Fiori di Ciliegio || Fedez FF

By EmeraldBar

26.7K 1.5K 628

Lui è il sogno di molte, geniale, sulla cresta dell'onda. Lei infinitamente normale. Lui calca palchi e scriv... More

1. Piano B
2. Vite Parallele
3. Parole & Cicatrici
4. Un' esplosione di colori in testa
5. E cosi com'è iniziata doveva finire
6. Inaspettato
7. Un po' di presa bene
8. Mc Losco
9. Il panorama è bellissimo
10. Zucchero Filato
11. La paranoia è la mia segretaria personale
12. Best Friends
13. Qualcosa da recuperare
14. Andata senza ritorno
15. Piano di fuga
16. Una notte insonne
17. Non è un addio
18. Tè caldo a colazione
19. Notifiche Whatsapp
20. Come due ragazzi normali
21. Un ragazzo d'oro
22. Mezze verità
23. E poi, Ciak si gira!
24. Tre di notte
25. Fragili
26. False Aspettative
27. L'hai voluto tu
28. Gold Digger
29. Fumo dolciastro
30. Gli opposti si attraggono ma amano i propri simili
31. E' quasi magia
32. Il mio inferno è un Hotel
33. Moet Sciandon Moet Sciandon
34. Privilegiato
35. Comunque andare
36. Ora tocca a te
37. Brivido
38. In bilico
39. Cena a sorpresa
40. Senza parole
41. The Club
42. Un tappeto di nuvole viola
43. Jacuzzi
44. Circolo vizioso
45. Spaccacuore
46. Dettagli
47. Portami con te
48. Il tempo non conta
49. Le piccole cose
50. Sensi
51. Fiori di ciliegio
52. Le paure che hai
54. La finale
55. Supereroe
56. Moleskine
57. Solo per una sera
58. Capo-Danno
59. Vecchie abitudini
60. Bottiglie Rotte
61. Nessuna canzone d'amore
62. Controtempo
63. Non mi scorderò

53. Confessioni

388 29 22
By EmeraldBar

"E' pronta?"

Chiudo lo sportello del forno e mi sfilo gli occhiali appannati a causa del vapore.

"Quasi, penso manchino al massimo dieci minuti"

La sto evitando da quando sono tornata. Lei mi ha lasciato farlo, ha rispettato i miei silenzi. Ma so che presto o tardi giungerà il momento in cui vorrà sapere. E' stato qualcosa di troppo grosso per far finta che non sia mai successo.

"Invece tu sembri già ben cotta!"

Deglutisco e continuo a pulire le lenti con il bordo della mia felpa facendo finta di nulla. Non le rispondo. Ma sono consapevole che il mio è solo un maldestro tentativo di rimandare il momento in cui svuoterò il sacco con lei.

Ale fa il giro della penisola e si avvicina a me, si appoggia con il fianco sul banco delle cucina ed incrocia le braccia con fare minaccioso guardandomi dall'alto in basso. Non scapperò stavolta.

D'altronde dopo che lui è stato qui, dopo che siamo stati via insieme giorni è più che comprensibile da parte sua volerci capire qualcosa. Se solo sapesse che è tutto un punto di domanda anche per me.

"Sono mesi che sono paziente, che non domando, che non indago. Che ti lascio fare. Ma penso che sia il momento che tu mi dica qualcosa"

E' determinata, ha saltato qualsiasi preambolo. Continuo a stare in silenzio, è come se avessi un nodo in gola che m'impedisse di raccontargli di lui.

Federico, basta il suo nome a farmi stringere il cuore.

"Non hai niente da dire?" – mi fissa con insistenza come se volesse cavarmi le parole di bocca con il solo sguardo.

"Niente di rilevante"

Perché ho detto una frase tanto cretina.

"Hai una bella faccia tosta sai?" - alza gli occhi al cielo e si tira i capelli indietro. Credo stia perdendo il controllo, la conosco.

"Cristo, trovo Fedez sotto il portone di casa che mi chiede se può salire a farti la valigia perché nell'arco di qualche ora deve prendere un aereo con te. Dopo di che sparite insieme per giorni. Niente di rilevante certo" - lascia andare i capelli e mi guarda canzonandomi – "Domani potrebbe venire Cristiano Ronaldo a prendermi per pranzo sai?"

"Wow"

Lo so, sto decisamente tirando la corda. Si gira stizzita, mi dà le spalle e punta le mani sul piano della penisola, sta per dare di matto.

"Viola, sono mesi che sei strana. Non ti ho mai chiesto nulla, ti ho lasciato vivere senza intromettermi. Ma non solo abitiamo insieme, siamo amiche da anni. Ci siamo sempre state una per l'altra. Me la merito una straccio di spiegazione, che dici?!"

Resto immobile accovacciata davanti lo sportello del forno incapace di risponderle. Lei si abbassa fino a sedersi a fianco a me, appoggia la schiena allo sportello della cucina.

"Come pensi mi sia sentita io a vederlo qua dentro casa nostra? Muoversi come se fosse un posto familiare per lui? Quante volte è stato qua? E perché? Da quanto tempo mi dici cazzate? Perché vi conoscete?"

Quella valanga di domande mi fa pensare ad una scarica di una mitragliatrice. Ed io sono il condannato a morte. Sposta lo sguardo su di me, è rossa in viso. Palesemente indecisa se arrabbiarsi o meno.

"E non è uno qualsiasi cazzo, hai tutti i suoi cd e milioni di suoi cimeli nella tua camera. E come te SOLO altri mille migliaia di persone in Italia"

Continuo a guardare questa maledetta pasta al forno cuocersi e penso che Ale ha perfettamente ragione a sentirsi tradita e presa in giro. Mi sento una stronza, ma ho dovuto mentire.

"Non potevo parlarne con nessuno, gliel'ho promesso"

"E da quando tu fai promesse a Fedez?"

"Da qualche mese"

Non molla di un centimetro, le sue domandi sempre più incalzanti.

"Quanti?"

"Il giorno dopo del concerto"

Butto lì la risposta come se non sapessi di aver accesso la miccia di un enorme ordigno.

"Dove sono venuta anche io?" – inizia a contare con le dita delle mani - "Ma era Marzo. Sono tantissimi mesi"

"Non dirmi che lo conoscevi già quando siamo andate al suo tavolo in quel pub dopo il concerto??!"

"No, non lo conoscevo ancora!"

"Almeno questo. E' tutto ciò che hai da dirmi?"

Resto in silenzio. Lei aspetta qualche secondo, poi si alza in piedi innervosita e delusa dal mio comportamento.

"Mi fa piacere"

Con la coda dell'occhio la vedo camminare avanti e indietro nervosamente per la cucina, sposta oggetti sui ripiani senza la minima logica. Sono stata una stronza, non la biasimo se mi sta odiando.

Forse sono solo una grande egoista ma il suo silenzio mi sta uccidendo, ho bisogno di lei. Mi fido di di Ale, so che saprebbe darmi il consiglio giusto di cui ho bisogno.

Sta per uscire dalla stanza e il pensiero che mi abbandoni fa scattare in me il coraggio di parlarle. Tento una, due volte di farlo, ma solo al terzo tentativo ritrovo la voce.

"Ci siamo baciati"

Si gira di scatto e come un fulmine mi viene incontro.

"Vi siete baciati?"

Ha una mano sulla fronte e l'espressione scioccata. Più o meno come se le avessi detto di aver fatto il giro del mondo a piedi. E senza scarpe.

"Cazzo hai baciato Fedez, non ci credo. Tu!"

"Abbassa la voce! Potrebbero sentirti gli altri" – non posso permettermi e oltretutto non voglio che i miei amici sappiano.

Le mani nei suoi fluenti capelli, questa volta per lo stupore. Un lampo di luce le attraversa gli occhi e sul suo viso fa capolino un timido sorriso.

"Com' è stato?"

Mille ricordi e sensazioni riempiono improvvisamente la mia testa. La sua pelle calda, il suo sapore. Lui che mi sorride e mi sussurra praticamente sulle labbra. Dio anche solo ricordarlo mi emoziona da morire. Cerco di sintetizzare tutta quella miriade di dettagli in una sola parola, e dalla mia bocca esce un unico aggettivo.

"Perfetto!"

So di avere degli occhi sognanti, ma anche l'espressione della mia amica è serafica.

"E ti credo, madonna che gnocco!"

Dovrei saperlo ora più che mai, sono tutte sensibili al suo fascino. Chi più chi meno.

"Puoi asciugarti la bava ai lati della bocca?"

"Perché? Lasciami sognare un po' "

Oh al diavolo! La capisco, io avrei fatto lo stesso. E' una cosa così incredibile.

"Raccontami tutto ti prego. E' sexy come sembra?"

"La smetti? Sembri un'adolescente in calore. E' un ragazzo come tutti"

Ci guardiamo solo per qualche instante e sbottiamo a ridere insieme. Ho detto una cosa molto improbabile e poco credibile.

"No, che non lo è! Ale non lo so è più di quanto io posso mai aver immaginato. Più di ogni mio film mentale che mi sono mai fatta su di lui!"

Siamo spalla a spalla, complici. Finalmente posso raccontarlo a qualcuno. Stavo per scoppiare. D'altronde Federico non può accusarmi di nulla, si è presentato lui qui. Avrà sicuramente messo in conto che ci sarebbero state delle conseguenze.

"Quando mi ha fermato qua sotto per poco non mi prendeva un colpo "– si gira a guardarmi e finalmente vedo la sua espressione solare di sempre – "Ma dovevi vedermi ho indossato la mia maschera migliore e l'ho trattato come un ragazzo qualsiasi. Anche se più lo guardavo, più non ci potevo credere che fosse davvero lui.

"Mi stupisco che non fosse super camuffato!"

"Lo era, ma l'ho riconosciuto subito. Appena ha parlato poi più che mai, la sua voce è inconfondibile" – è vero lo è. Quanto mi manca sentirla.

"Poi quando mi ha detto che saresti dovuti partire insieme dopo qualche ora ho pensato di essere su qualche Candid Camera, te lo giuro. Mi guardavo intorno come una cretina"

Le sorriso, la capisco benissimo. E' tutto assurdo.

"Fedez che viene a prendere la mia amica per fare un viaggio, insomma non poteva essere vero. Ed invece non so come tu abbia fatto, ma sei arrivata fino a lui. E addirittura a baciarlo. Io sono fiera di te!"

Penso a lui, alla sua situazione sentimentale. Penso a come è finito il viaggio.

"Io no"

"Perché no?"

Mi guarda stupida come se non riuscisse a trovare uno straccio di motivo che posso rovinare il fatto che sia stata "rapita" da Fedez per qualche giorno.

"Il nome Chiara ti dice qualcosa?"

Ci pensa un attimo. La vedo passare mentalmente in rassegna tutte le informazioni a sua disposizione in merito.

"Il manico di scopa?

"Scopa?"

"Una che pesa 50 chili ed è alta quasi un metro ed ottanta come la definiresti tu?"

"E' molto bella invece, ed elegante. Fine, impegnata, di successo. E' la donna perfetta per lui. S'integra perfettamente nel suo stile di vita"

"Lo stile di vita di Fedez non è Fedez stesso amica mia, sono due cose diverse. Sì lei è perfetta per il suo contesto ma non è detto che lo sia per lui. E poi perché le fai pubblicità?!"

"Non le faccio pubblicità, e vorrei che non esistesse nella vita di Federico, ma devo ammetterne i pregi"

"Senti sai quante corna avrà quella poraccia? Una più una meno non farà di certo la differenza. E poi queste erano a fin di bene, ha regalato un sogno ad una sua fan storica" – mi fa la linguaccia e continua a snocciolare le sue improbabili teorie di giustificazione all'accaduto - "Sarà da stronza ed immatura dirlo ma cavolo hai fatto bene a cogliere l'attimo. Baciare Fedez, ma quando ti ricapita una cosa del genere?!"

"Il fatto è che non sono mai stato il il tipo che si rotola nel letto con una ragazzo fidanzato"

Ale gira di scatto il viso verso di me, nei suoi occhi un velo di malizia.

"Non si era parlato di rotolare"

"Beh..."

"Chi è che si rotola?"

"Rosola, parlavo della lasagna veramente" – Luca è entrato in cucina senza che nemmeno ce ne accorgessimo.

Ale fa finta di prendere delle cose da portare a tavola. Lui raggiunge il frigo e velocemente afferra una bottiglia di vino rosso dal collo. Ci guarda in maniera strana. Ormai ho l'ansia per tutto. E se ci avesse sentite? Ci oltrepassa, poi in prossimità della porta rallenta il passo.

"Di che cosa confabulavate? Sembra che stavate progettando un colpo grosso"

"E' quello che ti darà in testa se fai cascare quella bottiglia insudiciandomi il parquet della sala. Prendila bene"

Luca gli fa una boccaccia e lascia la stanza. Grande Ale, ha sempre la prontezza di dire la cosa giusta. Spero solo che Luca non mette nessuna pulce nell'orecchio di Bea. Per il momento devo ancora tenerla fuori da tutta questa storia.

      ______________________

"Mi passi l'acqua?"

La cena con i miei amici sta procedendo senza intoppi. Per fortuna stasera non c'è Simone, lui avrebbe sicuramente capito che c'era qualcos che non quadrava stasera in me. In più quella mia mezza confessione quando mi ha accompagnato a prendere il treno per Milano lo avrebbe anche avvantaggiato nel farsi qualche idea.

"Di che parlavate prima quatte quatte?"

Luca sta guardando me e Ale in attesa di una risposta. Io ho cambiato espressione, perché so che sto nascondendo qualcosa. Ma in fondo lui non lo sa e la sua è solo una curiosità normalissima e totalmente disinteressata. Dovrei rilassarmi perchè rimanendo così rigida non faccio altro che alimentare suoi eventuali dubbi.

"Vuoi davvero saperlo?"

Non sono proprio una grande attrice ma credo di essere stata abbastanza convincente. Luca guarda gli altri amici seduti al tavolo e annuisce sorridendo.

"Credo di aver contratto una bella candida e tutto ciò deve essere stata colpa di..."

Rido sotto i baffi perché Ale non poteva inventarsi una scusa più scema. Ma di sicuro più efficace perché a Luca non credo interesserà minimamente conoscere la vita sessuale e annesse malattie veneree della nostra amica.

"Ti prego risparmiaci il racconto!"

"Come vuoi, sembravi così interessato poco fa"

La conversazione riprende tranquillamente, mi alzo e vado in cucina a prendere quella che con un po' di ottimismo ho definito torta. In realtà è un ammasso sbilenco di cioccolato, panna e pan di spagna. Diciamo che come cuoca come nella vita miro più all'essenza che all'estetica. Scuse.

Poggio il dolce sul tavolo e con molta attenzione mi adopro a preparare le varie porzioni, tutti sono in trepida attesa e i toni della conversazione si abbassano. Forse proprio per questo motivo la sua voce irrompe nella stanza catturando tutta la mia attenzione.

"Tutti pronti per la finale di XFACTOR?"

Rimango con il coltello a mezzaria e guardo fissa la Tv. Federico al centro dello schermo affianco a Manuel Agnelli con quel sorriso da rubacuori che potrebbe sciogliere un intero ghiacciacio.

Quanto t'innamori ti fissi sui dettagli. Ed io penso che quel ciuffo di capelli che esce dal berretto di lana sia adorabile. Da metterci le mani in mezzo.

Dopo averci passato gomito a gomito, anzi labbra a labbra più di qualche momento è strano vederlo in TV. E' da scemi ma il mio cuore ha iniziato a fare qualche capriola.

Gli altri intanto si stanno passando i piatti e per fortuna non hanno fatto caso a me. Ale si, lei mi sta fissando.

"Ah proposito di Fedez!"

Quindi non lo avevo notato solo io in Tv. Parlare di lui non è proprio il massimo per mantenere saldi i miei nervi. Ma è inevitabile ormai.

"Avete letto che ha assunto un'altra ragazza nella sua società?"

"Beh la trovo una scelta ragionevolissima, era ora che si desse maggior rilievo alle donne nel campo lavorativo"

Se non fosse per il fatto che Luca stia parlando proprio di me e che il boccone di torta mi si è bloccato a metà esofago, il fatto che Bea parli fiera di Fedez come una discepola del suo maestro mi avrebbe fatto ridere invece che strozzarmi. Ale mi riempe velocemente il bicchiere di Coca Cola e me lo passa.

"Come stai messa male oh, non si puà manco nominarlo che vai in fibrillazione"

Finisco di ingoiare il boccone e prendo fiato per rispondergli.

"Non essere stupido"

"Tu la conosci?"

"Io? E perché dovrei? Che idea idiota"

Devo avere assunto un'espressione simile a quella di bambino colto a rubare in un negozio di caramelle.

"ACIDA! Perché sembra essere di Roma, ed ha la nostra età"

Cazzo, sto odiando Federico. Poteva rimanere più vago in quel cavolo di articolo. Menomale che hanno evitato di pubblicare la foto credendola di scarso interesse altrimenti sarei già fottuta.

"Già Viò, è laureata anche lei in Marketing e Lingue eccetera, sicuro ci avrai fatto qualche lezione insieme. Magari la conosci. Indaghiamo!"

"Per quale motivo?"

Bea è eccitatissima, non c'è bisogno che mi risponda. So che sta pensando a questa ragazza che io potrei conoscere come una strada per arrivare a Fedez. Non immagina nemmeno lontanamente che quell'articolo parli proprio di me. Mi sento così cattiva a doverle dire tutte queste bugie.

"Non credo di conoscerla, è uno dei corsi più frequentati alla Sapienza ed inoltre non ci porterà ad ogni modo a lui"

"Uff, hai ragione. Domani comunque c'è la finale di XFactor, la vediamo tutti insieme da noi?"

Già XFactor, chissà se è davvero il motivo per cui il viaggio con Federico è finito prima del previsto. Non so, ho l'impressione che non sia stata l'unica motivazione. Quei baci e tutto ciò che ne è derivato sembra ci abbiamo allontanato più che avvicinarci.

Si è preoccupato che io arrivassi sana e salva a casa. Che io non fossi coinvolta in nessuno scandalo mediatico e tanto meno lui. E poi?

Vorrei risponde che è sparito come al solito, invece no. Questa volta c'è dell'altro. Anche se riappare infatti finisce per essere freddo e distante tanto da indurmi a pensare che la mia esistenza lo infastidisca. Lo so trarre conclusioni da semplice botte e risposta su whatsapp non è il massimo, ma credo di essere matura abbastanza di accorgermi quando un ragazzo cerca a tutti i costi di evitarti.

Prendo il telefono e scorro veloce verso il suo nome.

Buona giornata

Odio queste due parole, incise li sullo schermo lapidarie. Come a dire, non ho nient'altro da dirti o anche posso sopravvivere senza di te. Avrei preferito quel tanto odiato a presto a cui però mi sarei aggrappata con tutta me stessa nella speranza che si realizzasse davvero.

Ha messo degli spazi tra noi e vorrei tanto capire se è per rispetto di Chiara o per paura di quello che si scatena quando entriamo in contatto.

­­__________­­­­­______

Mentre gli ultimi due superstiti della cena si fumano una sigaretta in balcone decido di abbandonare la comitiva per fare una lunga calda doccia. Credo comunque che se ne siano andati presto perché poco dopo ho sentito Ale salutarli e chiudere il portone.

Mi avvolgo nel mio accappatoio che profuma ancora di ammorbidente e mi dirigo in camera con l'unica intenzione di infilarmi il pigiama e svenire tra le coperte, nella vana speranza che la mia amica coinquilina sia impazzita e non voglia sapere nulla di me e Federico.

Faccio capolino nella stanza e mi rallegro del fatto che la luce sia spenta. Per fortuna ha rimandato tutto a domani, ho un giorno in più. Non finisco nemmeno il pensiero che premo l'interruttore del lampadario e la vedo beatamente adagiata sotto il piumone con un sorriso sornione. Ci siamo.

"Quindi tu credevi davvero che me ne sarei andata a dormire così?"

"Un po' lo speravo!"

Le do le spalle e cerco nell'armadio qualcosa da infilarmi. Guardo le ante aperte affianco a me e le mie stesse braccia e per un attimo rivedo Federico selezionare gli indumenti da portarmi a Capo Verde. Ancora non ci credo che abbia fatto una cosa simile. Ancora mi chiedo il perché.

"Fedez in camera che ti prepara una valigia. Per partire con lui. Dio se fosse successo a me, mi sarebbe venuta voglia di mettere dei cartelloni per tutta Roma"

Mi vesto e m'infilo pigramente sotto il piumone. Anche io lo avrei voluto dire al mondo intero.

"Cavolo è una cosa così eccitante che non so, mi avrebbero dovuto somministrare una dose di Valium per calmarmi"

La solita esagerata.

"Vuoi dirmi qualcosa o vuoi farmi morire di curiosità?"

Ale si è girata sul fianco e mi guarda in attesa, è impaziente. Inspiro a fondo lasciando che l'aria gonfi al massimo i miei polmoni, poi la rilascio lentamente. E' giunto il momento.

Resto qualche attimo in silenzio per raccogliere tutti i ricordi dal giorno in cui Federico ha varcato l'ingresso del mio negozio e della mia vita. Ne sono successe di cose.

"Ti ricordi la regista del suo concerto? Che era venuta da me in negozio a comprare il telefono?"

"Sì certo, Giorgia!"

Non avevo dubbi che se la ricordasse.

"Federico ha rotto il suo iPhone e lei gli ha consigliato di venire da me. Sarebbe rimasto a Roma due giorni e non poteva rimanere fuori dal mondo!"

"Cioè mi stai dicendo che ti è piombato in negozio?"

"Sì, ma avevo già chiuso. Pensa che lo stavo per mandare a cagare!"

"Tu? Serviresti un cliente anche se il negozio fosse chiuso da un'ora. Ti fai impietosire da chiunque, non so se ti stuferai mai di essere una crocerossina!"

Odio che mi veda così, semplicemente faccio il mio lavoro con passione, soprattutto amo aiutare gli altri. Ahimè spesso a mio discapito.

"Forse sei tu che sei troppo cinica? Comunque, ha voluto mangiare qualcosa insieme e l'ho portato al McDonald di Viale America"

"Forse era meglio che io preparassi delle popcorn, questa storia è meglio di un film!"

Un sorriso a trecento denti illumina il viso della mia amica, gli occhi le brillano di curiosità. Alzo gli occhi al cielo, non dico niente perché forse anche io mi sarei comportata come lei al suo posto.

Le racconto di quando sono andata sul set della fiction, nel suo camerino nell'evento all'Auditorium. Del fantastico rapporto di lavoro e di amicizia con Luca, della tormentata fine della storia con Giulia. Del Djset improvvisato per me. Del fatto che abbia poi dormito qua per non farsi beccare dai paparazzi completamente ubriaco.

"Cioè tu mi stai dicendo che lui ha dormito qui mezzo nudo per ben due volte? Ed io non mi sono mai accorta di nulla??"

"Esattamente, beh una sera non c'eri proprio, ma la seconda volta lui era sotto il letto mentre tu mi parlavi delle tue disavventure amorose!

"Cosa??"

Si alza a sedere e mi guarda dritto negli occhi. Ho quasi paura che possa sbraitare da un momento all'altro. Poi nella stanza irrompe una risata fragorosa, la sua. Tiro un sospiro di sollievo e mi lascio contagiare da questa ondata di buonumore.

"No, dai seriamente. Fedez nascosto sotto il letto come un amante, qua si supera qualsiasi fantasia. Ma dopo che io me ne sono andata in camera mia voi avete...??"

Sorride maliziosa esibendosi in gesti improponibili con le mani.

"NO!"

"Ma come è possibile? Quello gnocco in mutande nel letto, penso anche una suora manderebbe a quel paese tutti i suoi valori!"

"Puoi non chiamarlo continuamente gnocco?"

"Non toglie il fatto che lo sia!"

"Sei terribile!"

"No, sei tu che non sei umana!"

Al diamine, pensa davvero che io sia insensibile al suo fascino?! Proprio no, ma se c'è una cosa che ho imparato in questi mesi è tenere a bada il tumulto di emozioni che la sua semplice bellezza accende in me.

"Penso anche io che quel ragazzo trasudi sesso da ogni poro della sua pelle ma non per questo mi sento obbligata a cadere ai suoi piedi, nonostante io ci abbia pensato un secondo sì e l'altro pure. Ma sarebbe stato sbagliato e fuori luogo. Aveva bisogno di conforto, di calore. Di una persona di cui fidarsi e a cui affidarsi non di una che volesse solo infilarsi nei suoi pantaloni".

"Io non so come tu faccia a mantenere questo livello di maturità anche con un Fedez in mutande nel tuo letto"

"Un Fedez? Ne parli come se fosse un cucciolo di qualche specie rara!"

Per un attimo restiamo in silenzio, la mia mente vola a quelle notti in cui ci siamo ritrovati magicamente intrecciati senza l'ombra di nessuna malizia, connessi così nel profondo senza che ci fosse un secondo fine. Il solo sfiorarci faceva impazzire il mio cuore ogni volta, perché di questo si tratta. Non c'è solo attrazione fisica con lui.

"Non mi dire che il concorso vinto per andare a Venezia era tutto farlocco ed in realtà ti aveva invitata lui!"

"Esatto"

Mi guarda incredula. Le racconto del bellissimo hotel che mi aveva prenotato, di quando ho portato Bea nel bar del suo albergo per un autografo fingendo di non sapere che fosse lì. Di lui che si presenta sotto il mio albergo alle due di notte e mi porta a fare un fantastico giro della laguna in barca fino alle prime luci del mattino.

"Quindi vi siete baciati? Che romantico!"

"Eh veramente no!"

"No? Come è possibile?? Hai detto tu che vi siete baciati! Una situazione così romantica, vicini sotto il piumone in una notte stellata a Venezia...secondo me sei tu che non hai capito le sue intenzioni!"

Le sue parole mi fanno riflettere per qualche secondo. In effetti quello che aveva organizzato per me a Venezia non credo lo faccia per tutte. E se Ale avesse ragione?

"Non so se tu ti renda conto di cosa è arrivato a fare per te. Sottovaluti tutto. Pensi sia uno che abbia tempo da perdere?"

"No ma..."

"Ecco appunto!"

Accantono quei pensieri, prendo fiato e continuo il mio racconto. La corsa a Milano in treno, le mie aspettative del tutto sbagliate. Il mio ingresso in quel locale costoso, trovare Federico sottobraccio ad una splendida ragazza. Le parole di Denny a fine serata.

"Non so, c'è davvero qualcosa che non mi quadra lo sai? Perché il suo amico ti avrebbe dovuto dire così?"

"Forse perché ha paura che Fede si focalizzi troppo in questa relazione restandone poi deluso"

"Non intendevo solo quello, mi riferisco al fatto che lui ti abbia detto che con te lui è se stesso senza tutti i fronzoli che ormai lo circondano. E soprattutto ti ha consigliato di non mollare"

"Ale ma è chiaro che si riferisse al fatto di mantenere un rapporto di amicizia!"

"Non credo sai!"

Continuo cercando di non tralasciare nemmeno un dettaglio, cercando di essere il più imparziale possibile. Spero tanto di dare un quadro preciso della situazione alla mia amica di modo che lei sappia poi darmi il consiglio giusto.

"Fermati, Fermati. Lui sarebbe sceso in pista a ballare con te? Sfiorandoti??"

"E dopo mi ha portato a dormire a casa sua"

"A casa sua? Casa sua sua?"

Me lo dice picchiettandomi il dito al centro del petto come se volesse accusarmi.

"Si, nel suo attico. E mi ha infilato vestita anche nella Jacuzzi"

"Eh vabbè ma allora io alzo le mani" – lo fa sul serio dando dimensione alle sue parole – "Stava palesemente flirtando con te. Se ne sarebbe accorto anche un cieco! Altro che conforto, voleva anche che ti infilassi nei suoi pantaloni te lo dico io. Ma la sua presentuta ragazza in tutto ciò?"

"Penso in albergo, aveva un aereo l'indomani, prestissimo"

"Cioè hai prosciutti davanti agli occhi o cosa?"

"Abbiamo dormito insieme poi, e..."

Un lampo, rivedo lui nel buio sospeso sul mio viso, un attimo prima di sfiorarmi le labbra.

"E??? Vuoi parlare o devo morire d'infarto??"

Percepisco l'adrenalina scorrere nelle vene della mia amica, è sovraeccitata. Non crede alle sue stesse orecchie.

"Lui pensava che dormissi e prima di darmi la buonanotte mi ha dato un bacio a stampo sulle labbra"

Ale fa un applauso in aria come se fosse ad un concerto e si butta indietro di peso sul cuscino. Poi si rialza e si tira i capelli indietro con le mani.

"Ma di cosa stiamo parlando?"

"In che senso?"

"Io non so lui cosa provi, ma gli piaci e tanto. Solo che non è più abituato a donne come te, a sentimenti come i tuoi. Come quelli che gli fai provare. Ha paura, non capisce, è combattuto. Non riesce ad inquadrarti, prende continuamente tempo, fa un passo e poi si tira indietro"

"Penso che tu sia fuori strada, non so se hai dato un'occhiate ai social ultimamente. Penso abbia preso molto sul serio la sua relazione con Chiara"

"In realtà non vedo trasporto nel suo sguardo"

"Ma perché lui è così, non gli piace farsi leggere dentro così apertamente, da tutti"

"Quando è venuto qua, era chiaro che fosse in trepidazione di vederti. Raccontami del viaggio!"

Le parlo della nostra piccola avventura, di quel pazzo percorso d'amore. Della dedica con chitarra la prima sera, dei santoni, della cena bendati. E di quel primo bacio.

"Come è stato?"

"Inaspettato!"

"Dico sul serio, non essere avara di parole"

"Magico, unico. Il momento più bello della mia vita"

Sembrano delle parole sdolcinate, di quelle che odio sentire. Frasi fatte che di solito mi provocano disgusto. Ma è davvero quello che ho provato. Un momento perfetto e irripetibile. Mi sentivo al posto giusto nel momento giusto forse per la prima volta nella mia vita.

"E poi?"

"E poi siamo stati travolti da emozioni che non saprei nemmeno spiegarti. Le sue mani addosso, le sue labbra che mi divoravano erano le uniche cosa che riuscivo a percepire della realtà."

La mascella di Ale forse si è slogata. A bocca aperta ascolta attentamente ogni dettaglio.

Blocco la mia ondata di entusiasmo e con essa il mio racconto. Ale mi fissa, avida di ogni particolare dello scontro fisico con Federico. Ma non è andata come pensa lei, no. Per fortuna ho avuto la decenza di mantenere un barlume di razionalità.

"Entrambi stavamo rischiando di precipitare in una spirale senza fine. Fatta di momenti belli sì, ma anche di rimpianti, sensi di colpa. Buttarsi nelle fiamme sarebbe stato meno pericoloso. L'ho fermato e lui ha lasciato che lo facessi. Non ha mosso un dito per farmi capire che le mie erano solo paure infondate. Che voleva davvero me"

"Sei impazzita?"

Mi guarda basita come avessi detto la cosa più insensata della storia.

"Era solo preso dalla situazione, è un tipo carnale che si fa trasportare dagli eventi. Sarebbe stato un errore che avrebbe rimpianto a lungo e di conseguenza anche io.Ho fatto un favore ad entrambi"

All' improvviso Ale si alza dal letto, sistema le coperte con cura. Io la guardo sbalordita, non capisco cosa stia facendo. Arriva alla porta, si appoggia allo stipite, una mano sull'interruttore della luce.

"Io invece penso un'altra cosa e non ho dubbi, quel viaggio a Capo Verde non era per lei, ma per te. Me lo fa pensare ogni dettaglio. Ma se non ci credi nemmeno tu, come vuoi che ci creda anche lui?"

Un click e rimango al buio, chiudo gli occhi e lascio scorrere tutti i miei pensieri liberi, a briglie sciolte. Come cavalli al trotto verso il traguardo istintivamente puntano tutti selvaggiamente solo in una direzione.

E se quel viaggio fosse stato davvero per me?

Vorrei vere il coraggio di prendere il telefono e chiamarlo o scrivergli. Di sbattergli addosso tutto quello che provo per lui, così senza filtri, senza pensarci. Ma poi penso alla sua vita e alla mia. Confessargli il mio amore d'improvviso mi sembra così patetico che mi vergogno anche solo di averci pensato.

Continue Reading

You'll Also Like

18K 1K 18
𝐀𝐧𝐠𝐞𝐥 𝐑𝐨𝐬𝐞 è una sedicenne che,dalla sua scuola privata,si trasferisce nella scuola di suo fratello maggiore,Rhys,un ragazzo festaiolo e cas...
20.8K 652 50
Emily da Silva è la tipica ragazza bella da togliere il fiato, testarda e che dalla vita ottiene tutto ciò che desidera. Suo fratello, Danilo, è il c...
61K 3.3K 44
"E poi, c'hai quel taglietto sul ginocchio che ti sanguina sempre un po', come a ricordarti che in monopattino quando sei in ritardo non ci sai andar...
246K 8.9K 69
Chiara e Kumo li osservavano da lontano "Quei due si completano" parlò il ragazzo "Hanno uno un pezzo di anima dell'altro" continuò la bionda "già...