-Capitolo nunero 17-

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                "Hate and Fireworks"

"E fatti bella!" le aveva ordinato "Non gli darò mai ascolto!" si era detta infine.

Aperto l'armadio e tutto guardò al suo interno, magliett, felpe, jeans, nulla di apparentemente carino.

Cosa intendeva poi lui per "bella"?

Non ci volle pensare molto su, così tra un capo e l'altro finì con l'indossare un paio di jeans semplici e una felpa bianca normalissima.

Si spazzolò i capelli, quell'intrico vermiglio che detestava a morte per la loro facilità ad annodarsi e poi...

toc-toc...

Sgranò gli occhi sconcertata guardando l'ora sullo schermo del telefono.

"E' in anticipo!?" si disse "Magari non è lui...".

« Jessica!».

"Merda è lui!".

Prese un paio di scarpe da ginnastica e se le infilò di fretta e furia correndo ad aprire la porta.

« Kito!» urlò la ragazza quasi sorpresa di quello che che vedeva.

Una camicia elegante verde, aderente alla sua figura e un paio di pantaloni neri con delle scarpe semplici ma al tempo stesso eleganti e comode.

I capelli gli ricadevano ordinatamente sul volto come suo solito e quell'espressione accompagnata da quel sorrisetto non faceva che indispettirla maggiormente.

« Ti avevo detto di farti bella».

« Solo perché me lo hai ordinato tu è un ottimo motivo per non farlo».

« Come sei acida e io che ero venuto qui con buone intenzioni» affermò infile.

« Sì certo. Come se potessi anche solo crederci in parte».

« La mia parola contro la tua» ribadì Kito con aria ammiccante e maliziosa.

« Smettila!».

L'afferrò per il polso trascinandola letteralmente fuori dalla stanza e di conseguenza dalla scuola.

Era il tardo pomeriggio, e le ore passavano velocemente, di quel passo chissà a che ora sarebbero tornati a scuola.

Kito l'aveva portata in una fiera, una di quelle paesane in cui gli abitanti danzano e si divertono tutti insieme.

Le bancarelle erano colme di souvenir, spezie, abiti dolciumi e nell'aria si udiva il piacevole suono di una musica molto allegra e vivace, dal ritmo quasi country, ma più moderno.

Non aveva mai sentiti un tipo di musica simile, ma doveva ammetterlo che era davvero piacevole e simpatica.

Donne e uomini in piazza ballavano a coppie saltando e scalciando come fossero veramente dei cowboy.

Poi si passò ad un rock intenso, subito dopo ci fu una serie di ballate locali dal ritmo molto vivace e ripetitivo.

Doveva ammetterlo però, si stava divertendo, nonostante la continua presenza di Kito che non perdeva occasione di farla arrabbiare.

« Oh che peccato».

« E' già ora di andare?».

« A dire il vero il coprifuoco è passato già da due ore siamo bloccati insieme fino domattina!».

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