A R O M A N C E S T O R Y
𝘽𝙚𝙖𝙩𝙧𝙞𝙘𝙚 𝙈𝙞𝙡𝙩𝙤𝙣 è una diciannovenne che vive nel distretto più popolato di New York, Manhattan.
Determinata, solare ma stronza al punto giusto, affronta ogni avversità che le si pone contro, sebbene qualc...
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È un'altra noiosa giornata di college.
Questa fottuta ora di letteratura sembra non passare più.
Vorrei essere da un'altra parte in questo preciso momento, magari a correre lungo la costa per smaltire tutta questa pressione.
Potrei anche chiamare Carol, ma una voce dentro di me dice che è meglio lasciar perdere.
Ad un tratto la porta dell'aula si apre attirando l'attenzione di tutti, compresa quella del professore che solleva gli occhiali sul naso per guardare meglio. Una chioma bionda fa capolino nella stanza.
《Scusi per il ritardo, farò in modo che non si ripeta.》afferma mentre si avvicina al suo banco mentre nasconde il suo viso dietro il ciuffo biondo.
Sfortunatamente, o anche il contrario, l'unico banco vuoto è quello accanto al mio e quando se ne accorge anche lei, il suo viso si tinge di rosso.
《Tranquilla signorina Milton, potrà farsi prestare gli appunti della lezione alla fine dell'ora.》gli risponde il prof per poi riprendere il suo discorso.
Per tutto il tempo non mi degna nemmeno di uno sguardo, ma nella sua faccia si legge perfettamente la sua tensione.
《Vedo che sei sempre tra i piedi.》 le sussurro con aria provocante.
《Forse sei tu quello che continua a darmi fastidio.》
Ha pure il coraggio di controbattere.
《Questo lo pensi tu, ad ogni modo so di avere ragione.》ribadisco passando una mano sul mio ciuffo.
《Mi spiace per te ma non è il mio caso, quindi lasciami in pace.》termina per poi ascoltare la spiegazione.
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Terminata l'ora di letteratura, mi dirigo verso la mensa in compagnia di Lenny.
《Allora sei pronto per stasera? Ho dei permessi per Drimate e inoltre, ci saranno i ragazzi più popolari di Los Angeles. Gli spaccheremo il culo.》mi informa mentre ci dirigiamo verso la mensa.
《Sai che non posso perdermi lo spettacolo.》affermo una volta arrivati in mensa.
Lenny è il mio unico amico, sa tutto di me. Ci conosciamo da una vita e ciò che mi sorprende, è il fatto che non mi abbia mai tradito.
Mentre prendiamo i nostri posti al solito tavolo posto all'angolo della sala, intravedo una mora venirmi incontro.
《Edward, mi chiedevo dove ti fossi cacciato. Perché non mi hai più chiamata?》riferisce sedendosi sulle mie gambe.
Carol l'ho conosciuta anni fa in un pub non molto lontano da qui. È stata la mia ragazza per poco più di un anno. Col passare del tempo ho notato la sua pesantezza e il suo carattere troppo infantile, così decisi di lasciarla.
Ciò nonostante ha continuato a starmi attorno, chiedendomi se potevamo ritornare ai vecchi tempi, ma la nostra storia non è mai stata una cosa seria. Più divertimento che altro.
《Non devo darti nessuna delle mie spiegazioni.》sbotto con tono serio per troncare l'argomento.
Nel frattempo ci raggiungono il resto dei ragazzi: Demon, Luise e Drak.
《Siete ritornati insieme voi due?》domanda perplesso Demon guardandoci a intermittenza e incrociando le braccia dietro la nuca.
《Vedo che il campione è ritornato a darci dentro!》interviene poi Luise ridacchiando.
《Fatevi i cazzi vostri.》rispondo mentre gli tiro addosso i chicchi di mais della mia insalata.
Ad un tratto vedo mia sorella camminare verso il nostro tavolo insieme all'ultima persona che mi sarei aspettato di vedere.
《Ehi ragazzi, vi presento la nuova arrivata, Beatrice!》interviene con estrema attenzione.
《Piacere di conoscervi.》si affretta a dire mentre si siede impacciatamente accanto ad Elise.
Gli altri si presentano subito dopo, lanciando occhiate e bisbigliando qualcosa d'incomprensibile.
