-Capitolo numero 5-

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               "Un'ora di Nevrosi"

Classe spaziosa, compagni rigorosamente maschi, cosa che a lei non dispiaceva per niente, al contrario, si domandava chi sarebbe stato il suo vicino di banco in quel piccolo posto sperduto che aveva scelto come classe.

Improvvisamente un giovane dall'inverosimile colore di capelli le si avvicinò tranquillamente.

Aveva l'aria da teppista, ma i suoi occhi erano gentili e allegri, non era di certo una cattiva persona.

Il visetto minuto e roseo e le labbra estremamente sottili, quasi non si vedevano, e gli occhi castani, avvolti da tenui sfumature ramate completavano il tutto.

I capelli castano chiari erano pettinati in maniera molto sbarazzina, quasi come se non si curasse minimamente di pettinarseli una volta alzatosi dal letto.

Infine, la divisa della scuola, sì lei non le piaceva, ma vista su un ragazzo faceva tutt'altro effetto.

« Uhm... Non sapevo che avremo avuto una ragazza in classe» affermò il ragazzo stupito « A quanto pare sei la mia compagna di banco. Piacere io sono Ren Ichikawa, ma puoi chiamarmi benissimo Ren».

« Oh... Sono nuova da oggi. Piacere Stella».

« Che bel nome. Beh è rarissimo vedere una ragazza qui» affermò.

« Sì lo so. Me ne ha parlato Lyon, era una scuola maschile?».

« No, solo che si iscrivevano solo maschi, tutto qui. Come mai hai scelto questa scuola?» domandò mentre si sedeva accanto alla ragazza con quel sorrisetto che l'aveva già colpita.

"Coraggio Stella" pensò "Di qualcosa di intelligente".

« Mi piaceva lo stemma».

"Oh sì... molto intelligente".

Il giovane scoppiò a ridere passandosi una mano tra i folti capelli castani, sorridendole vivamente.

« Comunque non ci sono solo io. Ci siamo iscritte in quattro proprio ieri. Io, Denise, Serena e Jess. Esatto, quattro ragazze, e voi siete tutti maschi».

« Beh in quanto tuo compagno ti consiglio di stare alla larga dal senpai-pericoloso».

« Uh? Chi è? L'ho già conosciuto?».

Ren sorrise.

« Per il tuo bene mi auguro di no. Ad ogni modo è del terzo anno, Kito Ninomiya» Stella rimase su a pensarci un po' « Deduco che non lo hai ancora visto. Meglio per te, ha la fama di provarci con tutte».

« Ah il classico pervertito della situazione? C'è in tutte le scuole no?».

« Uhm sì... oh entra Kid-sensei».

Il professore sembrava un ragazzino, completo elegante nero, occhi dorati, e i capelli corti e corvini con tre strisce bianche sul lato destro.

"Uh il mio professore è un damerino" pensò Stella poco convinta.

Cominciò col disegnare alla lavagna alcune figure, fissando la nuova arrivata.

« Cos'è questo?» chiese indicando la lavagna.

« Un quadrato...».

« Sbagliato!» urlò il professore « E' una figura piana composta da quattro lati e angoli perfettamente identici tra loro. E' meravigliosamente simmetrica, una meraviglia per gli occhi. Vedi? Che la separi a metà in verticale, o in orizzontale, otterrò sempre una figura perfettamente simmetrica».

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