La notte precedente fu una notte strana. Evee non sognò, dormí profondamente, ma non si riposò. La sveglia suonava incessante, mentre allungava il braccio in cerca del pulsante che avrebbe messo fine a quel martellio che le stava letteralmente facendo male alla testa.
Dopo vari tentativi vani scalciò le coperte frustrata facendole cadere a terra, si alzò e in piedi di fronte alla sveglia pigiò ripetutamente con forza sul grande tasto, come per vendicarsi del risveglio traumatico che aveva avuto. In quel momento la zia stava passando di fronte a camera sua e vedendo la scena non riuscì a trattenere le risate. Evee si girò di scatto presa di sorpresa.
"Qualcuno si è svegliato con il piede sbagliato"
"Non puoi capire quanto" confermò la ragazza.
"Accompagno Sophia a fare un giro"
"Chi è Sophia?" Chiese curiosa la zia che si era appoggiata allo stipite della porta con le braccia incrociate al petto.
"La nostra nuova vicina, nonché mia futura compagna di scuola"
"Interessante! Fammi sapere com'è andata la giornata" si avvicinò e le diede un bacio affettuoso sulla fronte.
Guardando l'orologio Evee si dette una mossa, rischiava di essere in ritardo e questo andava contro tutti i suoi principi.
In meno di quindici minuti era pronta. Si guardò allo specchio e si toccò i solchi sotto gli occhi. Aveva proprio un aspetto stremato.
Decisa a non passare tutta la mattinata a contemplare la sua faccia allo specchio corse giù per le scale salutò la zia e attraversò la strada.
Il giornale appena consegnato giaceva a terra sopra lo zerbino, avvolto da una plastica protettiva trasparente. Lo prese e si decise a suonare il campanello, ma nemmeno il tempo di toccarlo e la porta si spalancò.
Il suo sguardo si posò sulla figura appena apparsa sulla soglia. Un ragazzo a petto nudo se ne stava di fronte a lei. Gli zigomi alti, occhi di un blu penetrante e riccioli neri scompigliati. Evee rimase a fissarlo scioccata. Era alto, davvero alto almeno un metro e novanta, fisico asciutto e muscoli sodi.
"Stai cercando di rubarmi il giornale?" Chiese alzando un sopracciglio.
"Io... Cosa?" E senza volerlo gli lanciò addosso il quotidiano come se questo improvvisamente fosse una patata bollente di cui si doveva liberare.
" Prima cerchi di rubarmi il giornale e poi me lo lanci addosso?"
"Non stavo cercando di rubarti il giornale, l'ho solo raccolto...un gesto di cortesia" Ogni sua movenza emanava una sensualità unica, fece un passo verso Evee che si sentì piccola e indifesa. Non riusciva a muoversi. Lui le arrivò a pochi centimetri dalla faccia, poteva sentire il suo respiro caldo soffiarle sulla pelle del viso. Sapeva di menta e...vaniglia? Non sapeva bene, ma era buono. La ragazza arrossì all'istante e lui scoppiò a ridere divertito.
"Dovresti vedere la tua faccia! Sei proprio buffa!"
"Idiota!" Disse a denti stretti. Evee che ora era pervasa da una rabbia accecante fece quasi per andarsene, ma fu bloccata da Sophia che aveva spinto il fratello dentro casa.
"Sei uno stupido!" Lo brontoló. Era piccola, ma quando alzava la voce si faceva rispettare.
"Scusa a mio fratello piace scherzare, ma non ha capito che questi scherzi fanno ridere solo lui" e lo fulminò all'istante. Con l'aria da cucciolo bastonato alzó le mani in segno di resa e arretrò.
"Andiamo Evee!" Sophia aveva ancora la faccia corrucciata. Ancora non si capacitava Evee che quei due fossero gemelli, fratelli si, ma gemelli... Erano diversi, anche l'aurea che emanavano era differente.
Mentre scendevano i gradini della veranda Evee si guardò alle spalle, lui la stava fissando con sguardo serio per poi farle un sorriso che somigliava più ad un ghigno. Evee sentì un brivido scenderle lungo la schiena e pensò:"
Auguri Evee ne avrai bisogno!"
Buona seraaaaa!!!!! Allora? Che ne pensate dei gemelli? Ma più che altro come ci pare questa nuova new entry? A me affascina un sacco questo personaggio non vedo l'ora di scriverne e farlo interagire con tutti specialmente con Castiel e Evee!!! Muahahhahaa