#50

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Louis aveva previsto che la festa di Harry non sarebbe stata esattamente tranquilla, ma nulla avrebbe potuto prepararlo al caos assoluto che stava prendendo piede nel piccolo appartamento del riccio.

Effettivamente, però, Louis avrebbe dovuto aspettarselo: per quanto ristretto fosse il loro gruppo di amici, infatti, non si poteva di certo negare che ognuno di loro fosse non meno indiscreto di un elefante in mezzo a negozio di cristalli, estremamente rumorosi e perfettamente incapaci di alcun tipo di delicatezza. Di certo, i fiumi di alcool che scorrevano incessantemente dalla cucina per tutta l'abitazione non aiutavano di molto la situazione: persino Liam che, abitualmente, era il più stoico e trattenuto del gruppo aveva lasciato che l'ebrezza prendesse possesso del suo corpo rendendolo più esuberante e vivace del solito. Questo però finché non si era reso conto della presenza di Zayn.

Di fatti, appena aveva incontrato i vivi occhi del mulatto, Liam era improvvisamente tornato il timido teenager che Harry aveva conosciuto anni e anni prima: il leggero rossore che aveva caratterizzato le sue guance fimo a quel momento si era infuocato andando a coprire il suo intero viso e scendendo giù fino allo scollo a v della sua maglietta ー Zayn si era chiesto fino a che punto esattamente si spingesse quell'adorabile colore ma aveva tenuto i suoi dubbi per sé ー e i suoi occhi nocciola si erano immediatamente ritrovati incollati al pavimento.

D'altra parte, Zayn non era in migliori condizioni e, per quanto Louis avrebbe voluto prendere in giro il suo amico deridendolo per la sua incapacità di nascondere le proprie emozioni, non poteva che compatirlo. In realtà, non si trovava in una posizione tanto diversa dalla sua ー da quando aveva attraversato la porta della casa, il suo cuore non aveva ancora smesso di urlare nemmeno per un attimo: "Harry, Harry, Harry" ー e, per aggiungere al danno pure la beffa, Niall, Gemma e Michael erano il mix perfetto per rendere una situazione imbarazzante ancora più umiliante.

Appena giunti alla festa, il trio non aveva concesso al pakistano nemmeno la possibilità di prendere un respiro prima di incominciare a beffeggiarlo per la sua cotta adolescenziale e la tortura era continuata incessantemente per almeno un'ora prima che, annoiati, quei tre diavoli avevano deciso di prendersi una pausa e dedicarsi ad altro.
Gemma aveva allora raggiunto El sul divano del salotto dove la ragazza era impegnata a riprendere con il suo cellulare video in grado di distruggere la reputazione di tutti i presenti mentre Micheal e il biondo avevano cominciato a punzecchiarsi a vicenda scherzando tra di loro come se fossero amici da una vita:

"Quindi, come sta la tua amata Didi?" aveva chiesto Mickey fingendo di infilarsi due dita in gola con fare disgustato facendo sbuffare Niall che, per quella che probabilmente era la centesima volta, aveva esclamato "Quante volte dovrò ripeterlo? Siamo solo amici!"

Alzando gli occhi al cielo, "Sì e io non mi sono mai tinto." aveva riso l'altro indicando le ciocche bionde nascoste sotto il suo berretto nero.

L'irlandese aveva scosso le spalle e, ripagando Michael con la sua stessa moneta, "E, invece, il caro Luke come sta? Tutto bene?" aveva chiesto con un sorriso sornione dipinto in volto.

"E che ne so io, non sono mica sua madre." aveva sbuffato irritato un attimo prima che una notifica proveniente da un certo "L<3" accendesse lo schermo del suo cellulare. Intercettando lo sguardo di Niall sul telefono, "Non aprire bocca." aveva minacciato strizzando gli occhi con intensità.

Niall aveva alzato le mani in segno di resa e, facendo gesto di cucirsi le labbra, aveva concluso che dire a Michael che quell'espressione lo rendeva più dolce e adorabile di un gattino non era una buona idea, specialmente se ci teneva a rimanere in vita.

Per quanto riguarda Louis, stava trascorrendo il pomeriggio passando da persona a persona, dedicando ad ognuno dei presenti il massimo dell'attenzione che era in grado di disporre mentre l'amore della sua vita si trovava a così pochi metri da lui. Per quanto imbarazzante era ammetterlo, era decisamente difficile concentrarsi e tenere il filo di un discorso quando tutto in quella casa profumava e parlava di Harry e, soprattutto, quando Harry stesso era così presente: ogni volta che alzava lo sguardo, Louis era in grado di intercettare il riccio in un secondo, riconoscendolo nella folla come una stella in mezzo a un cielo notturno.

𝒦iwi❷. 『 larry. 』Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora