Wizard - The W series

Von FrancescaCaeli

46.2K 3.6K 556

ATTENZIONE SPOILER!!!! Sequel di WOLF - The W series Alice è una ragazza imbranata che si trova catapultata t... Mehr

Prologo Prima Parte
"Benvenuti!"
1 - Il Santuario di Limes
2 - Dicerie
3 - Le origini di Roma
4 - La donna dai capelli rossi
5 - Il thé del Teide
6 - Incastrata
7 - Il paese delle streghe
8 - S. B.(1)
9 - Una serata tra amici
10 - Partenza - S.B.(2)
11 - Domande improprie
12 - La pazzia del Lupo Bianco
13 - La piccola Lupa
14 - Furio Botina
15 - Chiacchiere da stregoni
16 - Nel bosco - S.B. (3)
17 - Maialino da tartufo - S.B. (4)
18 - Proposte per Marco
19 - La Fucina
20 - Confessioni e S.B.(5)
21 - Grandi amiche
23 - La cosa più assurda
24 - Stagli lontana
25 - Focaccia al mattino e S.B. (7)
26 - Furto in casa Botina
27 - Verità
28 - L' Apprendista
29 - Il segreto dell'Apprendista
Fine Prima Parte
Prologo Seconda Parte
30 - Il Lupo e la Compagna
31 - Qualcosa è cambiato
32 - Beatrice è una Botina
33 - Scelte
34 - Il peso delle visioni
35 - S.B. (8)
36 - Il futuro Egemone
37 - Nonno e nipote
38 - Marco e la sua Apprendista
39 - Tra ragazze
40 - Codarda
41 - Un po' bugiardo
42 - Libero arbitrio
43 - Serena
44 - Cipressa
45 - Se sopravvivi

22 - La veggente e il Lupo - S.B. (6)

964 74 9
Von FrancescaCaeli

 23 Ottobre 2002 (Prima parte)

-Non dire a Beatrice dell'incontro con l'Apprendista o vorrà seguirci e finirà per farsi scoprire da mio nonno. Nessuna di voi deve interferire: promettilo!-

Con quelle parole Marco mi aveva incastrata quella sera e quando Beatrice era tornata dalla sua "passeggiata" per cenare, le avevo prontamente mentito: - Ho visto solo tuo nonno che mi ha detto che stanno finendo un lavoro pesante in Fucina e non torneranno per la cena.-

La giovane lupa non aveva commentato, decisamente invidiosa delle attenzioni del nonno verso il fratello e forse esausta, forse troppo gelosa, andò a coricarsi quasi subito dopo aver mangiato, lasciandomi sola nel salotto di Casa Botina.

Non volevo infrangere la promessa, ma ero decisamente curiosa di vedere chi sarebbe sceso dalla scalinata di granito per raggiungere la Fucina quella sera. Per cui, incurante della brezza gelida di ottobre, aprii la finestra che dava sulla strada avvolta dai gerani e vi posizionai davanti una poltrona.

Leggere alla finestra non voleva dire di certo interferire. E in attesa di qualche rumore sulla strada che mi consentisse di indagare sul nuovo Apprendista, aprii il diario di Sibilla, curiosa anche lì di scoprire come sarebbe finita tra la Veggente e il Lupo.

14 Dicembre 1966

Ieri sera è stato tutto così...così... Vorrei poter dire "assurdo", ma la verità è che mi sono sentita per la prima volta nella mia vita nel posto giusto e nessun incubo questa notte mi ha tormentato.

Vorrei cominciare dall'inizio, ma la verità è che non ci riesco e quindi comincio dalla fine: ho baciato Fabrizio.

Ancora non so cosa mi sia preso e ancora non mi sembra possibile che una come me si sia sporta d'istinto a baciare una bestia simile, ma l'ho fatto ed è stato ...assurdo e stupendo.

Sarebbe stato ancor più bello se il "Principe" non avesse preso a parlare subito dopo, ma questa è un'altra storia.

Ricomincio da capo: mio padre si è convinto a farmi uscire, grazie all'intercessione di Crisania che si è offerta di accompagnarmi alla festa. Una volta lì, conoscendo il suo debole per il buon vino, ho fatto in modo che ne bevesse più del solito e quando era ormai impegnata a spettegolare con le altre comare, mi sono allontanata con una scusa e ho raggiunto il luogo indicato da Fabrizio.

E' stato più complicato del previsto sbloccare l'amuleto, tanto che se lui non avesse scelto un luogo così appartato probabilmente Val o addirittura gli altri licantropi avrebbero certamente percepito il mio potere.

Alla fine dell'incantesimo ansimavo sfinita, sbuffando vapore in quella gelida serata e non so se per congratularsi o perchè davvero colpito, De Leonibus ha commentato facendomi premurosamente sedere su un muretto: - Non pensavo sarebbe stato così faticoso...Sei...sei davvero brava con la polvere magica.-

Mi ci è voluto qualche minuto per riprendermi e lui restava lì impalato, come preoccupato finchè, seduti al gelo sotto il pino gliel'ho chiesto: - Allora me lo dici che cosa hai ricordato?-

Lui mi ha guardato intensamente negli occhi e per un attimo ho pensato di lasciar perdere e andarmene di lì, ma poi è successa una cosa strana: i suoi occhi si sono fatti improvvisamente scuri come la pece e lui chinando la testa ha confessato:- Mi sono ricordato di te da bambina.-

-Di me?- ho fatto confusa.

-Sì...eri piccola...non puoi ricordarlo, ma per me è stato un momento particolare....un momento che mio padre voleva cancellare.- ha continuato distogliendo lo sguardo da me, come imbarazzato.

-Che cosa facevi con me da bambina?- gli ho chiesto scandalizzata.

Lui si è profondamente offeso:- Niente! Proprio niente... anzi se vuoi saperlo ti ho salvato la vita sul torrente vicino alle cascate del Picco dell'Aquila.-

Io ho strabuzzato gli occhi incredula e lui ha continuato:- E poi...ti ho aiutata ad uscire da sotto una frana.-

A quelle parole mi sono ricordata della mia Prova, della voce che avevo sentito fuori dalle rocce e d'un tratto tutto quello che diceva mi è sembrato più reale, c'era solo una domanda che mi martellava nella mente:- Perchè?-

E' rimasto in silenzio per diversi minuti e poi è scattato:- Ti ho detto quello che volevi, ora dammi il ciondolo!- e si è gettato su di me per prenderlo.

Con un agilità che non credevo, sono sgusciata via dalle sue braccia, con l'Obstructo tra le mani:- No! Dimmi perchè mi hai salvata così piccola?! Perchè non hai detto che ho fatto esplodere la fontana?! Perchè...-

Ma proprio mentre parlavo ho avuto una visione, in piedi sulla strada, un'unica immagine nella mia testa: io in groppa ad enorme bestia bianca, così bianca che  difficilmente la distinguevo dal paesaggio infuriato dalla neve in tempesta. Un enorme Lupo Bianco a cui mi stringevo in cerca di calore, a cui sentivo di dovere la mia intera vita, per cui provavo un sentimento così forte che le lacrime scendevano da sole per l'emozione. 

Non so quanto sono rimasta in trance, generalmente le mie visioni scaturiscono nel sonno e nessuno sa bene quanto durano. È stata la prima volta da sveglia e mi sono svegliata decisamente preoccupata, ma mai quanto Fabrizio che  era rimasto lì accanto a me e mi reggeva il capo confuso: - Sibilla! Sibilla svegliati, ti prego! Sibilla! -

Quando sono riuscita a mettere a fuoco quello che accadeva, l'ho visto decisamente più sollevato: - Che ti è successo?! Stai bene?-

Eppure non riuscivo bene a parlare, come se la visione avesse intorpidito i miei sensi, l'unica cosa che sono riuscita a mormorare è stata: -Di che colore è il tuo lupo?-

In quel momento gli si leggeva in faccia che pensava fossi impazzita e ha ribattuto dicendo: -Sibilla che stai dicendo? Ti senti bene?-

-Quando ti trasformi, il tuo manto è del colore della neve?- ho chiesto nuovamente guardandolo con un intensità omicida.

Questa seconda domanda più specifica e il mio eloquio più lucido lo deve avere decisamente spiazzato perchè ha ribattuto: -Ma che c'entra? Sibilla che...- ma forse vedendo i miei occhi terribilmente seri alla fine ha ammesso: -Sì...io sono un Lupo Bianco.-

E a quel punto tutte le mie ultime visioni hanno avuto un senso, e quella pace, quella sensazione di appartenere a quell'animale che avevo appena provato in trance mi sommerse e senza riuscire a controllarmi gli ho gettato le braccia al collo e l'ho baciato.

Ho baciato un mostro.

Ho baciato un mostro e so che dovrei pentirmene, ma so anche che non lo farò perchè è stata la sensazione più bella di tutta la mia vita.

Forse per la sorpresa il primo istante Fabrizio è rimasto come pietrificato, un attimo dopo però tutto è cambiato, come se si fosse liberato da ogni pregiudizio, da ogni catena e mi ha stretto a sè riscaldandomi in quella notte gelida e prendendo a giocare con la mia bocca come un assetato nel deserto ed è stato come se il mio cuore finalmente facesse pace con la mia mente, con le mie visioni.

Per la prima volta ho sentito davvero il mio potere placarsi.

Non so quanto siamo rimasti abbracciati a fior di labbra sotto quel pino, so solo che ad un tratto si è fatto travolgere da strani pensieri: - Sibilla...Sibilla sai che non dovremmo...non dovremmo essere qui, così. -

- Perchè? - ho chiesto dubbiosa - Non sono forse quella che chiamate "Compagna"?  -

Ho sentito il cuore nel suo petto palpitare impazzito a quelle parole, come se sentire qualcuno pronunciare quella verità ad alta voce lo rendesse più reale. Mi strinsi a lui  e il calore del suo corpo mi avvolgeva e sembrava poter sciogliere l'inverno, lo guardavo negli occhi e questi perdevano le sfumature ambrate per mutare nel colore della notte: - Lo sei,  senza quel ciondolo so per certo che lo sei. -

Dopo qualche minuto però il suo sguardo era tornato ambrato e milioni di domande sembravano assillare la sua mente confusa: - Questa stregoneria è la prova che sia mio padre che tuo padre sanno del nostro legame...perchè provare a manipolarmi? A te avevano detto qualcosa? -

- No...io sono stata rinchiusa in casa negli ultimi 16 anni.-

Il suo sguardo smarrito ha cercato i miei occhi:-  Qualcosa non mi torna...un legame tra una strega e un lupo non è ben visto, ma per la nostra legge nulla è più sacro del legame tra Compagni...perchè mio padre avrebbe...- d'un tratto fece una pausa e domandò: - Se non ricordi quando ti ho salvato... Come fai a sapere che sono un Lupo Bianco?-

Ho provato a distogliere lo sguardo, ma tenendomi per le spalle i suoi occhi ambrati mi hanno trovata e non sono più riuscita a mentirgli ed è forse questo che più lo ha spaventato: - L'ho visto...sono mesi che ti vedo, che vedo il Lupo Bianco nel mio futuro...-

-Nel tuo "futuro "...?- ha ripetuto sconvolto e dopo qualche istante ha finalmente capito: - Questo vuol dire che...che sei ... -

In quell'istante un rumore ha attirato la sua attenzione e le sue braccia si sono allontanate da me  e la cosa stranamente mi ha ferito più che una lama.

- Devo andare...-

-Cosa? Perchè?-

Si è portato le mani alla testa e ha preso a camminare distrutto per la notizia davanti a me: - Cristo Sibilla! Lo sai....devi saperlo... sei una veggente! -

-E con questo?- gli ho detto.

E lui mi ha guardato ferito, amareggiato e ha mormorato prima di andarsene:- Non puoi non saperlo, è l'unica legge che hanno in comune Stregoni e Licantropi, l'unica a cui si attengono entrambi: coloro che vedono il futuro non possono legarsi a chi cammina sulla terra. I veggenti non possono avere Compagni , non possono unirsi a nessuno perchè il loro potere deve restare puro.-


E fu in quell'istante che sentii dei passi fuori dalla finestra e chiusi il diario con difficoltà per scoprire chi era l'Apprendista che avrebbe scoperto il legame tra la famiglia Botina e quella De Leonibus.

Weiterlesen

Das wird dir gefallen

84.9K 1.6K 103
Nicole Smith é una ragazza molto solare e simpatica che trasmette allegria a tutti. ma purtroppo anche lei soffre molto, ma tutto il dolore se lo tie...
43.7K 2.5K 57
Terzo libro della saga ELEMENTAL. Nei Cinque Regni le popolazioni fervono per la comparsa di nuovi tipi di Elementali. Molti dei suoi amici si appre...
14.9K 1.2K 52
Fantasy romance a cavallo tra due mondi. Iris è irrequieta e imprevedibile, proprio come quell'oceano che fin da bambina l'affascina e nel cui abbrac...
77.1K 3.6K 34
Maximilian Alexander Leonard de Greye, primogenito della famiglia più ricca della Virginia, era conosciuto in tutto il mondo. Per cosa? Beh lui era l...