YOU'LL LOVE THE DEVIL//JB.

By antoniauu

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Lei Skyler Blue Braun, ragazza bellissima, popolare, testarda, ma dolce allo stesso tempo. Lui Justin Drew Bi... More

capitolo 1
capitolo 2
capitolo 3
capitolo 4
capitolo 5
capitolo 6
capitolo 7
capitolo 8
capitolo 9
capitolo 10
capitolo 11
capitolo 12
capitolo 13
capitolo 14
capitolo 15
Scusate
capitolo 16
capitolo 17
capitolo 18
capitolo 19
capitolo 20
capitolo 21
capitolo 22
capitolo 23
capitolo 24
capitolo 25
capitolo 26
Giochino...
capitolo 27
Altro giochino...
capitolo 28
capitolo 29
capitolo 30
capitolo 31
capitolo 33
capitolo 34
capitolo 35
capitolo 36
capitolo 37
capitolo 38
capitolo 39
capitolo 40
capitolo 41
capitolo 41 (2^ parte)
capitolo 42
capitolo 43
capitolo 44
capitolo 45
capitolo 46
capitolo 47

capitolo 32

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By antoniauu

Justin's pov.

Sono le undici di sera e sto ancora provando a chiamare Skyler.
Non risponde.

Mi sta uccidendo in questo modo. Non posso credere che ci siamo lasciati per... cosa, poi?
Mi alzo dalla poltrona in salotto e chiamo mio fratello dal piano di sopra.

"Che vuoi?" Dice affacciandosi dalla fine delle scale, con addosso solo dei pantaloni della tuta.

"Vieni con me?" Dico guardandolo.
"Dove vai?" Chiede scendendo qualche scalino.

Mi giro di spalle e prendo le chiavi della macchina, per poi rigirarmi verso di lui.

"Andiamo alla festa di Liam."
"Oh, ragazze e alcool a volontà. Il tempo di cambiarmi e arrivo." Urla mio fratello entusiasta.

"Sì, come no. Alcool e ragazze." Dico uscendo di casa e andando verso il garage.

Apro la mia macchina e ci entro appoggiando le mani sul volante.

"Alcool e ragazze." Ripeto sbuffando.
Non stiamo più insieme, se la tradisco non si arrabbierà...

Ma perché la dovrei tradire se non siamo più niente? Vaffanculo a tutto e tutti. TUTTO E TUTTI.

Compongo il numero di Zayn e porto il telefono all'orecchio.
"Prooooonto?" Dice una voce dall'altra parte del telefono.

"Dove sei?" Dico accendendo il riscaldamento e anche la radio a basso volume.
"A casa mia, tra un po' vado a casa di Liam." Dice scoppiando a ridere.

"Cinque minuti e sono li. Andiamo con la tua macchina."
"Vieni, vieni. Chissà mai che Skyler si lascia andare." Dice sogghignado.

Sta già fatto?

"Vaffanculo. Arrivo." Dico chiudendo la chiamata e lanciando il telefono sui sedili posteriori.

Alzo il volume della radio e suono il clacson, sperando che mio fratello si muova.

"E adesso vi lasciamo a Man Down di Rihanna."

"Ma che palle!" Spengo la radio perché tutto fa riferimento a lei.
Quella fottuta ragazza che mi manda in fissa il cervello. Sempre. Ogni secondo, minuto, ora, giorno. Sempre.

"Eccoci." Dice Jaxon aprendo la portiera del sedile del passeggero e entrando in macchina.
"Wo, wo, wo. Jazmyn? Non puoi venire alla festa." Dico guardando mia sorella seduta sui sedili posteriori che si sistema le scarpe, con il suo vestitino striminzito rosso.

"Non rompere." Dice facendomi segno con la mano di guardare avanti.

"È libera di fare ciò che vuole." Dice Jaxon aprendo il cancello di casa con il telecomando che ho in macchina.

Oltrepasso il cancello di casa e guardo mia sorella dallo specchietto retrovisore.
"Niente sesso o roba simile." Dico fissandola.

Alza gli occhi al cielo e sposta lo sguardo dai miei occhi.
"Ho qualcosa sotto al culo." Dice Jazmyn.

"Uh, delle cuffiette rosse." Dice prendendole in mano e facendomele vedere.

"Buttale dal finestrino." Dico infastidito riconoscendole.

Sono le cuffiette che mi aveva comprato Skyler per il mio compleanno, oltre un buono per dei vestiti di marca.

"Perché? Sono così belle." Dice guardandole meglio mia sorella.
"Ho detto buttale." Dico alzando il tono della voce.

"Okay, okay."

Skyler's pov.

"Non mangio un cazzo." Dico alzando gli occhi al cielo e nascondendo il volto nel cuscino.

"Devi pur mangiare qualcosa, Sky!" Dice entrando in camera Ryan e sedendosi sul letto accanto a me.

"Non rompere."
"Muoviti. Mangia qualcosa e ti lasciamo in pace." Dice pizzicandomi una chiappa.

"Brutto pervertito di merda! Permettiti un'altra volta e sei morto!" Dico alzandomi di scatto e rincorrendo mio fratello giù per le scale.

"Ma da Bentley ti fai toccare!" Urla correndo per casa.
"Ti strangolo, Ryan!"

"Che cazzo succede?!" Urla Bentley entrando in salotto.
"Lo stronzo di tuo fratello mi ha toccato il culo!" Dico fermandomi a causa di Bentley che mi ha bloccato.

"Ti ho solo tirato un pizzico!" Si difende Ryan.

"Basta! Avete rotto il cazzo! Venite a mangiare e muovetevi." Dice Bentley trascinandoci in cucina.

"No, grazie. Vado in camera." Salgo le scale e mi chiudo in camera.

Vedo il telefono sulla scrivania e decido di accenderlo.

Tantissime chiamate da parte di Justin e Alexia.
Pure Zayn. Rido.

Però, me ne arriva uno proprio nel momento in cui finisco di eliminare le notifiche delle chiamate.

Da Alexia💕
Stiamo andando alla festa di Liam. Spero che tu cambia idea e ci raggiunga. La macchina di Justin è difronte casa di Zayn. Un bacio, ti vi bi.

Festa di Liam? Perché non ne sapevo niente?

Ignoro il messaggio e leggo anche gli altri. Noiosi. Sono solo noiosi.

Da Liam Payne
Se sei libera, vieni a casa stasera, ho dato una festa, ti aspetto.
Ho avuto il tuo numero da Alexia, la tua amica.;)

Oh, pure lui mi ha scritto? Wow, sono ricercata da tutti!

Mi stendo sul letto e sospiro profondamente.

-

È l'una passata e non ho chiuso occhio nemmeno per un'ora.

Mi arriva un altro messaggio e svogliatamente lo apro.

Da sconosciuto
Come stai?

E questo? Non rispondo e spengo di nuovo il telefono.

Da sconosciuto
Perché non rispondi?
Non ti piaccio?
Eh?
Justin si sta divertendo.

Justin si sta divertendo? Cosa?

A sconosciuto
Chi sei?

Da sconosciuto
Non importa.
Vieni qui, così puoi sapere chi sono e vedere Justin.

A sconosciuto
Con chi sta?

Da sconosciuto
Con una ragazza. Ti do l'indirizzo e ci vediamo li ;)

Appena leggo l'ultimo messaggio mi si ferma il cuore.

Con una ragazza? Cosa?
Non ci credo. Per niente al mondo.

Prendo il telefono e scendo velocemente le scale.
Infilo gli stivaletti di pelle che mamma mi proibisce di usare se non nelle occasioni più importanti e esco di casa.

Appena sono fuori casa invio un messaggio a Bentley dicendogli che sono uscita e ritorno tardi.

Giro la testa verso casa di Zayn e vi trovo parcheggiata da fuori la macchina di Justin.
L'ansia si impossessa di me e non posso far a meno che iniziare a respirare pesantemente.

Vado verso l'auto e provo ad aprirla. L'ha lasciata aperta, come sempre.
Adesso che ricordo, aveva il brutto vizio di lasciare le chiavi in macchina.

Guardo le chiavi della macchina e il volante.

Devo andare a quella cazzo di festa.
Mi chiudo in macchina e compongo il numero di Justin, mentre inserisco le chiavi nel nottolino e accendo l'auto.

Una scarica di adrenalina mi pervade, quando mi rendo conto di quello che sto facendo.
C'è profumo di lui qua dentro e questo non fa altro che agitarmi: è come se lui fosse con me, in questo momento.

Il telefono squilla e quando sento la suoneria di Justin giro la testa verso i sedili posteriori.

"Merda!" Urlo prendendo il telefono e guardando il display.
Faccio inversione e cerco di capire precisamente dove si trova casa di Liam.

Il navigatore è una merda ma in un qualche modo contribuisce a raggiungere casa di Liam.

Arrivo davanti una villa piena di ragazzi sia dentro che fuori, nel giardino.

Spengo la macchina e prendo il mio telefono e quello di Justin, per poi metterli nelle tasche posteriori dei jeans.

Chiudo la macchina e con le chiavi in mano mi avvio all'ingresso della villa.
Non ho fatto molti danni.

Ho solo preso lo specchietto della macchina con un'altra macchina e nel fare retromarcia ho rotto un faretto.

Niente di che. Glieli pago io i danni se si incazza.

Tantissimi ragazzi fumano sul portico di casa del mio amico e non posso far altro che sentirmi estranea a quell'ambiente.
Non sono mai stata a una festa del genere.

"Bionda!" Un ragazzo mi richiama, mentre cerco disperatamente di passare fra i ragazzi 'malati'.

Mi giro verso chi mi ha chiamato e riconosco immediatamente chi è.

"Jacob Stewart?" Chiedo avvicinandomi a lui.
"In carne ed ossa, piccola." Dice abbracciandomi.

È molto più alto di me, come ho già detto parecchie volte.
"Che ci fai qui?" Chiede ritornando a sedersi fra i suoi amici.

"La stessa cosa che ci fai tu." Dico facendo finta di essere spensierata, quando in mente ho solo un pensiero: Justin.

"Scopare?" Chiede sorridendo sfacciatamente.
"Ma no! Per divertirmi!" Dico ridendo come gli altri, cercando di non dare molto nell'occhio.

"Appunto, divertiamoci insieme." Dice facendomi l'occhiolino.
"Ci sentiamo!" Dico girando i tacchi e cercando di rientrare in casa.

"Bel culo!" Urla Jacob divertito.
"Lo so!" Dico ridendo e entrando in casa.

Troppo fumo, una puzza immane di chissà quale porcheria.

Rimango impressionata quando vedo delle ragazze strusciarsi su di un ragazzo, sopra un tavolino, posto al centro della stanza e la folla che balla intorno. Balla, ballare per modo di dire.

"Liam! Liam!" Urlo più volte il nome del mio amico quando lo vedo parlare con qualcuno.

Spintono un po' di gente e finalmente riesco a raggiungerlo.

"Skyler!" Urla abbracciandomi.
"Liam, sono le due di notte!" Urlo sopra la musica per farmi sentire.

"Siamo appena entrati nel pieno della festa!" Urla sorridendomi.
Non riesco a resistere a quel sorriso e spontaneamente ricambio allo stesso modo.

"Quanto sei carino." Dico sorridendo ancora di più.

"Cosa?" Urla avvicinandosi a me.
"Ho detto, se sai dove sta Alexia!"
"Vai nel giardino di dietro! Ho visto Zayn da quelle parti!" Dice guardandomi e ridendo.

"Grazie!"
"Aspetta!" Mi blocca da un polso e mi passa un bicchiere rosso di plastica.

Cerco di rifiutarlo ma insiste e me lo lascia in mano.
Lo porto alle labbra per assaggiarlo e subito lo scanzo, quando sento il suo sapore forte e amarognolo.

Vado verso il giardino di fuori, dopo aver oltrepassato una grande vetrata che fa da porta.

È fantastica come casa.

Vedo Alexia che ride con altre ragazze vicino una piscina.
Mi avvicino a lei e le tocco la spalla.

"Skyler." Pronuncia ridendo e girandosi verso di me.
"Skyler?!" Urla poi, sbarrando gli occhi.

Si alza dalla sedia su cui era seduta e mi viene incontro, sorridendo alle altre.

"Chi sono?" Chiedo indicandole con un cenno del capo e continuando a guardarle.
"Sono delle mie amiche. Tu, piuttosto, che ci fai qui?"

"Me l'hai chiesto tu, di venire." Le ricordo fissandola con sguardo interrogativo.
"È vero... Emh... ce, ti vuoi unire a noi?" Chiede guardando le ragazze.

"No, vi lascio sole." Dico bevendo un lungo sorso di quella porcheria che ho nel bicchiere.
Devo farlo, per non sembrare debole agli occhi degli altri.

"Da quando bevi?" Chiede guardandomi.
"Non sono cazzi tuoi. Ritorna dalle tue amiche." Dico infastidita e prendendo la via per rientrare in casa.

"Dove vai?" Chiede Alexia prendendomi da un polso e facendomi girare verso di lei.

"A cercare Justin." Dico scanzandomi dalla sua presa.
"No! Rimani qui con me!" Pare spaventata.
La guardo allontanandomi dalla sua presa e alzo le sopracciglia meravigliata.

"Ma vaffanculo." Dico alzando una mano e camminando verso la vetrata della casa.

Provo a cercarlo al piano terra, ma di Justin non c'è traccia.
Ho paura di salire le scale. Ho sentito che alle festa va sempre a finire che si sale al piano di sopra e ci si diverte come si vuole.

Mi faccio coraggio e salgo le scale.

Trovo due corridoi uno a destra e l'altro a sinistra.

Prendo quello di sinistra e inizio a camminare insicura.

Mi avvicino a una porta, sto per mettere la mia mano sulla maniglia, ma quando sento vari gemiti la ritraggo subito sussultando.

Da un'altra porta esce una ragazza seguita da un ragazzo.
Stanno ridendo come cretini e quando mi vedono ridono ancora di più.

Lascio il bicchiere, ormai vuoto, a terra e provo ad aprire le camere socchiuse.
Molte sono vuote, per questo vado verso l'altro corridoio.

Una ragazza esce dall'ultima porta infondo ridendo. La cosa che non mi convince è che è ben vestita, non pare che abbia scopato, ecco...

Magari Justin adesso è dentro da solo?
Sempre se sta lì, Justin.

"Smettila! Non c'ho voglia del secondo round!" Urla qualcuno all'interno.
È una voce femminile, questo è vero. Lo si capisce facilmente.

Apro la porta e la scena che mi si presenta avanti mi fa gelare il sangue nelle vene.

Justin sopra una ragazza, che le lascia dei baci sul collo.
Lei è completamente nuda, mentre lui indossa i boxer.

L'intimo della ragazza è sparso nella stanza e questo non fa altro che appannarmi la vista.

"J-justin." Sussurro. Mi porto una mano sulla bocca e guardo la sua faccia quando mi vede sulla porta.

Si alza velocemente e si sistema i capelli.
"Skyier, io, che ci fai qui?" Dice avvicinandosi.
Indietreggio impaurita e sconvolta.

Il mio ragazzo ha scopato con quella li?

"Mi fai schifo!"
Corro verso le scale, mentre le lacrime mi iniziano a scendere sulle guance e Justin che continua a chiamarmi.

Cerco di arrivare il prima possibile alla macchina, ma qualcuno mi passa un altro bicchiere che accetto volentieri e bevo in un lungo sorso.

Esco di casa e vado verso la macchina furiosa, ma soprattutto delusa.

"Sky!" Accellero il passo verso la macchina e quando sono ad un pelo per aprire la portiera vengo bloccata.

"Ti prego, ti prego! Fammi parlare!"
"Stronzo! Ecco cosa sei! Mi hai ferito! Brutto coglione!" Urlo in preda all'ira.
Lo colpisco sul petto più volte e posso notare dalla sua maglietta bianca segni rossi sul petto.

"Mi fai schifo! Solo schifo!" Urlo allontanadolo.
"Non, non è come pensi. Io avevo-"

"Nooooo. Non è come penso! E allora cos'era?! Ah?! Cos'era?!" Non risponde, abbassa soltanto lo sguardo.

"Stronzo! Pezzo di merda! Sei solo una merda! E anche i tuoi amici lo sono!"

Mi libero dalla sua presa e ritorno verso la casa. Prendo il suo telefono dalla tasca posteriore dei jeans e lo butto a terra, fregandomene se l'ho rotto o meno. Lo stesso fanno le sue chiavi della macchina.

"Ti prego. Mi mancavi e-" prova a parlare, ma lo blocco immediatamente.

"Allora se ti dico che non sono più vergine, perché mi mancavi?! Ma che cazzo di ragionamenti fai?!" Devo trovare qualche volto conosciuto per ritornare a casa.

Incontro lo sguardo di quel Jacob e subito mi avvicino a lui, con ancora Justin che prova a scusarsi.

"Che succede, piccola?" Dice guardandomi preoccupato.
"Justin." Dico nascondendomi dietro di lui.

"Va via, amico." Dice Jacob a Justin.
"No, biondo, quello che va via sei tu." Dice Justin avvicinandosi sempre più. Il suo tono è preoccupato e molto insicuro.

"Va via, Justin." Dico piangendo ancora.

Jacob fa segno a due ragazzi di avvicinarsi e subito mi rimpicciolisco dietro la schiena del ragazzo.

Justin viene portato via con la forza, nonostante le sue lamentele di voler rimanere con me.

"Che è successo?" Chiede Jacob guardandomi e asciugandomi le lacrime con i pollici delle mani.

"Mi accompagni a casa?" Chiedo tirando su con il naso e continuando a piangere.
"Certo. Vieni." Mi prende per mano e andiamo via da quella proprietà.

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