Forse, un giorno... (Erik Eagle)

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Scusate se pubblico più tardi del solito ma Word mi ha eliminato circa 25 pagine di testi che avevo preparato per i prossimi giorni e mi sono un po' alterata. Ho dovuto riscrivere anche la OS di oggi, spero che sia comunque venuta decente. Vi lascio al racconto!    Jo

Ø Character: Erik Eagle

Ø Propmpt: Fotografia

Ø Song: Photograph (Ed Sheeran)

Erik si rigirò per l'ennesima volta nel lettino dell'ospedale, sbuffando. Sebbene i medici gli avessero detto di riposare il più possibile, la sua mente non voleva assolutamente dargli tregua e – di conseguenza – dormire stava diventando praticamente impossibile. Nella sua testa erano ancora impresse le immagini della settimana prima ed Erik era certo che non se ne sarebbero andate molto facilmente.

Da quando i medici lo avevano operato, dopo l'incidente, e gli avevano riferito che con molta probabilità non sarebbe più stato in grado di giocare a calcio, Erik era sprofondato in uno stato di pesante apatia

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Da quando i medici lo avevano operato, dopo l'incidente, e gli avevano riferito che con molta probabilità non sarebbe più stato in grado di giocare a calcio, Erik era sprofondato in uno stato di pesante apatia. Si era rifiutato di mangiare e di vedere chiunque, sia i suoi genitori che i suoi migliori amici.

Già, i suoi amici.

Silvia e Bobby avevano trascorso ogni singolo momento libero delle loro giornate in ospedale, ansiosi di sapere come stava il loro caro amico. Ma Erik non riusciva proprio a guardarli. Da quando i medici gli avevano dato la fatidica notizia, un oscuro pensiero aveva iniziato ad infiltrarsi nella sua mente: sarebbe rimasto indietro. I suoi amici – soprattutto Bobby – probabilmente sarebbero diventati degli ottimi calciatori, avrebbero partecipato ai campionati giovanili, per poi entrare nella lega professionistica una volta raggiunta la maggiore età.

E lui?

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E lui?

Lui sarebbe stato costretto a seguirli in panchina, sugli spalti, limitandosi a fare il tifo. Non sarebbe più sceso in campo al loro fianco e – con molta probabilità – ogni volta che i suoi amici lo avrebbero guardato avrebbero avuto negli occhi una rivoltante mistura di amarezza, dispiacere, tristezza e compassione. E lui non voleva assolutamente che finisse così, perciò aveva preso la decisione più difficile della sua vita: aveva chiesto a suo padre e ai dottori di dire ai suoi amici che era morto.

We, Ourselves and UsWhere stories live. Discover now