one | prince to kiss ; yoonmin

Door Dakota_Summers

266K 23K 9.5K

βœ… π‚πŽπŒππ‹π„π“π€ | New York City, 2019. Min Yoongi Γ¨ un principe ricco e affascinante che nasconde un segre... Meer

1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
32
33
34
35
36
37
38
39
40 / Happy ending.
( + )

31

5.3K 536 189
Door Dakota_Summers

Era un sabato pomeriggio caldo e soleggiato, del tutto simile a molti altri sabato pomeriggio di metà primavera. Le uniche cose che lo differenziavano da un qualsiasi altro giorno erano: 1) che fosse il giorno prima della pesa (cosa che stava mandando in ansia da prestazione Jimin); 2) che fosse il giorno prima del ritorno di Yoongi (cosa che stava mandando in ansia Jimin e punto). 

Ad accompagnarlo in questo pomeriggio di grande agitazione c'era la sua persona preferita sulla faccia della Terra: Jungkook. E non era solo. Con lui c'erano tre enormi sacchi ricolmi di vestiti di ogni marchio, tipo, dimensione e tonalità. Jimin era riuscito a riempire un solo sacco, ma grazie a Jungkook non avrebbe fatto di certo brutta figura. Avrebbe dilazionato quel bottino per ogni domenica di pesa, perché portare tutta la roba il primo giorno avrebbe significato restare a secco le settimane successive, e non gli piaceva l'idea di portare il mondo il primo giorno e poi presentarsi a mani vuote a tutte le pese successive. Andava tutto dilazionato in modo intelligente. L'ideale sarebbe stato dividere tutto in sacchi da peso uguale, ma continuavano ad interrompersi ogni volta che Jungkook trovava tra la roba di Jimin qualcosa che NON poteva assolutamente voler buttare!

"E' una rarità!" esclamò sconvolto tenendo tra le mani una vecchia felpa dell'Adidas ormai fuori produzione da un decennio. "Non puoi regalarla, non ne fanno più così!"

"Non ne fanno più così perché nessuno indosserebbe mai quel lilla smorto!" fu il commento di Jimin, che trovava quell'indumento brutto e ormai incompatibile con il suo stile.

"Non sai di cosa parli. Quando gli anni novanta torneranno in voga ti pentirai di averla data via".

"Se ti piace così tanto puoi tenerla"

"Davvero?" disse Jungkook, stringendola già al petto. Jimin avrebbe faticato a togliergliela dalle mani in ogni caso, tanto valeva regalargliela direttamente ed evitarsi la lotta.

Fu in quel momento che la sorella di Jimin entrò in casa. Si fermò in corridoio e guardò la scena che le si presentava davanti attonita: il salotto era diventato un'immensa cabina armadio con abiti sparsi ovunque sui mobili e sacchi rovesciati sul pavimento.

"Cosa cavolo state facendo?!" domandò.

Jimin si ricordò solo in quel momento che alla fine non le aveva detto nulla. Era il momento di rimediare. Meglio tardi che mai, no? 

"Sorellina!" quando Jimin la chiamava così significava che voleva qualcosa, e in genere non era mai un buon segno. Lei incrociò le braccia al petto, sospettosa.

"Al lavoro hanno organizzato una raccolta di abiti usati per beneficienza. Ti va di collaborare?" evitò di raccontarle della penitenza perché avrebbe potuto negare il proprio aiuto solo per vederlo girare con le mutando sopra i pantaloni. Era sadica, a volte. 

"Ma è un'idea meravigliosa! Ci sono un sacco di cose di cui vorrei liberarmi" si picchiettò il dito sul mento, pensierosa. Stava già facendo locale su dove fossero i capi che voleva ASSOLUTAMENTE fuori dalla sua stanza. 

Così, il duo divenne un trio, e le operazioni si spostarono dal salotto alla camera da letto dei due fratelli. La sorella di Jimin era ispirata come non mai: continuava a tirare fuori sciarpe, magliette, gonne, jeans e vestitini che non utilizzava da una vita, o che aveva acquistato in preda ad un raptus per poi non indossare mai perché non le piacevano. Alcuni avevano ancora i cartellini addosso. Quella roba era preziosa, pensò Jimin.

Riempirono un paio di scatole, poi le squillò il telefono e si sedette sul materasso per parlare civettuolamente col suo Ronnie. Jimin e Jungkook tirarono fuori il primo scatolone, ma poi Jungkook gli disse: "Questo posso spingerlo giù per le scale senza problemi. Riempi il secondo e quando sei pronto fammi un fischio!".

Jimin tornò in camera e la sorella si alzò, tutta rossa in viso. La conversazione si stava facendo ... intima, e non poteva continuarla davanti al fratello. Prima di uscire però si fermò sulla soglia e guardò con un certo disgusto un giacchetto bianco appeso all'appendi abiti. "Fallo sparire!" disse, e poi si chiuse la porta alle spalle.

Jimin finì di riempire il secondo scatolone con calma, e poi recuperò il giacchetto. Era di pelle vera, e scoprì che era marchiato Prada. Sua sorella non comprava mai abiti griffati, perché con il suo stipendio non poteva permetterseli. Doveva essere un regalo del suo ex. Jimin lo piegò sul braccio e notò qualcosa cadere vicino alla scrivania. Fece per chinarsi a raccoglierlo, ma si immobilizzò non appena i suoi occhi misero a fuoco di cosa si trattava. Era un bigliettino da visita bianco con le scritte oro.

Tutto ebbe improvvisamente, tremendamente senso.

"Non è il mio fidanzato. È solo un ragazzo che frequento, tutto qui" 

La ricopriva di regali lussuosi, nel vialetto di casa quasi ogni sera si posteggiava un Porsche carrera nero che costava più dell'appartamento in cui vivevano... 

"Mi ha lasciata!" - "Dimmi solo chi è lo stronzo e giuro che gliela faccio pagare. Se non vuoi dirmi chi è non importa, lo trovo da me!"

"Ciao a te, Jimin". 

Jimin non ricordava di essersi presentato.

"Come hai scoperto il mio nome?" - "Me lo hai detto tu" - "Non è vero, non te l'ho detto"

"Come facevi a sapere quale autobus avrei preso? Ci saranno 100 linee diverse".

I ricordi vorticarono nella sua mente così rapidi da fargli venire il volta stomaco. Si appoggiò alla parete, serrò gli occhi. Non voleva crederci. Non poteva essere vero. Come aveva potuto essere così stupido da non arrivarci da solo? Sua sorella aveva mantenuto tutto quel mistero attorno al suo "fidanzato" perché era un principe. Yoongi conosceva il suo nome perché frequentava sua sorella. Sapeva a quale fermata del bus sarebbe sceso perché sapeva dove abitava. Non utilizzava mai il Porsche Carrera parcheggiato nel garage perché Jimin poteva averlo visto. Non lo aveva mai accompagnato a casa se non in rarissime circostanze perché temeva che la sorella di Jimin lo vedesse, e per la stessa ragione non era mai andato a prenderlo. Non voleva portarlo a casa sua e gli aveva mentito per tenerlo lontano. Si era preso gioco di lui fin dal loro primo incontro. Era lui lo stronzo che avrebbe voluto prendere a pugni un mese e mezzo prima, era lui lo stronzo che aveva spezzato il cuore di sua sorella. Era sempre stato lui.

La porta si spalancò e Jimin trasalì. Era lei, e Jimin calciò il bigliettino da visita sotto la scrivania prima che lei vedesse che era scivolato dalla tasca. Gettò il giacchetto nella scatola e la sollevò senza dire mezza parola, ma alla sorella, che lo conosceva bene, quella reazione non passò inosservata.

"Jimin, stai bene? Sei così pallido".

"Sto benissimo" disse Jimin tirando le labbra in un sorriso. "Porto questo di sotto".

Aveva bisogno di vomitare, pensò, mentre poggiava la scatola contro la moquette. Jungkook di sotto stava trafficando con i sacchi, e approfittò del momento per andare in bagno e chiudersi la porta a chiave alle spalle. Quasi corse verso il water e cadde sulle ginocchia. Abbracciò la ceramica e liberò lo stomaco, ma questo non servì a farlo sentire peggio. Si sentiva un ingenuo, un idiota. Chi si sarebbe mai fatto prendere in giro in quel modo? Chi al mondo avrebbe potuto essere così stupido da non capire cosa stava succedendo? Aveva chiuso gli occhi davanti ad ogni cosa sospetta o strana e non era stato in grado di capire il disegno nascosto tra i puntini. Eppure la soluzione l'aveva sempre avuta davanti agli occhi, chiara e nitida. Nemmeno il Porsche Carrera era servito a svegliarlo dalla sua illusione. Forse non aveva voluto svegliarsi. Forse qualcosa nel suo inconscio lo aveva protetto fino a quel momento da una verità che lo avrebbe distrutto. Ma ora non poteva più impedirsi di vedere. 

Come avrebbe fatto a tornare giù di sotto con Jungkook e sua sorella senza che capissero cosa gli era appena accaduto? Jungkook avrebbe nominato Yoongi e sua sorella avrebbe scoperto. Nemmeno immaginava come si sarebbe sentita se avesse scoperto che suo fratello si scopava il suo ex, e che aveva iniziato a farlo dopo averlo incontrato al gala. Era una cosa terribile. Una cosa che un fratello non avrebbe mai dovuto fare una sorella. E se era accaduto era tutta colpa di Yoongi. Yoongi. Jimin non aveva mai odiato nessuno in tutta la sua vita come detestava lui in quel momento. E la cosa che glielo faceva odiare ancora di più, era l'essersene innamorato. Il dolore che gli riempiva il petto era così forte che gli piegò lo stomaco e vomitò di nuovo.

Ga verder met lezen

Dit interesseert je vast

4.1K 124 30
Yoongi (Suga) Γ¨ un famoso e giovane rapper. Tanti sono i suoi fan famosi come il ballerino Jimin. ~Taekook~ ~Yonmin~ ~Namjin~ ATTENZIONE!!! Wattpad m...
72.2K 3.2K 41
Where... Camilla Leclerc e Lando Norris scoprono cosa c'Γ¨ oltre la linea sottile che divide il punzecchiarsi e l'amore. Non possono o meglio non vogl...
124K 4.2K 62
"L'amore Γ¨ come una partita di calcio: ci sono momenti di gioia e trionfo, ma anche momenti di tensione e sconfitta. Ma con Kenan al mio fianco, sape...
2.1K 132 42
⚠️ contenuti maturi ⚠️ '' Non avresti dovuto importunarmi così tanto, mi confondi solo jungkook-ah '' Jungkook era arrivato tardi, arrivava sempre in...