci a noi per il momento? Facciamo come mi hai insegnato tu, istante per istante... Ti va, Chuuya-Kun?

- Uhm... Non saprei...

Biascicò Chuuya cercando di nascondere un sorriso e le mille emozioni contrastanti che gli riempivano gli occhi.

Dazai in quel momento abbracciò di slancio Chuuya:

- Posso baciarti di nuovo?

- Me lo stai seriamente chiedendo?

Le loro labbra si trovarono di nuovo e ancora e ancora, in un unico sfrenato gioco.

I quattro anni passati distanti sembravano essere svaniti nel momento in cui i loro sguardi si erano incrociati di nuovo.

Ad un certo punto Dazai allontanò dolcemente il viso di Chuuya dal suo e strinse il ragazzo in un abbraccio affondando il viso nei suoi capelli arancioni, ormai parecchio lunghi.

- Senti un po', Chuuya-Kun che hai fatto in questi anni?

- Ti ho aspettato, idiota.

- E poi?

- Il resto credo che in qualche modo tu l'abbia già intuito...

- Mh... Forse...

Restarono così abbracciati ancora un po', colmandosi del calore dell'altro e ricordandosi la bellissima sensazione di appartenere a qualcuno oltre che a se stessi, la sensazione di essersi finalmente trovati, di aver fatto combaciare finalmente le loro anime come pezzi di un puzzle.

Poi Dazai allontanò Chuuya un altro po' e sotto la luce delle stelle lo osservò un altro po' in silenzio, poi fece scivolare le mani lungo il corpo del suo ragazzo facendolo rabbrividire...
Le mani di Dazai trovarono la cerniera chiusa del giubbotto di Chuuya e la aprirono con delicatezza. Chuuya lo guardò indeciso su come reagire, poi sentendo il freddo pungente della sera pizzicargli la gola protestò:

- Ehi, che fai idiota? Così morirò di freddo!

- Tranquillo... Ti scaldo io...

Ghignò Dazai, sfilando del tutto la felpa del suo ragazzo.

- Mhhh allora va bene...

Chuuya lo guardò con un sorrisetto poi si buttò sdraiato nell'erba portandosi dietro Dazai.

- Senti un po' Dazai...

- Mh?

- Non credere che abbia rinunciato all'idea di picchiarti.

Dazai scoppiò a ridere e nell'erba, con i vestiti che andavano inumidendosi, strofinò il viso contro il collo di Chuuya, come un gattino in cerca di coccole.

Chuuya si girò e gli lasciò un altro bacio sulle labbra.

- Adesso che puoi finalmente sentirmi devo dirti una cosa.

Dazai lo invitò a continuare lasciandogli un bacio sul collo.

Chuuya improvvisamente prima ancora di trovare la voce per parlare trovò le lacrime... Non capiva se erano sue o di Dazai, ma aveva le guancia umide e in bocca un sapore salato.

E a quel punto sotto quelle stelle dove di nuovo si erano ritrovati lasciò scivolare via tutto il risentimento che serbava per Dazai. Perché probabilmente anche lui aveva sofferto quella lontananza, quell'essere separati e distanti, quel fingere di essere perfetti sconosciuti.

Ma nella solitudine la promessa dal quale erano legati aveva tenuto compagnia ad entrambi in attesa di essere nuovamente pronunciata e mantenuta fino alla fine:

- Ti amo.

Sussurrò infine Chuuya, labbra contro labbra, pelle contro pelle, cuore contro cuore.

Prima o poi tutti se ne vanno...
Ma alla fine chi ci ama davvero trova sempre un modo per tornare.

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