[WRITOBER 2020]
Una raccolta di One Shots, ognuna incentrata su un personaggio diverso. Un viaggio introspettivo tra passato e futuro, nella mente dei nostri protagonisti durante i loro momenti di gioia, paura, malinconia e rabbia.
Spero di avervi i...
Quando Nelly, quella mattina, se n'era uscita dicendo che si sarebbe presa una giornata di pausa tutta per sé e che quindi sarebbe toccato a lui prendersi cura dei bambini, a Mark per poco non era venuto un infarto. Era diventato papà solo da tre mesi e, per la maggior parte del tempo, dei piccoli si era sempre occupata sua moglie, dal momento che lui era impegnato ad allenare i suoi ragazzi della Raimon, mentre Nelly aveva chiesto un congedo straordinario dal lavoro.
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-Ti ho lasciato i biberon già pronti nel frigorifero, i bambini devono mangiare ogni tre ore. Falli digerire per bene e fai attenzione a cambiare loro il pannolino. Cerca di farli dormire un po', questa notte non hanno praticamente chiuso occhio – Nelly gli dettava ordini esattamente come quando erano ragazzini e lei era la manager della Raimon -Io vado al centro benessere con Silvia e Celia fino a stasera. Sei pregato di non disturbarmi, se non in caso di estrema necessità. Divertiti con quei due diavoletti! –
E con quelle parole, Mark Evans rimase da solo, pronto ad affrontare una delle giornate più impegnative della sua vita. Ma era pur sempre una sfida e lui dalle sfide non scappava mai.
La prima parte della giornata fu un vero disastro. Mark si rese ben presto conto che anni ed anni di allenamenti massacranti tra l'Inabikari Special, la signorina Shiller e il signor Travis non erano nulla in confronto al dover imparare a gestire DA SOLO due neonati urlanti, affamati e -molto probabilmente- con il pannolino pieno. David e Victoria piansero tutta mattina e a nulla servirono i tentativi del povero papà per farli tranquillizzare. Provò a cullarli, a farli riaddormentare, cambiò loro il pannolino due volte ma nulla pareva zittire quei demonietti.
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I gemellini parvero tranquillizzarsi solo quando Mark diede loro il biberon, facendo riposare le sue povere orecchie per dieci meravigliosi minuti. Poi la solfa ricominciò, peggio di prima. Il povero ragazzo cercò in ogni modo di farli addormentare, visto che Nelly gli aveva CALDAMENTE consigliato di farli dormire un po', ma quelle due scimmiette urlanti non sembravano avere la minima voglia di fare la nanna. Avevano mangiato da poco, li aveva appena cambiati e il pediatra, due giorni prima, gli aveva detto che erano in ottima salute. Allora cosa c'era che non andava?
