Who We Are - J. B. || #Wattys...

By sweet_MrsStyles

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Storia iscritta al concorso Wattys 2018 Storia nella prima selezione dei Wattys2018 Yasmine Crew ha ventun a... More

PROLOGO
1 - Incontri inaspettati
2 - Bar
3 - Eventuali scuse
4 - Buon pranzo
5 -Giornali e capelli
6 - Buon pomeriggio
7 - U Smile
8 - Ciao, mamma
9 -Purpose
10 - Gelosia
12 - Cold Water
13 - Conoscimi, prometto
14 - "Io mi salvo da sola"
15 - Il mio scopo sei tu
16 - La ruota panoramica
17 - "Vuoi morire?"
18 - Il Buongiorno e Victoria's Secret
19 - Tutto finisce
20 - Victoria's Secret e Company
21 - Dobbiamo parlare
22 - Trust
23 - Drug
24 - I think my Purpose is you
25 - What, Yasmine?
26 - I am here
27 - London
28 - He's good enough
29 - Heartbreaker
WATTYS
Ringraziamenti

11 - "Sei così bella"

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By sweet_MrsStyles

《Yasmine》sbuffai uscendo dalla vasca da bagno. Ero al telefono con Bieber da una decina di minuti, e non volevo fare altro che chiudere la chiamata. Stavo cercando di scaricare lo stress, di rilassarmi con un bel bagno caldo, ma con lui al telefono, sembrava impossibile.

《Cosa vuoi?》arrotolai l'asciugamani attorno al mio corpo uscendo dalla vasca. Ci avevo rinunciato. Collegai il phon alla presa della corrente, e poi parlò:《Scendi》Ogni volta che lo sentivo usare quel tono, il mio cervello andava in tilt. La sua voce era così bassa e roca, e le mie labbra vennero torturate da morsi.

《Cosa?》respirai profondamente, mentre il mio riflesso si fece spazio nel grande specchio. I miei capelli erano completamente zuppi, ed ero struccata. Non poteva vedermi in quel modo. E poi, perché sarebbe dovuto venire sotto casa mia?

《Sono sotto casa tua. O scendi, o mi attacco al campanello fino a romperlo》un sorriso si allargò sul mio viso, e mi ritrovai a respirare profondamente per non perdere la calma, dovevo rimanere lucida.

《Sono appena uscita da un lungo bagno, Bieber》mentii, e cercai di dare al mio tono una nota provocante, prima di inarcare un sopracciglio evitando di scoppiare a ridere.

《Non importa, Crew.》rispose imitando il mio tono. Scossi la testa, chiudendo la chiamata. Quando toccai il pavimento freddo, rabbrividii nonostante la temperatura calda di Luglio. Mi poggiai al corrimano lungo le scale, per evitare di cadere a causa dei piedi bagnati. Mia madre era in salone, sul divano a guardare la tv.

《Yasmine, dobbiamo parl- 》la bloccai prima che potesse continuare, senza nemmeno voltarmi nella sua direzione.《Non adesso》dissi con tono tagliente. Lei aveva bisogno di parlare con me? Quasi risi all'idea, mentre scuotevo la testa divertita e incredula allo stesso tempo. Aprii la porta di casa sotto i suoi occhi incuriositi, e mi strinsi nel mio asciugamani, ancora avvolto a me. Se fosse uscita probabilmente l'avrei mandata a quel paese.

Justin era poggiato al tavolo in veranda, con lo sguardo verso il pavimento, e appena sentì il rumore della porta alzò lo sguardo su di me. I suoi occhi passarono su ogni centimetro del mio corpo, bruciando la mia pelle ogni secondo sempre di più, e lo vidi mordersi il labbro inferiore. Il suo sguardo sembrava come infuocato, e sentii le goccioline d'acqua scivolare ancora sulla mia pelle. Mi avvicinai a lui, chiudendo la porta di proposito.

Mia madre doveva imparare a farsi i fatti suoi.
Se lei non ci fosse stata sarebbe potuta rimanere aperta, ma dati i suoi fantastici modi di fare da pettegola, dovevo controllare qualsiasi mia mossa.

Puntai gli occhi in quelli di Justin《Eccomi》incrociai le braccia al petto, con finta disinvoltura, aspettando che parlasse. Invece sentii la mia pelle essere passata in rassegna dai suoi occhi, che scrutavano attentamente la parte di seno in risalto a causa della posizione in cui mi ero messa. Annuì riprendendosi, prima di prendermi una mano facendomi portare le braccia lungo i fianchi.《Allora?》sapevo che lo stava facendo apposta. Non avrebbe parlato, proprio come avevo fatto io precedentemente.

《Justin》lo chiamai di nuovo, e lui in risposta sbuffò, prima di guardarmi. Stavamo giocando a chi era più infantile?

《Cazzo Justin, potresti almeno parlare!》quasi urlai, sfilando la mia mano dalla sua e sbattendo entrambe sui fianchi coperti dalla stoffa bianca. Mi stava mandando fuori di testa. Respirai profondamente, quando finalmente parlò:《Tu non parli, perché dovrei farlo io?》Il suo tono risultò frustrato, e sbarrai gli occhi scuotendo la testa, incredula. Proprio come pensavo.

《Sei un bambino》risi, mentre lo guardavo annuendo come per convincermi di quello che era appena uscito dalle mie labbra. Ormai non ci credevo più. Non credevo più alle parole che si erano liberate nell'aria della mia veranda. Mi odiai, perché provai quasi ribrezzo nel pronunciarle.

《Sarei io il bambino qui?》alzò il tono, e strinsi gli occhi, mentre aprii le labbra, non pensando a quello che stessi per dire, di nuovo.

《Sì, sei tu. Sei un bambino viziato, non fai altro che pensare che ti è tutto dovuto. Ma ti dico una cosa Bieber, con me non funziona. Non puoi permet--》

《Non dirlo, Yasmine. Non ti azzardare. Sai che non sono così, porca puttana》passò una mano tra i capelli, tirandoli. Sembrava si sentisse così arrabbiato e allo stesso tempo ferito. Scossi di nuovo la testa, puntando un dito sul suo petto, scacciando via i pensieri su quello che potesse provare ascoltandomi.

《No. Io non so niente di te Justin. Non so niente perché non mi dai un fottuto modo di conoscerti. So solo che non mi piaci. Non mi piaci per niente》picchiettai con il dito sulla sua pelle, mentre la mia rabbia diventava sempre di più.

《Mi faccio così schifo. Mi faccio troppo schifo, per aver firmato quel fottuto contratto》alzai lo sguardo, mentre le mie spalle si alzavano e abbassavano velocemente alla ricerca di aria. Che cosa avevo detto? Che cavolo mi diceva il cervello?

Diamine Yasmine, quanto sei bipolare.

Vidi i suoi occhi stanchi, persi. Sapevo che dicendo ciò lo avevo ferito. E non accorgendomene, mi ero ferita anche io. Chiusi le palpebre, mi schiarii la voce. E ora cosa avrei detto? Come avrei rimediato al mio insopportabile modo di fare? Avevo detto cose che mi ero sempre imposta di ritenere reali, ma cavolo, non le pensavo davvero.

《Io》avevo toccato il fondo. Avevo toccato il fondo e non potevo più salire in superficie, ora. Sospirai.

《Mi dispiace, davvero》passai una mano tra i capelli bagnati, aggrovigliati già a causa dei ricci. Poi alzai di nuovo lo sguardo non ricevendo alcuna risposta da parte sua.

《Justin》ero stanca. Non facevo altro che litigare con tutti, e non riuscivo a tenere la mia boccaccia chiusa per una volta. E non intendevo prendere il ruolo della vittima, ma cavolo potevo far passare le parole per il cervello, almeno, prima di dirle.

《Fai come vuoi》sospirai, e lo vidi alzarsi dal tavolo, diretto alle scale, con movimenti veloci e freddi. Sentii il sangue raggelare mentre corsi nella sua direzione per fermarlo.

《Aspetta》afferrai la sua mano, tirandolo a me.
Poggiai la testa sul suo petto, bagnando la sua maglia, sentendo il battito del suo cuore aumentare, mentre stringevo le braccia attorno a lui.

《Mi dispiace davvero. Io... Ero arrabbiata e non ho pensato》lui annuì, e portò le braccia alla mia vita, quasi come lo dovesse fare per forza. In effetti doveva, per quel diavolo di contratto. Alzai gli occhi al cielo e buttai fuori quel pensiero dalla testa.

《Va bene》il suo tono era più calmo di prima, e alzai il volto avvicinandolo al suo, guardandolo attentamente negli occhi. Erano feriti, stufi, non avevano il luccichio di quando apriva le labbra in quel suo scintillante sorriso. Lasciai un bacio sul suo collo, e sentii la sua presa aumentare sui miei fianchi. Inspirai il suo odore dalle narici, sentendo la pelle bruciare sotto la sua.

《Prima》cominciai a parlare con la testa ancora poggiata al suo petto, sapendo già che me ne sarei pentita《Penso di essere... 》presi un respiro profondo, prendendo una ciocca di capelli bagnati tra le dita.

Dillo, ammettilo e falla finita.

《Penso che fossi gelosa》dissi tutto d'un fiato, non volendo pensare alla sua reazione. La sua mano raggiunse la mia che giocava con i capelli, e le nostre dita si intrecciarono. Rimanemmo in silenzio per alcuni secondi, prima che uno dei due parlasse

《Posso fare una cosa?》rabbrividii sentendo il suo respiro sul mio collo, e numerosi brividi invasero la mia schiena. Annuii incerta prima di chiudere gli occhi per calmarmi. Odiavo l'effetto che mi provocava quel ragazzo. Mi faceva sentire debole, buttava giù tutte le mie mura con un solo sguardo.

Mi fece staccare di poco dal suo corpo, prima di prendermi anche l'altra mano. Venni guidata fino al dondolo bianco, e si sedette nel centro. Lo guardai con sguardo interrogativo, prima che lui si toccasse le gambe per farmi sedere in braccio a lui. Presi posto, sentii la mia insicurezza fino alle dita dei piedi, e prima che potessi dire o fare qualsiasi cosa, mi fece girare di lato. Le mie gambe penzolavano verso il pavimento. Mi cinse la vita con le braccia, e il suo volto si avvicinò al mio. Se volete saperlo, no. Non mi baciò. Ma questa volta non sentii quella solita sensazione di sollievo. Sentii una fitta al petto, che mi tolse il fiato.

Il mio corpo aveva la pelle d'oca a causa del suo respiro sulla mia pelle, e le sue soffici e carnose labbra si poggiarono sul mio collo. Lo baciò dolcemente, prima di scendere. Leccò la mia pelle lasciando la sua scia, prima di continuare baciandomi verso le clavicole. Risalì lentamente, e pensai che lo stesse facendo di proposito, per vendicarsi. Quel ragazzo voleva farmi impazzire, decisamente. Arrivò nell'incavo del mio collo. Fremetti sotto le sue labbra, mentre aumentava la presa sui miei fianchi. Mise una mano tra i miei capelli, prima di succhiare lentamente, lasciando il suo segno sul mio corpo.

Improvvisamente, il mio umore era cambiato di nuovo.

Chiusi gli occhi mentre il mio respiro accelerava, e misi una mano dietro il suo collo. Pizzicai appena la sua pelle per fargli capire che ormai il suo lavoro era finito, sentendo bruciare il mio collo. In realtà sentivo ogni singola parte del mio corpo bruciare, e sorrisi mentre pensavo che ora il suo marchio era impresso su di me.

Diavolo, ero davvero una stupida. Forse la viziata qui, ero io. Continuavo a cambiare umore senza nemmeno che me ne accorgessi. Un secondo prima lo odiavo, poi gli urlavo contro, e dopo sorridevo a trentadue denti quando eravamo insieme. Lo avrei fatto impazzire insieme a me.

Ancora con il respiro accelerato, puntai gli occhi nei suoi, mantenendo il sorriso che ormai mi era impossibile mandare via. Misi di nuovo le mani attorno al suo collo, prima di sdraiarmi di schiena sul sedile del dondolo. Lo tirai a me, e finimmo sdraiati l'uno vicino l'altra.  Un po' stretti, ma si stava bene. Nonostante tutto quello che era successo negli ultimi tre minuti, continuavo a pensare ai precedenti. Gli avevo urlato contro cose orrende.

《Non le penso veramente le cose che ho detto prima》mi voltai verso di lui, osservando quanto bello potesse essere. Era davvero strano come un ragazzo del genere potesse avere un così grande effetto su di me e sul mio corpo. Non avevo mai immaginato il mio ragazzo ideale, non ero mai stata quel tipo di ragazza che ci fantastica sopra. Soprattutto perché non ne avevo mai voluto uno, non dopo l'ultimo, almeno. Ma ora, mi ritrovavo sdraiata accanto a Bieber, con mille pensieri per la testa, e un sorriso stampato sul volto che non facevo da tempo.

I capelli biondi gli cadevano sul viso, dai lineamenti delicati ma duri e ben marcati allo stesso tempo. I suoi occhi profondi erano contornati da lunghe ciglia, mentre le sue labbra carnose erano rosse a causa del marchio appena lasciato sulla mia pelle. La sua mascella era evidente, e le sue braccia forti mi strinsero di più a lui, facendomi sorridere più del dovuto.

《Lo so》sussurrò. Rimanemmo così per una ventina di minuti, prima che Justin parlasse di nuovo, lasciandomi senza respiro.

《Sei così bella》chiusi gli occhi sentendo quelle parole echeggiare nelle mie orecchie.

"Sei così bella"

Sorrisi girandomi verso il suo lato sotto il tocco delle sue braccia. Spostò una ciocca di capelli scuri dal mio viso, portandomeli dietro le orecchie.

《Perché eri gelosa?》E boom. Eccola lì, la fatidica domanda. Avrei dovuto aspettarmelo. Ero passata dalla persona più felice del mondo, a quella più tesa, nel giro di cinque secondi.《Perché lei è così》giocai con le mie dita, prima che lui potesse darmi le sue. Gli sorrisi, prima di intrecciarle insieme.

《Bhe', lei è così bella. Ha tutto, e sareste così belli insieme, mentre io... 》mi zittii all'istante realizzando ciò che le mie labbra gli stavano facendo capire. E soprattutto quello che io stavo capendo, dicendolo finalmente. Mi aspettavo per caso una relazione con Bieber? Ero seria? Io, in una relazione con lui?

Lui sospirò, prima di stringere la presa sulla mia mano.
《Non nego di essere stato innamorato di lei. Ci ho passato momenti che ricorderò sempre, ma fa parte del passato. Non voglio chiudermi nei ricordi, non sarebbe giusto.》lo vidi chiudere gli occhi, prima di riaprirli puntandoli nei miei. Il suo sguardo sembrava mi stesse leggendo dentro, quasi come mi stesse sfogliando come si fa con un libro nuovo. Rimasi in silenzio aspettando che continuasse.

《Io sto andando avanti, come è giusto che sia.》la sua voce si abbassò alla fine della frase, insieme al suo sguardo. Portai le mie dita sotto il suo mento, per alzarlo costringendolo a guardarmi.

Probabilmente, erano ancora legati. Più che legati.

《Stai bene?》lui sospirò, prima di annuire con sicurezza. Corrucciai le sopracciglia. Anche lui non scherzava con gli sbalzi di umore.

《Sono felice di averlo fatto》sussurrò, e sentii il suo respiro sul mio volto. Chiusi gli occhi per un momento, sentendo il rumore dei grilli in giardino.

《Cosa?》domandai, mi strinsi al suo corpo a causa del freddo.

《Sono felice di essere andato avanti. Altrimenti non avrei incontrato te.》








Capitolo Undici! Come vi sembra? Cosa ne pensate di Justin e Yasmine? Cosa vi aspettate dalla loro storia e dal prossimo capitolo? Lasciatemi il vostro parere :) Spero davvero tanto che la storia vi stia piacendo, aggiorno al più presto. Votate e commentate se vi è piaciuto il capitolo. Ah, do ufficialmente inizio alla battaglia per il nome della ship di Justin e Yasmine. Fatemelo sapere nei commenti, al prossimo capitolo :) Xx.

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