Non sapevo come le mie gambe riuscissero a camminare, ero terrorizzata.
Continuavo a camminare come un'automa accanto al Principe mentre nella mia mente varie scene si materializzavano in sequenza.
Nella peggiore sarei morta e la migliore non esiteva affatto.
Prima che potessi accorgermene eravamo davanti alla porta che ci separava dai sovrani.
"Alza la testa, sii fiera e nascondi la paura." disse prendendo il mio braccio e guardandomi un istante prima di spalancare le porte ed entrare al mio fianco nella grande sala.
Il re e la regina si voltarono e i loro sorrisi si trasformarono presto in sorpresa. Una brutta sorpresa.
Altre tre persone nella stanza sembrarono non capire ciò che stava accadendo.
Una ragazza, una principessa oserei credere, fu la prima a muoversi avvicinandosi al Principe.
"Sua altezza" disse poco prima di inchinarsi.
Il Principe non la degnò di molte attenzioni e tenendo sempre il mio braccio avanzò verso i suoi genitori.
Camminava fiero e sicuro di sé ed io mi sentivo una nullità in confronto.
"Salve madre, salve padre" pronunciò guardando in faccia il re e la regina non appena ci ritrovammo al loro cospetto.
"Figlio mio" disse il re ignorando totalmente la mia presenza "permettimi di presentarti il re Rafael e sua moglie, la regina Elvira, sovrani di Spagna"
"Lieto di conoscervi" rispose facendo un piccolo inchino e tornando a guardare suo padre.
"L'onore è tutto nostro Principe" dissero rispondendo al suo inchino "lei è nostra figlia Diana, la sua promessa sposa" annunciò il re Rafael mentre presentava a tutti la ragazza che si era inchinata davanti al Principe al nostro ingresso nel salone.
"È un onore conoscervi Milady" rispose con un inchino.
"Permettetemi di presentare a voi tutti la fanciulla al mio fianco. Lei è Christine Deliah Wratfras, mia moglie ed ultima erede del trono d'Irlanda" pronunciò le ultime parole lasciandomi il braccio in modo da permettermi di inchinarmi e guardare le facce sconvolte dei presenti.
"Questo è oltraggioso!" urlò infuriato il Re rivolgendosi verso il Principe.
"Guardie! Portate via questa serva! Subito!"
Iniziai a temere per ciò che sarebbe potuto accadere, mi girai verso il Principe e cercai di calmarmi.
Le guardie erano a pochi passi da me, se nessuno li avesse fermati mi avrebbero portata via.
"Nessuno tocchi la Principessa." disse il Principe facendo fermare le guardie di colpo.
"Non avete alcun diritto di fare ciò padre" disse con aria di sfida.
"Io sono il Re e come tale devi rispettare le mie decisioni!" urlò.
"non vincerai mai contro di me" disse riabbassando il tono di voce e ricomponendosi.
"Io ho già vinto padre" disse riprendendomi il braccio e rivolgendo un lieve inchino verso gli ospiti ancora sconvolti nella sala "Vogliate scusarci, è stato un onore fare la vostra conoscenza."
Ci incamminammo verso l'uscita lasciando dietro di noi un Re infuriato.
Solamente io notai l'espressione sul volto della giovane principessa spagnola. Traspariva chiaro il desiderio che aveva del mio Principe e mi si attorcigliò lo stomaco alla sola idea che potesse ottenere ciò che voleva.
"Nulla sarà più facile come prima" mi disse una volta rientrati nella sua stanza.
"A breve sapranno tutti che tu sei diventata mia moglie e scopriranno anche chi sei davvero. Dobbiamo iniziare a pensare come recuperare il tuo Regno prima che il Re possa fermarci."
Alzò lo sguardo serio incontrando i miei occhi preoccupati.
Si avvicinò a me e afferrò il mio viso con le sue mani.
"Non ti accadrà niente" sussurrò fissandomi dritto negli occhi.
"Mi fido di voi mio Signore" dissi credendo davvero nelle mie parole.
"Mi fiderò sempre di voi"
Le sue labbra furono sulle mie prima che potessi dire altro.
"Inginocchiati Christine" ordinò piano.
Così feci.
BUONASERA!
Mi sono fatta attendere parecchio per un capitolo che non merita nemmeno di essere chiamato tale per quanto è corto.
Sono davvero dispiaciuta per la lunga attesa, è stata un'estate piena di sorprese.
Spero che questo mini capitolo possa farmi perdonare almeno un pochino.
PROSSIMO AGGIORNAMENTO A 100 VOTI!
Un bacio!