8. I never asked you anything

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La verità è che non mi piace come Harry mi fa sentire, non mi è piaciuto sin dalla prima volta in cui ci siamo incontrati. Ciò che mi ha sempre infastidito più di tutto è il fatto stesso di non essere mai riuscita ad essergli indifferente. Non mi è mai piaciuto come mi fa sentire perché mi fa sentire qualcosa, qualcosa che non capisco e non voglio capire. Harry è un narcisista bastardo che si nutre e vive grazie alle attenzioni altrui e io non ho assolutamente tempo da perdere dietro a persone simili. E' un buon amico, è sempre stato leale nei confronti di Dallas, si è sempre comportato bene, mai una cattiveria, mai una parola fuori posto, nulla da ridire. Ma con me è sempre stata tutta un'altra cosa, non riesco a non essere diffidente e distaccata con lui. Nel profondo del mio cuore so di essere stata ingiusta nei suoi confronti per tutto questo tempo, so che Harry non ha mai finto di essere altro, non ha mai mentito con me, è sempre stato sincero. Sapevo a cosa andavo incontro quando sono andata a letto con lui... solo che non mi aspettavo questo, non mi aspettavo di sentirmi dire quanto fosse stato bello, non mi aspettavo il suo sguardo, quegli occhi. Pensavo che una volta usata mi avrebbe buttata come suo solito e invece mi trovo a volerlo allontanare a tutti costi perché non sono pronta ad accettare quegli occhi che so che non desiderano me ma solo le mie attenzioni. Il problema è che a volte non riesco a vedere la differenza e mi trovo a rifiutare tutto di lui.

Quando arrivo a casa è ormai buio, accendo da luce e mi butto sul divano con tutte le scarpe. Prendo il telefono in mano e trovo un paio di messaggi di Dallas tra cui un selfie e qualche imprecazione, un messaggio della mia amica Sheila che mi ricorda quanto sia pessima nel non farmi sentire mai e un messaggio di Louis con una vignetta stupida. Rispondo a tutti e rimango un altro po' con il telefono in mano. Non ho neanche voglia di cucinarmi qualcosa, penso che tra poco andrò semplicemente a letto.

Accendo il computer per vedermi una puntata di qualche sitcom e neanche dieci minuti dopo sento il campanello suonare. Aggrotto le sopracciglia pensando a chi potrebbe essere. Dallas è con Florence, Louis non si presenterebbe mai a casa mia e Sheila ha appena finito di lavorare.

Quando apro la porta d'ingresso avrei pensato a tutti tranne che ad Harry Styles.

"Harry?" chiedo sinceramente stupita.

"Un messaggio?" mi supera ed entra dentro casa. Chiudo la porta e mi giro verso di lui. "Sei seria, Clementine? Un messaggio?" chiede ancora.

Io non so neanche cosa rispondere, non mi capacito del fatto che sia venuto a casa mia dopo il mi dispiace che non ho avuto il coraggio di dirgli in faccia.

"Tutti i tuoi discorsi del cazzo sulla maturità e sul sapersi comportare e poi mi mandi un messaggio?" continua. "Io sarò un egocentrico bastardo ma tu sei un'incoerente presuntuosa".

"Se sei venuto qui per insultarmi puoi uscire da dove sei entrato" ribatto ferma.
"Mi fai talmente incazzare, un cazzo di messaggio" si gira intorno visibilmente alterato. "E sentiamo, per che cosa ti dispiace?" chiede risoluto. Mi guarda dritto negli occhi e io vorrei solo scappare dal suo sguardo.

"Per quello che ti ho detto, sono stata cattiva, mi dispiace" parlo quasi a fatica.

Adesso è Harry ad essere stupito. Forse non si aspettava una risposta del genere, forse pensava che avrei continuato a dargli contro come sempre.

Non sa neanche cosa rispondere.

"Be, potevi evitare di mandarmi un cazzo di messaggio" ribadisce ancora una volta.

"Be, non mi sembravi proprio ben disposto a parlarmi dato che non mi hai guardata in faccia tutto il giorno" rispondo io.

"C'era Gemma" dice, come se questa fosse una qualche scusante.

"Ed è una scusa per non degnarmi neanche di uno sguardo?" chiedo, quindi.

"Gemma è un'impicciona" aggrotto le sopracciglia.

"E in che cosa si sarebbe impicciata se mi avessi solo guardata in faccia? Anche perché sono solo la ragazza nuova, non c'era molto da impicciarsi" discutere con Harry è piuttosto estenuante.

"Gemma lo sa chi sei, sa tutto. Non sa che siamo andati a letto insieme, ma sa chi sei e non volevo che si mettesse in mezzo" Harry scandisce bene le parole come suo solito e parla con calma, il nervosismo con cui è entrato dentro casa va piano piano scemando.

"Ma in mezzo a che cosa, di preciso? In mezzo alla discussione, in mezzo a cosa? A noi? Non mi pare che ci sia un noi in cui mettersi in mezzo" vedo la rabbia che riprende il possesso di Harry.

"Vedi? Devi fare sempre la stronza. Hai ragione, non c'è un noi in cui mettersi in mezzo, semplicemente non volevo che si facesse i cazzi miei" si alza e si avvicina alla porta. "Non ti ho guardata in faccia perché sono incazzato con te, perché sei presuntuosa e cattiva Clementine".

"Puoi andartene, allora, non ti ho chiesto io di venire qui, non ti ho chiesto nulla! Ti ho scritto che mi dispiace perché sono sinceramente dispiaciuta per quello che ti ho detto, sono stata fuori luogo ed esagerata, di certo non volevo che venissi qui tutto incazzato perché mi sono abbassata a mandarti un messaggio invece che venire di fronte al grandissimo Harry Styles e chiedere perdono direttamente di fronte alla sua regale presenza" ho il respiro corto e i battiti accelerati, cerco di rimanere calma ma comincia ad essere sempre più difficile. "Io sono presuntuosa e cattiva ma tu sei un narcisista egocentrico, invece di apprezzare devi sempre volere di più, di più, di più" apro la porta di casa e lo guardo dritto negli occhi. "Vai a cercarlo da qualche altra parte, io non sono disposta a darti nulla per soddisfare i bisogni del tuo ego" con un cenno indico la porta e sono chiara nel volerlo far andare via.

"Sei una bambina spaventata Clementine, non sei neanche in grado di avere una conversazione civile! Ma lo vedi come fai? Lo vedi? Sai solo insultare e sbraitare... Ma chi cazzo pensi di avere davanti? Per quanto ancora pensi che sarò disponibile per prendermi la tua merda?"

Mi manca il respiro, sono furente. "Non ti ho chiesto nulla Harry. Non ti ho chiesto nulla. Non ho mai voluto che facessi parte della mia vita. Non voglio niente da te perché non hai nulla da darmi".

Harry non si muove, ancora una volta colpito dalle mie parole.

Si avvicina alla porta e mi guarda ancora una volta. "Hai sempre avuto ragione, è stata proprio una stronzata andare a letto insieme".

Non lo guardo neanche in faccia mentre mi passa accanto per uscire di casa. "Su una cosa siamo finalmente d'accordo".

"Buona serata, Clementine" sbatto la porta e "Buona serata, Harry" urlo.

NarcisistaWhere stories live. Discover now