12. Good lay

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Io sono ancora ubriaca ed entro nel locale seguita da Dallas e Flo, al suo interno trovo dei vecchi amici e rimango a chiacchierare con loro. Sibilla mi manda qualche messaggio a cui rispondo con delle sillabe a caso che dovrebbero formare delle parole ma che rimangono lettere senza senso.

Mentre rimango a chiacchierare con Jared e Catalina, due ragazzi che frequentavano Louis il periodo in cui uscivamo insieme, intravedo i miei amici dispersi nel locale. Dallas, Gemma e Florence sono seduti ad un tavolo a sorseggiare un drink mentre Niall ed Harry sono fuori a fumare. Harry sta fumando.

"Simon, ehi, Simon!" Jared saluta un ragazzo che è appena entrato nel locale. E' davvero bello, i capelli castani lasciati un po' lunghi e le labbra carnose gli donano un aspetto davvero degno di nota. Indossa una giacca di jeans su dei pantaloni neri che coprono le sue lunghe gambe.

Il ragazzo si avvicina e saluta i due ragazzi con cui sto chiacchierando. "Lei è Clementine, una vecchia amica" stringo la mano del ragazzo in questione. "Piacere, Simon" ha un sorriso davvero bello.

"Clementine, il piacere è mio" checché se ne dica nel contesto flirt non mi sono mai tirata indietro, nonostante il mio animo profondamente cinico e distaccato. So cosa voglio e so come ottenerlo e un livello alcolico abbastanza alto aiuta sempre l'impresa.

"Sei di qui?" chiede, vedo Jared e Catalina lanciarsi un'occhiata d'intesa e dirigersi verso il bancone, probabilmente per lasciarci soli.

"Sì, non proprio di questa zona ma abito a Londra" rispondo.

"Posso offrirti da bere?" mi chiede poco dopo. Io annuisco e mentre cerco di darmi un contegno vado insieme al ragazzo a prendere i cocktail.
"Cosa prendi?".

"Una tequila, grazie".

"Mi piace la tequila". Simon sorride e dice al barista le nostre ordinazioni. Più lo guardo e più apprezzo la sua bellezza, non spudorata, semplice ma efficace.

La pelle diafana insieme al viso pulito gli conferiscono un aspetto più infantile rispetto alla reale età che dovrebbe aggirarsi intorno alla mia, più o meno.

"Cosa fai nella vita?" mi chiede dopo esserci allontanati dal bancone.

"Mi sono laureata da poco, adesso sto lavorando in un locale per dare una mano ad un amico, tu?" non sono molto interessata alla conversazione, è un bel ragazzo, sicuramente è simpatico e a modo ma non mi interessa poi molto parlare.

"Lavoro in un ufficio, sono un grafico".

"Che figo!".

La conversazione con Simon va avanti mentre tengo sotto controllo i miei amici. Dallas ogni tanto mi alza un pollice per chiedermi se sia tutto ok, Gemma e Florence si sono avvicinate al piccolo palco per ascoltare la band che sta iniziando a suonare.

"Ti va di andare fuori?" mi chiede ad un certo punto, quando il rumore del locale inizia a sovrastare le nostre voci. Annuisco e mi prende per mano per uscire fuori. Il contatto è piacevole, non mi disturba tanto quanto avrebbe fatto in altri contesti.

Quando usciamo stiamo ridendo a causa di una quasi caduta di Simon.

"Sono veramente un imbranato".

"Stai parlando con la regina delle imbranate" ribatto mentre mi accendo una sigaretta.

"Non si direbbe".

"Stai scherzando? Sono la ragazza più goffa del pianeta".

Non molto tempo dopo che siamo usciti dal locale vedo Harry insieme a Niall. Mi lancia un'occhiata criptica prima di avvicinarsi. "Hai una sigaretta?" annuisco e gliela porgo senza dire una parola. Ignora volontariamente Simon, sottolineando il suo stato di essere superiore. Neanche ti vedo, ecco cosa vuole dire con i suoi modi arroganti e narcisisti. Poco dopo si avvicina anche Niall.

NarcisistaWhere stories live. Discover now