Una nuova vita

By PlandoZ

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Nick è in un momento difficile, riuscirà a venirne fuori con l'aiuto di una nuova conoscenza? More

Avvertimenti
Prologo
Il tuo nome?
Miracolo?
Aggressione
Ululatori Notturni
Fiducia
Vendetta e rabbia
Bentornata
Per te solo disprezzo
Insubordinazione
Casa dolce casa
Modulo d'iscrizione
Fraintendimenti, menzogne e minacce
Inizio dell'addestramento
Divano
Fine dell'addestramento?
FLASHBACK - Una multa di troppo (Prima parte)
FLASHBACK - Una multa di troppo (Seconda parte)
FLASHBACK - Una multa di troppo (Terza parte)
FLASHBACK - Una multa di troppo (Quinta parte)
Rapimento
Una serata inaspettata (Prima parte)
Una serata inaspettata (Seconda parte)
Ritorno a Bunnyburrow
Regolamento dei conti (prima parte)
Arrivo a Wyndham
Jessica (Prima parte)
Jessica (Seconda parte)
Jessica (Terza Parte)
Sotto accusa (Prima Parte)
Sotto accusa (Seconda Parte)
Mostro (Prima parte)
Mostro (Seconda parte)
Mostro (Terza parte)

FLASHBACK - Una multa di troppo (Quarta parte)

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By PlandoZ

Nick e Jessica scesero dal taxi proprio davanti l'enorme edificio del municipio.


"Allora, Carotina, che ci facciamo qua? E soprattutto, perché sei vestita normalmente?"


Al posto della solita divisa da poliziotto, la lepre indossava un maglioncino viola ed un paio di jeans scuri, il tutto stonava con l'aspetto che la volpe si era fatto di lei.


"Ancora con questo Carotina, mi pareva di averti detto di piantarla, adesso lo sai come mi chiamo, per quanto riguarda la divisa, preferisco stare in borghese"


"Ok, sta calma, stavo scherzando, comunque stai bene vestita come un mammifero normale, Carotina"


La lepre sbuffò, infastidita all'ennesima provocazione della giornata, cominciate già prima che arrivasse il taxi "Non ce la fai proprio è? Va bene, chiamami come cavolo ti pare, tanto ormai si è capito che lo farai comunque"


Varcata la soglia il metal detector all'entrata cominciò a strillare come un pazzo, arrivarono due lupi che subito fermarono Nick, esigendo di fare una perquisizione, una delle due guardie della sicurezza aveva già la zampa pronta sulla pistola.


"Forza volpe, tira fuori tutto quello che hai in tasca e niente scherzi"


Nick sospirò e si preparò ad accontentarle, se non fosse che Jessica doveva dire la sua.


"Ehi, brutti idioti"


I tre canidi, Nick compreso, si voltarono verso la lepre "Che vuoi dolcezza? Non vedi che stiamo facendo il nostro lavoro"


"Si, e lo state facendo proprio bene, avrei avuto tutto il tempo per farvi saltare la merda che avete al posto del cervello"


"Cosa?" Jessica si diede una pacca sul fianco, mostrando che effettivamente quella armata era lei, aveva una pistola addosso, per poi estrarre il distintivo dalla tasca dei jeans e mostrarlo alle guardie.


"Polizia di Zootropolis, quella che conta davvero, lui è con me e adesso levatevi dalle palle"


"Ma...ma noi dobbiamo..."


"Devo forse arrestarvi per intralcio alle indagini di un pubblico ufficiale?"


Dopo quest'ennesima provocazione i due lupi abbassarono le orecchie, e con la coda tra le zampe si accingevano a tornare alla loro postazione, Nick la guardò ad occhi sgranati, quella lepre non aveva veramente paura di nulla.


"Ricordami di non farti mai incazzare, Carotina"


"Ok, ricordati di non chiamarmi Carotina"


Arrivarono fino alla reception, il bancone era occupato da una zebra intenta a parlare al telefono, scrivere al computer con una zampa e smistare delle carte con l'altra, era parecchio indaffarata, ma la poliziotta aveva fretta per cui la salutò, attirando la sua attenzione.


"Salve, devo parlare col sindaco sono l'age..."


"Un attimo per favore" Dopo averla interrotta riprese a rispondere al telefono "Non m'importa nulla di chi diavolo è lei, per quel che mi riguarda potrebbe anche essere il presidente degli stati uniti di Kanto o sua santità papa ghepardo diciottesimo, il sindaco Lionheart NON RICEVE, SONO STATA ABBASTANZA CHIARA?" Finita la frase sbattè la cornetta, terminando la chiamata, sospirando e voltandosi verso i due nuovi ospiti.


"Che posso fare per voi?"


Nick e Jessica si fissarono negli occhi, sapendo già a cosa andavano in contro, la volpe si tirò indietro gesticolando, come per dire che era lei lo sbirro, non ci avrebbe parlato con quella sclerata.


"Salve, agente Schrader, polizia di Zootropolis, devo parlare con Lionheart, è urgentissimo"


La zebra squadrò male la piccola lepre "Avete un appuntamento?"


"Bè, no ma..."


"E allora potete anche girare i tacchi e levarvi di torno, il sindaco non riceve, sono stata chiara?"


Nick, dopo aver pensato a quanto fosse stata scortese la segretaria, si volse verso Jessica, quasi rabbrividendo non appena la vide in faccia, sul muso aveva la stessa espressione che aveva riservato agli orsi di MrBig, prima di pestarli a sangue, arrivando a temere che da li a poco avesse fatto lo stesso con lei, fortunatamente qualcuno la chiamò, distraendola.


"Jessica? Sei proprio tu?"


La lepre si volse verso la voce, il suo sguardo cambiò da infuriato a felice in un attimo vedendo avvicinarsi una pecorella che era poco più bassa di lei, le corse incontro finché non finirono per abbracciarsi.


"Oddio, era una vita che non ti vedevo, come te la passi?"


"Sapessi, sto pianificando per il futuro, ma tu che ci fai qua a Zootropolis?"


"Sono entrata in polizia, più o meno due mesi fa, primo distretto"


"Primo distretto...quindi capitano Bogo, eh eh dicevi sul serio, quando eravamo piccole, ma non c'eri alla cerimonia per la consegna dei distintivi, me ne sarei accorta, in genere presenzio sempre"


"Io...non c'è stata alcuna cerimonia, poche formalità e molto spicce, forse per il fatto che sono una lepre"


Non le piaceva mentire, men che meno ad un'amica d'infanzia che non vedeva da anni, ma non poteva certo dirle per chi lavorava realmente; Lei dal canto suo era sospettosa di questa cosa, Lionheart che non approfittava dei riflettori puntati su di lui per far notare come le sue iniziative fossero vincenti? Puzzava, ma di Jessica si fidava, arrivando a pensare che forse non aver fatto la cerimonia centrava qualcosa col suo passato a Farthingwood, non proprio roseo.


"Beeeh, l'importante è che ci sei riuscita, hai realizzato il tuo..."


La pecora si zittì improvvisamente, lanciando uno sguardo sospettoso in direzione di Nick.


"C'è...c'è una volpe che ci osserva con uno strano ghigno sul muso"


"Oh giusto" Quasi ricordandosi solo in quel momento di non essere venuta da sola fece cenno a Nick, che si avvicinò "Lui è Nicholas Wilde, Nick, Dawn Bellwether"


La pecora continuava a guardare con diffidenza la volpe, per poi rivolgersi all'amica "Jess, devo parlarti, in privato"


"O...ok"


Si allontanarono quel tanto che bastava per non farsi sentire da Nick, la pecora allungò una zampa in direzione della lepre, posandogliela sulla spalla.


"Si può sapere che ti prende?"


"Che vuoi dire?"


"Quella volpe, mi pareva di capire che le odiavi come la peste"


"Ho aperto gli occhi Dawn"


"È stata una volpe ad uccidere tuo fratello, te ne sei dimenticata?"


"No, non lo potrei mai dimenticare, e si, come hai detto te, è stata una volpe, non Nick, ne nessun'altra volpe di Zootropolis, e questo l'ho capito solo grazie a lui"


"Ok" Si limitò a rispondergli la pecora "Comunque non mi convince appieno"


"Non pretendo che ti piaccia, Dawn, ma almeno ti chiedo di trattarlo con lo stesso rispetto che porteresti verso qualunque altro mammifero"


"In fondo, se va bene a te..."


Tornarono sui loro passi, Nick si avvicinò, con un po' di stizza sul muso "Qualche problema?"


"No, no va tutto bene"


La pecora si intromise "Cosa fate qua? Posso aiutarvi in qualche modo?"


"Devo parlare con Lionheart di questioni urgenti"


"Puoi riferire a me, sono l'assistente del sindaco"


"Credimi, non è che non mi fidi di te, ma ho ricevuto ordini di parlare direttamente con lui" Il fatto di non averle rivelato da chi aveva ricevuto quell'ordine la fece stare meglio, pensando che in fondo non le stava mentendo, se poi lei avesse pensato al capitano Bogo, quello era un altro discorso.


La pecora si grattò la nuca con la zampa per poi tornare ad osservarli entrambi "Ok, venite vi accompagno"


Arrivati davanti il portone dell'ufficio del sindaco Jessica si fermò, voltandosi verso Nick.


"Adesso vado io, aspettami qua, non ci metterò molto"


La lepre varcò la soglia per poi chiudersela dietro, Dawn aspettò qualche secondo prima di rivolgersi alla volpe "Quindi, Nicholas Wilde, giusto?"


"Si esatto"


"Ok ascolta, non ho intenzione di avere pregiudizi, conosco Jessica, se si fida di te è perché lo meriti"


"Oh, ed immagino che ora arriverà un discorso del tipo, se la farai stare male te la dovrai vedere con me?"


Concluse la frase con un sorriso di sfida, che venne presto ricambiato dall'ovino.


"No, come ti ho detto, la conosco, se farai qualcosa del genere ci penserà lei stessa a punirti, ed allora rimpiangerai che non sia stata io a farlo"


Finita la frase si voltò, allontanandosi lungo il corridoio.






La porta dell'ufficio si aprì lentamente, Leodore alzò lo sguardo verso di essa, notando una piccola lepre che la varcava per poi chiudersela dietro, posò i palmi sulla scrivania e si alzò, in tutta la sua mole, pronto a sbraitare per l'intrusione, aprì la bocca ma nessun suono ne fuoriuscì, la lepre gli aveva appena mostrato la fondina con la pistola che portava al fianco, portandosi l'indice della zampa destra davanti il muso, segno che avrebbe fatto meglio a stare zitto, appena lei si rese conto dell'efficacia di quello che aveva fatto gli mostrò anche il distintivo, tranquillizzandolo.


Il leone continuava a stare muto, mentre Jessica cominciò a guardarsi attorno, cercando e rovistando nei posti più impensabili, dopo un paio di minuti si fermò, osservando il leone.


"Niente cimici, pensavo che quest'incarico fosse una cosa seria, vabbè veniamo ai fatti, sa chi mi manda?"


"Sicuramente non un capitano di distretto, non sei un semplice agente vero? Per chi lavori? FBI? CIA?"


"No, lavoro per il NID"


"Il NID? Per quale motivo? Che diavolo volete da me?"


Era spaventato e lei lo capiva perfettamente, quando qualcuno finiva nelle mire della National Intelligence Division, in genere spariva nel nulla ed il più delle volte non se ne sarebbe più sentito parlare; in pochi conoscevano quell'acronimo, ed ancora meno erano quelli che sapevano cosa significasse, ma Leodore, dalla sua posizione, aveva privilegi che ad altri non erano concessi, così come sapeva che non avrebbe potuto fare nulla per distogliere un'agente di quell'organizzazione segreta dai suoi doveri, soldi, ricatti, minacce, qualunque cosa avesse provato sapeva che non poteva funzionare, da li a poco quella lepre lo avrebbe salvato, oppure ucciso senza alcuna pietà, si trattava solo di capire il motivo della visita.


"Secondo le nostre fonti qualcuno sta tramando contro di lei, e riteniamo che il caso dei quattordici mammiferi scomparsi sia in qualche modo collegato, sono qui per proteggerla e trovare il responsabile"


"Ok, non è qua per farmi fuori"


Leodore sospirò per poi rivolgersi alla lepre "Quindi è sulle tracce dei predatori scomparsi? Ha scoperto qualcosa"


"No, sono letteralmente spariti nel nulla, stavo cercando Emmit Otterton, una lontra, ma tutte le piste che ho seguito erano vicoli ciechi, ho interrogato un giaguaro melanico di nome Renato Manchas, mi ha detto che Otterton era diventato improvvisamente selvaggio e qualche secondo dopo, prima che potesse dire altro, è toccato pure a lui"


"Quindi? Come ha in mente di agire ora?"


"Non sono venuta per una visita di cortesia, ho deciso di cambiare tattica, di lasciar perdere i mammiferi scomparsi e di puntare direttamente al prob..."


Venne interrotta dal leone, che cominciò a parlare "Non ce ne sarà bisogno, ho io in custodia tutti i predatori scomparsi, Otterton e Manchas compresi, li tengo nel vecchio manicomio dismesso di Cliffside"


Ci fu un breve silenzio in cui i due si osservarono, Leodore riflettendo a che reazione avrebbe potuto avere la piccola agente a fronte di quella rivelazione, Jessica pensando a quanti modi creativi poteva inventarsi per uccidere un leone, fece un pensierino sull'impiccarlo con le sue stesse budella.


"Io...non...ci...posso...credere, quel giaguaro mi ha quasi ammazzata, e lei li aveva già trovati tutti? Perché non l'ha detto alla polizia?"


"Sono tutti predatori" Cominciò Lionheart "Non abbiamo idea di cosa li stia facendo diventare selvaggi, per quel che ne sappiamo potrebbe capitare a chiunque, in qualsiasi momento"


"Mmmh, una notizia del genere scatenerebbe il caos in città, inoltre la sua posizione di sindaco, essendo un predatore, sarebbe fortemente a rischio, tutto questo non fa che rafforzare la teoria che non si tratta di una malattia, qualcuno sta colpendo i predatori e sicuramente l'obbiettivo finale è lei, motivo per cui ho deciso che procederò comunque per la strada che avevo deciso prima"


"E cioè?"


"Si dovrà fidare di me, se non farà come le dico la sua vita sarà in pericolo"


Il leone annuì, ormai non aveva molta scelta se non sottostare a quello che gli diceva lei "Ok"


"Bene, quando sarò uscita di qua attenderà un paio di ore, poi si dirigerà a Cliffside, fra tre ore farò una chiamata anonima alla polizia, dirò che i mammiferi scomparsi si trovano lì e quando arriveranno lei si farà arrestare"


Leodore restò a bocca aperta e per qualche secondo non riuscì a pronunciare nulla, per poi chiedere spiegazioni, vista l'assurdità del piano.


"Cosa? E come dovrebbe aiutarmi questa cosa a mantenere il mio posto di sindaco, dopo una cosa del genere chiunque mi voglia fare la pelliccia probabilmente si..."


"Esatto, è proprio quello che voglio, quando la sua poltrona sarà libera chiunque sta dietro a tutto questo si fionderà a reclamarla, quando tutto sarà finito l'intera vicenda verrà completamente insabbiata, lei ritornerà al suo posto, glie lo assicuro"


Lionheart non era per nulla soddisfatto della risposta, ma a quanto pare non aveva molta scelta, capendo che quella forse era l'unica soluzione attuabile, o per meglio dire, la meno faticosa che la lepre aveva per trovare il suo mammifero.


"Ok, ma ho bisogno di certezze, non può pretendere che..."


Seccata, Jessica si voltò verso il leone "L'unica certezza che posso darle, signor sindaco, è che ora io esco, mi atterrò al piano, e se lei non farà altrettanto, non mi resterà altro da fare se non aspettare che la uccidano, o chi lo sa, magari verrà reso selvaggio pure lei, mi chiedo cosa sia peggio"


"D'accordo, farò come volete voi"


"Bravo micetto, ricordati, tra due ore"


Quando stava per uscire l'interfono sulla scrivania gracchiò, per poi trasmettere la voce di Dawn "Signor sindaco, lei è qui, di nuovo"


Leodore alzò gli occhi al cielo e sbuffò esasperato, Jessica era ancora ferma sull'uscio.


"Che succede?"


"La moglie di Otterton, da quando ha capito che da Bogo non avrebbe ottenuto nulla non fa altro che tartassarmi, come se io potessi fare chissà che"


"Ah, con quale ironia mi sta dicendo questo?"


Il leone non prestò attenzione alla frase della lepre, stava per premere il pulsante per trasmettere quando venne fermato proprio da lei.


"Aspetti, voglio parlarle, la faccia accomodare nell'ufficio di Dawn"






Chiamarlo ufficio era un vero e proprio insulto, più che altro era un ripostiglio per le scope strapieno di scatole e schedari, una rumorosa caldaia sul lato destro e file di post-it appesi un po' ovunque, alcuni con delle semplici note, bollette da pagare, appuntamenti e via dicendo, uno in particolare sembrava importante per la pecora, un semplice numero di telefono di un certo Doug, un'orrenda tazza "Miglior papà del mondo" riciclata col pretesto di ingraziarsi la pecora, cominciava seriamente ad odiare quel leone.


"Ma è un buco, credo che l'assistente del sindaco dovrebbe avere qualcosa di più di questo, o no?"


"Almeno lei ci lavora e basta" Nick le rispose, con un sorriso che le fece venire voglia di tirargli una sberla "Te ci vivi in un buco come questo, adesso chi è quella messa peggio?"


Stava per rispondergli male, quando la porta si aprì, Dawn fece entrare la lontra, per poi andarsene e lasciali da soli nell'ufficio, probabilmente aveva altro da fare.


"Salve, lei è la moglie di Emmit Otterton, giusto?"


La lontra al solo sentire il nome del marito si fiondò contro la lepre "Sapete qualcosa? Lo avete trovato?"


"No, mi dispiace, io sono l'agente Schrader, della polizia di Downtown, mi è stato affidato il caso di suo marito"


"Era ora, sono due mesi che tallono Bogo e il sindaco, perché avete aspettato tanto?"


Jessica ora si sentiva terribilmente in colpa, era stata lei stessa ad ordinare a Bogo di tenere da parte uno dei casi, mentre lei si costruiva la sua copertura all'interno della centrale di polizia: all'inizio non gl'importava nulla di trovare i mammiferi, lei aveva il suo compito e quella lontra, viva o morta che fosse, era solo un comodo strumento per portarlo a termine, ma qualcosa in quei giorni l'aveva cambiata, ne era certa.


"Mi dispiace, è stato un periodo difficile, ma adesso ci sto pensando io, troverò suo marito, ma la prego, mi dica cosa ha fatto lui prima che sparisse, potrebbe tornarmi molto utile"


Ormai la signora era stufa di continuare a ripetere sempre le stesse cose, ma se fossero servite a ritrovare il suo Emmit, allora lo avrebbe fatto.


Partì raccontando che il giorno prima che lui sparisse subirono un furto, in piena notte, ma stranamente l'unica cosa che era sparita erano solo baccelli di Midnicampum Holicithias, Jessica si ricordò subito della donnola che McHorn aveva arrestato giorni prima, arrivando a chiedersi che diavolo potessero avere di tanto speciale quei fiori.


"Ma poi, spiegatemi che hanno di tanto speciale gli ululatori notturni, avevamo molti fiori più costosi in negozio, per non parlare dei soldi"


Per un attimo Jessica credette di aver sentito male, aveva veramente detto ululatori notturni, proprio come Manchas aveva raccontato che Otterton continuava a pronunciarli, si volse verso Nick, lo sguardo stampato sul muso della volpe le fece capire che non aveva capito male.


"Aspetti, Ululatori notturni?"


"Si" La lontra annuì, alzando lo sguardo verso la lepre "Un altro modo di chiamare i Midnicampum, meno tecnico e più dialettale, in genere si usa a Bunnyburrow"


Non li aveva mai sentiti chiamare in quel modo, probabilmente non veniva usato molto nemmeno dai conigli, dopo aver discusso di altri fatti con la lontra e averle assicurato che suo marito sarebbe stato trovato uscirono dall'ufficio, Dawn non c'era, Jessica decise che sarebbe andata a salutarla più tardi, ora aveva una pista da seguire.






Mentre erano per strada Nick si decise a fare una domanda che lo assillava da un po'.


"Insomma, in che rapporti sei con quell'adorabile pecorella?"


"Dawn? La conobbi quando avevo dieci anni, quando la mia famiglia arrivò a Bunnyburrow"


"Dopo che siete fuggiti da Farthingwood?"


"Si, quando arrivammo non eravamo altro che una famiglia disastrata, non avevamo nulla, se non gli stracci che indossavamo, nessuno ci voleva aiutare, finché incontrammo Charles Bellwether, il padre di Dawn"


"Vi aiutò?"


Jessica osservò Nick in silenzio per qualche secondo, sorridendo "Fece molto di più, ci diede vitto e alloggio, vestiti puliti, un lavoro per ripagarlo e rifarci una vita, grazie a lui abbiamo ritrovato la dignità che avevamo perso nei campi di quella volpe"


"Sembra davvero un bravo mammifero"


"Si, si lo era"


Nick si fermò, abbassando le orecchie sulla testa, la frase parlava chiaro già di per sé, il fatto che l'avesse detta anche con un tono leggermente malinconico non lasciava dubbi.


"È morto?"


"Qualche anno fa" Rispose lei "Un lupo gli sparò per rubargli l'auto, Dawn e sua sorella erano lì con lui quando acca..." Prima di finire la frase si colpì la fronte col palmo della zampa, voltando lo sguardo verso Nick.


"Mi sono dimenticata di chiedergli come sta Elly"


"Elly? È il nome di sua sorella?"


"Si, ma va bè, ci saranno altre occasioni, adesso abbiamo un problema più grande da risolvere"


"Ululatori notturni è?"


"Esatto, hai sentito cosa ci ha detto, tempo fa dei conigli impazzirono dopo aver mangiato uno di quei fiori"


"Credi che centrino qualcosa col comportamento di quel giaguaro?"


"Ne sono più che convinta, ed ho già un sospettato"


La lepre prese il cellulare e chiamò Clawhauser, voleva parlare con la donnola che era stata arrestata qualche giorno prima, purtroppo era già uscita sotto cauzione, l'unica cosa che aveva ora era il nome e cognome.


"Dannazione"


"Che succede, Carotina?"


Lei si volse a fissarlo negli occhi, per poi sospirare, ormai l'aveva capito che non l'avrebbe chiamata in nessun altro modo, e forse, a forza di dai, quel nomignolo cominciava pure a piacergli.


"Il mio sospettato non è più in prigione, adesso lo dovremo cercare"


Nick fece un ghigno divertito che lei subito non capì "Come si chiama?"


"Duke Donnolesi, aspetta, non dirmi che lo conosci"


"Io conosco tutti qui a Zootropolis, dolcezza, ho una vaga idea di dove lo potremo trovare"


Jessica stava per esultare quando lo sguardo gli cadde all'orologio, era quasi ora.


"Perfetto, ma prima devo fare una telefonata, aspetta qui, ci metto un attimo"


La chiamata non durò molto, aveva appena avvisato Bogo che i mammiferi scomparsi si trovavano a Cliffside, dando particolari istruzioni al bufalo su quello che avrebbe dovuto fare, primo su tutto il non divulgare la motivazione dell'arresto di Lionheart e tenere tutto nascosto alla stampa; il suo piano era iniziato, ora si trattava di aspettare un po', la caduta del leone avrebbe sicuramente portato allo scoperto il suo sospetto, ne era certa. Tuttavia nulla le avrebbe impedito di indagare sulla donnola mentre aspettava.


"Hai detto che sai dove trovarlo, fai strada"


Nick protese le zampe in avanti, intimandola a rallentare "Calma Carotina, ho detto che ho una vaga idea di dove bazzica, da qui al sapere con esattezza dove è per certo ce ne passa, dovremmo cercarlo e chiedere in giro, da quel che ricordo sbarca il lunario vendendo copie piratate di film"


"E rubando Ululatori notturni" Aggiunse lei "Comunque non mi convince, voglio saperne di più su di lui"


Passati due giorni ancora non avevano trovato la donnola, che continuava a spostarsi a causa delle sue attività illegali; nel frattempo Jessica aveva raccolto parecchie informazioni su di lui, a quanto pare non era un semplice ladro e rivenditore di dvd tarocchi, sulla sua fedina gravavano accuse pesanti, tra cui diversi casi di stupro e pestaggi, il più delle volte rivolti a giovani conigliette e lepri, ma a disgustarla di più era il fatto che non aveva scontato nemmeno un giorno di prigione per quello, le prove contro di lui semplicemente sparivano, facendola arrivare a pensare che qualcuno lo proteggeva, probabilmente qualcuno di potente nella malavita.


Dopo aver appreso ciò anche Nick finì col pensare che essere disgustoso fosse, pentendosi di averci pure collaborato qualche anno prima in qualche affare; lo sguardo passò prima su Jessica, la lepre questa volta indossava una semplice t-shirt rosa con un coniglietto bianco stilizzato all'altezza del petto e un paio di shorts viola, poi su un giornale, nel cestino del parco dove avevano deciso di prendere una pausa, sulla prima pagina la foto della pecora conosciuta qualche giorno prima, lo prese mostrandolo a lei.


"Hai visto? La tua amica adesso è sindaco di Zootropolis" Osservò meglio l'articolo, ancora non era stato scritto nulla che potesse spiegare l'arresto di Lionheart.


"Si, si l'ho visto" Dal tono della risposta lei sembrava quanto meno irritata dal fatto.


"Ma scusa, non sei contenta per lei?"


"Cos...si si certo, ma ora ho altro a cui pensare"


Non era molto convinto della risposta della lepre, già il fatto che Lionheart fosse stato arrestato il giorno stesso che lei ci aveva parlato lo fece sospettare, ma in fondo la cosa non lo riguardava, se lei voleva tenersi i suoi segreti era libera di farlo, tutto sommato neppure lui gli aveva raccontato nulla del suo passato.


La lepre nel frattempo rifletteva, pensando tra sé e sé.


"Dannazione Dawn, mi hai sconvolto i piani, adesso la mia unica pista consiste nel trovare quella dannata donnola" 






Note 


Ciao a tutti, bè, non so che dirvi, continuo a dire che sarà l'ultimo capitolo, ma non potevo assolutamente inserirvi in un singolo capitolo più di 8.000 parole, tra l'altro nemmeno completamente finito e che quindi aumenteranno ancora, se non altro posso assicurare che, avendo già scritto molto, il prossimo è già quasi completo, poi pochi cazzi, si torna alla trama principale, ho provato a sintetizzare alcune cose, cercando di accorciare un po', ma non potevo, le idee erano quelle e quello dovevo scrivere. 

Una piccola nota riguardo il nome di Manchas, Renato, non l'ho inventato io ma lo ha svelato Rich Moore (uno dei due registi del film) in un tweet.  

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