[WRITOBER 2020]
Una raccolta di One Shots, ognuna incentrata su un personaggio diverso. Un viaggio introspettivo tra passato e futuro, nella mente dei nostri protagonisti durante i loro momenti di gioia, paura, malinconia e rabbia.
Spero di avervi i...
-Non può essere – sussurrò il capitano della Zeus – Il tuo fisico avrebbe dovuto cedere già da tempo –
-A quanto pare... - biascicò il portiere della Raimon, facendo leva sui pali della porta per tirarsi su in piedi –Hai fatto male i conti... Voi della Zeus non la farete franca, mi hai capito?! –
Una scossa attraversò il corpo di Byron dalla testa ai piedi, come se fosse stato appena investito da un fulmine. Percepì chiaramente una sorta di incrinatura, una specie di scricchiolio farsi strada dentro di sé, come se si fosse appena spezzato qualcosa.
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"Che diavolo mi succede?" pensò il capitano della Zeus. Improvvisamente, si sentì come sprofondare in un abisso oscuro, l'inquietante scricchiolio di prima come unico sottofondo.
Era spaventato. Terrorizzato.
"Io sono il giocatore supremo" pensò Byron, cercando di calmarsi "Io non conosco la paura. Nulla può spaventarmi"
I ragazzi della Raimon iniziarono lentamente a rialzarsi, uno dopo l'altro, incuranti dei lividi e dei mille acciacchi riportati durante il gioco. Tutti avevano negli occhi la stessa aria combattiva del loro capitano, il quale – nel frattempo – si era rialzato definitivamente, ergendosi come un vero e proprio colosso al centro della porta.
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Nel cuore di Byron, la paura iniziò a dilagare sempre di più e l'ombra della sconfitta a farsi più vicina. Le parole dell'ex capitano della Royal Academy, Jude Sharp, rimbombarono nella sua mente, suonando quasi profetiche.
"Mark continuerà ad alzarsi, nonostante tutto. E ogni volta sarà sempre più determinato. Non riuscirai mai a sconfiggerlo, stanne certo"
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-Non può essere... - Byron iniziò a sentire la testa pesante, perdendo la poca lucidità che gli era rimasta -Non può essere... - Il suo corpo fu scosso da violenti tremori, come se ogni muscolo fosse colpito da spasmi, eppure dall'esterno pareva saldo e immobile come una roccia.
-NON E' POSSIBILE! – Il capitano della Zeus sentì chiaramente lo scricchiolio all'interno dipanarsi in tutto il corpo e poi esplodere, come se fosse uno specchio andato in frantumi. Qualcosa non andava, ne era certo. La paura non era compatibile con il Nettare degli Dei e il suo corpo lo stava appena rigettando, mandandolo completamente fuori controllo.
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Evidentemente, anche quel siero anabolizzante creato dal comandante Dark aveva delle falle di sistema.
Byron si preparò a sferrare il suo colpo speciale, reso ancora più micidiale dalla totale mancanza di freni inibitori che quel cortocircuito aveva provocato in lui: -Ora conoscerai la mia vera potenza, preparati, Mark Evans –
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