La porta si spalanca, apro piano gli occhi, affaticata. Tom entra con un piatto tra le mani e mi sorride.
Quando l'ho chiamato dicendogli che stavo male ha preso il primo volo per Londra ed è venuto da me. Sa che non mi piace stare sola quando sto male e che divento una sorta di bambina in cerca di affetto.
-Scusami tesoro, non volevo svegliarti, ma devi mangiare qualcosa- sussurra mentre mantiene il piatto con una mano e con l'altra accende la lampada sul comodino al suo lato del letto. Prendo il piatto, mi ha preparato il brodo di pollo. Gli sorrido intenerita mentre si siede accanto a me appoggiando la schiena contro la testiera del letto.
-Come ti senti? Va un po' meglio dopo la medicina e un po' di riposo?- mi chiede, annuisco col capo mentre mangio, lui annuisce rassicurato. Quando sto male diventa una mamma chioccia ma io adoro questo lato del suo carattere. Si prende cura di me.
-Più tardi devo fare un'intervista, la farò via internet dato che sono qui ma ho pensato di avvertirti- dice poi, mi giro a guardarlo colpevole.
-Scusami, se non fosse per me avresti fatto il tuo lavoro con calma e nel luogo in cui dovevi farlo- mormoro posando il piatto ormai vuoto. Poi mi giro a guardarlo e lui scuote la testa accarezzandomi una guancia mentre sposta una ciocca di capelli dal mio viso.
-No, tesoro. Non è colpa tua. Stai male e io voglio prendermi cura di te- risponde sottovoce guardandomi con dolcezza, appoggio il viso contro la sua mano chiudendo gli occhi e lui si sporge a baciarmi sulla fronte
-sarà meglio che vada a fare i piatti ora. La cucina è un macello- sussurra poi, io mi lamento e mi arrampico su di lui. Circondo il suo bacino con le gambe e il suo collo con le braccia e lui ridacchia mormorando il mio soprannome: koala. Mi chiama sempre così quando mi aggroviglio a lui in questo modo.
-No ti prego rimani qui con me- mi lamento nel suo orecchio stringendolo forte. Mi fa male la testa e voglio solo che lui mi tenga stretta. Mi sento così debole che mi viene quasi da piangere.
-Piccola, hey! Va tutto bene. Sono qui. Sono con te- sussurra e mi accorgo solo ora di aver iniziato a piangere davvero. Tom mi prende il viso tra le mani per guardarmi negli occhi, poi mi da un piccolo bacio sulle labbra circondandomi la schiena con le braccia per stringermi a sé.
-Stenditi e scegli un film, io porto il piatto fuori e torno da te- sussurra con dolcezza quando torna a guardarmi negli occhi, io annuisco in silenzio e lascio la presa scivolando stesa mentre lui prende il piatto e va via.
Quando torna faccio partire il film con Jason Statham che ho scelto di vedere, anche se so che crollerò addormentata di nuovo a causa della febbre alta. Tom si stende al mio fianco e mi tira contro di sé portando la mia testa sul suo petto. Inizia a giocare distrattamente con i miei capelli e io inspiro il suo profumo.
-Grazie per essere tornato- sussurro sentendo gli occhi chiudersi lentamente. Tom mi bacia la testa
-Torno sempre per te, tesoro. Mi prenderò cura di te ogni volta che ne avrai bisogno. Sempre e per sempre- sussurra in risposta e io sospiro, felice per le parole che mi ha detto.
Tom deve aver notato che sto per addormentarmi perché mi copre meglio con la coperta e mi stringe con delicatezza. Chiudo del tutto gli occhi lasciandomi andare mentre il suo profumo mi riempie le narici.
Quando mi sveglio Tom non è con me, però sento delle voci provenire da fuori. Mi alzo confusa e cammino lentamente, mi appoggio al muro per mantenermi e non cadere e quando arrivo alla porta del salotto la risata di Tom mi arriva alle orecchie. Adoro sentirlo ridere. Mi affaccio solo un po' per guardarlo, se ne sta seduto sul divano con indosso la felpa rosa che tanto adoro e ha il computer appoggiato sul tavolino di fronte a sé. Quando si accorge che lo sto spiando la sua risata diventa un sorriso intenerito e i suoi occhi si spalancano luminosi e preoccupati al tempo stesso.
-Hey, piccola. Come ti senti? Come mai ti sei alzata?- domanda senza distogliere lo sguardo da me, rabbrividisco uscendo totalmente allo scoperto -scusami James ma la mia bellissima ragazza malata ha deciso di farmi preoccupare- si scusa Tom e sento la risata di James Corden di sottofondo mentre il mio ragazzo si alza per raggiungermi
-Scusami, non volevo interrompervi ma ho sentito delle voci e avevo dimenticato che avevi l'intervista- sussurro imbarazzata, lui scuote la testa e mi bacia una guancia
-Va tutto bene. Tranquilla. Come ti senti?- domanda sottovoce ed io rabbrividisco ancora scrollando le spalle
-Hey Tom! Se (Y/N) se la sente potrebbe rimanere con noi per il resto dell'intervista? Non manca molto!- la voce di James ci distrae, Tom mi guarda chiedendomi con gli occhi cosa voglio fare ed io annuisco. Mi siedo accanto a Tom sul divano cercando di essere notata il meno possibile.
-Ciao (Y/N) sono felice che tu ci abbia raggiunti, così puoi dirci com'è vivere con un Avenger nella vita reale- James si rivolge a me scherzando, io ricambio il sorriso mentre allungo una mano per prendere quella di Tom che mi circonda le spalle con un braccio e mi tira più vicina a lui per poi baciarmi la tempia.
-La febbre sta salendo, tesoro- sussurra preoccupato, io gli sorrido rassicurante
-oh andiamo! Potrete fare le vostre smancerie quando non starete registrando un'intervista- scherza James ed io arrossisco imbarazzata abbassando il viso. Tom ride rispondendo a tono ed io mi perdo a guardarlo. È talmente bello da far male ed è qui con me. Mi ama. Tom Holland ama me.
-Hey tu! Bella addormentata!- mi richiama James, mi giro verso lo schermo del computer con le guance che vanno a fuoco e ricordo che mi aveva fatto una domanda
-scusa James, ancora non ti ho risposto! Vivere con Tom è... pieno di emozioni. Se non stessi male direi che è terribilmente disordinato e fa sempre casino, soprattutto sotto la doccia, ma siccome sono malata e lui si prende cura di me dirò che è l'uomo più premuroso e dolce che io abbia mai conosciuto. Oggi mi ha preparato il pranzo e ha sopportato un film di Jason Statham perché sa che lo adoro- rispondo sorridendo divertita e lancio un'occhiata a Tom che mi fa il solletico a un fianco per vendicarsi della prima parte del mio discorso.
-Siete così dolci che mi fate salire il diabete- esclama James ridendo ed io arrossisco guardandolo attraverso lo schermo. Aspetto la fine dell'intervista intervenendo quando James me lo chiede, ma per lo più me ne sto appoggiata a Tom ad inspirare il suo profumo e giocare con le sue dita.
-Bene, possiamo concludere qui! Grazie per essere stato disposto a fare l'intervista a distanza Tom, e grazie a te (Y/N) per essere stata con noi!- ci saluta James, alzo lo sguardo dalle dita di Tom al viso di James che mi sorride allegro come sempre
-grazie a te per la disponibilità James- risponde Tom gentile e mi guarda in attesa che io risponda
-grazie per non esserti arrabbiato, è solo colpa mia se Tom non è in America, quando sto male corre sempre da me ed io lo amo per questo. Grazie anche per avermi lasciato rimanere, sei sempre il migliore James!- rispondo allegramente, James ride ringraziandomi e poi chiudiamo la videochiamata. Tom si gira e mi lascia salire sul suo grembo baciandomi la fronte.
-Ora ti misuro la febbre e poi torniamo a letto va bene?- domanda dolcemente, io annuisco appoggiando la testa sulla sua spalla e mi lascio sollevare da lui che come promesso mi misura la febbre e poi mi porta a letto dove per il resto della mia malattia si prende cura di me.
Ciao a tutti! Come va? Spero bene! Spero che questo immagina su Tom Holland vi sia piaciuto, nel caso abbiate qualche richiesta non esitate a farmela! A presto!! 💕