Skyler's pov.
Finalmente, la settimana fuori casa è arrivata al termine e ci ritroviamo sulla strada per il viaggio di ritorno.
Sono seduta dalla parte del finestrino, con accanto Justin.
Davanti a noi è seduta Katy, che non fa altro che urlare con una sua amica.
Justin ed io mettiamo le cuffiette e, soprattutto io, cerco di non spaccare la faccia a mia sorella.
Appoggio la testa alla spalla del mio ragazzo e chiudo gli occhi.
Adesso che ritorneremo a Los Angeles, come sarà la situazione?
Saremo ancora così legati?
Zayn e Alexia sono seduti molto più dietro di noi, che stiamo a solo sei sedili dietro quelli dei professori.
"Dormi?" Tolgo la cuffietta e rispondo alla domanda di Justin.
"Ci stavo provando." Mi stropiccio gli occhi e sbadiglio stanca.
"Lo fai tu o io?" Mi chiede ancora.
"Se intendi dire spaccare la faccia a Katy, lo faccio io."
"Ok." Ridacchia.
"Katyy! Cazzo smettila di urlare come una tigre in calore! Ti faccio saltare la testa!" La minaccio urlando.
"Oh, madonna! Non mi posso nemmeno un pò divertire!?"
"Vai da qualche altra parte, se non vuoi che ti stacchi le corde vocali!" La minaccio ancora, fulminandola con lo sguardo.
Silenzio. Finalmente si è zittita.
"Mi hai fatto paura, quando l'hai minacciata." Mi sfotte Justin.
"Cazzo, non ce la facevo più!" Mi lamento ancora, appoggiando la testa al suo petto.
-
"Siamo a casa!" Urlo scaraventando la mia valigia contro il corridoio dell'entrata.
Michael ci viene incontro correndo e lo prendo al volo abbracciandolo.
"Amore mio!" Lo stringo forte a me e sorrido accarezzandogli i capelli biondi.
"Mi sei mancata, Sky!" Abbraccio per un'ultima volta mio fratello più piccolo e abbraccio Ryan, che ci ha raggiunto.
"Dove sono mamma e papà?" Domanda Katy a Ryan.
"In cucina! Venite!" Seguiamo Ryan e Michael in cucina e dopo aver salutato i miei genitori saliamo le scale con le nostre valigie.
Lascio la mia valigia in camera ed esco fuori in corridoio.
Busso alla porta di mio fratello, Bentley. Non ricevo risposta.
Apro piano la porta e la figura di Bentley, sdraiato sul letto girato di spalle, mi si presenta davanti.
"Ben..." Sussurro.
Non so perché sto sussurrando, ma non mi pare il caso di parlare ad alta voce.
Giro dall'altro lato del letto e mi sdraio accanto a lui.
"Che ci fai qui?" Sussurra aprendo gli occhi.
"Mi hai spaventata." Sussulto.
"Sono venuta a salutarti." Continuo.
"Salutarmi o rinfacciarmi tutto?" Mi guarda negli occhi e li richiude subito dopo.
"Mi dispiace." Lo abbraccio goffamente.
Appoggia la sua testa sul mio petto e si lascia coccolare.
"Non è reciproco. Ama l'altro." Alza la testa e mi sorride tristemente.
"Ma non me ne frega. Sai quante ce ne sono in giro?" Fa sarcastico.
"Non riprendere quel vizio." Lo avviso guardandolo negli occhi.
"E chi l'ha mai perso?" Mi domanda, ridendo appena.
Si alza dal letto e va verso la scrivania.
Mi alzo dal letto e mi dirigo verso la porta.
"Comunque...non fare cazzate delle quali te ne potrai pentire in futuro." Lo avviso prima di uscire dalla camera.
Scendo le scale e mi reco in cucina per bere un succo.
I miei stanno parlando a bassa voce e mia madre tiene davanti a sé il suo laptop.
Appena entro in cucina lo chiude immediatamente e smettono di parlare.
"Che succede?" Chiedo interrogativa, guardandomi dall'alto verso il basso.
"Cosa sono quelle macchie sul collo?" Mi chiede mio padre.
"Ehm...sai, che quando due persone si vogliono bene...bhe, si danno tanti baci, no? Poi dopo i baci ci sono...emh...come dire...bhe-"
"Papà sono dei succhiotti." Vengo interrotta dalla voce di Bentley che entra in cucina, mi sorpassa e apre il frigo, prendendo una mela e addentandone un pezzo.
"L'avevo capito, Bentley. Ma volevo che lo dicesse la signorina." Mi fulmina con lo sguardo e mi pietrifico sul posto.
"Piuttosto-" interrompe la situazione mia madre. "-ci parli del tuo ragazzo?" Perché questa domanda?
"Vi ho già detto che si chiama Justin, vive qua a Los Angeles, ha 18 anni, è biondo, non molto alto e simpatico." La tiro breve.
"E artefice dei suoi succhiotti sul collo."
"Bentley!" Urlo appena pronuncia l'ultima frase.
"Come fa di cognome? Ci hai detto solo il nome." Mia madre si sistema meglio sullo sgabello dell'isola al centro della cucina e mio padre appoggia le dita intrecciate, fra loro, sul bancone.
"Emh...Justin Bieber, Justin Drew Bieber." Aggiungo subito dopo la domanda di mio padre.
"Bieber?" Domanda stupita mia madre.
"Sì, Bieber, mamma." Dice Bentley.
"Ok. E quando pensi di farcelo conoscere?" Mi domanda mio padre.
"Bhe...non saprei, venerdì a cena? So che siete sempre impegnati per questo non vi racconto molto di lui, ma se siete impegnati fa niente." Cerco di far cambiare totalmente idea a mio padre, sull'idea di Justin a cena da noi.
"Potrebbe venire anche tutta la sua famiglia." Azzarda mia madre.
Quasi per poco Bentley non si strozza con la mela.
"Lavorano i suoi genitori." Mi salva Bentley.
"Mettetevi d'accordo e se per lui va bene, venerdì a casa nostra."
"Ok." Annuisco flebilmente e mi dirigo verso le scale.
**
"Io esco!" Dice Bentley scendendo gli ultimi scalini delle scale.
È vestito con degli skinny jeans e un magliettina leggera nera. Porta ai piedi dei semplici stivaletti in camoscio, che gli danno l'aria da ragazzo duro, ma che non è affatto.
"Rimaniamo solo io e Michael a casa!?" Domando alzandomi dal divano.
"Mamma e papà sono andati a quella cena con Ryan, Katy è uscita, io esco, tu sei l'unica che rimane di guardia e resterai con Michael." Mi dice Bentley da sbruffone, appoggiando la sua mano destra sulla mia spalla.
"Stronzo." Sussurro fra me e me.
"Quindi, buona fortuna." Mi lascia un bacio sulla guancia e si dirige verso la porta di casa, dopo aver salutato anche Michael.
Quando la porta di casa si chiude rivado in salotto.
Prendo il telefono e comporro un numero.
"Pronto?"
"Che fai, dormi?" Chiedo sorridendo per il tono di voce dolce e pacato che ha usato.
"Ti pensavo." Scherza ridendo appena.
"Come mai mi hai chiamata, principessa?" Continua.
"Volevo chiederti se volevi venire a casa. Sono sola con Michael. E non è che in una villa grande chissà quanto, da sola, mi senta molto a mio agio." Dico guardando lo schermo piatto della tv.
"Non c'è Zayn?" Mi chiede.
"È con Alexia, andavano da qualche parte oggi. La portava a cena fuori." Rispondo vaga.
"Sì, come no. È un'altra sua scusa per scoparsela. Comunque-" Continua tossendo appena. "-due minuti e sono da te. Passo a prendere due pizze e arrivo."
"Ok. Ci vediamo più tardi." Chiudo la chiamata e appoggio la testa alla tastiera soffice del divano, sospirando.
-
"Michael! Vai ad aprire!" Corro in bagno e prendo un elastico per i capelli. Mi faccio una coda disordinata guardandomi allo specchio.
Sono dimagrita. Un pò, non tanto.
Esco dal bagno e scendo velocemente le scale.
"Juss." Gli salto addosso abbracciandolo e sorridendo come una scema.
"Hey, piccola. Come mai tutto questo affetto?" Chiede stringendomi dalla vita e lasciandomi un bacio sul collo.
"Hai portato la pizza?" Chiedo cambiando totalmente discorso.
"Ne ho prese tre. Una anche per Michael." Andiamo in cucina e appoggia i cartoni della pizza sull'isola al centro della stanza.
"Come l'hai presa la mia?" Chiedo affiancandolo.
"Margherita. Non volevo che ti innervosissi, perché già lo sei di tuo, poi se mi ci metto io non la finiamo più." Sorrido alle parole da lui pronunciate e gli stampo un bacio sulla guancia.
"Michael! Vieni a prendere la tua pizza!" Urlo dalla cucina a mio fratello.
Un piccolo gnomo viene correndo verso di me e prende la sua pizza, per poi ritornare in salotto sul divano.
"Andiamo di là." Dico prendendo il mio cartone della pizza e anche il suo, dirigendomi da mio fratello.
"Hai una birra?" Mi chiede prima che possa uscire dalla cucina.
"Sì, vedi nel frigo. Prendi una coca cola per mio fratello." Dico andando via.
Mi siedo sul divano a gambe incrociate e inizio a mangiare la mia pizza guardando la tv.
"Cambia canale, Michael." Dico a mio fratello che prende il telecomando e me lo porge.
Faccio un pò il giro dei canali e mi fermo a guardarne uno qualsiasi.
Nel frattempo Justin ci ha raggiunti e lascia la coca e la birra sul tavolino di fronte a noi.
Si siede accanto a me.
"Non mi hai salutato per bene oggi." Sussurra lentamente al mio orecchio.
Una scia di brividi mi percorre la spina dorsale.
Mi giro verso di lui e faccio scontrare le mie labbra con le sue.
Una sua mano si appoggia sul mio fianco, mentre l'altra sulla mia guancia.
Fa scendere di più la sua mano sul mio fianco, per questo mi sposto velocemente. Mi guarda con sguardo interrogativo.
"C'è Michael." Mi allontano di poco e continuo a mangiare la mia pizza, ricevendo qualche volte dei suoi sguardi.
-
Mio fratello si è addormentato appena abbiano messo un film. Titanic.
Amo sto film.
Chiudo gli occhi appoggiando la testa al petto di Justin, cercando di non svegliare Michael che dorme appoggiato sulla mia gamba.
Noto che anche Justin ha gli occhi chiusi.
Dopo solo cinque minuti, nonostante i miei sforzi di finire di vedere il film, mi addormento.
Allison's pov. (Mamma Sky.)
Scendiamo dalla macchina e mi affretto ad andare alla porta di casa.
Sto crepando di freddo. Potevo mettermi un pantalone, piuttosto che una gonna.
Apro velocemente la porta e Ryan corre sulle scale per poi chiudersi in camera sua.
"Sono già le tre." Pronuncia mio marito a voce alta.
"Sta zitto che ci sono i ragazzi a dormire sul divano!" Pronuncio a bassa voce.
Andiamo in salotto. Oltre alla figura di Skyler e Michael c'è anche la figura di un altro ragazzo.
"Dev'essere lui, Justin." Indico il biondo con l'indice e mio marito gli passa accanto.
"Assomiglia ai Bieber! Non è che è uno di loro?" Chiede sorridendo appena.
"Ma va via. Fa di cognome Bieber, ma sai quanti Bieber ci sono qui a Los Angeles? Non è chi pensi tu." Lo spingo verso le scale.
"Però assomiglia molto a-"
"Hai bevuto troppo stasera. Non è lui."
Rispondo secca.
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Spazio autrice.
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È corto...lo so, e credo che i capitoli d'ora in poi saranno sempre così, almeno fino a quando non avrò più tempo libero...
Un kiss zuccherato a tuttiiii.💋
-Antonia.xoxo