ATEEZ
SeonghwaXOC
Yeeun è una semplice ragazza con un grande segreto, il suo sangue è in grado di cambiare il destino dei vampiri; Due Clan rivali si contengono il prezioso liquido vermiglio per i loro scopi e sogni, poter tornare umani o accrescere...
Il sole era alto in cielo ormai da tempo illuminando, anche se flebilmente, la figura del giovane ragazzo che, davanti alla finestra scrutava l'orizzonte come in cerca di qualcosa mentre, a pochi metri da lui, la piccola figura di Yeeun dormiva ancora beata e sicura da tutto.
Il ricordo della sera precedente passò nella sua mente così chiaro e nitido che un sorriso spontaneo nacque quasi subito sul suo volto...finalmente il suo cuore si era messo in pace, la ragazza che amava era finalmente tutta per lui <<Potrei starla a guardare all'infinito, non mi stancherò mai di lei>>
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<<Stancarti di chi?>> la voce assonnata di Yeeun arrivò alle orecchie di Seonghwa che, senza farselo ripetere due volte, la raggiunse accanto sul letto <<Buongiorno piccoletta...come ti senti oggi?>> la minore a quelle parole divenne rossa come un pomodoro tanto che, presa dall'imbarazzo, affondò il viso sul petto del ragazzo ridendo.
<<Grazie a te sto bene, è solo merito tuo se sono ancora qui e->> non finì neanche la frase che, le labbra di Seonghwa, erano già sulle sue...questo si che è un buongiorno...un po' meno buono però, quello che veniva dal telefono della ragazza.
25 messaggi da suo fratello.
12 chiamate perse da suo padre.
Una trentina di chiamate perse dalle sue amiche.
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<<Penso che mio padre mi metterà in punizione a vita>> una risata lasciò la bocca del maggiore, vederla in quel modo, così tranquilla, felice...ma soprattutto, al sicuro li con lui, avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di vederla sempre così <<Yeeun, se non vuoi finire nei guai più di quanto tu non lo sia già, ti consiglio di chiamare subito tuo padre ed essere sincera...sai bene cosa intendo>>
I loro occhi si incatenarono per qualche secondo perdendosi gli uni negli altri <<Okay, tu aspettami qui torno subito>> e così, con il cuore che le batteva forte in gola, e non solo per la paura di una punizione, uscì dalla camera recandosi sul balcone, il quale, regalava una vista spettacolare che, anche se di poco, la calmò.
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