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Seonghwa non riusciva a rilassarsi e prendere sonno, troppo immerso nei pensieri che lo avevano investito dal momento in cui erano diventati un'unica anima fino a quando Hongjoong prima di addormentarsi gli aveva sussurrato quel "ti amo".
Aveva ammesso a se stesso di essere innamorato del ragazzo ma non pensava che potesse essere così soffocante la sensazione di condividere tutta la sua vita con qualcun altro.
Essere un libro completamente aperto agli occhi di un'altra persona lo impauriva.
E se poi avessero litigato e si fossero lasciati cosa sarebbe successo? Hongjoong poi avrebbe saputo qualsiasi suo timore, qualsiasi sua debolezza e la sua maschera sarebbe crollata.
Non pensava che fare l'amore con lui lo avrebbe reso così spaventato, altrimenti non l'avrebbe mai fatto.
E adesso aveva bisogno di andarsene il più lontano possibile da quella casa, non riusciva a capire neanche lui con chiarezza il motivo per cui fosse così terrorizzato all'idea di farsi vedere vulnerabile.
Per questo non poté fare altro quella notte e dopo essersi alzato dal corpo di Hongjoong che dormiva beato, si rivestì di fretta e furia, lasciando la casa al più presto, non prima però dell'avergli rivolto uno sguardo pieno di dispiacere e tristezza.
Lo stava tradendo anche lui, proprio come aveva fatto Seoyun o forse in realtà lo stava facendo in maniera ancora più grave.
Hongjoong si era fidato di lui, gli aveva detto che lo amava, che fare l'amore con lui era stata la cosa più bella che avesse mai potuto fare in ventidue anni di vita, che si fidava e che avrebbe affidato tutto se stesso nelle sue mani.
Perché non poteva essere felice di tutto quello?
Sentì una stretta al cuore quando varcò la porta d'ingresso della casa di Hongjoong e dopo essersi messo al volante batté entrambe le mani su di esso, lasciandosi andare in un urlo frustrato.
Colpì una seconda volta l'oggetto davanti a sé, urlò di nuovo come un disperato e successivamente lasciò che dai suoi occhi uscissero delle lacrime amare, fatte di paura, tristezza e rabbia.
Era rabbioso contro se stesso perché poteva solo immaginare come si sarebbe sentito Hongjoong il mattino dopo quando si sarebbe svegliato e non voleva neanche pensare al suo volto distrutto e il cuore a pezzi per averlo lasciato da solo dopo l'amore che avevano fatto.
Forse avrebbe pensato che non era stato amore, che era stato solo un atto senza sentimenti, solo perché Hongjoong aveva avuto un disperato bisogno di affetto in quel momento.
Forse sarebbe sembrato un approfittatore ai suoi occhi e il solo pensiero gli fece salire un'immensa voglia di vomitare.
Quando si calmò leggermente decise di accendere il motore ed una volta fatto sfrecciò via, cercando di tornare il più velocemente possibile a casa.
Per tutto il viaggio comunque non riuscì a smettere di piangere, dalle sue labbra si alternavano singhiozzi misti a lamenti e mugolii.
Seonghwa non aveva mai pianto per nessuno. Non aveva mai pianto neanche da bambino, eppure per la prima volta Hongjoong era riuscito a smuovergli qualcosa, gli aveva acceso quel cuore spento ed intrappolato in una miriade di strati di ghiaccio, per questo adesso era spaventato, si sentiva soffocare da tutti quei sentimenti ed emozioni che lo avevano pugnalato in pieno all'improvviso.
Era spaventato, terrorizzato da tutto quel benessere che lo aveva avvolto. Si era sentito troppo bene che pensava con sicurezza di non essere all'altezza di tutto quel mondo meraviglioso in cui si era lasciato trasportare insieme ad Hongjoong.
Pensava che stare bene insieme a qualcuno non avrebbe mai fatto al caso suo, eppure era successo ma adesso doveva pagarne le conseguenze.
E non solo lui.
Tornò con la testa alla realtà quando all'improvviso davanti a sé vide due fari di una macchina che si faceva sempre più vicino e quando udì il clacson di essa, si rese conto di esser andato fuori corsia, dunque svoltò con violenza verso destra, frenando subito dopo nel momento in cui si accorse che di lì a poco sarebbe uscito completamente dalla strada.
Rimase fermo sul ciglio di essa, a respirare pesantemente mentre tirava su col naso e cercava di non ripensare a tutto ciò che era successo; il quasi incidente in realtà non lo aveva toccato minimamente, non si era impaurito come invece gli era successo dopo aver sentito le parole di Hongjoong prima che si addormentasse anzi, forse l'incidente sarebbe stata la soluzione a tutto.
Dopo qualche minuto si rimise alla guida poiché non mancava troppo alla sua destinazione, dunque una volta che ebbe parcheggiato scese dalla sua jeep ed in poco tempo si ritrovò in casa, a piangere a dirotto ed istericamente come mai aveva fatto prima.
Si calmò solo quando infilò in doccia. Il getto dell'acqua calda diretto sulle spalle gli fece tornare il regolare battito cardiaco ma il dolore al cuore purtroppo fu impossibile da scacciare.
Si chiedeva perché fosse così problematico.
Tutte le volte in cui Hongjoong aveva detto di sentirsi inutile, uno schifo, insignificante... adesso Seonghwa si rendeva conto che non era il minore a doversi sentire così.
Ora era proprio lui che provava tutte quelle sensazioni negative. Se n'era andato, l'aveva lasciato da solo e chissà cosa avrebbe pensato poi, quando si sarebbe svegliato da solo.
Poi capì in doccia, con l'acqua che ancora gli cadeva sui capelli e scivolava sulle spalle, la fronte appoggiata ad una parete del box, gli occhi chiusi e le labbra tremanti.
Capì perché aveva così tanta paura, capì perché se n'era andato.
Non si sentiva all'altezza.
Hongjoong era il ragazzo più generoso, buono e puro del pianeta, e lui non si meritava il suo amore.
Aveva aspettato mesi per lasciarsi andare con Seonghwa, aveva aspettato la litigata che lo aveva fatto rompere con Seoyun, prima di baciarlo e fare l'amore con lui.
Invece Seonghwa cos'aveva fatto? Aveva provato la notte di capodanno a portarlo via con sé ed al primo rifiuto da parte sua se n'era andato ed aveva concluso la serata finendo a letto con una sconosciuta.
Hongjoong era sempre stato fedele a Seoyun, nonostante sapesse che lei non fosse più interessata a lui come un tempo, eppure lo aveva fatto.
Aveva rinunciato temporaneamente alle sue emozioni per Seonghwa, aveva sofferto in silenzio, aveva represso qualsiasi sentimento per non tradire la ragazza.
Lui invece non aveva fatto niente di buono nei confronti del più piccolo e quella notte ne fu l'ennesima prova.
Si addormentò sul letto dopo esser uscito dal bagno ed aver indossato un paio di boxer puliti. Gli occhi gonfi a causa delle lacrime, la testa dolorante per tutti i pensieri che gli ronzavano all'interno, il pentimento di essersene andato in quel modo senza neanche riuscire a ricambiare quel "ti amo".
Era sfinito.
Jongho lo sentì tornare a notte fonda, capì che c'era qualcosa che non andava nel sentirlo singhiozzare ma non ebbe le forze di affrontarlo proprio in quel momento.
Il suo hyung che piangeva non era da tutti i giorni, quindi ci sarebbe dovuto andare con i piedi di piombo, lasciare che riposasse per quelle poche ore e poi gli avrebbe chiesto spiegazioni l'indomani.

A prova di indagine || seongjoongWhere stories live. Discover now