Finché il cuore batte

By FraninWonderland

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La ragazza invisibile. È così che i compagni di scuola chiamavano Elizabeth Murphy. Lei era sempre presente... More

Autrice
SPECIALE-Trailer
SPECIALE-Videocast
Prologo
1-Il libro di storia
2-Ottengo sempre quello che voglio
3-Post-it gialli
4-Programma protezione testimoni
5-Fuori dall'aula
6-Jacob e le ciliegie
7-Ho intenzione di baciarti
8-Mamma, Papà e...Jacob
9-Vuoi una foto?
10-Lasagne bruciate
11-Capelli rosso Tanya
12-E mi piaci tu
13-Chiedile scusa
14-Orrende tattiche di rimorchio
15-Olly ci ha preso
16-Una piccola parte che non funziona
17-Non eri nei miei piani
18-Fidanzati per una pizza
19-Ci sarò quando ti sveglierai
20-Caffè e ciambelle
22-Batte solo per te-Seconda parte
23-Sotto gli occhi di tutti
24-Lo stanzino delle scope
25-Gli allenamenti di football
26-Cioccolato e acido acetilsalicilico
27-La mia peggior amica
28-Un piccolo imprevisto
29-Attacchi di panico
30-Una gabbia di brutte persone
31-Il torneo di fine trimestre
32-Il tempo che il sonno concede
33-Prima che arrivassi tu
34-La terza bionda
35-Questione di fisica
36-Monopoly sulla scrivania
37-Per tutto il tempo che resta
38-Tutta colpa di Oscar Wilde
39-Verba volant, Scripta manent
40-Due passi o poco più
Epilogo
Ringraziamenti
Spin-off
CEO, fuori ora!
Cartaceo
Capitolo extra (speciale 100mila)
Qualcosa di nuovo
Capitolo extra (speciale San Valentino)
DATA DI PUBBLICAZIONE+COVER REVEAL
Ciao amici!

21-Batte solo per te-Prima parte

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By FraninWonderland

ATTENZIONE!
In questo capitolo sono presenti scene a contenuto maturo. Avviso che se Wattpad dovesse mandarmi il fatidico messaggino in cui mi obbliga a mettere il bollino rosso e così a togliere la mia storia dalle classifiche, sarò costretta a creare un libro a parte in cui inserire i capitoli un po' più spinti e pubblicarli qui nella loro forma tagliata. Buona lettura!

"Liz...aspetta, ehi, non così".

Facendo una leggera pressione sulle mie spalle, Jacob mi fece staccare da lui.
Lo guardai, tanto delusa quanto in imbarazzo.

"Io...ho già paura di farti male solo abbracciandoti, figuriamoci così". Mi disse. Abbassai lo sguardo sulle mie mani.
"Questo non significa che non ti toccherò mai più, solo che in una macchina è...".

"Hai ragione, scusa, sono un'idiota". Dissi velocemente.

"No, non lo sei". Mi sorrise, scostandomi delle ciocche ribelli dagli occhi.
"Sei solo vittima del mio fascino, è normale, insomma, mi hai visto?". Aprì le braccia, sorridendo in modo beffardo e guadagnandosi un pugno sulla spalla.

"Il tuo ego è talmente grande che non riesco a respirare per quanto spazio occupa". Alzai gli occhi al cielo, scendendo dal suo bacino e tornando seduta al mio posto.

"È uno scherzo?". Chiese, diventando improvvisamente serio. "Cioè, tu...tu riesci a respirare vero?".

"Jacob, sto bene". Gli rivolsi un sorriso rassicurante. Lui annuì, anche se c'era ancora un velo di preoccupazione nei suoi occhi.

Guardai fuori dal finestrino. Il cancello della villetta, uno di quelli vecchi, era aperto, probabilmente perché qualcuno lo aveva manomesso. Senza pensarci troppo scesi dall'auto sotto lo sguardo confuso del mio ragazzo, che mi raggiunse.

"Voglio entrare". Dissi, voltandomi per guardarlo.

"Sei impazzita? E se ci fosse l'allarme?". Chiese, ricredendosi quando vide il cancello aperto e alcune finestre rotte. "Beh, sicuramente non c'è ma è comunque proprietà privata e noi abbiamo scuola". Continuò.

"Da quando ti preoccupi per la scuola?". Aggrottai le sopracciglia, ricavandone una smorfia da parte sua.

"Nessuno viene qui da almeno vent'anni, dai, J, entriamo". Gli feci gli occhi dolci, avvicinandomi e prendendogli una mano.

Sbuffò, ma si lasciò trascinare da me oltre il cancello, fino ad arrivare al portone.
Bastò una leggera spinta di Jacob per aprirlo, rivelandoci una casa in vecchio stile, con i mobili coperti da teli bianchi.

"Bene, hai fatto la tua inquietante visita, ora possiamo andarcene?". Chiese Jacob, dopo svariati minuti in cui mi ero guardata intorno.

"C'è una scala". Lo ignorai, cominciando a salire per arrivare al piano superiore. Sentii i suoi passi dietro di me quasi immediatamente.

Al primo piano c'era un lungo corridoio, che ospitava almeno dieci stanze. Iniziai a guardarle tutte, finché non ne trovai una con un grande letto a baldacchino, sul quale, come per il resto dei mobili, era posto un telo bianco.

Entrai nella stanza, avvicinandomi al letto, per poi tirare il telo fino a farlo cadere a terra. C'era un piumone molto elaborato, rosso con rifiniture dorate, e almeno cinque cuscini.

Sobbalzai quando Jacob sfiorò la mia mano, facendomi voltare nella sua direzione ed avvicinandomi quanto più possibile a lui.

"Quello sembra comodo". Commentò, avvolgendo la mia vita con un braccio e spostandomi i capelli dal viso con la mano libera.

"Dì la verità, Garrett, non volevi che la tua preziosa macchina si rovinasse, non è così?". Chiesi, inclinando la testa di lato per poterlo guardare meglio negli occhi.

"Diavolo, hai capito il vero motivo!". Si finse addolorato.

Sapevo che non aveva voluto spingersi oltre in macchina perché sarebbe stato scomodo e pericoloso, ma stuzzicarlo mi divertiva, e a lui piaceva rispondermi.

"Ascoltami, Murphy". Disse, prendendosi un attimo prima di continuare. "Non ti nego che ho davvero tanta, tantissima paura, anzi, me la sto facendo sotto perché so il rischio che corri". Annuii, invitandolo a continuare. "Ma voglio che tu sia mia, voglio tutto di te, perché non posso rischiare di perderti senza averti mai avuta veramente".

"Jake, è quello che voglio anch'io". Lo tranquillizzai, accarezzandogli il viso con una mano. "Se ti può consolare, prometto che non farò movimenti bruschi e che ti fermerò se ci sarà qualcosa che non va, d'accordo?". Incontrai il suo sguardo, ancora perso e titubante.

"Io...non so se-". Lo interruppi, prendendo la sua mano e portandomela al petto.

"Lo senti?". Chiesi, fissando i suoi occhi scuri, persi dentro i miei. "Batte forte, batte solo per te e te lo assicuro, J, non si fermerà. Non se mi stai vicino". Dissi.
"Non ti rendi conto che sei tu a tenermi in vita? Non ho mai amato una persona come amo te, non ho mai letto niente in cui fossero descritte le sensazioni che provo e credimi, sono una che legge molto". Sorrisi, suscitando una risatina nervosa anche da parte sua.

Senza aspettare altro, Jacob unì le nostre labbra e la mia bocca fu subito pronta ad accogliere il calore della sua. Portai le mani sui suoi capelli, stringendo i ricci per scaricare la tensione creatasi nel mio stomaco. Volevo sentirlo, volevo la sua pelle contro la mia così non esitai a privarlo del suo cappotto, che cadde ai nostri piedi. Le sue mani lasciarono i miei fianchi per far sì che si sbottonasse velocemente la camicia, lasciando cadere anche questa e dandomi una visuale completa del suo petto. Titubante vi poggiai le mani, accarezzando le sue spalle larghe fino ad arrivare all'addome.
Mi sorrise, per poi sbottonare il mio cappotto e lasciarlo cadere assieme alla sua sciarpa. Quando fece per togliere la mia maglietta, fermai la sua mano.

"Liz". Mi rimproverò, capendo perché lo avessi fermato. "Guardami".

Seguii il suo ordine, guardandolo negli occhi mentre le sue mani sollevavano la mia maglia. Alzai le braccia per permettergli di toglierla più facilmente.
Chiusi gli occhi quando guardò il mio petto, sul quale non c'era la fasciatura visto che l'ultima volta avevano fatto solo una piccola incisione sulla cicatrice preesistente, che andava dalla fine del collo fino a sopra l'ombelico.

"Non c'è niente che non mi piaccia nel tuo corpo". Disse, facendomi aprire gli occhi. Un suo dito tracciò il rilievo della cicatrice, seguendo il percorso con gli occhi. "Ti fa male?".

Scossi la testa in cenno negativo. Era lì da anni, il dolore era scomparso anche se aveva lasciato un segno fin troppo evidente. Ciò che mi fece sorridere fu il suo sguardo, non era sorpreso o spaventato come quello di tutti i medici che mi avevano visitata, i quali, dopo aver visto la cicatrice mi rivolgevano sguardi compassionevoli. Jacob sembrava...in adorazione, come se tutto ciò che vedeva gli piacesse davvero.

"Sei bellissima". Mi sorrise.

"E tu un bugiardo". Alzai gli occhi al cielo, ma venni distratta dalle sue mani che sganciarono il mio reggiseno, lasciandomi esposta davanti a lui.

"Sei bellissima". Insistette.

"E tu doppiamente bugiardo". Risposi di nuovo, ma lui prese la mia mano nella sua.

"Davvero?". Sorrise. "Dillo a lui".
E con questo si portò la mia mano sul cavallo dei pantaloni, dove era nato un rigonfiamento evidente.

Sbarrai gli occhi e diventai rossa per l'imbarazzo, spostando immediatamente la mano e facendolo ridere.

"Stronzo, è imbarazzante!". Lo rimproverai, facendolo ridere ancora di più.

"Positivo. Se sei imbarazzata il tuo cuore batte più veloce". Mi rivolse un occhiolino.

"Si, ma così rischio la tachicardia". Dissi, senza pensare a cosa avessi appena fatto. Quando realizzai mi portai una mano davanti alla bocca, sotto il suo sguardo compiaciuto, tipico di chi aveva appena ricevuto un gran complimento.

"Murphy?".

"Si?".

"Ora stai zitta".

Le sue labbra furono di nuovo sulle mie, mentre le sue mani armeggiavano con il bottone dei miei jeans, dentro i quali si intrufolò per stringere il mio sedere.
Soffocai un gemito e mi aggrappai alle sue spalle quando mi sollevò per adagiarmi in seguito sul letto. Si inginocchiò davanti a me per sfilarmi del tutto i jeans, seguiti dalle mutandine. Ero nuda sotto i suoi occhi attenti, e mi imbarazzai quando si prese un attimo per guardarmi, facendo scorrere una mano lungo la mia gamba destra, dalla caviglia fino al fianco.

Non sopportando più la sensazione di essere osservata lo attirai a me per baciarlo, ma le sue labbra sfiorarono appena le mie per poi scendere, invece, sul mio collo e lasciare dei baci lungo tutto il percorso della mia cicatrice. Quando alzò la testa chiusi istintivamente le gambe, ma lui le tenne ferme con le sue mani. "Rilassati, piccola".
Certo, è facile per te che lo hai già fatto mille volte, idiota.

Continua...

SPAZIO AUTRICE
So di essere una persona di merda, ma visto che ho aggiornato ieri, credo che sarete felici di aver ricevuto un aggiornamento anche oggi. Anche se solo la prima parte...
Aggiorno a 50 like e 50 commenti!

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