Una nuova vita

By PlandoZ

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Nick è in un momento difficile, riuscirà a venirne fuori con l'aiuto di una nuova conoscenza? More

Avvertimenti
Prologo
Il tuo nome?
Miracolo?
Aggressione
Ululatori Notturni
Vendetta e rabbia
Bentornata
Per te solo disprezzo
Insubordinazione
Casa dolce casa
Modulo d'iscrizione
Fraintendimenti, menzogne e minacce
Inizio dell'addestramento
Divano
Fine dell'addestramento?
FLASHBACK - Una multa di troppo (Prima parte)
FLASHBACK - Una multa di troppo (Seconda parte)
FLASHBACK - Una multa di troppo (Terza parte)
FLASHBACK - Una multa di troppo (Quarta parte)
FLASHBACK - Una multa di troppo (Quinta parte)
Rapimento
Una serata inaspettata (Prima parte)
Una serata inaspettata (Seconda parte)
Ritorno a Bunnyburrow
Regolamento dei conti (prima parte)
Arrivo a Wyndham
Jessica (Prima parte)
Jessica (Seconda parte)
Jessica (Terza Parte)
Sotto accusa (Prima Parte)
Sotto accusa (Seconda Parte)
Mostro (Prima parte)
Mostro (Seconda parte)
Mostro (Terza parte)

Fiducia

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By PlandoZ

Nick e Judy si diressero in centro a Downtown e si resero conto che in quel periodo di crisi trovare un lavoro era più arduo del previsto.


Nick si voltò verso di lei "Sei mai stata arrestata?"


"Perchè questa domanda?" Chiese perplessa Judy.


"Perchè se non ti troviamo niente qua volevo provare a chiedere al mio capo se ha qualcosa da farti fare in centrale, ma devo saperlo se qualcuno la dentro ti conosce"


Capita la motivazione la coniglietta rispose "Si, un poliziotto ciccione mi beccò a rubare in un negozio di dolci, mi pare fosse un ghepardo, era dolcissimo si fece riguardo ad ammanettarmi per paura di farmi male, poi gli feci degli occhioni tristi e una volta allontanati dal negozio mi lasciò andare"


"Ah Clawhauser siamo più simili di quanto avessi mai creduto" pensò la volpe tra sè e sè.


"Ehm, non finirà nei guai per averti detto questo vero?" Judy era preoccupata di aver parlato troppo.


"No non ti preoccupare, Clawhauser è semplicemente bonaccione, è sufficiente che l'animale da arrestare sia tenero che gli va in pappa il cervello"


"Non sono tenera" Disse contrariata la coniglietta.


"è vero" Rispose allora lui con un ghigno sulla faccia "Sei tenerissima" Dio quanto si divertiva a istigarla, con Jessica non poteva, pena se lo faceva delle violente gomitate sui fianchi, a parte per il nomignolo Carotina, quello per qualche motivo gli andava bene "E anche carina" Aggiunse poi.


"Che cavolo ti parlo a fare?" Disse Judy prima di voltarsi per non mostrare il lieve rossore comparso sulla faccia, poi si diresse verso un negozio di frutta e verdura "Proviamo li?"


"Bè se non trovi lavoro nemmeno li dentro ci rinuncio, in fondo non eri una campagnola?"


Quando fece per entrare Judy si paralizzò, le tremavano le gambe tanto che per un attimo pensò che sarebbero crollate da li a poco, non era possibile una sfiga del genere, non poteva averla trovata proprio li, con ottanta milioni di conigli a disposizione proprio lei.


Nick si avvicinò e vide che davanti a Judy ci stava una coniglia identica a lei, se non per gli occhi azzurri, su di una sedia a rotelle ed entrambe si fissavano con gli occhi spalancati, ma i sentimenti che provavano erano diversi, una delle due era ricolma di gioia e stava per mettersi a piangere, l'altra aveva il terrore di essere stata riconosciuta, dopo qualche secondo di silenzio che a Judy parvero secoli questa si voltò e cominciò a correre in direzione opposta.


"No asp..." La coniglia si agitò troppo sulla sedia che traballò pericolosamente cadendo a terra.


Nick si avvicinò e dopo aver raddrizzato la sedia la aiutò a rimettercisi sopra.


"Grazie"


"Di niente, immagino che tu sia Sofia giusto?" Ormai era inutile girarci tanto attorno, l'aveva riconosciuta.


"Era proprio lei allora. Perchè non è tornata a casa?" L'avrebbe voluta seguire ma la volpe gli si parò davanti.


"Aspetta, non è ancora pronta per tornare, non hai idea di cosa ha passato per tutti questi anni"


Sofia squadrò la volpe con aria sospettosa "Ok, intanto dimmi chi sei tu, e come conosci mia sorella?"


"Sono un agente di polizia" Le fece mostrando il distintivo "Mi chiamo Nick Wilde sto cercando di aiutarla e penso di poterla convincere a tornare a casa, ma ora è troppo presto, mi ha raccontato di cosa ti è successo e si sente responsabile, so che è stata una volpe a ridurti così ma ho bisogno che mi dai fiducia, vedrai che saprò convincerla a tornare, ma se ora vai da lei mi complicherai solo il compito"


"Nonostante quello che mi ha fatto Gideon non ho mai avuto pregiudizi contro le altre volpi, non era giusto, fai in modo che continui ad essere così" Poi continuò "E fai in fretta, non so per quanto potrò tenere un segreto del genere coi miei"


"Grazie, non preoccuparti, farò prima che posso"


A questo punto la coniglia rizzò le orecchie "Adesso va da lei, la sento piangere"


Nick si congedò con una stretta di zampa e corse verso la direzione in cui era scappata Judy trovandola appena dietro l'angolo seduta sul marciapiedi a piangere.


"Che dovrei fare ora? Verranno a cercarmi, ma io non..." Non riuscì a finire la frase "Tutte le cose che ho dovuto sopportare per stare lontana da loro, tutto per niente"


Nick decise di fare l'unica cosa che poteva consolarla, la prese tra le braccia e le sussurrò all'orecchio "Tranquilla piccola, non temere, ci ho parlato io con tua sorella, non dirà nulla a casa e comunque quel che è fatto è fatto, quando ti sentirai pronta a tornare lo farai"


"Grazie" Judy si strinse ancora di più alla volpe che capita la situazione per quel giorno decise di smettere e tornare a casa.


Arrivati a casa fecero una breve cena "Dovresti tornare a casa tua, a Bunnyburrow"


"Perchè ora mi dici così?" Judy non capiva "Perchè hai cambiato idea?"


"Perchè non voglio che ti accada nulla di male, come a Jessica, questa città è tutto tranne che sicura"


"Che vuoi dire?"


"Quel giorno di tre mesi fa la stavo accompagnando in stazione, doveva andare a trovare i suoi, poi arrivò una chiamata, mentre scendeva dall'auto, un tasso stava rapinando una banca e aveva ostaggi, lei salì subito a bordo nonostante gli dissi di non andare, non era equipaggiata a dovere, ma la sua cocciutaggine era infinita e mi toccò accettare anche quando partì all'inseguimento, il rapinatore aveva ucciso tre ostaggi poi si era dato alla fuga, solo noi due lo inseguimmo" Da qui in poi la voce della volpe si riempi di amarezza.


"Lei era davanti a me e quando il tasso voltò l'angolo del vicolo lei gli andò dietro e nel momento che lo superò mi guardò preoccupata dandomi uno spintone e facendomi cadere dietro al muro, in quello stesso istante sentì lo sparo, io cadendo battei la testa e ci misi qualche secondo a capire cosa fosse successo, quando mi alzai lei era a terra, qualcuno aveva sparato al tasso che giaceva morto e poi aveva colpito anche lei, in quei secondi di stordimento che avevo avuto era scappato"


"Ci penserò su, ma non ti prometto niente, non sono ancora pronta a tornare"


"Lo so, ma ne discuteremo domani, andiamo a dormire"


La curiosità di Judy prese il sopravvento "Hai detto che siete solo amici, perchè vivete assieme?"


"Vivere in affitto a Zootropolis non è per niente facile e vederla farsi fuori mezzo stipendio ogni mese solo per quello mi faceva soffrire, io avevo una casa tutta mia e lei non riusciva a mettersi da parte niente, non era giusto, tutto qui"


Non ci misero molto ad addormentarsi, ma il leggero sonno di Nick era destinato a durare poco, Judy aveva un'altro dei suoi incubi e i suoi movimenti bruschi sul letto avevano svegliato la volpe che si ritrovò costretto ad usare lo stesso metodo dell'altra volta.


Mentre posava delicatamente la zampa sulla testina cominciò a pensare alla giornata appena passata, era in dubbio di aver fatto o meno la cosa giusta, non sapendo se forse fosse stato meglio che Sofia parlasse con la sorella, senza accorgersene calcò troppo la zampa sulla testa di lei che, ormai sveglia, lo fissava attònita.


Quando Nick se ne accorse fece per tirare indietro la zampa che fù prontamente fermata da quelle di Judy.


"Ti prego, non fermarti, è così bello" Detto questo si portò la zampa della volpe sul muso "Ne ho bisogno, di te, adesso"


"Non è di me che hai bisogno" Disse sottovoce la volpe "Non posso darti ciò che vuoi"


"Per via di Jessica?"


"No, non ti ho mentito, eravamo solo amici"


"E allora perchè non vuoi? Mi mentivi quando dicevi che ero carina? Era tutto uno scherzo per te?"


Nick si rese conto che la situazione stava per sfuggirgli di mano e più lei andava avanti più lui sentiva l'impulso di saltargli addosso, doveva chiuderla li.


"No, per me sei bellissima, ma sono più che convinto che non lo pensi veramente e che dopo tutto quello che hai passato farlo con me, con una volpe, è l'ultima cosa di cui hai bisogno"


"Non spetta a te decidere cosa è più giusto o no per me, non sono una cucciola, so quello che voglio, sei stato tu a farmi quella cosa e a mettermi tutta questa eccitazione, io lo voglio e so che è lo stesso anche per te, lo vedo che non sei sincero, quindi se hai intenzione di portare avanti questa farsa non starò qui un minuto di più" Poi cominciò a fissarlo con quei stupendi occhi viola che pian piano si fecero largo nella sua testa demolendo quel muro che aveva cercato di erigere tra di loro.


"Guardarmi in quel modo è come sparare sulla croce rossa, non ti vergogni Judy Hopps?"


"Sono pronta a fare di tutto per convincerti, e adesso uniamo i letti e non rompere, hai detto che avrei deciso io come ripagarti, quindi taci e togliti quei vestiti" Detto questo cominciò a spogliarsi senza aspettare una risposta dalla volpe.


Nick a quel punto non potè più controbattere e si arrese accontentandola, non c'era amore quella sera ma solo una vogliosa coniglietta e una volpe che si chiedeva quanto potesse essere eccitante la cosa.


I vicini furono tentati più volte di chiamare la polizia a causa delle urla che provenivano dall'appartamento della volpe "Santodio coniglietta fai piano o qualcuno chiamerà la polizia e mi toccherà arrestarti per disturbo della quiete pubblica"


Dopo due ore si presero la libertà di fare una pausa per una doccia e riflettere su quello che era appena accaduto.


Judy uscì dal bagno, aveva avuto tempo per pensare e si decise che era ora di raccontargli tutto, anche se nel migliore dei casi volesse dire essere cacciata di casa o peggio arrestata, e non voleva nemmeno pensare allo scenario peggiore, ma non poteva più mentirgli così, doveva dirglielo o non sarebbe stata in pace con se stessa, fece per chiamare Nick quando il cellulare della volpe cominciò a squillare quindi lui andò verso la sala da pranzo "Chi cavolo chiama alle due della mattina?"


Judy sentì qualcosa cadere e quando andò a controllare Nick era di spalle col capo chino e delle lacrime a bagnargli il volto, il telefono a terra con la chiamata che si interrompeva in quel momento.


"Nick, che succ...?"


"Era l'ospedale, hanno detto di andare la subito"




Note

Ciao a tutti, ho aumentato un pò lo spazio tra una frase e l'altra, mi sembravano un pò troppo attaccate, ho sistemato anche i precedenti capitoli  


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