𝒦iwi❷. 『 larry. 』

#52.

Dopo la sua conversazione con Zayn e l'aiuto di una bottiglietta di acqua fresca, Louis riuscì a riprendersi quel tanto che bastava da essere in grado di apprezzare il resto della serata. Stranamente, aveva passato l'ultima ora e mezza con Nick e, in quel tempo, i due avevano intavolato una bella conversazione parlando principalmente di musica e delle loro band preferite. Il ragazzo non avrebbe mai pensato di avere così tanti interessi in comune con l'altro ma, apparentemente, si dovette ricrede costatando che i loro gusti musicali, oltre a quelli sul fatto di ragazzi, erano solo simili.

Improvvisamente, Ed si intromise nel loro discorso interrompendoli per avvisare Nick del fatto che presto sarebbero dovuti andare e, effettivamente, guardando l'orologio appeso alla parete alle sue spalle, Louis si accorse che ormai era notte inoltrata.

A questo punto, la musica era stata spenta da parecchio tempo e Niall, troppo ubriaco per tener conto del fatto di essere in pubblico, si era addormentato poco più di una mezz'oretta fa sulle gambe di Eleanor, la quale era seduta sul comodo divano dell'appartamento Styles a parlare tranquillamente con Gemma. A sorpresa di tutti, Michael aveva salutato il gruppo più di un'ora fa ammettendo, controvoglia, che domani mattina aveva un appuntamento e che, quindi, era obbligato a non tardare troppo quella notte — inutile dire che entrambi Harry e Niall erano impazziti di gioia nel sentire le parole dell'amico e che, immediatamente, avevano iniziato a tormentare il più introverso con mille e più domande, "Sì va bene, l'ho ammetto: devo uscire con Luke. Ora, sta' zitto!" fu l'unica cosa che Louis riuscì a captare tra le loro urla. Zayn e Liam, inseparabili nel corso dell'intera celebrazione, si erano invece ritirati in cucina, lontani dagli occhi inquisitori e dalle orecchie di tutti. Louis non aveva davvero idea di cosa stesse combinando il suo migliore amico ma il sorriso splendente ed entusiasta di Zayn lo assicurava del fatto che fosse felice e, quella piccola consapevolezza, lo rassicurava. Infine, anche loro rintanati in un angolo nascosto e privato dell'appartamento, c'erano Harry e Xander in preda a quella che sembrava essere un'accesa discussione — non che stessero propriamente litigando, Harry in effetti aveva un sorriso stampato sul suo volto ma, per qualche ragione, Louis vedeva tutto tranne che quella finta e disonesta espressione.

La coppia di ragazzi, durante quella lunga ed intensa serata, aveva confuso Louis più di qualsiasi altra cosa. Le dinamiche tra di loro erano cambiate, di quello ne era certo: lo vedeva dal modo nel quale Harry guardava il moro, con uno sguardo d'astio che mai gli avrebbe rivolto in passato, e dai continui sospiri che il ragazzo si lasciava scappare dalle rosse labbra ogni qualvolta Xander lo toccasse.

Louis non avrebbe saputo dire con certezza se si trattasse più di fastidio o terrore ma, negli occhi verdi di cui era innamorato, il liscio aveva visto qualcosa che stonava con quello che era sempre stato il loro rapporto fino a quel momento. Bastava infatti che Xander posasse una singola mano sul fianco di Harry perché questo, rabbrividendo per la sorpresa, sostasse il corpo del moro, allontanandosi dalla sua persona sussurrandogli degli appena accennati "Non ora" e "Ci sono gli altri, Xander".

Dal canto suo, Xander si trascinava dietro ad Harry con una disperazione mai vista prima: sembrava stremato, completamente diverso dal ragazzo smagliante e pieno di sé che Louis aveva incontrato mesi prima. La sua bella maschera di sicurezza e di gentilezza si stava, lentamente, sgretolando facendo apparire il mostro che fino a quel momento ci si era velatamente nascosto sotto.

Louis fece passare il suo sguardo intorno al salotto posandolo infine sulle spalle tese del moro. Assicurandosi che Harry stesse bene, cercò quindi di capire quale fosse la situazione attuale della loro disputa e, proprio in quel momento, Xander mise d'un tratto fine alla tranquillità che si era creata nella stanza urlando dritto in faccia al ragazzo in piedi di fronte a sé la sua frustrazione.  "Chi cazzo credi prendere in giro?"