EPILOGO

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Dieci anni dopo

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Dieci anni dopo...

Sento la brezza di questa meravigliosa città che si risveglia attraversata dalle sfumature arancioni dell'alba, dal canto degli uccellini che segna la nascita di un nuovo giorno e di nuove speranze.

Miami non era mai stata così piena di vita, accarezzata dal fascino dell'architettura, delle baite che scorgono lungo Miami Beach, una spiaggia che ritrova in me ricordi indelebili e sensazioni indescrivibili come i colori degli edifici Art dèco, la sabbia bianca, i numerosi alberghi che si affacciano sul mare e la consapevolezza di creare nuove avventure.

La camera risulta illuminata dai raggi del sole che passano oltre le grandi vetrate ed un piccolo soffio di vento, sfiora la mia pelle calda provocandomi un brivido lungo la schiena.

Mi ritrovo qui, sotto le coperte di seta bianche, rannicchiata dolcemente sul suo petto.
Edward dorme beatamente con il viso visibilmente rilassato e dolce come sempre.

I suoi respiri sembrano delle melodie di cui mi lascio cullare e la sua mano cinge la mia vita dandomi un senso di appartenenza e protezione.

Adesso il suo ciuffo è riportato in un taglio più maturo, accompagnato dalla barba che mette in evidenza le sue fossette riportate alle guance.
I suoi pettorali sono ancora scolpiti divinamente, dovuti alla corsa che contrasta ogni sua tensione.

Durante questo arco di tempo, in lui nulla è cambiato.
Ha tenuto presente quel suo lato stronzo ma dolce e sicuro di sé, il suo ego smisurato, la protezione verso ciò che ama ed il tutto lontano dal buio e da quel passato tortuoso e privo di spensieratezza.

Abbiamo deciso di andare a vivere insieme e questa scelta ha messo ad entrambi molti obiettivi per il nostro futuro.

Finito il college sono riuscita a prenotare un volo per Manhattan.
È stato un weekend decisamente freddo dovuto all'arrivo del Natale.
Il mio primo natale insieme ad Edward.

Partì da sola, promettendogli che sarei tornata molto presto e che avevo un compito in sospeso.

I miei genitori avrebbero voluto accompagnarmi in questo viaggio, ma alla fine hanno deciso di lasciarmi andare e che sarebbero stati orgogliosi di me comunque vada.

Ritornare nella mia vecchia città scosse tutti quei principi che erano chiusi in una scatola lasciata in disparte nel mio cuore.

Passai dinanzi alla mia casa, che si mostrò priva di quella gioia che noi avevamo portato per tanti anni, sin dalla mia nascita.

Il giardino non era più quello di una volta, quando insieme al nonno Richard piantavo le peonie profumate e fresche rose rosse.

Tutto giaceva silenziosamente, mettendo in evidenza il passare degli anni ed il trasloco che cambiò la mia vita, per sempre.

A pochi metri di distanza, la casetta dei miei cari nonni.

Aveva ancora le pareti di color giallo canarino ed il vialetto pieno di cespugli ed erbe aromatiche.
Si sentiva persino il dolce profumo della lavanda.
Avanzai con il petto che saltellava dalla gioia e non appena arrivai dinanzi al portone di legno scuro, suonai al citofono trattenendo l'ansia che mi stava divorando.

𝘗𝘌𝘙 𝘚𝘌𝘔𝘗𝘙𝘌 𝘊𝘖𝘕 𝘔𝘌Where stories live. Discover now