Fiori di Ciliegio || Fedez FF

By EmeraldBar

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Lui è il sogno di molte, geniale, sulla cresta dell'onda. Lei infinitamente normale. Lui calca palchi e scriv... More

1. Piano B
2. Vite Parallele
3. Parole & Cicatrici
4. Un' esplosione di colori in testa
5. E cosi com'è iniziata doveva finire
6. Inaspettato
7. Un po' di presa bene
8. Mc Losco
9. Il panorama è bellissimo
10. Zucchero Filato
11. La paranoia è la mia segretaria personale
12. Best Friends
13. Qualcosa da recuperare
14. Andata senza ritorno
15. Piano di fuga
16. Una notte insonne
17. Non è un addio
18. Tè caldo a colazione
19. Notifiche Whatsapp
20. Come due ragazzi normali
21. Un ragazzo d'oro
22. Mezze verità
23. E poi, Ciak si gira!
24. Tre di notte
25. Fragili
26. False Aspettative
27. L'hai voluto tu
28. Gold Digger
29. Fumo dolciastro
30. Gli opposti si attraggono ma amano i propri simili
31. E' quasi magia
32. Il mio inferno è un Hotel
33. Moet Sciandon Moet Sciandon
34. Privilegiato
35. Comunque andare
36. Ora tocca a te
37. Brivido
38. In bilico
39. Cena a sorpresa
40. Senza parole
41. The Club
42. Un tappeto di nuvole viola
43. Jacuzzi
44. Circolo vizioso
45. Spaccacuore
46. Dettagli
47. Portami con te
48. Il tempo non conta
49. Le piccole cose
50. Sensi
51. Fiori di ciliegio
52. Le paure che hai
53. Confessioni
55. Supereroe
56. Moleskine
57. Solo per una sera
58. Capo-Danno
59. Vecchie abitudini
60. Bottiglie Rotte
61. Nessuna canzone d'amore
62. Controtempo
63. Non mi scorderò

54. La finale

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By EmeraldBar

VIOLA

Vorrei catapultarmi direttamente al 25 dicembre, non perché io ami così tanto il Natale – anzi da sempre mi mette addosso una dose non indifferente di malinconia – ma perché non sopporto più le folle inferocite che infestano i Centri Commerciali alla ricerca del regalo.

Sembra che anche l'aria che respiro ormai mi stressi. Ok lo ammetto, la colpa non è solo di ciò che mi circonda, no il problema principale è dentro di me. Sono triste, da morire. Stasera c'è la finale di XF, e se dopo il comunicato stampa della mia "assunzione" sembrava fondamentale per Federico che io partecipassi a questo evento, ora sembra che non gli interessi minimamente che io ci sia.

Dopo quell' anonimo Buona Giornata non ha più dato segni di vita. Cerco di non pensarci, ma il mio cuore e tutti i media del mondo sembrano ricordarmi della sua esistenza ogni minuto della mia giornata.

"Sì, ci vediamo per le 20.30 a casa di Bea...No, non vengo prima, ho dei giri di fare... Ok prendo io qualcosa da portare..." – perdo il filo della discussione con Ale perché intravedo in lontananza un uomo abbastanza corpulento vicino alla mia macchina – "...Aspetta un attimo!"

Cerco di arginare il fiume delle parole della mia amica perché vedo che si è letteralmente appoggiato con la spalla allo sportello. Non capisco cosa stia facendo. Allungo il passo, cammino impettita come se fossi la persona più coraggiosa al mondo. Gli arrivo giusto alle spalle, ma lui distratto dalla confusione del traffico romano non se ne accorge. Gli picchietto sulla schiena.

"Mi scusi ma lei cosa starebbe facendo poggiato qui. Questa è la mia macchina"

Si gira, barba corta e un'espressione da finto duro che si scioglie subito in un sorriso timido. Lo riconosco all'istante, rimango a bocca aperta.

"...Ehi si può sapere che cosa succede?"

La voce della mia amica arriva forte e chiaro come fosse in vivavoce a ricordarmi che non avevo nemmeno chiuso la chiamata. La saluto velocemente e ripongo il cellulare in tasca.

"Tu devi essere Viola, piacere Alessandro"

Allunga la mano per presentarsi ed io rimango lì come una scema per qualche istante prima di stringergliela. So benissimo chi è e proprio per questo la mia salivazione si è ridotta a zero.

"Cosa ci fa qui?"

"No, non darmi del lei ti prego. Comunque sono venuto a prenderti, abbiamo un aereo tra un po'!"

Un aereo, fermi tutti. Ho un déjà-vu.

"Io non ho nessun volo in programma per la giornata di oggi veramente!"

"Perché non guardi bene la posta!"

La mente mi rimanda immediatamente l'immagine di me stessa stamattina che esco di corsa da casa, prendo dalla cassetta della posta un malloppo di buste e le infilo velocemente in borsa, ripromettendomi di controllarle appena uscita dal lavoro.

Frugo velocemente tra il pandemonio di oggetti e trovo la mazzetta di carte. Velocemente le scorro una ad una, fino a trovare una busta con l'intestazione dell'etichetta discografica. L'apro velocemente, faccio scorrere il foglio dall'interno appena oltre il bordo e riconosco subito una carta d'imbarco per un volo con destinazione Milano. Alzo gli occhi e incontro quelli dell'uomo di fronte a me.

"Aveva paura che tu non vedessi la posta stamattina, perciò mi ha mandato a controllare e nel caso a consegnarti direttamente il biglietto. Pronta?"

Lo guardo incredula. Non ci credo, sta succedendo di nuovo.

"No che non sono pronta. Sono appena uscita dal lavoro, non ho niente con me"

"Mi ha detto che non ti servirà!" – guarda l'enorme orologio al polso – "Ma se hai bisogno di qualcosa in particolare hai qualche minuto"

Salgo le scale del palazzo a due a due rischiando di slogarmi la caviglia un paio di volte. Maledetta fobia per gli ascensori. Apro la valigia e metto dentro alla rinfusa dei cambi che possano essere consoni alla serata che mi aspetta, ma lo faccio senza il minimo criterio.

Siamo seduti sull'aereo, il viaggio per Milano durerà un'ora e poco più. Accanto a me Alessandro Tamborra, per gli amici Tambo, il secondo bodyguard di Fedez.

Mi ha ignorata e al primo richiamo corro come se non stessi aspettando altro da giorni.Il che è vero, ma potevo dimostrare un minimo di carattere in più.

Ma ha mandato persino la sua guardia del corpo a prenderti! Non lo giustificare, sono giorni che ti ignora.

Avrà avuto degli impegni, e magari anche lui sta tentando di metabolizzare cosa è successo a Capoverde! Si mettendo di continuo post su quanto stia bene con la sua fidanzata!

Oh taci!

Cerco di zittire la discussione in atto nella mia mente. Tanto ho deciso di andare, quindi mi beccherò tutte le conseguenze del caso e basta. Scrivo un messaggio ad Ale, dicendolo che stasera non andrò da Bea. I dettagli glieli spiegherò più tardi, ora sento solo il bisogno di scaricare la tensione accumulata in questi giorni abbandonandomi a questo comodo sedile.

        __________

Scorro con le dita le etichette dei vari prodotti del bagno. E' incredibile ci sono esattamente tutti quelli che uso io, persino una crema per i capelli che compro vicino casa mia e che non credo facciano a Milano. Non so cosa giri nella mente di Federico ma di sicuro mi ha osservato bene e questo pensiero mi rallegra. Dedico che un bel bagno caldo spazzerà via i residui di tensione.

Torno in camera e ammiro il bellissimo vestito color panna appeso alla gruccia. E' lungo, con degli spacchi laterali, luminoso. Chissà se l'ha scelto proprio lui. Spero mi stia bene, non ho molta scelta su cosa indossare.

Mi chiedo se sarò all'altezza di tutti coloro che saranno lì e mi sale un'ondata di panico. Un leggero ma insistente picchiettare sulla porta mi riporta alla realtà. Strano, non sapevo di star aspettando qualcuno.

Non faccio in tempo ad aprire la porta che una nuvola di profumo dolciastro mi avvolge, metto a fuoco una deliziosa ragazza dai capelli rossi che tiene in mano due mini trolley.

"Dobbiamo sbrigarci è tardissimo. E Federico odia i ritardatari. Fammi vedere il vestito presto!"

Benvenuta, io sono Viola, piacere di conoscerti. Tu sei? Come mai sei qui? Perché conosci Federico?

La guardo studiare attentamente il capo appeso all'esterno dell'armadio. E' alta e minuta, e quella mise total black la fa sembrare fragile come un bicchiere di cristallo. Inizia a frugare nelle piccole valigie che ha tirato fuori dai trolley e poggiato sul letto. Resto in piedi a distanza di sicurezza, non so cosa aspettarmi.

"Bingo!"

Si gira facendo una mezza piroetta, tiene in mano delle palette di trucco e mi guarda sorridente come se avesse appena trovato qualcosa di molto prezioso. Mi accorgo solo ora dei tatuaggi colorati, ne ha ovunque. Mi fa segno con la mano di avvicinarmi a lei.

"Questo color bronzo è perfetto con il tuo incarnato"

Rimane a fissarmi il viso a distanza tenendo una mano sotto il suo mento, come fossi un quadro o un insetto misterioso. Non so perché ma la lascio fare, non mi ritraggo.

"Scusami non mi sono nemmeno presentata, sono Serena e sono qui per renderti uno schianto!"

"Ah menomale!"

Si rimette subito ad armeggiare con le sue cose come se io non ci fossi. Mi siedo sul letto e studio la situazione nella quale mi trovo. Il vestito appeso alla parete a ricordarmi perché sono qui.

Di nuovo sento bussare alla porta e vedo Serena saettare in quella direzione. Quanto ci hai messo?! Sta palesemente parlando con qualcuno, ma non ho il coraggio di sapere con chi. Mi passo una mano tra i capelli e aspetto solo che girino insieme l'angolo.

Una massa di ricci biondi impazziti fanno da cornice al viso tondo di Manuela, quella che si è appena presentata come la mia hair stylist. Beh una hair stylist ed una truccatrice, chi non ne ha?

Le due sono una macchina da guerra, si muovono in perfetta sincronia tra di loro e diversamente da quello che mi aspettavano non mi domandano nulla ne' parlano di affari loro. Non sono due civette come mi aspettavo. Ora capisco perché Federico le abbia scelte.

Penso entrambe abbiano finito il loro lavoro, Manuela si mette alle mie spalle e con le mani da gli ultimi ritocchi alla mia chioma. Serena mi da' gli ultimi tocchi con il blush.

Parlottano tra di loro sugli ultimi dettagli e mi stanno dando sui nervi, perché voglio guardarmi. Sono una persone fondamentalmente insicura, penso non mi stia bene tutto, tanto meno se si parla di trucco e capelli. Ed il fatto di essere sistemata da altre persone senza nemmeno potermi guardarmi allo specchio mi da ansia. Nonostante loro due sono delle professioniste, ho delle riserve sono una pesantona lo so.

"Io dire che è proprio come ci ha chiesto!"

"Ha chiesto chi?"

Mi intrometto nel loro dialogo

"Federico!"

"E cosa avrebbe chiesto scusami?"

"Che la tua bellezza naturale non fosse intaccata da niente. Niente di superfluo"

"Dai vieni che infiliamo il vestito"

"Devo spogliarmi?

"Non so vuoi lasciare i leggins e quella canottiera da sciatta sotto questo vestito Dior?"

"DIOR?"

Serena sfila il vestito dalla gruccia e me la lancia. Leggo chiaramente il marchio. Quanto cavolo costerà?! Non posso indossarlo. E' troppo. Imbranata come sono potrei urtare ovunque e rovinarlo. Federico non potrebbe più rinconsegnarlo.

Non mi rendo nemmeno conto di aver pronunciato l'ultima frase dei miei pensieri a voci alta.

"Riconsegnarlo?"

Lo dicono all'unisono e scoppiano a ridermi in faccia.

"Tu sei pazza"

Serena mi aiuta ad indossarlo, mentre Manuela cerca di girare lo specchio verso il centro della stanza così che io possa vedermi per intero.

"Questo abito è tuo, figurati se il nostro boss noleggiasse un vestito per te!"

"Perché chi sarei?"

"Beh una collaboratrice preziosa, e non una qualunque visto che ci ha spedito qui in fretta e furia direttamente dal Forum"

"Cioè siete venute qui dai camerini?"

"Si"

Mi guardano, nemmeno tanto sorprese. Ha mandato due persone dello staff di XFactor per me, qui in hotel. E' completamente pazzo, glielo devo dire. Devo ammettere che la cosa mi lusinga, e non poco. Ammesso ciò c'è da dire che Fede non sappia proprio cosa significa mantenere un profilo basso.

"C'è anche un biglietto!"

Serena mi lascia il biglietto tra le dita e si allontana subito per lasciarmelo leggere nella mia privacy.

Siccome so che sei un' imbranata cronica e avresti finito per ridurlo in brandelli, ho evitato di noleggiarlo e te l' ho comprato direttamente.
Sarai perfetta, non aver paura.
Ti aspetto
Fede

Scemo. Come si fa a non adorarlo. E poteva essere  anche un vestito da due euro, perchè la cosa più preziosa è questo bigliettino che ho tra le mani.

"Voilà!"

Mi ritrovo improvvisamente davanti lo specchio e ...wow. Mi pesa quasi ammetterlo ma, mi piaccio. Queste due pazze sono riuscite a fare un ottimo lavoro.

Il mio viso è luminoso, non appesantito da nessun mascherone. Sono quella di tutti i giorni, ma qualcuno ha saputo valorizzare i miei pregi e nascondere i miei difetti. I capelli sono sciolti e leggermente mossi, sembrano naturali.

Mi giro e continuo a guardarmi, il vestito è stupendo. Lungo fino ai piedi, con dei spacchi laterali lunghi quasi tutta la gamba. Una profonda scollatura praticamente simmetrica avanti e indietro, lascia coperte le mie braccia e le mie spalle e lascia che s'intraveda tutto il resto.

Ottimo gusto Federico, non ne sbagli una.

"Ora esercitati a camminare un po' però, non sembri una abituata a stare su quei tacchi vertigonosi"

Guardo Manuela un po' irritata, ma capisco al volo che il suo non è un commento denigratorio quanto piuttosto un consiglio. Alzo il vestito lasciando che i tacchi escano allo scoperto. Ha ragione ho davvero bisogno di esercitarmi.

Per le 20.00 dobbiamo stare al Forum, non ho la minima idea di chi mi venga a prendere, nemmeno loro due lo sanno. Sicuramente non sarà non Federico. Ho seguito tutti gli aggiornamenti sui vari social ed ho visto che è indaffaratissimo, prove, ritocco del trucco, microfoni.

E lei sempre presente, affianco a lui. E' la sua donna ed è normalissimo lo so, ma non ci posso fare niente se questo dettaglio getta una bella ombra sulla serata. Posso essere luminosa, bella, agghindata quanto mi pare ma so che non saremo io e lui come al solito, no. Saremo io e lui e tutto il suo ambiente, quello che mi fa paura, quello che spesso me lo fa sembrare diverso. E poi ci sarà lei al suo fianco. Ma è inutile ora buttarsi giù.

"Servizio in camera"

Una voce ovattata arriva dal corridoio. Servizio in camera? Non l'ho chiesto! Guardo le ragazze che mi fanno gesto di non sapere nulla. Mi sfilo i tacchi, alzo il vestito per i lembi per evitare di inciampare ed apro la porta velocemente. Ormai mi aspetto di tutto.

"ROOOOOSBO"

Il complimento di Denny non è propriamente di quelli più eleganti, però mi ricorda i momenti spensierati a cui ho assistito di Fede con i suoi amici, al suo essere in fondo un ragazzo come tanti, quindi è più che gradito.

Mi abbraccia fortissimo facendomi girare. Il solito pazzo. Improvvisamente sento un'ondata di allegria e calore umano avvolgermi, ne avevo esattamente bisogno in questo momento. Penso sia proprio qui per traghettarmi verso la serata che mi aspetta. Sono contenta che Federico abbia pensato a lui, sapeva già che mi avrebbe aiutato a non sentirmi un pesce fuor d'acqua.

________

"Pronta?"

Guardo il viso sorridente e gioioso di Denny e mi dico che non potrò poi andare così male. Ce la posso fare. Mi mostra il braccio aspettando che io infili il mio, e non posso non pensare che da quando conosco Federico la mia vita sembra costellate da una serie infinita di dejavu. Ma diversamente dall'ultimo ingresso trionfale fatto insieme questa volta so già preparata su ciò che troverò. So già che ci sarà lei affianco a lui.

Il corridoio si apre su una grande stanza, una specie di sala. Credo sia il backstage, siamo ad un passo dal palco. Lo vedo subito lì, in mezzo a tutte quelle persone, i video non rendono giustizia a lui che indossa questo smocking rosso. E' la perfezione.

Vorrei corrergli incontro e dirgli che sono venuta, ma so che non è il caso. Una ragazza gli sta sistemando il microfono e sono gelosa che gli stia così vicina, che lo sfiori di continuo. Poi la vedo avvicinarsi a lui, stretta in dei micro pantaloncini di pelle rossa e nera, e le gambe lunghe scoperte. Chiara. E' bellissima anche lei, perfetta per lui. Con le lunga dita affusolate fa segno alla ragazza dello staff di allontanarsi e si fionda sulle labbra del suo ragazzo. Il mio stomaco si sta arrotolando su se stesso, al pari passo delle loro lingue.

Varchiamo l'ingresso dello stanzone, Denny saluta in generale i presenti, ma c'è troppa gente perché lui da li giù ci noti. Prende al volo da un vassoio un calice di quello che credo sia champagne e me lo passa. Credo possa essermi molto utile, a parte lui non vedo nessun viso amico per il momento.

"Se non fossi venuta Federico avrebbe dato di matto!"

Risento mentalmente la frase appena sussurratami da Denny. Mi bagno appena le labbra con quel liquido frizzantino.

"Mi ha dato poca scelta, ha mandato i suoi scagnozzi a prelevarmi!"

"Altrimenti non saresti venuta?"

Sposto lo sguardo su Federico e Chiara, si sorridono. Sono perfetti insieme.

"Forse no!"

"Non lo avrebbe permesso, ci teneve troppo che tu ci fossi"

"Si vede!"

Denny segue la traiettoria del mio sguardo e arriva dritto sulla coppia del momento. Non sembra disturbato come me alla loro vista. Mi guarda di sguincio, sorride come se sapesse qualcosa che a me sfugge.

"Dettegli credimi!"

"Lei deve essere Viola"

"Luciana, ma buona sera"

Denny non mi lascia rispondere e stritola la signora in uno dei suoi calorosi abbracci. La famosa nonna di Federico è davanti ai miei occhi, esiste davvero ed è esattamente come appare sullo schermo. Ma soprattutto sa chi sono, e questo non mi fa essere propriamente tranquilla.

"Esattamente, Viola in carne ed ossa"

"Piacere signora"

Allungo la mano per presentarmi, lei la prende e la tiene tra le sue. Sono calde e leggermente callose, quelle di una donna che ha lavorato tutta la sua vita. Mi guarda come solo una nonna sa fare e mi sento subito a mio agio con lei. Come fossimo nel tepore di una casa e non nel Forum di Assago alla finale di XFactor. Denny viene rapito da una ragazza strizzata in un tubino nero e ci lascia da sole.

"Non avevo dubbi che tu fossi Viola. Federico mi ha parlato molto di te" – siamo ancora mani nelle mani, continuo ad ascoltarla affascinata dalla sua dolcezza - "Ed ho visto subito come ti ha guardata appena sei entrata!"

Tutto il suo viso sorride, anche i suoi occhi vispi. Non so davvero cosa risponderle ma penso che stia prendendo un gran granchio. Federico non mi ha notato affatto e se l'ha fatto non penso sia stato così sconvolto dal mio arrivo.

"Lo so che starai pensando che ti sta ignorando. Ma credimi non è così. E' mio nipote, l'ho visto crescere e lo conosco come le mie tasche!"

Le sue parole mi sorprendono così tanto da togliermi il dono della parola. Vorrei tanto che stesse dicendo la verità.

"Pochi giorni fa gli ho fatto i Tarocchi, lo sai che lui è superstizioso sì?!"

Annuisco non sapendo cosa risponderle.

"Beh è uscita proprio la carta..."

"Di cosa parlate di bello?"

La sua voce mi fa sussultare, ero così presa dalla conversazione con nonna Luciana che nemmeno mi ero accorta della sua presenza. La sua mano mi brucia sulla spalla, attraverso la stoffa del vestito.

"Di te!"

"Nonna non starai sputtanandomi vero?"

"Federico non si dicono queste parole"

"Scusami, me la lasceresti?"

"Solo se la tratti come merita!"

Federico mi prende per mano e mi porta verso una zona tranquilla.

"Sei venuta!"

"Avevo alternative?"

Non mi risponde, allunga una mano e mi sfiora la guancia. Ho come l'impressione che tutti ci stiano guardando anche se so che non è così.

Questa paura mi fa indurire e lo stesso deve aver fatto la mia espressione. Proprio come pochi notti fa quando ho frenato il suo entusiasmo. Lui ha percepisce il mio cambio di rotta e rivedo di nuovo nei suoi occhi quella scintilla scura. Non capisco se sia tristezza o rabbia, fatto sta che anche il suo atteggiamento cambia. E dopo un inespressivo grazie di essere venuta mi lascia lì come una stupida.

Girovago alla ricerca di un viso amico e scorgo in lontananza Denny e Luca. Li raggiungo velocemente e mi unisco a loro per un brindisi veloce.

"E' nervosissimo!"

"Già!"

Seguo gli sguardi dei due e arrivo alla scena più classica del mondo. Una mamma che incoraggia suo figlio. Tati sta tenendo la spalla di Federico e gli sta sussurrando qualcosa, ha un'espressione dolce ma al contempo decisa. Ci sono sempre grandi donne dietro grandi uomini, e penso che lei sia una delle armi segrete di Fedez.

"Sempre a complottare voi due, e mi state plagiando anche la Viola"

Chiara appare in tutto il suo splendore, non so se lo fa apposta ma ha un sorriso disarmante. E' così perfetta e mi fa sentire così insignificante.

"Vieni, andiamo a prendere posto"

Guardo Denny cercando di chiedergli una spiegazione con gli occhi, ma lui fa spallucce e mi lascia nelle mani della mia (inconsapevole) rivale.

   _______


Il Forum è stracolmo, è qualcosa di così magnifico che sembra impossibile mantenerne esattamente la memoria in testa. Migliaglia di luci brillano in questa enorme arena dove si respira l'eccitazione per un evento atteso a lungo da tantissime persone. Mai avrei pensato in vita mia di assistere ad uno show del genere, soprattutto in una posizione privilegiata. Mi guardo i piedi e mi fermo a contemplare la stoffa preziosa del mio abito. Sembra davvero un sogno.

Chiara sta facendo foto e rilasciando interviste e dichiarazioni a destra manca nonostante siamo a credo una manciata di minuti dall'inizio della serata. Sono sola, ma non mi ci sento, chiudo gli occhi e respiro a pieni polmoni l'atmosfera frizzante che mi circonda.

"Bella sensazione vero?"

Una voce femminile interrompe i miei pensieri, apro gli occhi e mentre il mio cervello la identifica mi sento una cretina per ciò che stavo facendo.

"Vorrei dirti che penso tu sappia benissimo chi sono, ma ho paura di passare per un'esaltata!"

"Ma no, assolutamente signora"

"Chiamami Tati ti prego!"

"Allora come ti sembra?"

"Beh stupendo!"

Incredibile stiamo parlando come se ci conoscessimo da tempo. Apprezzo non poco questo suo approccio, mi ha messo a mio agio nonostante mi stiano sudando le mani. E' pur sempre la mamma di Fedez, Federico, il mio idolo, il ragazzo per il quale ho perso la testa. Chissà cosa gli avrà raccontato di noi, spero non troppo. Solo al pensiero muoio di vergogna.

"E di lui?"

"Lui chi?"

"Federico!"

Oddio perché lo chiede a me, vorrei sprofondare e sparire da questo dialogo invece sono costretta a restare e a formulare qualcosa di sensato.

"Beh credo sia ovviamente un po' nervoso, e..."

"Eccomi"

Chiara è tornata, salvandomi involontariamente da una conversazione che non avrei saputo sostenere.

"Ti sta benissimo!"

Mi guarda da capo a piedi, concludendo con un segno di approvazione.

"E' un cavolo di peccato dovrai riconsegnarlo, sembra fatto su misura per te"

Ok, non potrò più metterlo in sua presenza. Non che io abbia in programma di trascorrere delle serate con lei. Ma avrei preferito che Federico gli dicesse la verità ossia che lui questo vestito lo ha comprato per me. Non è stato ne' un noleggio ne' un dono provvisorio della casa per pubblicizzarlo. Non so perché ma credo non la prenderebbe bene a saperlo ora.

"Non avevo dubbi che le sarebbe stato d'incanto, Federico ha dei ottimo gusti!"

"Anche se aveva dimenticato che una donna per una serata così non può truccarsi e farsi capelli da se'"

Quindi Serena e Manuela sono state una sua idea. Beh è stato carino da parte sua.

"Evidentemente è cosciente che esistono diverse categorie di donne"

Perché ho l'impressione di essere in mezzo ad un battibecco tra suocera e nuora? Il tono di Tati è stato così perentorio. Non credo che Chiara l'abbia presa così male ma comuque la situazione è fortemente imbarazzante. Spero non vadano oltre. Mi guardo intorno sperando che qualcuno venga a salvarmi. Dietro alcuni ragazzi della sicurezza che circondano il palco vedo apparire Luciana, portata sottobraccio dal papà di Fedez e Chiara, la cugina-assistente.

Niente, non manca più nessuno proprio. Che fortuna!

Mentre nonna Luciana mi dispensa grandi sorrisi, Tati mi presente agli altri. E' così inizia lo show, con me seduta in prima fila insieme tra le donne più importanti nella vita del ragazzo di miei sogni.

Durante lo show Federico ogni tanto riesce addirittura a dirci qualcosa, sembra impossibile in quell'inferno ma sua mamma lo capisce sempre al volo. E' un insicuro totale, ne sto avendo conferma. Senza la sua famiglia qui a supportarlo credo che questa serata non sarebbe stata altrettanto facile per lui.

Ogni tanto si gira e basta, senza parlare. Lo sguardo enigmatico come a voler lanciare chissà quale messaggio. Non riesco a capire mai se stia guardando me, Chiara o la mamma. Anche se a volte potrei giurare di aver incrociato il suo sguardo con annessa capriola del cuore nel mio petto.

Parte il video di presentazione di una concorrente della squadra di Federico. Lui è visibilmente emozionato, e non so perché ma in me suona un campanello d'allarme. So cosa si dice sul web di loro due, forse dal vivo avrò modo di capire meglio. Lo guardo affianco a lei e riconosco nei suoi occhi la malizia di chi sta guardando una persona che gli piace a pelle. Non sta facendo nulla di male se non essere se stesso. Non è detto che se una persona ti piace ci devi finire a letto. Ma ne sono immensamente gelosa lo stesso e non avrei nessuno diritto di esserlo.

Cerco di capire costa sta pensando Chiara. E' nervosa, penso abbia avuto la mia stessa sensazione. Non deve essere facile vedere il proprio ragazzo rapportarsi con una tipa che sembra incarnare esattamente il suo tipo ideale di donna. Talentuosa, bella, trasgressiva, emozionante, ok basta.

Dietro di noi un vociare, impossibile da non sentire , conferma che non solo noi la pensiamo così. Vedo Chiara irrigidirsi, fa fatica a mantenere la sua aurea solitamente serena e inscalfibile.

Federico tende il braccio verso la ragazza e stretti uno di fianco all'altro continuano a vedere il video che scorre nei maxischermi. Le mani di Chiara iniziano a stringere forte le sue esili gambe. Guarda il suo uomo cercando di capire se sono tutte supposizioni le sue o meno, ma lui di spalle non può dargli conferme in questo momento.

Io che amo segretamente il suo ragazzo, io che sogno di baciarlo ogni volta che lo penso e che lo vedo, io che per poco non ci sono finita a letto sarei l'ultima persona sulla faccia della Terra a doverle dire qualcosa in questo momento. Ma da grande ipocrita quale sono in questo momento lascio che la solidarietà femminile prenda il sopravvento.

"E' solo un meccanismo televisivo, non dar retta alle voci"

Chiara si gira e mi guarda con aria imbarazzata, forse non si aspettava che io osassi parlare così apertamente con lei.

"Sì, sicuramente lei è il tipo di Federico. Ma fidati che lui è un uomo che non perderebbe tempo con una donna se ne desidera un'altra!"

Sul suo viso la curva di un sorriso speranzoso.

"Voglio crederlo anche io. Grazie comunque!"

Federico non perderebbe tempo. Ho mentito? Perché se fossi stata sincera avrei emesso una sentenza molto amara. Non starebbe ancora con Chiara se volesse veramente te. Svegliati.

"A volte nella vita incontri persone così meravigliose per cui potresti infrangere qualsiasi regola. Persone che ti lasciano così confuso da non capirci niente..."

Federico sta introducendo l'inedito della sua allieva, sta usando delle parole così speciali che pagherei perché fossero dedicate a me.

"Persone inaspettate come un temporale in estate,  che non ti saresti mai aspettato di incontrare nella tua vita..."

Con la coda dell'occhio vedo Chiara inorgoglirsi fino a dimenticare i dubbi che aveva fino qualche minuto fa. Mentre io mi sto auto flagellando con la fantasia. E' palese sia una dedica per lei. Certo che si lamenta sempre di non voler essere perseguitato dalla stampa e poi ultimamente non fa altro che alimentare lui stesso i testi di questi articoli rosa. Questa storia con Chiara la sta pompando all'inverosimile.

"Eppure eccole lì quelle persone, d'improvviso intorno a te come fiori di ciliegio in una magica primavera..."

Deglutisco come se dovessi ingoiare un sasso di sette chili. Mi scivola la pochette di mano cadendo sul piede di Tati. La raccolgo in men che non si dica e mi giro a guardarlo. Potrei giurarlo sta guardando me. Ma vuole farmi prendere un infarto?

Uno scroscio di applausi segue il suo intervento ed io rimango li inebetita ad aspettare che la canzone inizi.

There's nothing to say / Non c'è niente da dire
we're playing like a role game / Stiamo facendo un gioco di ruolo
I don't wanna let it go / Non voglio lasciarlo andare
it's our secret i swear that i will keep it /E' il nostro segreto e giuro che lo manterrò

Im gonna break the rules that you know / Romperò le regole che conosci
deep inside of your heart / Nel profondo del tuo cuore
That i got you baby / Ti ho conquistato baby
So come with me to see what i mean / Vieni con me a vedere ciò che intendo
What i need / Ciò di cui ho bisogno
Cause i feel that i'm going crazy / Perché sento che sto impazzendo

I want nobody but you / Non voglio nessuno tranne te
ain't nobody but you / Nessuno tranne te
this is what you do to me / Questo è quello che mi provochi

We're getting closer than we ever thought / Ci stiamo avvicinando più di quanto mai abbiamo pensato
We're getting closer than we ever thought / Siamo sempre più vicini di quanto mai abbiamo pensato

Ok, datemi dei sali. O una doccia fredda grazie. Non ho più saliva ed il mio cuore salta così forte che penso possa uscirmi dalla bocca da un momento all' altro. Forse sto avendo un infarto.

La canzone finisce e tutti si alzano in piedi ad applaudire, compresa me. Stento ad arginare l'entusiasmo di Chiara nei confronti dell'esibizione e di quella che pensa era una dedica per lei.

Non so se arriverò a fine serata di questo passo. Sono felice e vorrei urlarlo al mondo intero. Vorrei sbattermene di tutto, compresa la diretta TV e correre sul palco a stritolare questo pazzo che mi ha fottuto il cervello.

Lo stesso pazzo che finito il pezzo ho continuato a cercare con lo sguardo per tutto il tempo e chi mi ha completamente ignorato. Non so come si fa ad essere così stronzi. Non capisco se mi mette alla prova, se mi prende in giro. Ma una cosa è sicuro, devo saperlo. Dobbiamo chiarire questa cavolo di situazione.

_____

Purtroppo non è stata la squadra di Fedez a vincere la finale. Ma lui non sembra averla presa così male. All'usuale brindisi dell'Avvocato era già ubriaco. Il party è iniziato da qualche minuto e Federico è già l'anima della festa, tutti vogliono che lo sia. Lo cerco tra la gente e o vedo marcare  stretto la sua bella, quasi fosse un trofeo da esibire.

Non penso di essere pazza, sono convinta che lui mi abbia cercato con lo sguardo e sorriso nella parte iniziale della puntata, sono sicura che quella dedica era per me. Ma devo ammettere che poi da lì mi ha completamente ignorato, compreso ora che è finito tutto. Proprio ora che lo stress si è allentato, che tutti si stanno divertendo e non farebbero caso alla nostra troppa vicinanza, insomma ora che non ci sarebbero più motivazioni valide per tenermi ancora a distanza.

Denny, Luca, Sopre, Rebecca, Vivian sono tutti presi dalla festa mentre io resto di continuo in disparte a rendermi conto che Federico non è qui con me. Non sono di compagnia, non ho voglia di far festa, mi sento un pesce fuor d'acqua ed ho voglio solo andarmene. Non avevo immaginato così questa serata quando sognavo di viverla attraverso ciò che avevo sbirciato sui social.

Devo solo trovare il modo di tornare al mio albergo senza che nessuno se ne accorga. Se chiedessi aiuto a qualcuno del gruppo sono sicura che finirebbe per arrivare all'orecchio di Fede, e non ho voglia che s'inventi nulla per farmi rimanere. So che ama decidere lui quando finiscono i giochi.

Ma con me si attacca proprio.

Mi rimane solo una soluzione, chiamare un taxi. Cerco un posto meno rumoroso e prendo il telefono nella pochette.

Un momento sta squillando.

Matteo. Strano è mezzanotte inoltrata, non mi chiama mai a quest'ora. Però potrei approfittare e dirgli di venirmi a prendere. D'altronde non dovrebbe abitare troppo lontano da qui. Certo che sono un'amica vergognosa, si è trasferito da qualche mese a Milano e non ho mai avuto il tempo di venirlo a trovare, mentre per un certo cretino il tempo l'ho trovato eccome.

Sto per fare la classica cosa che odio, cercare qualcuno solo nel momento del bisogno. Con questa musica non si capirebbe però nulla, e tempo che io esca da qui lui avrà già attaccato. Quindi aspetto che finisca di squillare per scrivergli. Ma mi batte sul tempo.

Matteo
Non immagini dove sono. L'azienda mi ha mandato ad un party clamoroso! 🎉

Sapessi dove sono io, credo che non lo immagineresti tu.

Viola
Wow, ma non mi sembra una novità, sei sempre in giro 🙄

Matteo
Invece si, perché sono alla festa della finale di Xfactor ✖

Strabuzzo gli occhi e mi guardo intorno nel tentativo di vederlo tra la folla.

Viola
Anche io!

Matteo
😲😲😲😲😲😲😲😲

Viola
Dimmi dove sei e non ti muovere 💪

Scavalco mille facce sconosciute stordite dalla musica e dall'alcool alla ricerca del volto familiare del mio amico. Cerco di essere il più veloce possibile per raggiungere la destra della consolle dove mi aspetta. Poi vedo la sua zazzera bionda e mi ci tuffo addosso come se avessi finalmente raggiunto la terra ferma dopo essere stata travolta da una tempesta in mare. Qualcuno che sa di casa. Ci abbracciamo forte come se non ci vedessimo da anni. Affondo le mani nei suoi capelli biondi e mossi, li adoro.

"Cosa ci fai qui?"

Mi dispiace da morire, ma dovrò mentire anche a lui. Almeno per il momento.

"E' una lunga storia!"

"Ed io non voglio sentirla, voglio solo approfittare dell'openbar e andarmi a prendere da bere con la amica qui presente!"

Gli sorrido, sono contenta che non abbia voglia di approfondire, mi semplifica il tutto anche se lui non lo sa. Mi stringe per la vita e mi fa segno di segno di guidarlo fino al bancone.

E' stato così sorprendente incontrarlo qui che per un momento dimentico il mio momento di delusione. Siamo in fila davanti al bancone, lui continua ad abbracciarmi da dietro e farmi ridere.

Alzo lo sguardo oltre la parete alle spalle del barman e incontro due occhi dolci e penetranti che mi trafiggono. Tutto quel ridacchiare con il mio amico mi ha completamente fatto dimenticare che proprio dietro la zona bar c'è Federico con la sua combriccola. E non solo è lì, mi ha visto e mi sta fissando. Sembra come se abbia il bisogno e la voglia di dirmi qualcosa, anche se non so cosa.

Matteo mi sposta i capelli mettendomeli dietro le spalle e Federico si accorge di lui. Vedo il suo sguardo spostarsi sul mio amico, prima sulla mano con cui tiene il bicchiere, poi sull'altra appoggiata sulla mia vita, appena dove finisce la scollatura del mio vestito.

Dal suo viso scompare ogni traccia di tenerezza e si trasforma in quella maschera di strafottenza che tanto odio. Si avventa su Chiara come se fino a quel momento non fosse stata la vicino a lui. Le mette una mano sulla gamba e le si avvicina all'orecchio. Mi fa male vederli così intimi. Distolgo lo sguardo e torno a parlare con Matteo nella speranza di non aver perso il filo del discorso.

Con la coda dell'occhio torno a Federico. E' tornato ad osservarci di sottecchi, nonostante sia praticamente addosso a Chiara. D'improvviso poi la prende e la fa alzare come se avesse avuto l'urgenza di continuare il têtê à têtê con lei in un luogo più appartato.

Matteo nel frattempo affonda la sua testa sull'incavo del mio collo. Si è solo appoggiato perché stanco di stare in fila, ma da lontano sembra che stia succedendo altro tra noi.

Come una scema ho paura che Federico ci veda e che pensi male. Quando invece sarà sicuramente impegnato a interagire con Chiara nel suo camerino. Questo pensiero mi fa capire che è arrivato il momento di andare, non posso resistere un secondi di più. So che Matteo non sarà felicissimo di andarsene, ma glielo propongo uguale.

"Matt sono stanca morta, che ne dici se finito questo drink ce ne andiamo?"

"Sai che ci stavo pensando anche io?"

"Ecco perché ti adoro. Rimani qui, vado a recuperare la mia giacca"

Faccio mente locale e mi ricordo che qualcuno aveva detto di portarla nel camerino di Fede. Dove io penso sia con Chiara. Cazzo. Ed ora?!

Mi sto scervellando alla ricerca di una qualche soluzione quando li vedo abbracciati intenti a scherzare con un gruppo di persone in mezzo alla sala. Incrocio il suo sguardo, mi guarda con aria sprezzante. Cerco di sbattermene e di fare in fretta a recuperare le mie cose per andarmene.

Raggiungo di corsa il camerino, apro la porta, non c'è nessuno, tiro un sospiro di sollievo. Ok ci sono, devo solo trovare la mia giacca. Inizio a frugare a quattro mani tra la montagna di copricapi sparsi per la stanza. Eccola! Dovrei andarmene, ma sono stata così veloce che credo che bere un goccio d'acqua dal rubinetto del bagno non decreterò la mia fine. Non so nemmeno se sia potabile qui a Milano ma vabbè sopravviverò.Mi passo il dorso della mano sulla bocca per asciugarmi, chiudo il rubinetto ed esco velocemente dal bagno.

Ma me lo ritrovo lì in tutto il suo splendore appoggiato ad una colonna, intento a fumare una sigaretta. Il rumore dello scorrere dell'acqua deve aver coperto quello dell'aprirsi della porta.

"Chi è quello?"

Avanza verso di me con un'aria quasi minacciosa. Gli occhi lucidi e rossi per colpa di qualche drink di troppo. Ciondola la sigaretra tra le mani rendondola ipnotica.

"Ma chi?"

Ha uno sguardo incavolato e minaccioso, non ne capisco il perché. Dovrei avercela io con lui, d'altronde non sono stata io a fargli fare i soliti 600 chilometri per poi ignorarlo. Spenge la sigaretta accartocciandola con fermezza in un portacenere.

"Il biondino che ti parlava all'orecchio e che ti teneva per la vita!"

Si riferisce a Matteo. E' l'ultimo a poter parlare comunque, ha una faccia tosta che non lo so.

"Non sono cose che ti riguardano"

E' così vicino che il suo alito di nicotina riesce a turbare i miei pensieri.

"Ed invece si!"

E' ad un passo da me, e ha tutta l'aria di non volersi fermarsi. Gli piazzo un mano sul petto per tenere le distanze.

"E' un mio amico, è tutto ok stai tranquillo"

Lo guardo con aria accondiscendente, forse voleva solo assicurarsi che non mi stesse importunando.

"Non posso!"

Cosa cavolo vuoldire che non puoi. Odio la sua smania di tenere tutto sotto controllo. Ora che problema ha?!

"Fede, dai smettila di fare il possessivo. Ne' io ne' te abbiamo il diritto di intrometterci o di sindacare nella vita dell'altro in questo genere di cose. Siamo amici, penso siamo stati entrambi molto chiari in merito"

"Dici?"

Pronunciare un semplice sì sembra un'impresa titanica con il suo viso così vicino al mio. Ed infatti lo sussurro appena.

"Si"

Solo qualche centimetro ci divide. Scappare o restare, ogni mio movimento adesso sarebbe inutile. Mi guarda intensamente, gli occhi brillanti; poggia le mani sui miei fianchi. Smettila ti prego. Si prende qualche secondo e poi si avventa con passione sulle mie labbra.

Rimango incantata da quel contatto ma poi rinsavisco e cerco di sfuggire alla sua presa, ma lui mi tira a sé, stringendomi in un dolce abbraccio. Poggia la testa nell'incavo della spalla ed ogni mia difesa crolla. Erano giorni che sognavo disperatamente di risentirlo così vicino. Che bramavo il suo sapore. Tutta la logica va a farsi benedire e gli butto le braccia al collo. E quando alza gli occhi, mi sorride teneramente e torna a baciarmi, stavolta non lo fermo.

Ci divoriamo come se fossimo affamati, le sue mani mi tengono forte e io gli stringo i capelli come se avessi bisogno di una prova che lui sia davvero qui con me.

Non so perché ma iniziamo ad indietreggiare, sbattiamo contro gli oggetti come le palline imbizzarrite di un flipper, fino a toccare il bordo di un tavolo. Mi prende per le gambe, completamente nude a causa degli spacchi verticali del vestito e le fa aderire alla sua vita dandomi la spinta per sedermi sul tavolo.

So che non dovrei pensarlo ma è la cosa piu sexy che potesse fare. Siamo solo io, lui e questa stanza, il fatto che fuori da queste mura di cartongesso ci sia mezza Milano, la sua famiglia e la sua ragazza non sembra essere più rilevante improvvisamente. Sento che è lo stesso per lui.

Mi bacia con passione crescente il viso, il collo fino a far cadere la spallina destra del mio vestito. Non riesco a fermarlo, forse perché in fondo non voglio. Anzi senza nemmeno pensarci lo sto tenendo stretto con le gambe perché non voglio che se ne vada. Sono di nuovo creta nelle sua mani.

La sua bocca umida sta iniziando a percorrere strade verso luoghi ancora proibiti tra me e lui. Siamo di nuovo di fronte un bivio. L' ultima volta che è successo mi sono tirata indietro creando una frattura tra noi due. Ma stavolta a fermarsi è lui. So che ha bisogno di sentirmi dire che può.Rimaniamo fronte a fronte, entrambi con il fiatone come se ci fossimo rincorsi per chilometri. In realtà lo abbiamo fatto, lo facciamo da mesi. Il silenzio tra di noi è troppo opprimente, prendo coraggio e parlo.

"Cosa significa tutto questo?"

Tiene gli occhi chiusi e ondeggia lievemente la testa.

"Non lo so!"

La sua voce roca mi fa perdere la testa, ma non posso ragionare con gli ormoni in questo momento, devo collegare la bocca al cervello.

"Dì qualcosa perché rischio di impazzire!"

Sfioro i suoi zigomi pronunciati cercando di richiamare la sua attenzione. Ripenso alla sua dedica, a tutti quei gesti che fa per colpire la mia attenzione. Vuole davvero solo portami a letto?

"Se per te è un capriccio dimmelo ora perchè per me non lo é. Se per te sono solo un nome da depennare su una lista, ti prego basta. Non roviniamo tutto"

Qualcuno bussa animatamente riportandoci alla realtà. Scendo immediatamente dal tavolo, lui fa un passo indietro. La tensione si taglia con un coltello.

"Cazzo!"

Avverto un'ondata di panico nella sua voce. Lo guardo, osservo ogni dettaglio del suo viso. Nei suoi occhi leggo la paura che dietro quella porta ci sia Chiara. Ed anche se è in totale contrasto con ciò che ha appena fatto con me capisco che per lui è importante che lei non scopra nulla.

Vorrei odiarlo, dirgli che è un uomo vile, ma in fondo ha seguito solo il suo istinto ed io glielo ho lasciato fare. Sono io la vera carnefice di me stessa tra noi due. Ancora una volta.

Fede corre alla porta, io mi sistemo al meglio il vestito ed infilo la giacca, e prego che non sia stata lei a bussare.

"Chiara ti stava cercando, ti voleva presentare ad alcune persone. Credo sia gente importante del suo giro"

Tiro un sospiro di sollievo, Denny. Faccio capolino dietro la spalla di Federico e lui rimane interdetto nel vedermi.

"Viola!"

Federico si sistema il colletto della camicia e fa per superarlo.

"Se fossi in te prima di tornare alla festa mi pulirei quel segno di rossetto dalla guancia e mi darei una sistemata ai capelli. Sembra che tu sia stato appena violentato"

"Fanculo"

Con una mano si pulisce quel residuo del mio trucco, e con una leggera spallata supera Denny, fermandosi a qualche metro all'esterno della porta. Con le mani cerca di ridare forma ai capelli guardandosi in uno specchio.

Io resto indietro ad osservare la scena, con la giacca sulle spalle sperando di non avere lo stesso aspetto sgamato di Federico. Come se poi Denny non avesse già capito cosa stava succedendo qui dentro.

"Amore ma dove eri finito? Eccoti finalmente"

Chiara fa la sua apparizione, stretta nella sua griffatissima mise. Penso sia intelligente abbastanza per accorgersi dell'imbarazzo che regna tra di noi.

"Che facce! Ho interrotto qualcosa?"

La guardo e penso che non ha fatto niente per meritare quello che gli stiamo facendo alle spalle.

"Cosa ci fai tu con la giacca??"

Mi scruta aria preoccupata ed io da colpevole quale sono, mi sento come se ci avesse beccati.

"Ho cercato in tutti i modi di convincerla a rimanere ma vuole andare via"

Federico pronuncia quella frase accompagnandola da gesti che lo rendono quasi credibile. Mani sui fianchi, e l'espressione da buono. Che faccia da bronzo che ha. Denny si gratta dietro la testa, evidentemente è il più limpido tra di noi, e proprio non ce la fa a mentire in questo momento.

"Domani ho il treno per Roma, ho bisogno di dormire un po' altrimenti sono sicura di perderlo!"

"Oh dear, mi dispiace"

Si avvicina e mi dà un bacio sulla guancia. Grazie per prima, avevo bisogno di una voce amica. Me lo sussurra con la sua voce delicata ed io mi sento ancora più in colpa.

Non è una concorrente di uno stupido talent da cui devi difenderti, ma da me.

Sono sopraffatta dal suo splendido profumo. Prolunga più del dovuto il contatto, spero Federico non abbia lasciato traccia del suo odore su di me. Io ne riconoscere la presenza a chilometri di distanza, spero che lei non abbia questa mia particolare dote altrimenti siamo davvero fottuti.

Si scosta, non dice nulla. Non so se sia frutto della sua ottima capacità di mantenere le apparenza ma sento di essere salva, almeno per stasera.

"E' stata una bellissima serata davvero, buonanotte"

Nel frattempo Federico si è avvicinato a lei, che con fare tenero gli mette un braccio intorno al collo.

"Beh ci vediamo presto allora!"

Lui non ha il coraggio di nemmeno di salutarmi. Abbassa lo sguardo, le cinge la vita portandola via, verso la festa. Li guardo allontanarsi e sento il mio umore scivolarmi velocemente sotto i piedi.

"State scherzando con il fuoco. Ti ho detto di non mollare con lui, ma così rischiate solo di fare un gran casino"

Sento delle lacrime calde affiorarmi, sento che devo lasciarle andare. Ho bisogno di sfogare quello che ho dentro.

"Ehi ehi"

Denny mi poggia le mani sulle guance asciugandole, mi accoglie in un abbraccio cameratesco da vero amico.

"Sono una cretina lo so"

"No sei innamorata, ed è palese come il fatto che io sia il più figo del party. Come sempre d'altronde!"

Scoppio a ridere, comincio ad adorare l'ironia del signor La Home. E' come quella pacca sulle spalle di cui hai bisogno per ripartire. Mi scosto e lo guardo.

"Credi seriamente che io abbia una possibilità?"

"Credo che lui non ci stia capendo più nulla. Stasera lo ha dimostrato"

Preferisco non rispondergli, perché penso che inizierei a piangere di nuovo come una poppante.

"Comunque bello quel tattoo, sono Fiori di ciliegio per caso? Dopo anni che lo conosco ancora mi stupisco  di quanto possa essere plateale sai?!"

Si sta riferendo alla dedica, non gli è sfuggita. Non c'è bisogno di dire altro, gli sorrido e gli mando un bacio con la mano per salutarlo. Lui fa finta di prenderlo al volo e di metterlo nel taschino.

Ha capito tutto, lo ringrazio mentalmente di non essersi fermato alle apparenze, di non averci, di non avermi giudicato e detto ad ogni costo la sua. Di non essersi intromesso, di avermi consigliato senza imporsi. Di avermi messo in guardia senza dirmi che fosse per forza tutto sbagliato. Ma soprattutto di non abbellirmi la realtà dei fatti.

Mi allontano pensando che forse nel casino di tutto questa storia ho scoperto che ci sono delle persone splendide anche in un ambiente laddove si pensi ci sia solo materialismo, invidia e voglia di apparire.

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