Una nuova vita

By PlandoZ

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Nick è in un momento difficile, riuscirà a venirne fuori con l'aiuto di una nuova conoscenza? More

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FLASHBACK - Una multa di troppo (Prima parte)
FLASHBACK - Una multa di troppo (Seconda parte)
FLASHBACK - Una multa di troppo (Terza parte)
FLASHBACK - Una multa di troppo (Quarta parte)
FLASHBACK - Una multa di troppo (Quinta parte)
Rapimento
Una serata inaspettata (Prima parte)
Ritorno a Bunnyburrow
Regolamento dei conti (prima parte)
Arrivo a Wyndham
Jessica (Prima parte)
Jessica (Seconda parte)
Jessica (Terza Parte)
Sotto accusa (Prima Parte)
Sotto accusa (Seconda Parte)
Mostro (Prima parte)
Mostro (Seconda parte)
Mostro (Terza parte)

Una serata inaspettata (Seconda parte)

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By PlandoZ

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“E la tua di motivazione invece? E poi come fai a mantenerti una casa del genere con un lavoro come quello del poliziotto, si guadagna veramente così tanto?” 

Mentre camminavano lungo il corridoio che portava alla sala da pranzo dove li aspettavano tutti gli altri, Judy rivolse queste domande al padrone di casa, che si era offerto di stare al suo passo, parecchio rallentato a causa delle stampelle. 

“Ti puoi figurare, con quello che ci pagano già mi domando come fa a sopravvivere Nick, ora che Jessica è disoccupata e con tre figli, per quello che rischiamo siamo veramente sottopagati, è per quello che si sta dando così tanto da fare in questo periodo, per quanto riguarda me, non ho ereditato solo la casa, potrei vivere di rendita per il resto della mia vita” 

“Che vuoi dire riguardo a Nick?” 

“Bè, diciamo che Nick non è proprio il genere di mammifero che si spacca in due per il lavoro, lui, preferisce delegare, ecco, quando Jessica c’era in centrale era soprattutto lei a fare il grosso del lavoro, Nick è…cioè, era uno scansafatiche, però ora che ha una famiglia da mantenere ha capito che non può più battere la fiacca, ce la sta mettendo tutta” 

Capita tutta la faccenda, la coniglietta annuì, ma non aveva ancora finito con quel lupo, c’era ancora una cosa che voleva sapere. 

“Ok, e di te che mi dici? Qual è la tua motivazione?” 

Wolfard si fermò, inducendo Judy a fare come lui, osservandola dritta negli occhi. 

“Me lo chiedono in tanti sai, come mai rischio la mia vita con un lavoro del genere quando potrei semplicemente godermela, bè, l’ho fatto, c’è stato un periodo in cui me ne fottevo di tutto e di tutti, c’ero solo io e la bella vita…” 

A questo punto Judy poté notare subito come nel raccontare, Wolfard non riuscisse a nascondere un velo di tristezza nelle sue parole. 

“…poi arriva inevitabilmente il giorno in cui fai una cazzata immane e perdi tutti i tuoi amici, ti rendi conto che i soldi non sono nulla e che soprattutto non ti rendono migliore di tutti gli altri, anzi è vero il contrario, ho capito che se volevo dare una svolta vera alla mia vita avrei dovuto cambiare, e quel cambiamento è arrivato con l’arruolamento, ha cambiato il mio modo di vedere le cose, permettendomi, anche di poco, di essere d’aiuto” 

Judy rimase letteralmente affascinata da quel lupo, magari lui si accontentava di rendere Zootropolis un posto migliore in cui vivere, ma almeno ci riusciva, al contrario di lei che aveva fallito su tutti i fronti. 

“Coraggio, andiamo di la, oggi è il giorno di Nick, e in un certo senso anche di noi come suoi colleghi” 

La coniglietta, non capendo quest’affermazione chiese spiegazioni. 

“Che vuoi dire?” 

“Diciamo solo che quella volpe quando ci si mette dimostra un’insolita abilità a far infuriare il nostro capo, così quest’ultimo, esasperato, ha deciso di punirci tutti per una sua cavolata, conscio del fatto che prima o poi glie l’avremo fatta pagare” 

Capito tutto, Judy sorrise. 

“Quindi, il finto rapimento e fargli credere che mi avete infornata è stata la punizione?” 

“Cosa? NO, macché, quello è stato solo l’antipasto, aspetta di ved…” 

Tutto d’un tratto dal fondo del corridoio si cominciò a sentire diverse voci cantare. 

“Bevilo bevilo bevilo, e bevilo bevilo bevilo, e bevilo bevilo bevilo, tutto d’un fià” 

Judy tese le orecchie, per poi guardare il padrone di casa con un’aria interrogativa, quest’ultimo sbuffò, per poi mettere un sorriso sul muso. 

“Ecco…hanno trovato i fusti” 

“I fusti?” 

“Spero che ti piaccia la birra, perché ne ho presa in quantità a dir poco industriale” 

Arrivati in sala da pranzo la coniglietta si guardò attorno, da quello che aveva capito, tutti i presenti erano poliziotti colleghi di Nick, tuttavia erano in abiti normali, essendo fuori servizio; riconobbe subito il ghepardo ciccione della reception, in quel momento si stava ingozzando in maniera a dir poco rivoltante di manicaretti, poco distante ci stava Nick, in quel momento era circondato da alcuni suoi colleghi intenti a tenerlo d’occhio che bevesse tutta la sua caraffa di birra, poi vide un paio di orsi polari, tra cui quello che era andato a prenderla a casa di sua sorella, l’invito era stato esteso anche a lei, ma aveva preferito passare; c’erano veramente mammiferi di ogni tipo, due elefanti, di cui una femmina, il che faceva di loro due le uniche presenti, un ippopotamo, due giraffe, qualche lupo e…

“Ma quello è un coniglio” 

Si fermò ad osservare curiosa il suo simile dalla distanza, cercando di non farsi notare mentre lo faceva, era certa che nessun coniglio avesse frequentato l’accademia prima di lei, quindi diede per scontato che fosse un amico di Nick, o magari di Jessica, si avvicinò un po', voleva parlarci e scoprire qualcosa su di lui, tra l’altro era pure carino e di bell’aspetto. 

Decisa più che mai a conoscere questo ospite che attirava la sua attenzione più degli altri, prese le stampelle e cominciò ad avvicinarsi, quando gli fu a qualche metro il coniglio si accorse di lei, andandogli incontro. 

“Madame, avevo sentito dire che ci sarebbe stata anche una tenera coniglietta, ma non potevo certo aspettarmi cotanta bellezza tutta raggruppata in un unico essere” 

Finita la frase allungò la zampa, afferrando delicatamente quella di Judy per poi baciarle leggermente il dorso. 
Davanti ad una presentazione del genere, Judy finì in un blackout totale, si era preparata per un salve, piacere sono Jack, Matt, Christopher o come cavolo poteva chiamarsi quel coniglio, ma con una cosa del genere era rimasta completamente spiazzata, non sapeva come comportarsi dato che, Nick a parte, le sue esperienze in fatto di attenzioni maschili erano quasi sempre finite con uno stupro ai suoi danni. 

Il coniglio, accorgendosi del completo mutismo dell’interessata, alzò la zampa, portandola di fronte al muso della coniglietta, per poi agitargliela davanti. 

“Ehm, tutto ok?” 

Si ridestò quasi subito, sorridendo imbarazzata dalla figura appena fatta. 

“È…si…si, scusa ma…ecco io non ci sono abituata…a ricevere complimenti del genere” 

“Non vedo come sia possibile, comunque mi presento, mi chiamo Robert Morris, e lei è…”

“Hopps, Judy e dammi pure del tu” 

“Ok Judy, ma dimmi, che ci fa in mezzo a questo covo di matti una tenera coniglietta?” 

Finita la frase gli diede un veloce sguardo. 

“E soprattutto, cosa diavolo è successo per ridurti in quello stato?” 

Judy abbassò istintivamente lo sguardo alla gamba ingessata, per poi riportarlo subito dopo al diretto interessato. 

“Eh…solo un piccolo incidente, all’accademia di polizia, non ho prestato molta attenzione e sono rotolata giù da una rampa di scale” 



Nick aveva già buttato giù quasi tutto il secondo boccale di birra, tutto sommato era una vita che non se la spassava, anche se avrebbe preferito stare a casa con Jessica e i piccoli, ma era ovvio che fino alla mattina dopo da li non sarebbe uscito, quindi decise di godersela come poteva, bevette l’ultimo sorso e poi si sentì tirare la manica della camicia, aveva Judy a fianco che, sorridendogli, gli fece cenno di avvicinarsi, Nick si abbassò, in modo da poter sentire quello che aveva da dirgli in mezzo a tutto quel baccano. 

“Devo dirti una cosa, cerchiamo un posto tranquillo” 

La volpe annuì, poi si guardò attorno fino a vedere il corridoio da dove erano entrati, arrivati alla prima porta Nick l’aprì, facendo entrare prima lei per poi chiudersela dietro. 

“D…dimmi Carotina” 

La coniglietta guardava con aria strana il predatore, infatti quest’ultimo barcollava leggermente, inoltre l’aveva pure chiamata col soprannome che era solito usare con la compagna. 

“Tutto ok Nick? Ti sei accorto che non sono Jessica vero?” 

“Si si, solo, non sono più abituato a bere così tanto a stomaco vuoto” Finita la frase mise la zampa davanti al muso per smorzare un rutto, che altrimenti avrebbe investito in pieno la coniglietta “Scusa, di che mi volevi parlare, anzi fammi indovinare, l’argomento di discussione è il coniglio? Ti piace è?” 

Judy non si aspettava che Nick l’avesse vista parlare con Robert, per un attimo ci rimase spiazzata ed imbarazzata, ma si riprese subito dopo. 

“Cosa? No, ma che vai a pensare, ti volevo parlare di Sofia, mia sorella ricordi?” 

“Si certo, è successo qualcosa” 

“Dopo che stamattina è venuta a prendermi all’accademia, mi ha detto che è passata dalla centrale per parlarti, mi ha detto della lettera che le hai dato…del…del fatto che…”

Non ce la fece proprio a terminare la frase, l’emozione era troppa per cui si limitò ad elargire un sorriso di gratitudine alla volpe per poi finire il discorso con una sola parola, che valeva più di mille altre. 

“Grazie” 



“Bevilo bevilo bevilo, e bevilo bevilo bevilo, e bevilo bevilo bevilo, tutto d’un fià” 

I colleghi di Nick ci avevano preso gusto a fargli trangugiare ogni sorta di bevanda alcolica, facendogli fare dei miscugli a dir poco letali, ma trattandosi di una volpe, lui era più furbo di quel branco di poliziotti già belli andanti, era già il quinto bicchiere di grappa che, dopo aver finto di ingurgitare, finiva per sputare in un vaso contenente una sorta di cactus, se la povera pianta fosse sopravvissuta fino alla fioritura non era affar suo. 

“Ehi W…W…Wilde” 

Non riuscì a capire se l’avesse sentita in quella maniera perché lui era ubriaco o se pure lei ci avesse dato dentro, gli bastò girarsi per capirlo, Judy stava letteralmente barcollando sulle proprie zampe senza dover utilizzare le stampelle, a quanto pare pure lei era stata vittima dell’entusiasmo dei suoi colleghi che, vedendola troppo sobria, probabilmente le avevano fatto bere qualcosa a tradimento. 
Nonostante avesse smesso di bere, ne aveva già un bel po' in corpo, per cui si avvicinò incespicando alla coniglietta. 

“Sign…Signorina Hopps, lei è ubriaca” 

“Non mi farò…farò fare la predica…da un padre di famiglia…più ubriaco di me” 

La coniglietta si avvicinò ulteriormente alla volpe per poi aggrapparsi alla cravatta tirando Nick verso di lei. 

“Nick, voglio…voglio fare sesso” 

“In vino veritas, è coniglietta? Mi dispiace ma non sono abbastanza ubriaco da tradire Jessica, anche perché quella poi mi ammazza” 

Ci rimase un po' delusa, poi probabilmente ne capì il motivo e concluse con un mesto ok per poi allontanarsi. 



Ormai la festa era bella che finita, i fusti di birra erano stati completamente prosciugati del loro aureo liquido e numerose bottiglie di liquori di vario tipo erano accatastate in maniera disordinata negli angoli della stanza, la gente ancora sveglia si poteva contare sulle dita di una mano e gli altri erano tutti a dormire nei posti più impensabili, chi sul pavimento, altri dentro il lavabo della cucina, alcuni erano crollati sopra altri, tra quelli svegli vi era Nick, aveva provato a coricarsi su una poltrona ma non ne voleva sapere di riuscire ad addormentarsi, così prese a camminare, nella speranza di smaltire un po' la sbronza. 
Arrivato dinnanzi una porta si fermò improvvisamente, gli pareva di aver udito un gemito provenire dalla stanza, non ci voleva un genio per capire che li dentro almeno due mammiferi si stavano divertendo, tuttavia il tasso alcolemico, ancora piuttosto elevato, e la curiosità lo spinsero ad aprire leggermente la porta, per osservare dentro quella che infine si rese conto essere una camera da letto, la prima cosa che vide fu il nudo culo di Robert, il coniglio stava sovrastando Judy, lei era nuda dalla vita in giù, distesa di schiena sul letto; mentre facevano sesso i due conigli gli davano le spalle, non si erano minimamente accorti di essere osservati, dopo qualche secondo di esitazione Robert diede un paio di colpi più decisi, portando entrambi all’orgasmo, per poi stravaccarsi su di lei, Nick esitò ancora qualche secondo ad andare, voleva essere sicuro che non si stesse approfittando di lei, ne aveva già passate fin troppe e se ce ne fosse stato bisogno sarebbe anche intervenuto, tuttavia quando vide che la coniglietta era felice, capì che era tutto a posto. 
Jessica glie ne aveva parlato, per quanto riguardava i conigli, e in misura minore anche le lepri, non erano mai serviti chissà quali rituali di corteggiamento, in genere si capivano al volo, quando un maschio e una femmina si incontravano per la prima volta, bastavano poche parole e alcune frasi messe giù bene per capire se erano fatti l’uno per l’altra, o magari si trattava di semplice istinto, sta di fatto che, a dire della lepre, molte famiglie a Bunnyburrow sono nate così, poche parole, dei semplici sguardi e poi di corsa a dare il proprio contributo per far aumentare il contatore demografico, inutile dire che c'era anche il rovescio della medaglia, con conigli che dopo aver farcito la compagna improvvisata sparivano nel nulla, insomma delle belle inculate fotoniche, come le chiamava Jessica. 

Nick chiuse la porta, facendo attenzione che non lo sentissero, seppur per un attimo l’aveva vista in muso, era semplicemente felice, come non l’aveva mai vista da quel giorno che si era intrufolata in casa sua per derubarlo, gli bastava quello ed il fatto che lui l’aveva fatta godere molto di più, dato che ora non si era messa ad urlare come nel suo appartamento, mesi prima. 



Note

E rieccomi qua, questo finale di capitolo lo avevo in testa già da un bel pezzo ed è stata una soddisfazione arrivarci.

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