A R O M A N C E S T O R Y
𝘽𝙚𝙖𝙩𝙧𝙞𝙘𝙚 𝙈𝙞𝙡𝙩𝙤𝙣 è una diciannovenne che vive nel distretto più popolato di New York, Manhattan.
Determinata, solare ma stronza al punto giusto, affronta ogni avversità che le si pone contro, sebbene qualc...
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Ci sono persone che entrano nella tua vita per farti felice e altre per cambiare la tua idea di felicità. E non è la stessa cosa.
Fabrizio Caramagna
Non ho mai vissuto a pieno cosa significasse la parola "felicità". Da piccolo credevo che fosse racchiusa in quei piccoli abbracci che non ho mai ricevuto. Vedere i bambini che correvano tra le braccia dei loro genitori, loro che li riempivano di attenzioni e di regali super desiderati. La mia infanzia posso definirla un una sola parola.
TORMENTATA
La cattiveria di mia madre nel disprezzare ogni mio comportamento, ogni lamentela che scoppiava durante la cena, mentre mio padre asseriva ogni sua ragione. E non mi restava altro che salire in camera, con lo sguardo basso e gli occhi che minacciano fottute lacrime amare. Lacrime che hanno cambiato me, il mio modo di essere, ma soprattutto, il mio amore verso la vita. Adesso invece, credo che essere felici è una condizione rara. Il passato mi ha spinto a tal punto di non crederci più, ma improvvisamente, come se il destino lo avesse pianificato, ho incontrato una persona che mai avrei creduto possa farmi cambiare. Beatrice è entrata a far parte di me, della mia vita, in un modo quasi innocente, nella maniera più profonda. La sua saggezza, quei fottuti occhi che non riesco più a smettere di pensare. Tutto questo ha avuto un riscontro in me. Perchè lei è riuscita a tirare fuori tutto ciò che cerco di non mostrare al mondo esterno. La fragilità, l'estrema paura nel fidarmi di qualcuno, la consapevolezza di non riuscire a ricucire quelle ferite che mi seguono ovunque vada.
Perché non si può scappare da ciò che abbiamo dentro, possiamo solo affrontarlo. E questo non è mai scontato.
Santa Monica non era mai stata così bella. Con eleganza e armonia, mostra tutta la sua bellezza, incorniciata da un bellissimo panorama con l'oceano che funge da protagonista. Sono davvero soddisfatto del lavoro che sto svolgendo per questa campagna. Gustavo ha tutte le carte in regola per promuovere la Briar Montler ed io non posso fare altro che migliorarmi. Migliorare per far fronte a quella misera gente che per anni ha scaricato tutta la cattiveria sulle mie spalle. Perché nessuno ha mai creduto in me.
《Edward, ragazzo mio. Devo parlarti di una cosa importante.》la voce di Gustavo mi fa ritornare con i piedi per terra.
Annuisco e ci allontaniamo dalla presenza della troupe, compresa quella di Beatrice che mi guarda per un attimo perplessa.
Ci fermiamo davanti ad un piccolo muretto davanti l'oceano, dove il rumore delle onde e le folate di vento ti entrano fin dentro le ossa. Infilo entrambe le mani nelle sue tasche e con un cenno lo informo della mia attenzione su ciò che ha da dirmi.
