We are falling like the stars...

By en_pathy

111K 12.7K 13.3K

[COMPLETATA :P] - Non riesco ancora a capirti come vorrei, Chuuya-Kun, ma una cosa l'ho compresa chiaramente... More

Prologo - Nero
1 - Impicaggione alternativa
2 - Baby-sitter ai lanciatori di coltelli
3 - Sconto la pena con l'assasino dei gessetti
4 - Sconto la pena con l'assasino dei gessetti pt.2
5 - Guido una porsche
6 - Cameriere al professore
7 - Sogni segreti, non più tanto segreti
8 - Ripetizioni per pranzo
9 - Adotto una moto
10 - In moto con la mummia
11 - Discepolo di Pitagora
12 - Trovo un lavoro come palla da basket
13 - Ciao zia
14 - Pesco spazzatura
15 - Malattie e fotografie
16 - La mia moto si trasforma in un groviera
17 - Autoinviti
18 - Atsushi say: oh oh
19 - Questo capitolo non è felice
20 - Questo capitolo non è felice pt. 2
21 - Il cielo spiegato da una mummia
22 - Mi sfrattano :D
23 - La casa del minotauro
24 - Gli elefanti becchini ballano la samba
25 - Tecniche di suicidio e matematica
26 - Ora sono un uomo cannone
27 - Amico per un lecca-lecca
28 - I catorci possono bruciare
29 - Mi bullizzano pure i prof
31 - Yeee le astronaviii
32 - Nero pt. 2
33 - So consolare solo i bambini
34 - Bombe Molotov e palline natalizie
35 - Dazai è un barbonicino
36 - L'amico non più amico
37 - Sono un foglio di carta -_-
Capitolo speciale
38 - La terra è terra
39 - Spoiler: sono sfigato
40 - Dalla padella alla brace
41 - La tana del mostro
42 - Mordo una mummia
43 - Cose sdolcinate
44 - Yoru
Capitolo speciale pt. 2
45 - Mi rapiscono il regalo
46 - Spegnere la luce
47 - Sono un mancato necrofilo
48 - Provo a far ingelosire la carta
49 - Sono un emerito idiota
50 - Mi improvviso cantautore
51 - Le cose cominciano a migliorare
52 - Spasimanti omofobe
53 - Tale mummia tale gatto
Epilogo - Stelle
Grazie per i procioni

30 - Prigioniero di una sedia

1.9K 219 305
By en_pathy

[81 giorni dall'arrivo di Osamu Dazai]

Un libro cadde a terra con un tonfo sordo dalla pila che Chuuya teneva tra le mani.

- Attento, Chuuya-Kun.

- Scusa, scusa.

Chuuya appoggiò la pila di libri su una sedia rovinata dal tempo e dall'uso, si chinò e raccolse il libro poi si girò nella direzione di Dazai, che stava passando uno straccio umido su uno dei ripiani più alti della biblioteca per togliere la polvere.

- Non ho ancora capito cosa ci faccio io qui...

Sbuffò Chuuya accucciandosi per terra e cominciando a infilare i libri in ordine alfabetico su gli scaffali più bassi.

Il preside non era stato troppo cattivo alla fine.

La punizione sarebbe durata solo due o tre ore, quel pomeriggio, il tempo per riordinare la piccola e polverosa biblioteca della scuola. In più non li aveva separati.

Dazai diversamente dalla prima volta nella quale si erano trovati in punizione insieme, stava facendo un buon lavoro e si stava dando parecchio da fare.

- Sei qui perché hai inviato la rogna e in più perché mi piace farmi punire con te.

- Che fortuna... Comunque mi è andata bene che sia martedì e non ho lavori nel pomeriggio...

Dazai gli sorrise e tornò a liberare e spolverare gli scaffali.
Chuuya lo fissò un breve istante prima di tornare al suo lavoro... Ripensò a quella mattina e alla litigata con la professoressa.

- Grazie...

Disse piano con noncuranza, mentre infilava viaggio al centro della terra accanto a vita di Pi.
Dazai continuando il suo lavoro rispose con un'alzata di spalle:

- Non ringraziarmi... Quella lì si meritava una strigliata da una vita, oggi ho avuto solo il pretesto per dire ciò che pensavo da sempre...

Chuuya si alzò e andò a recuperare un'altra pila di volumi lesse distrattamente il titolo e gli lasciò cadere dalla sorpresa poi scoppiò a ridere. Dazai si girò a guardarlo perplesso:

- Che c'è?

- Non ci credo! La biblioteca ha almeno una trentina di ricettari e riviste di cucito! Ma chi è che legge sta roba? Non mi stupirei se adesso trovassi qui pure riviste porno.

- Non fare lo scemo, Chuuya-Kun. E raccogli quei poveri libri.

Chuuya continuando a ridacchiare si mise a raccogliere le riviste ed ad osservarle con attenzione.

- Guarda qui Dazai, questa qui risale a più di trent'anni fa... Si sta praticamente decomponendo.

- Allora fai attenzione!

Disse Dazai, ma senza tono di rimprovero, sembrava stesse reprimendo le risate.
Chuuya continuando a ridacchiare cominciò a sistemare le riviste.

- Dopo mi dai un passaggio, Chuuya-Kun?

- No.

- Grazie.

Chuuya sapeva che alla fine lo avrebbe fatto, lo faceva sempre, anche se ogni volta rispondeva così. Ad un certo punto Chuuya si ritrovò tra le mani un libro che aveva letto anni prima, lo aprì lo sfogliò poi lo risistemò negli scaffali... Gli sarebbe piaciuto rileggerlo un giorno.

- Sai, Chuuya-Kun. Senza te che rompi sempre le scatole, a casa mi sento più solo.

Chuuya si girò a guardarlo, con il polso sospeso a mezz'aria che stringeva una delle tante riviste.
Sentì stringersi il cuore, alla fine Dazai non era altro che una persona sola, un po' come lui, solo che l'amico lo era da molto, molto più tempo di Chuuya.

- Dovresti trovarti qualcosa da fare...

Commentò semplicemente... Non sapeva cos'altro dire.

- Leggo, suono, studio... Ma non mi basta mai. La solitudine non mi dispiace, però a volte è bello avere qualcuno con cui litigare...

Chuuya sorrise e finì di sistemare le riviste di cucito, poi prese un altro po' di libri per sistemarli nello scaffale alto dove aveva appena pulito Dazai. Dopo un secondo si rese conto, non poco seccato che non ci arrivava, con il piede spinse davanti a sè una sedia traballante che c'era poco più in là, ci salì sopra e cominciò a riordinare i libri, cercando di non cadere e pregando che le gambe della sedia non si rompessero sotto il suo peso.

Dazai invece cominciò a raccogliere in grossi scatoloni i libri rovinati o da mani indiscrete o dal tempo, ormai illeggibili. Ad un certo punto fece un verso schifato e mostrò un vecchio libro le cui pagine erano incollate tra loro da una gomma da masticare rosa.

- Schifo, non si può trattare un libro così!

Esclamò gettandolo nello scatolone insieme ad altri libri da buttare, una volta riempito la scatola la portò fuori dalla biblioteca poi rientrò.

Mentre camminava Dazai mise distrattamente il piede sullo strofinaccio umido che prima aveva utilizzato e poi aveva gettato per terra. Il ragazzo perse l'equilibrio e per non cadere si aggrappò alla sedia sulla quale era in piedi Chuuya.

Con uno scricchiolio le gambe posteriori della sedia cedettero e si ruppero e Chuuya, perdendo l'equilibrio, cadde all'indietro finendo di peso addosso a Dazai, mentre una decina di riviste di cucito gli sfuggirono dalle mani  e piovvero addosso a loro e sul pavimento circostante.

Dopo un attimo di confusione i due ragazzi si trovarono a terra.
Dazai aveva una rivista, probabilmente risalente al secolo precedente, aperta e appoggiata sul viso. Se non ci fosse stata quella, si disse Chuuya, finito sopra Dazai con la fronte su quella del ragazzo con la rivista in mezzo, i loro volti si sarebbero toccati.

- Ahia...

Gemette Dazai, e la sua voce sebbene soffocata dalla rivista e parecchio esile, giunse lo stesso all'orecchio di Chuuya tanto erano vicini.

Chuuya fece per tirarsi su, ma si rese conto che aveva le gambe incastrate nella sedia che era caduta dopo di lui e gli era finita addosso.
Riuscì soltanto a sollevare un po' la testa, per permettere a Dazai di togliersi la rivista dagli occhi.

- Oh, grazie... Ero stufo di avere la scritta punto croce a un centimetro dal viso.

I due rimasero immobili in silenzio a fissarsi senza capire cosa fare. Chuuya sentiva il corpo di Dazai a contatto con il suo, i cuori alla stessa altezza, i battiti che si mescolavano, un po' come i respiri...

Deglutì e si rese conto di avere improvvisamente parecchio caldo nonostante l'umidità della stanza.

- Beh... Chuuya-Kun, ti alzi? Sarai anche bello, ma non sei proprio un peso piuma!

Chuuya lo fissò imbarazzato:

- Ehm... Sono incastrato... La mia caviglia è bloccata nello schienale della sedia credo.

Dazai scoppiò a ridere e Chuuya sentì il suo petto sussultare contro il suo.

- Potevi dirlo prima... Credevo non ti volessi alzare per scelta!

Dazai allora spostò un po' Chuuya di lato riuscendo così a liberarsi un po' e ad alzarsi, poi si avvicinò alla sedia e, sfilandogli la scarpa, liberò Chuuya.

- Ecco qui... Ora sei libero, cagnolino.

Chuuya lo guardò male massaggiandosi la caviglia arrossata.

- Ma sei scemo? Ora non sai neanche stare in piedi, sgombro? E poi non ti avevo detto che non volevo tentare il suicidio con te?

Imprecò Chuuya strappando la sua scarpa dalle mani di Dazai. Poi si concentrò sui lacci della sua scarpa per non mostrare quanto quello appena successo lo aveva scombussolato.

Dazai si stiracchiò e gli porse la mano, Chuuya la afferrò e con la aiuto di Dazai si rimise in piedi sbadigliando.

- Facciamo una pausa, poi sistemiamo questo casino?

Domandò Chuuya indicando tutti i libri e le riviste che nella caduta erano piombate per terra.
Dazai alzò gli occhi dalla rivista di cucito che aveva raccolto alzandosi e squadrò Chuuya, poi lo afferrò per un polso e lo trascinò tra le librerie.

- Certo! Vieni ti faccio vedere una cosa che ho scoperto mentre pulivo gli scaffali.

Arrivò in angolo della biblioteca, Dazai mollò Chuuya e spostò uno scaffale di lato, Chuuya già stupito che quel mobile al contrario degli altri avesse le ruote, rimase ancora più colpito di non trovarci dietro una parete.

Dazai si girò a sorridergli, si infilò nello spazio che c'era dietro lo scaffale e con le dita cercò un interruttore che fece scattare rivelando una piccola stanza creata tra le librerie e la parete.

- Pensavo ci fosse il muro qui dietro!

Esclamò Chuuya, guardandosi intorno.

Non era un posto molto grande, sicuramente non superava i due metri quadrati. C'era un vecchio divano pieno di polvere e rovinato dal tempo che occupava quasi tutto lo spazio e sul muro erano scritte a pennarello alcune frasi e alcune dediche, la più recente risaliva a dieci anni di prima.

- Secondo te qualcuno sa di questo posto?

Chiese Chuuya. Dazai fece spallucce e si sedette sul divano sollevando una nuvola di polvere:

- Ne dubito... Poi negli ultimi anni la biblioteca è stata usata stra poco e questa stanzetta è praticamente impossibile da trovare.

- E tu come hai fatto a trovarla?

- Osservando... Ho notato che lo scaffale qui davanti era l'unico con le ruote e mi sono fatto qualche domanda.

Chuuya si sedette scompostamente accanto a lui rilassando finalmente i muscoli, non si era reso conto di quanto fosse in tensione fino a quel momento.

- E bravo Dazai! Allora qualcosa di utile sai farla, oltre a suicidarti.

Dazai stava per rispondere alla provocazione, ma Chuuya glielo impedì posandogli una dito sulle labbra.

- Sí, ce l'ho ancora con te per avermi fatto cadere, quindi stai zitto.

Dazai incrociò le braccia, ma non parlò, morse invece il dito che Chuuya gli aveva messo davanti al viso.

- Ahia, sei scemo? Che schifo!

Esclamò Chuuya sfregando il dito bagnato di saliva sulla maglietta di Dazai con aria schifata.
Dazai non mentre rideva di gusto, dopo un po' le loro risate e le loro grida si spensero, ingoiate dal silenzio di quel luogo.

Chuuya rimase immobile a fissare il soffitto intriso di ragnatele sopra di loro con fare pensieroso.

- Sai Dazai se diamo una pulita a questo posto potrebbe diventare qualcosa di bello! Potrebbe diventare un posto che solo noi conosciamo e usiamo... Sarà il nostro segreto!

Dazai si girò a fissarlo al sentire le ultime parole e sorrise.
Poi ripetè a sua volta con uno sguardo che tradiva una punta di malinconia:

- Sì... Il nostro segreto.



A. A.

Wow questo è uno dei capitolo più lunghi!!!

Io non lo so, amo questi due tantissimo... Vi ho promesso un disegno vero? Aiuto ora mi sale l'ansia...

Ecco qui... l'ho fatto qualche settimana fa, ci ho messo circa cinque ore ma shhh.

A domani bella gente!

Continue Reading

You'll Also Like

14.5K 1K 33
Fanfiction holdarah
248K 15.8K 57
niente solo la parte due + traduzioni one shot.
135K 3.6K 77
perché ho gli occhi molto più cechi del cuore e non sono mai riuscita a vederci amore... rebecca chiesa, sorella di federico chiesa, affronta la sua...
6.2K 304 25
Questa storia è ambientata in Hazbin hotel, non è fatta dall'autrice originale ma solo da una fan cioè io, non tutto quello che scrivo rispetterà il...