Stars & Touch

By clip60

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La pittoresca e vibrante cittadina di Burlington nel Vermont, fa da sfondo alle vicissitudini quotidiane di u... More

CAPITOLO 2: SEBASTIAN
CAPITOLO 3: ALLYSON
CAPITOLO 4: SEBASTIAN
CAPITOLO 5: ALLYSON
CAPITOLO 6: SEBASTIAN
CAPITOLO 7 : ALLYSON
CAPITOLO 8 : SEBASTIAN - ALLYSON
CAPITOLO 9 . ALLYSON - SEBASTIAN
CAPITOLO 10 - SEBASTIAN / ALLYSON
CAPITOLO 11 - ALLYSON /SEBASTIAN
CAPITOLO 12 - SEBASTIAN / ALLYSON
CAPITOLO 13 - SEBASTIAN - ALLYSON
CAPITOLO 14: SEBASTIAN / ALLYSON
Capitolo 15 SEBASTIAN - ALLYSON
CAPITOLO 16- SEBASTIAN - ALLYSON
CAPITOLO 17 - SEBASTIAN
CAPITOLO 18 - ALLYSON
CAPITOLO 19 - SEBASTIAN
CAPITOLO 20 - ALLYSON
CAPITOLO 21 - SEBASTIAN
CAPITOLO 22 - BRUCE
CAPITOLO 23: SEBASTIAN - ALLYSON
CAPITOLO 24 -SEBASTIAN - BRUCE
CAPITOLO 25 - BRUCE
CAPITOLO NR. 26 - SEBASTIAN - BRUCE
CAPITOLO 27 - BRUCE
CAPITOLO 28 - BRUCE/PENELOPE
CAPITOLO 29 - SEBASTIAN / ALLYSON
CAPITOLO 30 - BRUCE
CAPITOLO 31 - ALLYSON/BRUCE
CAPITOLO 32 - ALLYSON
CAPITOLO 33 - BRUCE
CAPITOLO 34 - SEBASTIAN
CAPITOLO 35 - BRUCE / SEBASTIAN /ALLYSON
CAPITOLO 36: BRUCE-PENELOPE 1° PARTE
CAPITOLO 36: BRUCE - PENELOPE 2°PARTE
CAPITOLO 38 - SEBASTIAN
CAPITOLO 39 - BRUCE/PENELOPE
CAPITOLO 40 - ALLYSON
CAPITOLO 41 - BRUCE/SEBASTIAN
CAPITOLO 42 - BRUCE
CAPITOLO 43 - BRUCE
CAPITOLO 44 - SEBASTIAN
CAPITOLO 45 - ALLYSON
CAPITOLO 46 - BRUCE
CAPITOLO 47 - BRUCE (2°PARTE)
CAPITOLO 48 - SEBASTIAN
CAPITOLO 49 - SEBASTIAN / BRUCE
CAPITOLO 50 - BRUCE
CAPITOLO 51- NONNA ESTER - BRUCE - SEBASTIAN
CAPITOLO NR. 52 - ALLYSON
CAPITOLO 54 - BRUCE
CAPITOLO 55 - SEBASTIAN
CAPITOLO 56 - BRUCE
CAPITOLO 57 - SEBASTIAN
CAPITOLO 58 - SEBASTIAN
CAPITOLO 59 - BRUCE
CAPITOLO 60 - PENELOPE / SEBASTIAN
CAPITOLO 61 - ALLYSON / SEBASTIAN
CAPITOLO 62 - ALLYSON
CAPITOLO 63 - SEBASTIAN
CAPITOLO 64 - PENELOPE
CAPITOLO 65 - SEBASTIAN
CAPITOLO 66 - ALLYSON
CAPITOLO 67. -SEBASTIAN
CAPITOLO 68 - ALLYSON
CAPITOLO 69 - SEBASTIAN
CAPITOLO 70 - ALLYSON
CAPITOLO 71 -PENELOPE / SEBASTIAN
CAPITOLO 72 - ALLYSON
CAPITOLO 73 . SEBASTIAN / ALLYSON
CAPITOLO 74 - SEBASTIAN
CAPITOLO 75 - ALLYSON
CAPITOLO 76 / PENELOPE / ALLYSON
CAPITOLO 77 - SEBASTIAN
CAPITOLO 78 - BRUCE
CAPITOLO 79 - SEBASTIAN
CAPITOLO 80 - BRUCE
CAPITOLO 81 - ALLYSON
CAPITOLO 82 - SEBASTIAN
CAPITOLO 83 - BRUCE
CAPITOLO 84 - ALLYSON
CAPITOLO 85 / BRUCE - SEBASTIAN
CAPITOLO 86 - MICHAEL
CAPITOLO 87 - MIRIAM
Shadow Awards ITA
CAPITOLO 88 - BRUCE
CAPITOLO 89 - MIRIAM
CAPITOLO 90 - BRUCE
CAPITOLO 91 - MICHAEL
CAPITOLO 92 - BRUCE
CAPITOLO 93 - PENELOPE
CAPITOLO 94 - SEBASTIAN
CAPITOLO 95 - PENELOPE
CAPITOLO 96 - SEBASTIAN
CAPITOLO 97 - PENELOPE
CAPITOLO 98 - ALLYSON
CAPITOLO 99 - SEBASTIAN
CAPITOLO 100 - ALLYSON
CAPITOLO 101 - BRUCE
CAPITOLO 102 - SEBASTIAN
CAPITOLO 103 - BRUCE
CAPITOLO 104 - SEBASTIAN
CAPITOLO 105 - PENELOPE

CAPITOLO NR. 53 - BRUCE

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By clip60


BRUCE:

La mia risposta la fece sorridere, le lacrime erano scomparse, quella ragazza aveva una capacità di reagire che non mi sarei mai aspettato, purtroppo sapevo che si trattava solo di una reazione a caldo, quando si fosse trovata da sola e avrebbe ripensato alla vicenda, ero maledettamente sicuro che sarebbe crollata.

Mentre Michael da bravo ospite si stava occupando di Allyson, versandole una tazza di caffè che l'avrebbe riscaldata, il mio cellulare riprese le sue funzioni vitali.

"Sms in arrivo" dissi, guardai il display e vidi la foto di Touch.

"E' lui", annunciai in tono piatto e rassegnato, "cosa devo fare?"

"Lascialo perdere" rispose Michael, "non si merita che pensiamo a lui un secondo di più, molla quel telefono e vieni a berti un buon caffè e a deliziarti la bocca con questi pasticcini".

"Pasticcini? Urrà!" La voce di Allyson mi fece sorridere, era bastato nominare dei pasticcini per farle ritrovare il buonumore.

"Tigre" dissi ridendo, "sei sempre affamata".

"I pasticcini di Michael sono deliziosi, chi li rifiuterebbe?" mi rispose.

Un altro bip interruppe quei pochi minuti di serenità; "lo so che siete contrari, ma è meglio che li legga altrimenti quell'idiota è capace di riempirmi la segreteria".

Lessi ad alta voce, non volevo nascondere niente a Michael e soprattutto ad Allyson.

Primo messaggio - Sono io, so che non vuoi rispondermi, so dove siete, ho visto la tua moto , potresti uscire un attimo?

Secondo messaggio:- per favore ti sto aspettando, lo capisco che non sono il benvenuto, voglio solo sapere come sta Allyson.

"Lascialo perdere" ridisse Michael, "quello è un cretino, aveva tra le mani, l'unica ragazza seria che abbia avuto la fortuna di conoscere e l'ha trattata come una pezza da piedi".

Non sapevo cosa fare, Allyson non aveva detto niente, Michael manteneva la sua opinione, ma io dentro di me leggevo tra le righe una richiesta di aiuto. Non potevo lasciarla perdere, io non ero fatto così.

"Scusatemi, esco un attimo, sento cosa vuole dirmi e rientro".

Allyson mi guardò , negli occhi lessi la paura di rivederlo, mi affrettai a rassicurarla, "non preoccuparti Allyson non lo farò venire qui, hai fiducia in me vero?"

"Sì Bruce ho fiducia, non deludermi" aggiunse.

Le sorrisi ed indossato il giubbotto uscii nell'aria fredda di quella mattinata che era iniziata così bene ed era proseguita nel peggiore dei modi.

Attraversai il cortile, percorsi il viottolo che conduceva alla strada principale e girato l'angolo lo vidi appoggiato alla facciata del palazzo d'angolo, aveva la testa bassa ed una gamba piegata contro il muro dietro di lui.

Probabilmente sentì la mia presenza, perché alzò la testa e mi fissò, nei suoi occhi vidi solo una disperazione nera, la rabbia che l'aveva posseduto poco prima era svanita, lasciandolo solo a combattere contro se stesso.

"Grazie di avere accettato la mia richiesta di aiuto" iniziò con voce flebile.

Non risposi, il mio sguardo parlava da solo.

"Ho sbagliato Bruce, sono un perfetto idiota, ho rovinato tutto con le mie stesse mani, non ti ruberò molto tempo, volevo solo sapere come sta Allyson. Per favore" aggiunse.

"Come vuoi che stia? Adesso ti interessa, adesso che le tue parole l'anno annientata ti importa qualcosa di lei, ma prima? Quando le lanciavi quelle parole offensive e velenose non ti è passato per l'anticamera di quel poco di cervello che ti ritrovi, contro chi erano dirette e che effetto avrebbero avuto?"

"Non so cosa mi sia successo, quando ho sentito tutti quei fischi, quando ho visto tutti quei ragazzi che la spogliavano con gli occhi, io..."

"Tu le hai dato il colpo di grazia, ecco cosa hai fatto. Come hai potuto Touch? Non ti conosco molto bene, ma non ti ho mai visto scagliarti così contro nessuna ragazza, dal primo momento che ti ha attraversato la strada, l'hai perseguitata e oggi hai concluso l'opera. E' vero quello che hai detto, hai rovinato tutto con le tue mani, adesso non ti resta che raccogliere i cocci".

"Non posso, io sono innamorato di lei, voglio farmi perdonare devo riuscirci Bruce aiutami".

"Devo aiutarti a fare il coccodrillo? Sii un uomo, hai sbagliato, prenditi le tue responsabilità, in questo momento non puoi chiedere perdono, Allyson non ti vuole vedere mai più. Riesci a capire cosa significa mai più?"

"Non ci credo, lei mi ama, devo darle del tempo, ma sono sicuro che riuscirò a tornare con lei. Era così bella, mi ha rapito il cuore".

"Se vuoi credere agli asini che volano fai pure, ma fossi in te non mi farei troppe illusioni, ho cercato e credimi non lo meriti, di perorare la tua causa, cercando di farle apparire quel che è successo il meno sgradevole possibile, ma ho miseramente fallito e sai perché? Perché ha ragione da vendere, anche se ti eri arrabbiato, non avresti mai dovuto ferirla in quel modo, ma che razza di uomo sei? Quando ha sentito la tua voce, pensava che il suo cavaliere fosse arrivato a difenderla, sì proprio una bella difesa le hai dato".

Mi accorsi che non mi rispondeva nemmeno più, Assorbiva tutti i rimproveri come una spugna, non volevo esagerare, in fondo si poteva trattare di un litigio tra innamorati, non aveva ucciso nessuno, sinceramente mi faceva tanta pena.

"Vai a casa Touch, ormai anche per te oggi la scuola ha chiuso i battenti, prova a riposarti ed analizza le tue azioni, per il momento non ti resta altro da fare, Allyson non vuole vederti né sentirti, devi accettare la sua decisione è il minimo che tu possa fare".

"Vai a casa! La fai facile tu,, a casa non ho nessuno, che cosa ci vado a fare? Quel silenzio riuscirebbe ad uccidermi, no, non andrò a casa, me ne andrò in giro, lasciando che il tempo scorra, in solitudine; sono sempre stato solo, non sono capace di tenermi qualcuno vicino, commetto sempre qualche errore di troppo che mi riporta al capolinea" mormorò sempre più affranto..

"Fammi l'ultimo favore Bruce, dille che mi dispiace davvero, anche se non saprà che farsene delle mie scuse, dille che il coccodrillo si ritira nell'ombra ed andrà ad estinguersi da solo, ti prego promettimi che glielo dirai".

"Se è questo che vuoi, anche se non ho capito cosa tu voglia dire".

"Non importa amico , grazie di tutto, penso che non ci rivedremo noi due..."

"No, non mi sembra il caso di tornare a casa tua, spero che tu capisca Touch" aggiunsi.

"Certo ti capisco benissimo", poi mi guardò intensamente come se volesse imprimersi i miei lineamenti nella sua testa e poi senza dire altro si avviò verso la sua auto che aveva parcheggiato poco lontano.

Non si voltò più, l'ultima cosa che vidi di lui furono le sue spalle curve attraversare la strada, e sparire nel traffico congestionato di quella mattina di fine novembre.

Feci dietrofront e tornai a casa di Michael, in testa avevo le parole che mi aveva detto Touch, mi sembrava un discorso strano, assurdo, non credevo rinunciasse così facilmente al suo grande amore, il suo cervello aveva fatto tilt, erano volate parole pesanti ed offensive, ma niente che non si potesse rimediare; anche l'atteggiamento di Allyson era troppo duro, a caldo la sua reazione ci poteva stare, ma nei giorni a venire avrei cercato di farla ragionare; Touch aveva ragione, era testarda ed ostinata, non perdonava tanto facilmente, se attaccata si rinchiudeva a riccio, come aveva fatto quella mattina oppure ti colpiva con la sua lingua velenosa, come era successo in altre occasioni.

Entrai, in casa si respirava un'atmosfera tranquilla, Allyson stava ridendo, Michael doveva averle raccontato qualcosa di divertente, sul tavolo le tazze del caffè ormai vuote e tutto intorno l' aroma che quella bevanda aveva lasciato.

Nessuno dei due parlò o mi chiese come era andato l'incontro, mi trovavo in una strana situazione, avrei voluto parlare, ma le loro espressioni mi dicevano chiaramente che non volevano ascoltare. Mi venne in aiuto Michael:- "Siediti Bruce, il caffè è tiepido, se non ti affretti a berlo dovrò gettarlo via".

"Che dici? Non importa, lo bevo volentieri" risposi convinto.

"Ti dovrai accontentare del caffè, mi dispiace, ma i pasticcini sono misteriosamente spariti" disse guardando intenzionalmente Allyson.

"La tigre ha colpito ancora" dissi ridendo, mi sedetti e sorseggiai quel caffè lentamente, mentre gli altri due parlavano, la mia testa andò ancora una volta a Touch, chissà come si sentiva e dove si trovava in quel momento. Forse avrei dovuto seguirlo, mi ero accorto che era pentito del gesto che aveva fatto, ormai avevo imparato a conoscere le sfaccettature del suo carattere. La gelosia è un sentimento che può farti commettere dei gesti inconsulti, anche io l'avevo scoperto da poco, se pensavo alla mia gattina attorniata da tutti quegli smidollati che le portavano l'acqua con le orecchie, avrei potuto dare in escandescenze.

"Ehi Bruce, sei con noi?" . La voce di Michael mi riportò nel presente; "scusatemi" precisai "stavo pensando".

"A chi pensavi? Alla tua ragazza Bruce?" chiese Allyson

"Sì e no" risposi senza precisare altro.

L'orologio a muro segnava le undici e quindici, la mattinata era volata e al momento non avevo concluso nulla, anzi era andato tutto storto, avevo perso le lezioni , non ero riuscito ad aiutare un amico e adesso mi trovavo anche a fare i conti con qualcosa di reale, avevo detto a Touch che non sarei tornato a casa sua, ma dove potevo andare? Il mio monolocale era vuoto, non avevo nemmeno un materasso, che squallore! Inoltre la mia gattina dalla sera prima non si era fatta più sentire, anche lei si era offesa per il tono con cui l'avevo redarguita, tutte le situazioni che stavo vivendo si erano ingarbugliate e più tentavo di sciogliere quei nodi, più si rafforzavano.

Sospirai, il futuro non era per niente roseo.

La voce di Michael si insinuò nei mie pensieri:- "E' quasi ora di pranzo ragazzi, che ne dite di un piatto di trenette al pesto? E' facile e veloce da preparare, mangiamo qualcosa assieme, poi io nel primo pomeriggio ho lezione perciò che ne dite?"

Io ed Allyson ci guardammo, era inutile chiederle  quale fosse la sua risposta, i suoi occhi avevano ripreso a brillare ed anche il mio stomaco iniziava a dare qualche segnale.

"Ho capito" disse Michael "non serve che mi rispondiate, basta osservare le vostre espressioni per capire" concluse ridendo.

Si mise ai fornelli e mentre metteva l'acqua per la pasta ci diede qualche informazione sul pesto, così imparai che le trenette erano un tipo di pasta che si sposava molto bene con quel condimento fatto con basilico, pinoli, olio e pecorino. A sentirlo parlare mi si era formata l'acquolina in bocca.

Era passato da poco mezzogiorno quando Michael portò in tavola una pirofila piena di pasta lunga e arricciata sui bordi , di uno strano colore verde. Il fumo si innalzava ed un aroma insolito, ma corposo e delizioso all'olfatto si spargeva tra i muri di quella cucina.

Ognuno si prese la sua porzione, diedi un'occhiata veloce al piatto davanti ad Allyson: era il doppio del mio, aveva fame la ragazza!

Per dieci minuti nessuno parlò, gli unici rumori che si sentivano erano i rintocchi delle forchette contro il fondo del piatto ed i mugolii di soddisfazione che uscivano dalla bocca di Allyson.

"La sinfonia delle trenette al pesto, opera prima, interprete assoluta signori e signore, Allyson Stars. Un applauso per favore". Mi unii a Michael nell'applauso, mentre Allyson era diventata tutta rossa.

"Mi dispiace disse, ma è tutto così buono , sono sapori nuovi per me, e non ci crederete ma non ho ancora trovato qualcosa che non mi piaccia...."

"Ci crediamo ci crediamo!" ripetemmo in coro scoppiando a ridere.

Mentre Allyson si mangiava l'ennesima porzione di pasta, Michael mi mise una mano sul braccio e mi disse:- "Allyson prima mi stava parlando di quanto ti è successo, mi dispiace molto".

"Grazie" risposi, "purtroppo se la sono presa con qualcuno che in quella stanza aveva tutta la sua vita, adesso sono rimasto senza niente, ho ancora i muti anche se non sono miei, ma lo spazio è totalmente vuoto, abbiamo dovuto gettare tutto, ormai sarebbe stato inservibile".

"Ascolta Bruce" continuò lui, "so che ieri sei stato da Touch, ma che probabilmente non ci tornerai", attese il mio no e proseguì, "se vuoi ti puoi sistemare qui da me , ho una camera per gli ospiti, non sarà bella come quella di Touch, ma è pulita e confortevole, nell'armadio troverai anche qualche indumento, se accetti mi farai contento".

"Ognuno avrà la sua vita non preoccuparti," continuò,  "non ci intralceremo a vicenda e se vorrai portarci anche la tua ragazza, io non ti creerò alcun problema".

"Non so cosa dire, sei troppo gentile ti ringrazio e ringrazio anche te Allyson per avermi risparmiato l'umiliazione di chiedere a qualcuno di ospitarmi per la notte, per il giorno mi arrangio, per la strada, ma la notte adesso fa freddo a dormire all'addiaccio".

"Non voglio sentire obiezioni" riprese Michael, "considerati come a casa tua, questo è un brutto periodo per te, purtroppo la criminalità dilaga, ma che se la prendano con le persone che hanno poco è davvero inammissibile. Adesso ti do la chiave della casa e della legnaia così potrai mettere al riparo la tua moto dalle intemperie, un po' di compagnia potrà solo farmi piacere, sono io che ti ringrazio per aver accettato la mia ospitalità Bruce".

Mi diede le chiavi, mi mostrò la stanza situata subito dopo la cucina e prendendo lo zaino con i libri , ci salutò, abbracciando prima Allyson e dandomi una pacca sulla spalla. "Ciao Allyson, mi raccomando non pensare troppo a quello che è accaduto, devi essere una ragazza coraggiosa" le disse dandole un buffetto sulla guancia," e con te", continuò guardandomi, "ci vediamo più tardi".

Restammo io e Allyson da soli in quella stanza, i nostri occhi si cercarono, adesso che Michael se ne era andato la sofferenza era tornata ad abitare in quella stanza.

"Secondo te Bruce", mi interpellò Allyson, "perché l'ha fatto? Perché si è comportato così?"

Scelsi le parole giuste, volevo farle capire che non era accaduto niente di irreparabile.

"Allyson ti darò volentieri la mia opinione, come tu già sai io e Touch ci siamo conosciuti a scuola, non ci siamo mai frequentati prima , in verità ne avevo sentito parlare in giro, soprattutto dalle ragazze della Burlington bene che mi frequentavano di nascosto dai loro genitori, sapevo del suo successo in campo femminile ed avevo visto anche una sua fotografia , perché Rosalie , la figlia dell'ex sindaco di Burlington me l'aveva mostrata quando era rimasta sorpresa che io non l'avessi mai visto. Le "signorine perbene" e qui mi fermai facendo un sorriso ironico , amavano parlare di lui, del suo fascino, dei suoi occhi turchesi, del suo modo di fare sempre cortese e della sua estrema generosità d'animo , qualità difficile da trovare in quel mondo".

"Il mio mondo e quello di Touch sono diametralmente opposti , stanno agli antipodi l'uno dell'altro, penso che ognuno sapesse superficialmente e con estrema indifferenza dell'esistenza dell'altro, ma la cosa finiva lì, le nostre vite scorrevano su binari paralleli, ognuno viveva la sua vita ,le sue avventure; così come io ho sentito tante volte fare il suo nome per lo stuolo di ragazze che lo attorniavano , sono sicuro che anche lui ha sentito dire le stesse cose su di me se non di peggio.."

"Quando ho deciso di finire il mio ciclo di studi per prendermi almeno un diploma, anche se mi servirà più che altro per orgoglio personale, per dimostrare a me stesso che ce l'ho fatta, le nostre strade si sono incrociate. Ti confesso che all'inizio i suoi modi di fare mi stavano sulle palle, l'ho considerato il classico ragazzo viziato ed inconcludente, ma presto ho dovuto ricredermi, Touch è una persona generosa ed altruista, sa distinguere le persone di cui fidarsi e quelle da evitare, pur essendo ricco, non fa sfoggio della sue possibilità economiche, a prova di questo ti ricordo l'automobile che si è scelto, un maggiolone tutto giallo con le strisce arancioni...."

"Cosa ti ha fatto Apocalypse? A me è molto simpatica" m'interruppe Allyson..

"Per la serie Dio li fa poi li accoppia" conclusi ridendo. In effetti pensandoci bene quei due erano prorpio fatti per stare insieme anche se inevitabilmente si respingevano quando venivano a contatto.

"Come ti dicevo", ripresi catturando l'attenzione di Allyson. "in questi mesi di scuola ho iniziato a vederlo con altri occhi e ti devo dire che la mia opinione su di lui nonostante oggi è di una persona buona, generosa, simpatica e totalmente innamorata persa di te".

"Non è vero Bruce, se fosse stato come dici tu, non mi avrebbe mai offesa in mezzo a tutti, hai visto Lisa e le altre come se la ridevano alle mie spalle? Avranno pensato:- Hai visto cocca quanto è durata la tua storia? Nemmeno il tempo di spegnere un fiammifero....Ed hanno ragione, sono stata una stupida a credere alle sue parole Bruce, anche i nostri mondi viaggiano su binari paralleli, si sono scontrati più che incrociati, ma non riescono a reggere la quotidianità".

"No Allyson ti sbagli", insistetti convinto delle mie parole, "Touch ha sbagliato e ne è consapevole, lui è un po' come te, non sa affrontare le situazioni, si chiude a riccio e pensa di aver distrutto tutto con le sue mani, sai che mi ha detto prima?"

"Che cosa ti ha detto? Ripetè incuriosita "voglio saperlo".

"Dopo avermi chiesto come stavi, ha subìto in silenzio tutti i miei rimproveri per il suo comportamento e prima di andarsene mi ha detto, promettimi che riferirai ad Allyson questa frase:- dille che il coccodrillo tornerà solitario nell'ombra ed andrà ad estinguersi in solitudine".

"Che significa?" mi chiese , si vedeva chiaramente dai suoi occhi spalancati che era rimasta stupita per l'affermazione che le avevo riferito.

"Ti confesso che non sono riuscito a decifrare il suo messaggio ma non mi aspetto niente di buono; Allyson ripensaci, chiamalo e cerca di parlare con lui, tieni il mio cellulare fagli uno squillo, dagli una speranza e dai anche a te la possibilità di vivere questo amore, i litigi servono anche a rafforzare l'amore, ci si può scontrare, ma se tieni veramente a lui e vuoi continuare ad essere la sua ragazza, cerca di capirlo, con te è cambiato molto, vi conoscete da poco, non lasciare che questo brutto episodio rovini l'inizio della vostra storia. Io vi ho visto insieme, ho visto i vostri sguardi, i baci, le carezze, tutto mi dice che questo è un amore vero".

"Tu sei una brava ragazza e oggi hai mostrato a tutti la tua bellezza, perdonalo, lui ha bisogno di te".

"Non lo so Bruce, in questo momento non me la sento di vederlo o di parlarci".

"Prenditi un po' di tempo, se vuoi, ma non troppo, le sue parole mi hanno creato ansia ed inquietudine".

"Povero coccodrillo! Dove sarà adesso? Sarà da solo a leccarsi le ferite!" disse Allyson all'improvviso.

"Perché non te ne accerti , tieni" dissi porgendole il cellulare, "il suo numero è nella rubrica".

Allyson prese il telefono e scorse la rubrica, poi mi fissò con uno sguardo interrogativo:- "Bruce" esclamò "non riesco a trovarlo, come l'hai salvato?"

"Ah! Scusami" risposi, "l'ho salvato sotto idiota" conclusi.

"Bruce!", mi rimproverò garbatamente, "hai appena detto che è una brava persona".

"E te lo confermo, ma d'altra parte è anche un maledetto idiota, altrimenti non avrebbe agito come ha fatto questa mattina" puntualizzai sogghignando.

NOTA DELL'AUTORE:

GIOVEDI' 17/08/2017

Avete passato bene il Ferragosto? Spero proprio di sì, il tempo è stato benevolo e ci ha concesso delle belle giornate anche troppo soleggiate!!!!!  Che caldo!

Siamo arrivati quatti quatti al capitolo 53.

Siete insorti nei confronti di Sebastian, avete ritenuto riprovevole il suo comportamento verso Allyson, avevate ragione naturalmente ha esagerato, adesso a mente fredda se ne è accorto.

Bruce continua a mantenere la sua opinione nei confronti di quel ragazzo che ha iniziato ad apprezzare e con calma sta cercando di far ragionare anche Allyson, senza pressioni, solo parlandole dolcemente.

Secondo voi riuscirà con le sue parole ad essere convincente?

Che cosa avrà voluto dire con quella frase Sebastian? Era piuttosto preoccupato Bruce.

Purtroppo non lo saprete oggi.....seguite i prossimi aggiornamenti, gli eventi si accavalleranno e vi stupiranno.

Attendo piacevolmente le opinioni che vorrete lasciarmi, devo confessarvi che le trovo molto pertinenti ed appropriate, segno che la storia ed i suoi personaggi vi toccano da vicino e fanno scattare qualche emozione, che sia di rabbia, di felicità, di stupore, di simpatia, di pena.

Ormai avete capito quali sono i personaggi principali della storia e quelli secondari, vorrei con il vostro permesso fare un sondaggio:

 quale personaggio principale preferite e perchè .

quale personaggio secondario o di contorno ha attirato la vostra simpatia.

Il mio doveroso grazie non manca mai, non sono solo semplici parole, mi nasce dal cuore, Grazie per aver letto, per aver votato, per aver commentato, siete semplicemente meravigliosi.

Lascio a Bruce il comando di condurvi in questo capitolo e vi dò appuntamento a :

DOMENICA 20/08/2017



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