-Capitolo numero 9-

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                          "The Raiz"

Ormai era sera e le due amiche si stavano avviando al concerto.

"Perché mi sono lasciata convincere?" pensò la ragazza che non amava di certo quel genere di passatempo.

Denise la vide per niente contenta, ma in fin dei conti si sarebbe dispiaciuta a lasciarla in stanza da sola, era un'opportunità per legare in fondo.

"Sicuramente rischio di trovare quell'odioso Kito" pensò Jessica "Se mi si avvicina non rispondo di me".

Camminarono per un po' finché non furono raggiunti da Ren, il quale aveva avuto preciso compito di accompagnarle.

« Seguitemi ragazze» sussurrò lui « Dobbiamo raggiungere il seminterrato per il concerto dei Raiz».

« Sono bravi?» chiese Denise che tra le due era l'unica di interessata all'argomento.

« A me le loro canzoni piacciono molto, e poi è utile per svagarsi in questa scuola» sentenziò « Ci sono altri due ragazzi che hanno una bella voce, Kurama del terzo anno e Nezumi del secondo, però loro cantano raramente, soprattutto Nezumi».

"Già li adoro" pensò Jessica che camminava qualche passo indietro per non disturbarli, tanto a lei non interessava.

Scesero per delle scale strette e ripide fino a che non si ritrovarono in uno stanzone buio e immenso.

Il palco occupava un quarto della sala, e il restante era riempita da un gregge di studenti e ragazze sconosciute, le quali non appartenevano alla scuola, che gridavano adoranti il nome della band.

« Non sto nella pelle!» urlò Denise « Jess prendiamo posto più avanti».

« Uhm... Okay...».

« Dai! Ti distrarrai da quel Kito».

« Non nominarmelo nemmeno grazie».

« Sei così carina quando sei arrabbiata» squittì Denise.

La band fece il loro ingresso, il cantante, colui che attirava maggiormente l'attenzione era un giovane alto e dall'aria misterioso con dei lunghi capelli color platino.

Gli occhi scuri, viola, e il visto perfetto.

"Ma quegli occhi..." pensò Denise "No impossibile!".

Eccoli, i Raiz al completo, era incredibile, non credeva a ciò che stavano vedendo i suoi occhi.

Per un attimo lo sguardo del cantante percorse la sala e alla ragazza parve incrociarsi col suo, no, al contrario, si era puntato in lei, la stava fissando, o forse era la sua impressione.

Si guardò attorno domandandosi se magari non ce l'avesse con un'altra ragazza, magari con la compagna di stanza, aveva visto che riscuoteva parecchio successo in quei momenti.

Ecco l'ombra di un sorriso e la mano si protese a indicarla, lei, stava per dedicare una canzone proprio a lei.

"Incredibile".

E la musica partì leggera e armoniosa, quasi come un lento, ma più ritmato.

« Io me ne vado» sentenziò Jessica « Queste cose non fanno per me».

Attese la conferma della sua amica, che però era troppo concentrata sulla sagoma del cantante.

« Dee-dee! Io vado!» nessuna risposta « Ohi! Metallara da quattro soldi!».

•School•Love•Days•Where stories live. Discover now