Uno stronzo dannatamente irre...

De Ginevra1213

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Martina è una ragazza che deve andare al college e appena arrivata incontra Lorenzo Ostuni, il tipico ragazzo... Mai multe

Prologo
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Immagina
Capitolo 31
Capitolo 32

Capitolo 33

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De Ginevra1213

Mi giro di nuovo a pancia in giù e continuo a pensare a Lorenzo e quello che é successo oggi. Prendo il cuscino e lo abbraccio stretto stretto con braccia e gambe mentre un piccolo urlo esce dalla mia bocca per l'eccitazione. É stato un pomeriggio meraviglioso. Continuo a perdere tempo sul telefono fino a quando non torna Giulia. Chiacchieriamo per un po di tempo e poi andiamo a dormire.
È mattina, e al contrario di tutti gli altri giorni, al suono della sveglia salto giù dal letto piena di energia e pronta ad affrontare questa nuova bellissima giornata. Dopo quello che ha fatto ieri Lorenzo mi sono calmata e ho capito che se vuole é una buona persona, ho quindi deciso di tornare a indossare la divisa, anche se ogni tanto i vestiti neri me li devo mettere, perché in total black sono veramente una figa! ( modestia a parte dicono). Io e Giulia usciamo insieme e ci ritroviamo con Sofia, Greta e Davide per fare colazione. Prima ora italiano, devo stare vicina a Lorenzo, ma é una delle poche volte che non mi dispiace. Mi siedo nel banco e dopo qualche minuto arriva anche Lorenzo che si siede di fianco a me.
L: Noooooooo
Io: Cosa?
L: Sei di nuovo in divisa!
Io: E allora?
L: E allora eri stra figa in total black! Però devo dire anche così non sei male, ti dà un aria da studentessa modello.
Aggiunge un sorrisetto malizioso all'ultima frase.
Alzo gli occhi al cielo scherzosamente pensando che questo ragazzo é oramai irrecuperabile.
La professoressa entra in classe e la lezione inizia. Non succede niente in particolare, a parte Lepri che é caduto dalla sedia senza un apparente motivo. Alla fine sono rimasta di fianco a lui tutto il giorno e mi sono trovata molto bene. É ora di pranzo e decido di andare insieme a Lorenzo, solo io e lui, ci prendiamo una pizza e ci fermiamo a mangiarla su una panchina in guardino, l'una di fronte all'altro, solo un tavolo di legno vecchio ci divide. Tra le chiacchiere e le risate finiamo la pizza e facciamo i compiti insieme. In effetti non pensavo avesse cosí tante difficoltà a studiare
L: Ma quindi la velocità é la velocità dell'agitazione delle molecole, allo stato gassoso
Io: No, per lo stato gassoso la velocità é la temperatura, perché più essa é elevata più le molecole si agitano.
L: Aaaaaaaaaa, ok ora ho capito.
Io: Bene. Abbiamo finito.
L: Bene. Grazie mille finalmente ho capito, sei molto brava a spiegare, grazie di avermi aiutato.
Io: Prego, niente di ché.
Lorenzo mi riaccompagna al mio dormitorio mentre parliamo e arriviamo davanti alla porta di entrata.
L: Grazie ancora per avermi aiutato, ho passato una bella giornata.
Io: Già, anche io. Spero ricapiterà un altra giornata così.
L:  Si, lo spero anche io.
Continuiamo a fissarci negli occhi, senza accorgermene ci stiamo piano piano avvicinando l'uno all'altra. I suoi occhi si posano sulle mie labbra socchiuse, i miei fanno lo stesso, e mi accorgo che ci sono pochi centimetri a dividere le nostre labbra. Appoggia una sua mano sulla mia vita a la fa scivolare sul fianco mentre le nostre labbra si sfiorano fino ad unirsi. Lorenzo mi tira più vicina a sé e appoggia su di me anche l'altra mano, sollevo le braccia e le appoggio sulle sue spalle per poi prendere il suo collo con le mani. Le nostre labbra iniziano a muoversi lentamente mentre entrambi desideravamo questo momento da tanto. É un bacio calmo, ma molto atteso e voluto. Io mi stacco lentamente dalle sue labbra tenedo lo sguardo rivolto verso il basso e aprendo piano piano gli occhi.
Io: Grazie della bella giornata.
Lorenzo mi lascia i finachi e fra di noi c'è di nuovo dello spazio.
L: Ci vediamo domani.
Dice, poi mi mette una mano sul coppino avvicinandosi a me per darmi un bacio sulla fronte, come l'altro giorno. Io gli sorrido e arrossisco per poi iniziare a incamminarmi verso la mia stanza sotto il costante sguardo di Lorenzo.

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