We are falling like the stars...

By en_pathy

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[COMPLETATA :P] - Non riesco ancora a capirti come vorrei, Chuuya-Kun, ma una cosa l'ho compresa chiaramente... More

Prologo - Nero
1 - Impicaggione alternativa
2 - Baby-sitter ai lanciatori di coltelli
3 - Sconto la pena con l'assasino dei gessetti
4 - Sconto la pena con l'assasino dei gessetti pt.2
5 - Guido una porsche
6 - Cameriere al professore
7 - Sogni segreti, non più tanto segreti
8 - Ripetizioni per pranzo
9 - Adotto una moto
10 - In moto con la mummia
11 - Discepolo di Pitagora
12 - Trovo un lavoro come palla da basket
13 - Ciao zia
14 - Pesco spazzatura
15 - Malattie e fotografie
16 - La mia moto si trasforma in un groviera
17 - Autoinviti
18 - Atsushi say: oh oh
19 - Questo capitolo non è felice
20 - Questo capitolo non è felice pt. 2
21 - Il cielo spiegato da una mummia
22 - Mi sfrattano :D
23 - La casa del minotauro
24 - Gli elefanti becchini ballano la samba
25 - Tecniche di suicidio e matematica
26 - Ora sono un uomo cannone
27 - Amico per un lecca-lecca
28 - I catorci possono bruciare
29 - Mi bullizzano pure i prof
30 - Prigioniero di una sedia
31 - Yeee le astronaviii
32 - Nero pt. 2
33 - So consolare solo i bambini
34 - Bombe Molotov e palline natalizie
35 - Dazai è un barbonicino
36 - L'amico non più amico
37 - Sono un foglio di carta -_-
Capitolo speciale
38 - La terra è terra
39 - Spoiler: sono sfigato
40 - Dalla padella alla brace
41 - La tana del mostro
42 - Mordo una mummia
43 - Cose sdolcinate
44 - Yoru
Capitolo speciale pt. 2
46 - Spegnere la luce
47 - Sono un mancato necrofilo
48 - Provo a far ingelosire la carta
49 - Sono un emerito idiota
50 - Mi improvviso cantautore
51 - Le cose cominciano a migliorare
52 - Spasimanti omofobe
53 - Tale mummia tale gatto
Epilogo - Stelle
Grazie per i procioni

45 - Mi rapiscono il regalo

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By en_pathy

*** Per favore una volta arrivati in fondo leggete attentamente lo spazio autrice e aiutatemi (: ***

[168 giorni dall'arrivo di Osamu Dazai]

Era venerdì sera, Chuuya aveva appena terminato un pomeriggio di baby-sitting durato più del previsto.

Stava per entrare nella casa di Dazai, quando ricevette un messaggio di auguri da sua zia. Sorrise contento che almeno lei non si fosse dimenticata del suo compleanno.

L'unico ad avergli fatto gli auguri fino a quel momento era stato Dazai, con un bacio di prima mattina e una buonissima torta proveniente da chissà quale rinomata pasticceria, per collazione.

Dopo aver ringraziato sua zia con un messaggio veloce, Chuuya girò la chiave e spinse il canciello che si aprì con un lieve cigolio, che nel silenzio della sera parve assordante.
Lo richiuse e si incamminò verso la casa, una volta all'interno cominciò ad attraversare stanze a corridoi avvolti nella penombra. Voleva farsi una bella doccia e poi passare una serata tranquilla, magari in compagnia di Dazai.

Spinse la porta e trovò sorpreso il solito salone, completamente buio. Che Dazai fosse in camera sua? Si girò verso la porta della camera del ragazzo, ma nella penombra la vide aperta e intravide la stanza buia all'interno.

- Cosa...?

Cominciò a venirgli uno strano presentimento...

Di colpo la porta alle sue spalle si chiuse con un tonfo facendogli perdere anni di vita.

- Cosa cazzo sta succedendo?

Bisbigliò cercando di calmare il proprio cuore che sembrava voler scappargli dal petto per la paura. Che cavolo era quella strana situazione?

Poi qualcuno sorprendendolo alle spalle gli bendò gli occhi, bloccandogli con forza le mani. Chuuya sorrise tra sè e sè... Il suo aggressore aveva un odore troppo famigliare: olio motore e mentine. Tachihara.

Chuuya ridacchiò e non oppose resistenza mentre Tachihara lo trascinava al centro del salone.

Poi di colpo, dopo un tempo che a Chuuya parve infinito e pieno di rumore come il grattare di una sedia, lo scalpiccio di altre persone, l'interruttore della luce, Tachihara facendo girare Chuuya su sè stesso gli sfilò la benda, liberandogli gli occhi.

- AUGURIIIII.

Chuuya si guardò attorno stordito dal improvviso rumore e dal repentino cambiamento di luce. Dopo un secondo riconobbe il salone pieno di visi che conosceva troppo bene.

Kaji, che stava sistemando del cibo su un tavolo, ricoperto da una tovaglia colorata.

Tachihara, davanti a lui con la benda che gli aveva appena sfilato in mano.

Atsushi, che lo guardava con un sorriso allegro e leggermente timido poco lontano, mentre teneva tra le braccia Yoru.

Lucy, che ormai Chuuya conosceva dopo varie uscite insieme, con le spalle appoggiate alle ante dell'armadio.

Akutagawa, che tenuto sottobraccio da Gin, probabilmente per non farlo scappare, si sforzava di fare una faccia amichevole.

Chuuya non potè fare a meno di lasciarsi sfuggire un sorriso carico di gioia. Non se l'aspettava. Non se l'aspettava per nulla. Non aveva detto a nessuno del suo compleanno se non a Dazai.
Solo a quel punto Chuuya notò che il suo ragazzo mancava all'appello.

- Dov'è Dazai?

Chiese Chuuya cercando con gli occhi per l'ennesima volta il ragazzo nella stanza e non trovandolo.

Lucy ridacchiò e appoggiandosi con ancora più forza all'armadio:

- L'abbiamo rapito, così possiamo ricattarti.

Tachihara ghignò:

- E all'ennesimo tentativo di suicidio durante i preparativi lo abbiamo sistemato per bene. Tranquillo non ti rovinerà la festa.

Chuuya dopo un secondo di confusione notò che l'armadio alle spalle di Lucy si muoveva come se ci fosse qualcuno chiuso dentro e scoppiò a ridere a crepapelle.

- Va beh, ragazzi io vi adoro!

Tutti scoppiarono a ridere e Tachi lo guardò maliziosamente.

- Se vuoi ti chiudiamo nell'armadio con lui.

- No, per favore no!

Esclamò Chuuya scuotendo energicamente la testa e facendo scoppiare l'ennesima risata generale.

- Grazie ragazzi, io davvero, non so cosa dire...

- Ci ringrazierai dopo, Chuuya-Kun. Ora festeggiamo per bene.

- BENE IO MI SONO STUFATA. - Esclamò Lucy ad un certo punto, ancora impegnata a bloccare l'anta dell'armadio. - Direi che è ora del regalo.

Tachihara sospirò:

- E va bene. Daglielo Lucy.

E sotto lo sguardo divertito di tutti la ragazzina si scansò facendo rotolare fuori dall'armadio un esemplare di Dazai, legato come un salame e imbavagliato da tanti nastri Magenta e Blu e con un grosso fiocco rosa in testa.

Chuuya che non si aspettava nulla del genere morì letteralmente da ridere.

- AHAHAHAH, MA COME TI SEI FATTO CONCIARE!? NO, CI VUOLE UNA FOTO.

- Ci penso io!

Scoppiò a ridere Gin mollando il braccio di Akutagawa per recuperare il suo cellulare.

- Mentre provavamo a preparare la festa ha provato a strozzarsi con i nastri da regalo così alle nostre fantastiche ragazze è venuta quest'idea.

Spiegò Tachihara trattenendo a stento le risate.

Dazai nel mentre, dimenandosi si mise seduto liberandosi mani e bocca.

- Sono. Traumatizzato.

Chuuya scoppiò a ridere e di colpo lo baciò, notando con gioia la sorpresa è il piacere nello sguardo di Dazai, che non si trattenne dall'approfondire personalmente quel bacio. Gin intanto scattava una serie di foto facendo fatica a nascondere le risate.

Dazai, una volta staccatosi di malavoglia da Chuuya riuscì a liberarsi alla bel meglio di gran parte dei nastri, mentre tutti ridevano di gusto beffeggiandolo tutte le volte che al posto di liberarsi da un nastro si ingarbugliava ancora di più.

- Non mi sono mai sentito tanto tradito in vita mia.

Si lamentò Dazai, una volta che fu di nuovo in piedi con le guance rosse per lo sforzo di liberarsi da tutte quelle corde.


La festa fu un vero successo, Chuuya non si divertiva così da una vita e quando ricevette il regalo di Dazai non riuscí a non nascondere la sua commozione.

- È l'ora dei regali!

Esclamò Lucy battendo le mani, dopo la torta, che si era rivelata fatta in casa da Gin come regalo, con l'aiuto (sostegno morale) di Akutagawa.

Da Tachihara Chuuya ricevette un piccolo bracciale, fatto da una striscia di cuoio nero:

- È semplice, ma appena l'ho visto ho pensato che ti avrebbe fatto passare per un gran figo.

Spiegò il ragazzo con una punta di imbarazzo e facendo sorridere Chuuya.

Kaji invece gli regalò una bottiglia di vino, per scusarsi di non averlo mai portato durante le loro uscite e pregandolo di non dire niente a nessuno di quel dono poco legale.

Lucy e Atsushi porsero al festeggiato un pacchetto con un maglione dello stesso colore degli occhi di Chuuya

- Siamo diventati matti per trovarti un regalo, so che non è stagione, ma questo maglione ci ha fatto pensare a te e non abbiamo potuto non prendertelo.

Spiegò la ragazza sorridendo mentre Atsushi annuiva con forza.

Chuuya ringraziò tutti, di colpo Dazai inaspettatamente lo abbracciò da dietro facendolo sobbalzare e gli sussurrò in un orecchio maliziosamente:

- Ora è il mio momento.

Dazai fece sedere Chuuya su un pouf in mezzo alla stanza e con fare solenne si sedette al piano forte.

La stanza calò in un improvviso e inaspettato silenzio, quasi innaturale. Dopo un instante Dazai appoggiò le dita sul pianoforte e cominciò a suonare.

La stanza prese a rimbombare di dolci note, una melodia che racchiudeva un piccolo mondo, una magia.
Chuuya non ci mise molto a capire, Dazai stava suonando proprio quella canzone, quella che appena gli aveva regalato la chitarra avevano improvvisato insieme.

Dazai probabilmente si era fissato nella mente la melodia e l'aveva trasformato in un vero e proprio brano, doveva averci messo davvero tanto tempo. Chuuya così preso da quella musica non si accorse che gli occhi gli si erano appena fatti lucidi.

Quando le dita di Dazai suonarono l'ultimo accordo sul pianoforte Chuuya scattò in piedi e sotto lo sguardo stupito di tutti corse in camera sua per poi tornare poco dopo con la chitarra stretta tra le dita.

- Ti prego risuonala.

Esclamò imbracciando meglio la chitarra senza curarsi si asciugarsi gli occhi.

Dazai sorrise e ricominciò a suonare, Chuuya dopo un secondo di esitazione si attaccò. E sotto lo sguardo piacevolmente colpito dei loro amici i due ragazzi suonarono splendidamente una canzone fatta da loro due apposta per loro due.

Una canzone che mostrava tutta la loro passione, le crepe da cui erano segnati e che avevano provato ad aggiustarsi a vicenda, le loro cicatrici, il loro buio, le loro notti e le loro stelle.

Soprattutto le stelle... Tutte le stelle che avevano scoperto e la luce che in qualche modo insieme erano riusciti a donare alle notti che ognuno di loro nascondeva nel cuore.

A. A.

Comunque sono stupita di come io sia in grado di passerà in poche righe dall'essere demenziale all'essere seria. Non mi devo stupire se poi nessuno mi prende sul serio.

———
IMPORTANTE
Ora, (sparo un numero) dovrebbero mancare un po' meno di dieci capitoli alla fine... Una volta finita questa fan fiction vorrei provare a scrivere qualcos'altro.

Ora su questo ho bisogno di un consiglio.

O scrivo un'altra ff su qualche bella ship, di chissà quale fandom. Potrei anche pensare ad un'altra soukoku... Ma semmai quella fra un po' di tempo. (In questo caso sentitevi liberi di proporre qualche ship)

Oppure volevo provare a scrivere una mia storia proprio da zero, per la quale o già un'idea (sempre Yaoi perché così è bello). Ditemi se potrebbe farvi piacere leggerla.
———

Grazie dell'ascolto e se il capitolo vi è piaciuto vi ricordo la stellina.

Alla prossima... Preparatevi psicologicamente vi avviso già...

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